Vai al contenuto

Messaggi consigliati

comunque non ho capito bene di cosa vuoi parlare. va bene, una volta detto che il problema di cambiare lavoro non è dei mobbizzati ma degli insoddisfatti, qual'è l'evoluzione del discorso?

Link al commento
Condividi su altri siti

 

Pubblicità


  • Risposte 337
  • Created
  • Ultima risposta

Top Posters In This Topic

Senza mob fa solo il solletico (a meno che non si tratti di una realtà piccola fino all'osso, ma non fa molto testo).

perchè? non sono pochine le realtà piccole... io con 250 dipendenti mi rapportavo ad un solo superiore in maniera diretta...

e poi non è una questione quantitativa, no?

Link al commento
Condividi su altri siti

 

Non è l'evoluzione. Il topic l'ho aperto per chiedere come dire una cosa che tra persone civili non ci sarebbe nemmeno bisogno di dire.

Link al commento
Condividi su altri siti

 
perchè? non sono pochine le realtà piccole... io con 250 dipendenti mi rapportavo ad un solo superiore in maniera diretta...

e poi non è una questione quantitativa, no?

Per piccole ridotte all'osso intendevo "a due". Lì non ci può essere mobbing... chiaro, ci può essere prevaricazione e conflitto,

ma nel primo caso non c'è molto da fare mentre nel secondo almeno è un conflitto a due.

Link al commento
Condividi su altri siti

 
Per piccole ridotte all'osso intendevo "a due".

può capitare anche quello... penso ai piccoli esercizi commerciali, non so sinceramente quanto sia diffuso il mobbing in questo ambito ma al di là di tutto il problema, secondo me, è il concetto che il lavoro sia un qualcosa che cada dall' alto...

Link al commento
Condividi su altri siti

 
può capitare anche quello... penso ai piccoli esercizi commerciali, non so sinceramente quanto sia diffuso il mobbing in questo ambito ma al di là di tutto il problema, secondo me, è il concetto che il lavoro sia un qualcosa che cada dall' alto...

Si, non intendevo dire che sono tutto rose e fiori ma solo che non c'è l'elemento "mob" (volontario o involontario che sia).

Oddio... a meno che non subentri dall'esterno, che non è inverosimile visto che i luoghi di lavoro non sono isolati.

Link al commento
Condividi su altri siti

 
può capitare anche quello... penso ai piccoli esercizi commerciali, non so sinceramente quanto sia diffuso il mobbing in questo ambito ma al di là di tutto il problema, secondo me, è il concetto che il lavoro sia un qualcosa che cada dall' alto...

Tanto per rendere meglio l’ idea… gli ultimi colloqui che ho fatto non erano basati su principi di competenza / esperienza ma di pura convenienza / elasticità… dove anche chiedere cose che in teoria sarebbe legittimo venissero anticipate dal richiedente, diventa un farla fuori dal vaso. A priori.

Link al commento
Condividi su altri siti

 
Non è l'evoluzione. Il topic l'ho aperto per chiedere come dire una cosa che tra persone civili non ci sarebbe nemmeno bisogno di dire.

allo stesso modo, tra persone civili non c'è nemmeno bisogno di dire che quando, per qualsivoglia motivo compreso il mobbing, uno inizia a trovarsi male al lavoro inizia pure a guardarsi in giro e se capita l'occasione di cambiare lo fa...perchè no?

ovviamente non è sempre possibile, oppure non si vuole lasciare quel posto di lavoro ed è stra-giusto che ci si possa appellare a leggi e tutele.

non mi sento una persona meno civile perchè penso queste cose...

Link al commento
Condividi su altri siti

 
Si, non intendevo dire che sono tutto rose e fiori ma solo che non c'è l'elemento "mob" (volontario o involontario che sia).

Oddio... a meno che non subentri dall'esterno, che non è inverosimile visto che i luoghi di lavoro non sono isolati.

specialmente quando i punti di riferimento gerarchici (di fatto), sono magari esterni all' azienda... e non è paradossale nei c.d. servizi...

