juditta 0 Share Inserita: 29 marzo 2010 comunque non ho capito bene di cosa vuoi parlare. va bene, una volta detto che il problema di cambiare lavoro non è dei mobbizzati ma degli insoddisfatti, qual'è l'evoluzione del discorso? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ransie 0 Share Inserita: 29 marzo 2010 Senza mob fa solo il solletico (a meno che non si tratti di una realtà piccola fino all'osso, ma non fa molto testo). perchè? non sono pochine le realtà piccole... io con 250 dipendenti mi rapportavo ad un solo superiore in maniera diretta... e poi non è una questione quantitativa, no? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Autore Share Inserita: 29 marzo 2010 Non è l'evoluzione. Il topic l'ho aperto per chiedere come dire una cosa che tra persone civili non ci sarebbe nemmeno bisogno di dire. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Autore Share Inserita: 29 marzo 2010 perchè? non sono pochine le realtà piccole... io con 250 dipendenti mi rapportavo ad un solo superiore in maniera diretta... e poi non è una questione quantitativa, no? Per piccole ridotte all'osso intendevo "a due". Lì non ci può essere mobbing... chiaro, ci può essere prevaricazione e conflitto, ma nel primo caso non c'è molto da fare mentre nel secondo almeno è un conflitto a due. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ransie 0 Share Inserita: 29 marzo 2010 Per piccole ridotte all'osso intendevo "a due". può capitare anche quello... penso ai piccoli esercizi commerciali, non so sinceramente quanto sia diffuso il mobbing in questo ambito ma al di là di tutto il problema, secondo me, è il concetto che il lavoro sia un qualcosa che cada dall' alto... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Autore Share Inserita: 29 marzo 2010 può capitare anche quello... penso ai piccoli esercizi commerciali, non so sinceramente quanto sia diffuso il mobbing in questo ambito ma al di là di tutto il problema, secondo me, è il concetto che il lavoro sia un qualcosa che cada dall' alto... Si, non intendevo dire che sono tutto rose e fiori ma solo che non c'è l'elemento "mob" (volontario o involontario che sia). Oddio... a meno che non subentri dall'esterno, che non è inverosimile visto che i luoghi di lavoro non sono isolati. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ransie 0 Share Inserita: 29 marzo 2010 può capitare anche quello... penso ai piccoli esercizi commerciali, non so sinceramente quanto sia diffuso il mobbing in questo ambito ma al di là di tutto il problema, secondo me, è il concetto che il lavoro sia un qualcosa che cada dall' alto... Tanto per rendere meglio l’ idea… gli ultimi colloqui che ho fatto non erano basati su principi di competenza / esperienza ma di pura convenienza / elasticità… dove anche chiedere cose che in teoria sarebbe legittimo venissero anticipate dal richiedente, diventa un farla fuori dal vaso. A priori. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
juditta 0 Share Inserita: 29 marzo 2010 Non è l'evoluzione. Il topic l'ho aperto per chiedere come dire una cosa che tra persone civili non ci sarebbe nemmeno bisogno di dire. allo stesso modo, tra persone civili non c'è nemmeno bisogno di dire che quando, per qualsivoglia motivo compreso il mobbing, uno inizia a trovarsi male al lavoro inizia pure a guardarsi in giro e se capita l'occasione di cambiare lo fa...perchè no? ovviamente non è sempre possibile, oppure non si vuole lasciare quel posto di lavoro ed è stra-giusto che ci si possa appellare a leggi e tutele. non mi sento una persona meno civile perchè penso queste cose... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ransie 0 Share Inserita: 29 marzo 2010 Si, non intendevo dire che sono tutto rose e fiori ma solo che non c'è l'elemento "mob" (volontario o involontario che sia). Oddio... a meno che non subentri dall'esterno, che non è inverosimile visto che i luoghi di lavoro non sono isolati. specialmente quando i punti di riferimento gerarchici (di fatto), sono magari esterni all' azienda... e non è paradossale nei c.d. servizi... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Autore Share Inserita: 29 marzo 2010 allo stesso modo, tra persone civili non c'è nemmeno bisogno di dire che quando, per qualsivoglia motivo compreso il mobbing, uno inizia a trovarsi male al lavoro inizia pure a guardarsi in giro e se capita l'occasione di cambiare lo fa...perchè no? Parlavo di posti di lavoro, non di alberghi. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Autore Share Inserita: 29 marzo 2010 specialmente quando i punti di riferimento gerarchici (di fatto), sono magari esterni all' azienda... e non è paradossale nei c.d. servizi... Vero. Infatti questo favorisce di molto il mobbing perché azzera la possibilità di affrontare con i referenti (vaghi, irraggiungibili) i problemi che si vivono sul lavoro. E non parlo solo dei disagi propri personali... ma proprio dei problemi relativi al lavoro. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ransie 0 Share Inserita: 29 marzo 2010 allo stesso modo, tra persone civili non c'è nemmeno bisogno di dire che quando, per qualsivoglia motivo compreso il mobbing, uno inizia a trovarsi male al lavoro inizia pure a guardarsi in giro e se capita l'occasione di cambiare lo fa...perchè no? perchè il mobbizzato è impegnato a difendersi più che a cercare lavoro... Allora riprendo il povero Dante De Angelis… se mentre insisteva per fare il suo lavoro avessero insistito a dirgli “perché non te ne vai, caro?” che poi uno che fa il ferroviere, dove se ne va a lavorare, in Francia? (non è provocatorio è però un buon termine di paragone ) Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
