DEPRESSIONE

[stella962 0]

Ciao a tutti, torno su questo forum dopo diverso tempo dai miei ultimi scritti.

questa volta non è per esporre problemi personali ma per chiedere consigli. ho sempre avuto problemi di autostima e gestione dei rapporti soprattutto con il genere maschile, ma dopo aver ammesso con me stessa il problema ho iniziato un percorso psicologico che dura da quasi 3 anni e devo dire che sono cresciuta ed ho imparato a gestire diverse problematiche in maniera adulta e responsabile.

non dico di essere un ex depressa perchè so che la depressione è ciclica e non se ne esce mai fuori del tutto, ma mi do da fare per rendere la mia vita dipendente da molte cose, intesessi passioni e non solo dalla presenza o mancanza di un compagno di vita.

qualche mese fa ho incontrato un uomo che ha suscitato in me interesse ma ci sono molti problemi nel vivere anche il rapporto di amicizia con lui.

lui ha 9 anni meno di me, ed anche questo è un ostacolo.

come molti ha avuto una serie di problemi esistenziali, una separazione pesante, la perdita delle sicurezze che aveva, moglie, casa, macchina, lavoro.. a questo si è aggiunta la perdita della madre e l'essersi trovato da solo in un paese straniero, avendo ormai tagliato i ponti con il suo paese di origine. la voglia di ricostruire e di farsi una famiglia con figli, ma l'impossibilità totale.

tutto questo lo ha portato in uno stato depressivo che ovviamente non riconosce.

quando gli ho parlato di depressione mi ha detto che lui deve solo risolvere qualche problema e poi tutto tornerà a posto.

con il tempo e le parole, sono uscite tante verità..

si sente un fallito, un precario che non ha nulla da offrire, dice di non saper più amare.

io so di che cosa parla, ci sono passata io prima di lui e conosco bene i meccanismi che sono nel suo cervello, ma so anche che non posso e non devo dargli le soluzioni, soffre di continui sbalzi di umore, di sensi di colpa.

l'altro giorno gli ho detto che non riuscivo a dormire bene la notte e che questo mi stava sconvolgendo la vita... mi ha chiesto subito... è colpa mia? probabilmente ci sarà anche una sua colpa, per il suo andare e venire nella mia vita, ma questo non lo rende colpevole di nulla.

io cerco consigli su come potergli far pensare di rivolgersi ad un medico, magari al suo medico di base che potrebbe prescrivergli un antidepressivo, che già stabilizzandogli l'umore lo porterebbe a vivere la giornata in maniera più coerente, anche perchè penso che stia scegliendo la virtualità alla realtà, ovvero preferisce rapportarsi con persone virtuali perchè lui crede sia più facile.

come faccio a dirgli sei malato devi ricorrere ad uno specialista senza dirglielo?

datemi qualche strategia.....

io quando sono andata in terapia ho maturato la scelta da sola perchè ho riconosciuto il limite oltre il quale da sola non potevo andare, ma molti quando gli parlo di psicologia mi rispondono: perchè andare dallo psicologo, io mica sono matto..

inoltre è un uomo, quindi dimostrare le debolezze lo fa sentire inadeguato, non all'altezza e la depressione aumenta...

che devo fa? si accettano consigli e sugerimenti

grazie

[zazà 0]

Puoi portargli te stessa come esempio, raccontargli come la psicoterapia ti abbia aiutato, ma non credo molto di più perché alla fine deve essere una scelta personale.

Un consiglio per te: non ti incaponire nel cercare di aiutarlo, altrimenti il rischio è che la depressione che hai cacciato dalla porta rientri poi dalla finestra...

[lapina 0]

parlargli della tua esperienza ma con cautela...si potrebbe innescare un meccanismo antipatico: scarica i suoi problemi su di te.

io non ho fatto esperienza di psicoterapia ma ho avuto comunque un percorso di analisi personale, il mio ex aveva dei problemi ma ogni volta la metteva sul piano che ero io quella strana...