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L'entusiasmo che ho verso i miei studi si spegne nel momento in cui mi rendo conto della strada che ho ancora da percorrere

A me, quando ai tempi dell'università avevo sensazioni del genere, aiutava molto chiudere i libri e godermi il giro d'Italia. :ola (2):

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Per quello il godermi il giro mi aiutava... lì la "strada da percorrere" la si vede fisicamente, e concetti come l'"andar su con il proprio passo" sono di casa. :):

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Per quello il godermi il giro mi aiutava... lì la "strada da percorrere" la si vede fisicamente, e concetti come l'"andar su con il proprio passo" sono di casa. :):

bella e profonda come metafora della vita quella del percorso, magari fosse tutto così chiaro,

così delineato... però mi hai dato uno spunto su cui riflettere. ti ringrazio di cuore ste.

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Mi piacerebbe tanto ricevere un parere da parte di chi conosce questo tipo di situazione

o comunque da parte di chi pensa di poter dare un buon consiglio... qualsiasi cosa...

So che non è un argomento particolarmente interessante il mio,

ma se qualcuno volesse intervenire ne sarei felicissima,

ho un disperato bisogno di aiuto...

un caro saluto a tutti e grazie.

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Ciao a tutti. Ringrazio chi avrà voglia di ascoltarmi...

Sono una nuova iscritta, un caro saluto a tutti gli utenti di questo forum.

Non è facile per me aprirmi. Soprattutto non è facile per il timore di essere giudicata con la stessa severità con la quale mi giudico da sola, ma posso provarci.

Ho 30 anni. Nella mia vita ho intrapreso percorsi sbagliati, mi sono iscritta all'università a 19 anni, iniziato e terminato un corso di studi che non mi piaceva e a 24 anni iniziato a svolgere una professione che non amavo, ne' mi garantiva un futuro più o meno sereno.

Ho deciso così di iscrivermi nuovamente all'università. Una facoltà difficile, ma che amo e mi da grandi soddisfazioni. Ho trovato davvero la mia strada. Dopo poco però, l'aggravarsi di una mia malattia genetica non mi ha permesso di condurre una vita regolare e, a causa di frequenti visite mediche e terapie, la mia frequenza ai corsi è stata incostante, con naturale conseguenza sull'esito degli esami.

Solo da un anno e mezzo, con il miglioramento delle mie condizioni di salute, ho ripreso a frequentare e a sostenere con esito positivo gli esami universitari.

A causa di questa situazione però, ad oggi mi trovo iscritta al primo anno fuori corso, con pochi esami sostenuti. L'entusiasmo che ho verso i miei studi si spegne nel momento in cui mi rendo conto della strada che ho ancora da percorrere, penso sia tutto inutile, non riesco a godere di alcuna soddisfazione, di alcuna gioia, mi sento come una candela che pian piano va spegnendosi. Penso di far pena alla gente e di essere un nulla vestito di niente. Forse ho bisogno solo di essere incoraggiata. Non lo so. Sono in uno stato di depressione che non mi permette di vedere con lucidità le cose. O forse le vedo in modo fin troppo chiaro... vi chiedo un piccolo aiuto... un parere, un consiglio... grazie ancora.

ciao e benvenuta!

io dico sempre: una passettino alla volta

non guardare il traguardo ma fai sempre del tuo meglio esame dopo esame.

ci sono stati degli ostacoli e non ci hai potuto fare niente,

anzi sei andata avanti al massimo delle tue possibilità nonostante tutto.

sei semplicemente da lodare,

pensa che c'è chi si pianta per anni solo per negligenza..

forza e coraggio!

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bella e profonda come metafora della vita quella del percorso, magari fosse tutto così chiaro,

così delineato... però mi hai dato uno spunto su cui riflettere. ti ringrazio di cuore ste.

...o forse è la vita che a volte diventa una metafora dello sport. Agonistico.

E allora tanto vale rifarsi all'originale e se proprio bisogna guardare gli altri, ari-tanto vale guardare i campioni veri,

quelli dai quali si può imparare qualcosa. Prendi quest'altro qui ad esempio, uno dei più brillanti alpinisti mai vissuti:

http://www.psiconline.it/forum/index.php?s...st&p=234478

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Purtroppo è difficile darti un consiglio, la motivazione deve venire da te, sei tu che la devi trovare e non te la possiamo dare noi.

