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Inizio io. Trovo sia importante condividere la conoscenza verso qualcosa. Purtroppo sono pochi oggi i punti d'incontro per scambi culturali; la semplice chiacchierata tra amici su tempi importanti si esaurisce ben presto a causa della poca informazione (storica, sociale, culturale, artistica, economica, politica, ecc ecc) della maggior parte delle persone. Così ho pensato che sarebbe carino, anche virtualmente, scambiarsi informazioni e nozioni di qualsiasi natura, proprio per accrescere il proprio bagaglio culturale, ma ancor di più per condividere con qualcuno la passione per la curiosità!

Spesso mi è capitato di sentire che il Vittoriano è stato costruito da Mussolini. Non so perchè la gente abbia questa convinzione, forse perchè il Vittoriano si trova a Piazza Venezia?

Comunque per chi volesse chiarirsi un pò le idee vi linko qualcosina. Buona lettura.

Vittoriano

"Durante il periodo fascista ciò che entra in gioco, con l’imponente campagna di restauri della Roma antica e con la sistemazione, a spesa di numerosi reperti archeologici, della via dell’Impero e della via del Teatro di Marcello, è la dialettica tra passato e moderno, con la tendenza tipicamente del regime all’attualizzazione del antico, in tutte le sue espressioni; nella ritualità militare come nell’urbanistica. La piazza si riduce a un mero punto di propaganda e di confronto figurativo e storico della diarchia re-duce, da una parte infatti c’è il monumento a Vittorio Emanuele II dall’altra il Palazzo di Venezia. Del resto se non fosse per la presenza del Milite Ignoto, sacro anche al regime, il monumento è nato come emblema a uno dei componenti della casa reale sabauda.

Di questo periodo a completamento del complesso è la costruzione della nuova cappella del Milite Ignoto e del Museo del Risorgimento. Il fascismo si impossessava così del vittoriano e, nell’atto stesso, finiva per annullarlo. Oramai alla mole era relegato il ruolo di ornamento per le manifestazioni del regime e di palcoscenico per le celebrazioni della virtù militare. Con la fine del regime fascista e la scelta, mediante un referendum, tra la monarchia e la repubblica, il popolo italiano ha ritrovato nell’Altare della Patria, il simbolo d’unità nazionale, che si celebra sulle sue scale a date fisse: il 25 aprile, ricorrenza della liberazione, il 2 giugno per la festa della Repubblica con la relativa rivista militare, e il 4 novembre, festa della Vittoria e giornata delle Forze armate."

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So che durante il periodo fascista sono stati costruiti molti edifici di utilità pubblica, ad esempio il liceo che ho frequentato è stato costruito durante il ventennio fascista, è un liceo classico ....Mussolini teneva alla classicita', allo studio dei classici visto che il suo tipo di governo doveva essere la continuazione della gloriosa Roma, peccato che di Roma non abbia accolto solo la civiltà ma anche la carneficina....certo secondo i revisionisti l' Italia è stata costretta ad allearsi con la Germania ma sopprimire gli omosessuali, deportare gli ebrei ecc non è giustificato da nessuna logica politica...............nella mia regione sui muri ci sono ancora affreschi di epoca fascista, dei militari con le teste rasate, se mi gira vado e gli disegno i capelli lunghi oppure li trucco come rock star new wawe.......

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Propongo a tutti di leggere

Samuel Barclay Beckett (Dublino, 13 aprile 1906 – Parigi, 22 dicembre 1989) è stato uno scrittore, drammaturgo e poeta irlandese.

Considerato uno degli scrittori più influenti del XX secolo, il suo nome è accostato tanto al modernismo letterario, in quanto discepolo, assistente e amico di James Joyce, quanto al postmodernismo, come fonte di ispirazione per molti scrittori a lui successivi. Beckett è senza dubbio la più significativa personalità legata a quello che Martin Esslin chiamò "Teatro dell'assurdo" di cui fu (insieme a Eugène Ionesco, Jean Tardieu e Arthur Adamov) maestro e fondatore. La sua opera più famosa è la tragicommedia Aspettando Godot. L'opera di Beckett è fondamentalmente cupa e tendente al minimalismo e, secondo alcune interpretazioni, profondamente pessimista (persino nichilista) circa l'esistenza umana. In accordo con questo, i suoi libri diventarono col tempo sempre più brevi e criptici. Il pessimismo di Beckett viene tuttavia attenuato dal suo particolare senso dell'umorismo.

Nel 1969 Beckett venne insignito del Premio Nobel per la letteratura "per la sua scrittura, che - nelle nuove forme per il romanzo ed il dramma - nell'abbandono dell'uomo moderno acquista la sua altezza"

SE NON CAPITE NULLA NON FA NIENTE.................E' IL BELLO DELLA SCRITTURA DI SAMUEL :sex: diversamente arragiantevi

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