Link al commento
Condividi su altri siti

 
allo stesso modo, tra persone civili non c'è nemmeno bisogno di dire che quando, per qualsivoglia motivo compreso il mobbing, uno inizia a trovarsi male al lavoro inizia pure a guardarsi in giro e se capita l'occasione di cambiare lo fa...perchè no?

Parlavo di posti di lavoro, non di alberghi.

Link al commento
Condividi su altri siti

 
specialmente quando i punti di riferimento gerarchici (di fatto), sono magari esterni all' azienda... e non è paradossale nei c.d. servizi...

Vero. Infatti questo favorisce di molto il mobbing perché azzera la possibilità di affrontare con i referenti (vaghi, irraggiungibili) i problemi

che si vivono sul lavoro. E non parlo solo dei disagi propri personali... ma proprio dei problemi relativi al lavoro.

Link al commento
Condividi su altri siti

 
allo stesso modo, tra persone civili non c'è nemmeno bisogno di dire che quando, per qualsivoglia motivo compreso il mobbing, uno inizia a trovarsi male al lavoro inizia pure a guardarsi in giro e se capita l'occasione di cambiare lo fa...perchè no?

perchè il mobbizzato è impegnato a difendersi più che a cercare lavoro...

Allora riprendo il povero Dante De Angelis… se mentre insisteva per fare il suo lavoro avessero insistito a dirgli “perché non te ne vai, caro?” che poi uno che fa il ferroviere, dove se ne va a lavorare, in Francia? :Doh: (non è provocatorio è però un buon termine di paragone )

Link al commento
Condividi su altri siti

 
Vero. Infatti questo favorisce di molto il mobbing perché azzera la possibilità di affrontare con i referenti (vaghi, irraggiungibili) i problemi

che si vivono sul lavoro. E non parlo solo dei disagi propri personali... ma proprio dei problemi relativi al lavoro.

e io questa realtà la conosco molto bene da vicino.

e mi guardo in giro... avrò preso il posto di lavoro per un albergo? meglio così, preferisco avere questa libertà mentale...

Link al commento
Condividi su altri siti

 
e mi guardo in giro... avrò preso il posto di lavoro per un albergo? meglio così, preferisco avere questa libertà mentale...

ma infatti, correggetemi se sbaglio, in questo caso rientreresti nella seconda categoria del primo post di Ste e ... nulla vieta.

Questa è la differenza sostanziale col mobbing. Nel tuo caso puoi scegliere per motivazioni personali, compreso ambire ad una lavoro migliore ma nel mobbing si tratta di subire in parole povere un' ingiustizia e questa non è una scelta.

Link al commento
Condividi su altri siti

 
e io questa realtà la conosco molto bene da vicino.

senza contare il fatto, come dicevo, che se tentassi di avere spiegazioni su quella realtà lì per cercare di modificarne un po' la rotta senza neanche prenderla come ipotesi, potresti ritrovartici come un' alicetta sott' olio... e il mobbing ti fa "buongiorno! " e tu ma dai? non me lo aspettavo... :Confused:

Link al commento
Condividi su altri siti

 

oh ragazzi, a me sembra proprio di non riuscire a spiegarmi, eppure ci ho provato.

se dire una certa frase secondo voi significa avvallare il mobbing o negarlo o ecc, ecc... pensatela come vi pare.

Link al commento
Condividi su altri siti

 
e io questa realtà la conosco molto bene da vicino.

e mi guardo in giro... avrò preso il posto di lavoro per un albergo? meglio così, preferisco avere questa libertà mentale...

Si, ma se lo prendi per te va benissimo. Che sia libertà mentale non lo so... secondo me si dà prova di maggior libertà mentale se

quando qualcuno prova a parlare dei problemi sul lavoro si parla di quelli e non si frappone sistematicamente il cercare/trovare

altro e i "rapporti umani" (soprattutto se poi in altri momenti si è tanto sensibili ai problemi del precariato, dei diritti dei lavoratori,

e bla bla bla... sono tutto cose che perdono qualunque valore nella filosofia del "se mi trovo bene sto, se mi trovo male vado").

