maruska 0 Share Inserito: 25 marzo 2010 è uno dei tanti libri che descrive la realtà delle donne nei paesi arabi. Una storia che ha fatto commuovere il mondo intero E tutti dovremo dare voce a chi non può Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
lorella 0 Share Inserita: 26 marzo 2010 è uno dei tanti libri che descrive la realtà delle donne nei paesi arabi. Una storia che ha fatto commuovere il mondo intero E tutti dovremo dare voce a chi non può in Italia? mi sembra difficile. nel mondo? impossibile. dobbiamo tenerci le bocche chiuse, le lotte a spada tratta le possono fare solo chi ha potere. è facile leggere un libro e dire cosa bisogna fare (non sto provocando), è facile dire la nostra, in questo caso, sulle donne arabe. sono d'accordo con te, amo le donne arabe e il loro modo di farsi rispettare nel mondo maschile. piccole vittorie, che una dopo l'altra le porteranno a vincere, con forza e tenacia, con dolore e speranza, ma senza rumori. ossimoro. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Impa 0 Share Inserita: 26 marzo 2010 Non ho letto questo, ma ho letto altri libri che parlano della condizione delle donne musulmane ("Dietro il velo" e "Vendute!") e penso che il messaggio lanciato da questi libri sia importante, è fondamentale che facciano sentire la loro voce e il mondo sappia. Purtroppo il cambiamento, se ci sarà (ma io credo che ci sarà), sarà molto lento, ma io credo che sia anche grazie a questi libri e alle azioni portate avanti da chi li ha scritti se sempre più donne decidono di ribellarsi e cercare di cambiare la loro condizione. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Il_Fauno 0 Share Inserita: 2 agosto 2011 Ciao, avevo aperto una discussione simile a questa una manciata di anni fa Ho ancora in mente questo libro, ricordo di averlo letto con piacere nonostante gli orrori capitati alla protagonista. Le sventure di Suad mi rapirono e consolarono. Un saluto a tutti, L. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Share Inserita: 2 agosto 2011 Ohilà, Legolas! Come te la passi? T'avevo mai detto che sono discendente diretto di una "strìa"? Era una di queste: http://www.pinoloperfido.it/parole/parole/storie_files/a64c56fcb31dc5331a74029aff2e4c0b-14.php Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Hope82 0 Share Inserita: 5 agosto 2011 Mia cugina , piu giovane di me e femminista DOC, mi ha regalato in tal proposito,..... LA MANDORLA, ve lo consiglio ;) si scopre cosa vuol dire il titolo............ Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
senzapadroni 0 Share Inserita: 6 agosto 2011 Mia cugina , piu giovane di me e femminista DOC, mi ha regalato in tal proposito,..... LA MANDORLA, ve lo consiglio ;) si scopre cosa vuol dire il titolo............ E' la storia di una donna, Badra, che nasce nel borgo marocchino di Imchouck. Strette le strade, strette le menti. Divaricate le donne, dalle vagine (mandorle) fino alle loro anime da una cultura razzista, sessista e discriminante. No, non c'entra l'essere arabi, l'essere musulmani. La religione è, come sempre, il solito paravento per legittimare comportamenti animali. Istintuali. C'è una comunità, una razza, nel senso animale del termine, che è quella degli uomini. Genere maschile, numero plurale. Loro cacciano, bevono, fumano e vogliono svuotare le palle. Perchè questo è il loro istinto. Tristemente vero. Tristemente interreligioso. Una cultura secolare ha legittimato questo asimettrico rapporto tra i generi. E società, etica, legge, religione hanno contribuito a consolidare questa egemonia di un sesso rispetto all'altro. L'applicazione, l'uso, la prassi certo è diversa. Ad Amsterdam non si verifica quello che si verifica ad Imchouck, ma la distanza che c'è tra l'anima di una donna e quella di un uomo è maggiore di quella che c'è tra Amsterdam ed Imchouck. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