juditta 0 Share Inserita: 29 marzo 2010 Vero. Infatti questo favorisce di molto il mobbing perché azzera la possibilità di affrontare con i referenti (vaghi, irraggiungibili) i problemi che si vivono sul lavoro. E non parlo solo dei disagi propri personali... ma proprio dei problemi relativi al lavoro. e io questa realtà la conosco molto bene da vicino. e mi guardo in giro... avrò preso il posto di lavoro per un albergo? meglio così, preferisco avere questa libertà mentale... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ransie 0 Share Inserita: 29 marzo 2010 e mi guardo in giro... avrò preso il posto di lavoro per un albergo? meglio così, preferisco avere questa libertà mentale... ma infatti, correggetemi se sbaglio, in questo caso rientreresti nella seconda categoria del primo post di Ste e ... nulla vieta. Questa è la differenza sostanziale col mobbing. Nel tuo caso puoi scegliere per motivazioni personali, compreso ambire ad una lavoro migliore ma nel mobbing si tratta di subire in parole povere un' ingiustizia e questa non è una scelta. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ransie 0 Share Inserita: 29 marzo 2010 e io questa realtà la conosco molto bene da vicino. senza contare il fatto, come dicevo, che se tentassi di avere spiegazioni su quella realtà lì per cercare di modificarne un po' la rotta senza neanche prenderla come ipotesi, potresti ritrovartici come un' alicetta sott' olio... e il mobbing ti fa "buongiorno! " e tu ma dai? non me lo aspettavo... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
juditta 0 Share Inserita: 29 marzo 2010 oh ragazzi, a me sembra proprio di non riuscire a spiegarmi, eppure ci ho provato. se dire una certa frase secondo voi significa avvallare il mobbing o negarlo o ecc, ecc... pensatela come vi pare. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Autore Share Inserita: 29 marzo 2010 e io questa realtà la conosco molto bene da vicino. e mi guardo in giro... avrò preso il posto di lavoro per un albergo? meglio così, preferisco avere questa libertà mentale... Si, ma se lo prendi per te va benissimo. Che sia libertà mentale non lo so... secondo me si dà prova di maggior libertà mentale se quando qualcuno prova a parlare dei problemi sul lavoro si parla di quelli e non si frappone sistematicamente il cercare/trovare altro e i "rapporti umani" (soprattutto se poi in altri momenti si è tanto sensibili ai problemi del precariato, dei diritti dei lavoratori, e bla bla bla... sono tutto cose che perdono qualunque valore nella filosofia del "se mi trovo bene sto, se mi trovo male vado"). Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ransie 0 Share Inserita: 29 marzo 2010 ma guarda che non è proprio quello il discorso, Juditta... secondo te io penso che tu sia in favore del mobbing? era per cercare di spiegare un po' il come ... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ransie 0 Share Inserita: 29 marzo 2010 Comunque… ritornando un attimo al quesito originario posto da Ste… ma non sarà più semplice inquadrare il lavoro in un’ ottica di diritti e doveri? Ovvero il dovere di svolgere il proprio lavoro ed il diritto di farlo nelle migliori condizioni possibili esattamente dove si è e non da un’ altra parte… scusate la sintesi scolastica… (anche perché da un’ altra parte non varrebbe mai la regola…) Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Autore Share Inserita: 29 marzo 2010 Comunque… ritornando un attimo al quesito originario posto da Ste… ma non sarà più semplice inquadrare il lavoro in un’ ottica di diritti e doveri? Ovvero il dovere di svolgere il proprio lavoro ed il diritto di farlo nelle migliori condizioni possibili esattamente dove si è e non da un’ altra parte… scusate la sintesi scolastica… (anche perché da un’ altra parte non varrebbe mai la regola…) Sarebbe più semplice se non fossero stati resi così confusi... Il senso di ciò che vorrei dire io va oltre la questione dei diritti e dei doveri, e anche al di là dell'aspetto mobbing... è più una questione di "agenda". Non so come dirlo... mi torna alla mente una cosa che disse Enzo Biagi a Sabina Guzzanti nell'intervista che lei gli fece poco prima che morisse... Mo' la cerco e se la trovo la posto... comunque se la memoria non m'inganna lamentava il fatto che in RAI fosse estremamente difficile mettersi lì e parlare del merito del lavoro per via della troppa politica (cioè delle relazioni, perché altro non è che quello). Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ransie 0 Share Inserita: 29 marzo 2010 temo che bisogna partire dall' abc... altrimenti non è scontato che ci si arrivi...(secondo me) anche e per causa di questioni di comodo che un tempo potevano essere ascrivibili alle "classi" che ora non sono così distinguibili... e l' interesse generale è di fatto posposto a quello di chi ne gode i vantaggi... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ransie 0 Share Inserita: 29 marzo 2010 è chissu? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ransie 0 Share Inserita: 29 marzo 2010 Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ransie 0 Share Inserita: 29 marzo 2010 questo neanche ... però mi garba e secondo me c' entra comunque... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Autore Share Inserita: 29 marzo 2010 è chissu? Si, ma non riesco a trovare il punto che mi sembrava di ricordare... Forse era un'altra intervista o forse è la mia memoria che inizia a risentire dei malanni dell'età... Vabbè, comunque anche il punto dove parla dell'autocensura non si allontana molto... l'autocensura non si manifesta solo con il non parlare di qualcosa, ma anche con il parlare d'altro. Sull'ABC... oddio... si potrebbe, ma l'ABC di cosa? Dei diritti e dei doveri? Del lavoro? Della comunicazione? Basta saperlo, ma c'è qualche controindicazione nel mettersi a parlare dell'ABC... oltre al fatto che è come tornare al Via ogni volta senza passare alla cassa.... c'è che la gente si sente trattata come se fosse stupida. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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