Link al commento
Condividi su altri siti

 

ma guarda che non è proprio quello il discorso, Juditta... secondo te io penso che tu sia in favore del mobbing? :rolleyes: era per cercare di spiegare un po' il come ...

Link al commento
Condividi su altri siti

 

Comunque… ritornando un attimo al quesito originario posto da Ste… ma non sarà più semplice inquadrare il lavoro in un’ ottica di diritti e doveri? Ovvero il dovere di svolgere il proprio lavoro ed il diritto di farlo nelle migliori condizioni possibili esattamente dove si è e non da un’ altra parte… scusate la sintesi scolastica… (anche perché da un’ altra parte non varrebbe mai la regola…)

Link al commento
Condividi su altri siti

 
Comunque… ritornando un attimo al quesito originario posto da Ste… ma non sarà più semplice inquadrare il lavoro in un’ ottica di diritti e doveri? Ovvero il dovere di svolgere il proprio lavoro ed il diritto di farlo nelle migliori condizioni possibili esattamente dove si è e non da un’ altra parte… scusate la sintesi scolastica… (anche perché da un’ altra parte non varrebbe mai la regola…)

Sarebbe più semplice se non fossero stati resi così confusi...

Il senso di ciò che vorrei dire io va oltre la questione dei diritti e dei doveri, e anche al di là dell'aspetto mobbing... è più una questione di "agenda".

Non so come dirlo... mi torna alla mente una cosa che disse Enzo Biagi a Sabina Guzzanti nell'intervista che lei gli fece poco prima che morisse...

Mo' la cerco e se la trovo la posto... comunque se la memoria non m'inganna lamentava il fatto che in RAI fosse estremamente difficile mettersi lì

e parlare del merito del lavoro per via della troppa politica (cioè delle relazioni, perché altro non è che quello).

Link al commento
Condividi su altri siti

 

temo che bisogna partire dall' abc... altrimenti non è scontato che ci si arrivi...(secondo me)

anche e per causa di questioni di comodo che un tempo potevano essere ascrivibili alle "classi" che ora non sono così distinguibili... e l' interesse generale è di fatto posposto a quello di chi ne gode i vantaggi... :icon_confused:

Link al commento
Condividi su altri siti

 
 
 
 
è chissu? :Straight Face:

Si, ma non riesco a trovare il punto che mi sembrava di ricordare... :unsure: Forse era un'altra intervista o forse è la mia memoria

che inizia a risentire dei malanni dell'età... Vabbè, comunque anche il punto dove parla dell'autocensura non si allontana molto...

l'autocensura non si manifesta solo con il non parlare di qualcosa, ma anche con il parlare d'altro.

Sull'ABC... oddio... si potrebbe, ma l'ABC di cosa? Dei diritti e dei doveri? Del lavoro? Della comunicazione? Basta saperlo, ma c'è

qualche controindicazione nel mettersi a parlare dell'ABC... oltre al fatto che è come tornare al Via ogni volta senza passare alla

cassa.... c'è che la gente si sente trattata come se fosse stupida. :unsure:

Link al commento
Condividi su altri siti

 

Unisciti alla conversazione

Adesso puoi postare e registrarti più tardi. Se hai un account, registrati adesso per inserire messaggi con il tuo account.

Ospite
Rispondi

×   Incolla come testo formattato.   Incolla invece come testo normale

  Sono permesse un massimo di 75 faccine.

×   Il tuo link è stato inserito automaticamente.   Visualizza invece come link

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato.   Editor trasparente

×   Non puoi incollare le immagini direttamente. Carica o inserisci immagini dall'URL.

  • Navigazione recente   0 utenti

    • Non ci sono utenti registrati da visualizzare in questa pagina.

Pubblicità



×
×
  • Crea nuovo/a...

Informazione importante

Navigando questo sito accetti le nostre politiche di Politica sulla Privacy.