senzapadroni 0 Share Inserita: 24 ottobre 2011 LA MANDORLA, Nedjma. Einaudi. Badra fugge dal paese natio e dalle angherie del marito e della suocera, che la valutano solo per due cose: la verginità al momento del matrimonio e la sua capacità riproduttiva. E poi a Tangeri scopre un mondo per lei inaspettato, fatto di gente più libera, più ricca, più colta. La rieducazione del proprio corpo all’amore. La cognizione, via via più sicura, che il proprio sesso (”la mandorla”) è uno strumento di potere nel rapporto con gli uomini, ma anche una forma di identità individuale e di elevazione spirituale. Con questo libro coraggioso l’autrice affronta un tabù che è uno dei nodi fondamentali della cultura araba. Un racconto erotico in cui la letteratura diventa per forza di cose un atto politico. Decisamente stomachevole... Per il contenuto erotico... Perché raccontato da una donna... Di una donna uscita da una schiavitù per scivolarne consapevolmente in un'altra... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
senzapadroni 0 Share Inserita: 27 novembre 2011 è uno dei tanti libri che descrive la realtà delle donne nei paesi arabi. Una storia che ha fatto commuovere il mondo intero E tutti dovremo dare voce a chi non può Ritengo che le Suad vivano anche qui... Molte di noi sono bruciate dentro... per amore... solo perché donne. Se pensiamo che questa cultura sia diversa e lontana anni luce da noi, dovremmo tornare indietro, alla considerazione che si aveva della donna, nelle regioni del sud Italia qualche ventennio fa, dove la donna veniva vista come, la causa di ogni male. Una donna che veniva violentata se l'è cercata, una donna che tradiva veniva impalata. Una donna che si ribellava al marito? Erano botte. Adesso siamo più libere, forse grazie alle battaglie delle nostre mamme, delle nostre sorelle maggiori ma, nel Sud Italia ,fino a qualche decennio fa, la situazione era simile a quella del paese di Suad. Una donna che consumava prima del matrimonio? Una prostituta. Al sud si usava consegnare le lenzuola, della prima notte di nozze, sporche di sangue di vergine, alla suocera della donna, come garanzia di aver "comprato un prodotto senza difetti.Una donna che non ha mai fatto l'amore con nessuno" Se consideriamo pure le religioni. Un tempo il velo si concedeva solo alle spose vergini e se vado indietro con i ricordi, mia nonna raccontava di preti che hanno cacciato donne dalla chiesa,solo perchè spose incinte. Se guardiamo altre religioni. Forse il cattolicesimo si è un pò aperto, ma per esempio ci sono delle pseudoreligioni o pseudosette, che ancora hanno la mentalità ristretta convinti di essere nel giusto. Hai consumato fuori dal matrimonio? Non sei degna di stare con noi. C'è un comitato, che decide sulla tua sorte e quando sei stata cacciata,tutti devono sapere che ,sei stata cacciata perchè non devono più salutarti per farti capire l'errore. Si, nel 2011 esistono ancora queste cose. Ancora Uomini che decidono in nome del Padre,chi è degno e chi non è degno di essere figlio di Dio . Quindi non mi scandalizzo più di tanto, quando sento della condizione di Suad e delle tante Suad in Cisgiordania, semplicemente perchè forse ne stiamo uscendo adesso, da questa condizione. Un individuo, può essere libero di sbagliare e se è in nome di Dio che parlate, allora sarà con lui che farò i conti. Non sarai di certo tu a decidere, se sono degna o meno. (e quando anche queste pseudosette, si saranno adeguate al tempo che viviamo, sarà sempre troppo tardi) Un'altra considerazione è amare le persone sbagliate. Come Suad, molte ragazze si sono fidate di uomini sbagliati, ritrovandosi in situazioni da precipizio. Uomini traditori, uomini violenti, uomini menefreghisti. Beh, un consiglio che posso dare a tutte le donne è: pretendete sempre il meglio e non accontentatevi per paura di restare sole. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Messaggi consigliati
Unisciti alla conversazione
Adesso puoi postare e registrarti più tardi. Se hai un account, registrati adesso per inserire messaggi con il tuo account.