Forse ti sei solo scoraggiata perchè sei fuori corso ma, sinceramente, non mi sembra la fine del mondo, dal momento che hai un lavoro e tra l'altro è la seconda laurea. Dovresti prenderla come una cosa che fai per te stessa, non per forza per raggiungere un obiettivo, ma per arricchirti, per cui prenditi il tempo che ti serve. Se poi, con questa nuova laurea, raggiungerai anche l'obiettivo di cambiare lavoro, tanto meglio, ma intanto avrai comunque fatto qualcosa per te.

In ogni caso, se adesso proprio non ne hai voglia, penso ti converrebbe prenderti una pausa: in fondo non pesi sulle spalle di nessuno e studiare in questo stato non è il massimo, meglio aspettare di ritrovare un po' di grinta. :;):

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Spesso anche le cose che ci enusiasmano ci svuotano di energie, ci tolgono la forza e l'entusiasmo si trasforma in paura di non riuscire, ci frena e talvolta ci fermiamo. Ognuno di noi sa quali sono i motivi che ci spingono a mollare una cosa che abbiamo iniziato con tanto ardore, in genere ci nascondiamo dietro frasi del tipo "...che stanchezza, ma chi me lo fa fare...", oppure "...beh in fondo non mi interessa poi così tanto questa cosa...".

Penso che in questi casi sia necessario riflettere, fermarsi un attimo e guardarsi da fuori, apprezzarsi.

Le motivazioni che ti hanno spinto ad iniziare sono ancora lì e sono ancora valide, devi solo guardarle con serenità e soprattutto non devi farti abbattere dal numero di esami da sostenere, dal tempo che è trascorso... Su questi fattori non puoi influire in alcun modo, però puoi influire su quello che dipende da te, un piano di studi, un percorso di studio serio, concreto, un giusto utilizzo del tempo che hai a disposizione. Prenditi il tempo che ti serve, non piangere su quello che è passato, riparti con serenità, hai la forza e le capacità per riuscire. Coraggio :Star:

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mettiamola cosi'!!1

e se lasci la scuola hai un futuro programmato?

anche se hai una malattia genetica che ti sbaraglia la strada,

quel lavoro in corso lo troverai anche in tutti gli strati della

tua vita. nn abbandonare la scuola e costruisci il tuo futuro

un po' alla volta. un giorno avrai le tue soddisfazioni.

chi la dura la spunta.

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mettiamola cosi'!!1

e se lasci la scuola hai un futuro programmato?

anche se hai una malattia genetica che ti sbaraglia la strada,

quel lavoro in corso lo troverai anche in tutti gli strati della

tua vita. nn abbandonare la scuola e costruisci il tuo futuro

un po' alla volta. un giorno avrai le tue soddisfazioni.

chi la dura la spunta.

Grande. Giustissime parole.

Mi aprono gli occhi, la mente e il cuore.

Grazie infinite!!

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ossigena il cervello poi quello che devi fare lo capirai da stanchi è meglio non prendere decisioni importanti anche se il piu' delle volte si puo' ritornare indietro.......eccoti un bel passo tratto da un romanzo:

Se dall'esterno percorro con lo sguardo la mia vita, essa non appare particolarmente felice. Meno che mai mi è possibile, tuttavia, giudicarla infelice, malgrado ogni errore. Ma infine, è davvero stolto preoccuparsi di felicità e infelicità, giacché a me sembra che farei maggiore difficoltà a privarmi dei giorni più infelici anziché di tutti quelli sereni, Se in una vita umana importa accettare consapevolmente l'ineluttabile, gustare appieno il bene e il male e conquistare oltre al destino esteriore anche uno interiore più autentico e non casuale, la mia vita non è stata né povera né cattiva. da Gertrud.........Hesse.

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ossigena il cervello poi quello che devi fare lo capirai da stanchi è meglio non prendere decisioni importanti anche se il piu' delle volte si puo' ritornare indietro.......eccoti un bel passo tratto da un romanzo:

Se dall'esterno percorro con lo sguardo la mia vita, essa non appare particolarmente felice. Meno che mai mi è possibile, tuttavia, giudicarla infelice, malgrado ogni errore. Ma infine, è davvero stolto preoccuparsi di felicità e infelicità, giacché a me sembra che farei maggiore difficoltà a privarmi dei giorni più infelici anziché di tutti quelli sereni, Se in una vita umana importa accettare consapevolmente l'ineluttabile, gustare appieno il bene e il male e conquistare oltre al destino esteriore anche uno interiore più autentico e non casuale, la mia vita non è stata né povera né cattiva. da Gertrud.........Hesse.

che meraviglia... ti ringrazio tanto!

e grazie soprattutto del consiglio... "ossigena il cervello",

descrive perfettamente ciò di cui ho bisogno!

Grazie!

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