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mi sento solo e sto impazzendo


Ospite lapo

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Ospite lapo

Ciao a tutti! Sono nuovo di questo forum e fondamentalmente scrivo perchè sono triste...sto male (immagino ci siano motivi più validi dei miei per stare male, ma che ci posso fare?) e non so con chi parlare. Ho paura di sbagliare,semplicemente. Ho paura di non essere capace a dire o a fare le cose giuste, e questo mi blocca in ogni cosa. Le persone che dicono di volermi bene in realtà non sono interessate a me, a come sto e a quello che sento varamente ma gli interessa solo che gli dia soddisfazioni, che non li deluda o che non li faccia soffire. All'inizio pensavo che solo mia madre fosse così, ma col tempo (in particolare al liceo) ho scoperto che lo sono tutti. Faccio un esempio recente di come vivo da qualche anno a questa parte. Ieri la mia ragazza (non chiedetemi come faccia a stare con me, non so nemmeno io cosa voglia e perchè ci trovi in me...lo dico sinceramente, senza ironia, da quando 5 anni fa ho iniziato a star male più del solito e ho praticamente lasciato andare tutto, non ho più nulla per cui potrei essere desiderabile e meritarmi di piacere a qualcuno, non ho più nulla da offrire) cmq, mi ha scritto un sms dove diceva che continava ad avere il solito mal di gola. e io sono andato in crisi perchè non sapevo cosa e come rispondere.

Primo: dovevo rispondere in ogni caso, anche se non avevo voglia o tempo o idea di cosa dire altrimenti sarei passato per menefreghista.

Secondo: cosa dire per non sbagliare?cioè, qual'era il modo giusto di rispondere?

che rassicura?"passerà dai..."col rischio di sembrare insensibile, che si mostra preoccupato?"ma da che parte?ma ti brucia?e quanto?"col rischio di sembrare

ansioso, o che propone delle soluzion?"vai dal medico, prendi lo sciroppo,stai al caldo"col rischio di sembrare opprimente, o forse sarebbe stata più azzeccata

una battuta per sdrammatizzare?

So che è una cosa banale, ma col tempo questa paura di sbagliare si è estesa anche alle cose più banali(proprio per questo sto impazzendo!) e alla fine, ho scelto di rispondere quello che dice sempre lei a me in queste situazioni e ho tirato un respiro di sollievo, come a dire "fiuu...mi sono salvato", sentivo di avere la coscienza a posto ad aver risposto così perchè ora non potevo essere accusato di niete da nessuno; "lo dice sempre anche lei! no?" mi sono detto, quindi non c'è niente di male.

Con l'università è successa la stessa cosa. Alla fine del liceo dovevo scegliere per prima cosa, se studiare o lavoare e secondo, cosa in particolare. E mi sono bloccato come con l'sms. Ho cercato tra quelli che avevo intorno (pochi,lo ammetto) qualcuno che mi dicesse "ti vorremo bene lo stesso, così come sei e qualunque cosa sceglierai di fare" ma non l'ho trovato. Allora ho cercato giustificazioni razionali e oggettive da usare per dimostrassero la bontà delle mie probabili scelte e del mio carattere (del tipo "non lo faccio solo perchè mi piace, ma perchè conviene o perchè è utile o perchè mi è stato insegnato così ecc...")ma non le ho trovate...anche perchè mi sono depresso per il fatto di doverle cercare ancora! ho sentito che non mi voleva di nuovo bene nessuno...che a nessuno interessasse chi io fossi veramente o che io fossi felice, volevano solo che non deludessi le loro aspettative e che mi comportassi come volevano loro, altrimenti mi avrebbero giudicato male e mi avrebbero lasciato di nuovo solo. Questa è la minaccia che aleggia ogni volta che ho a che fare con qualcuno. Alla fine non ho scelto...sono andato a ingengneria per far contenti tutti, perchè era l'unica scelta adatta a me a quanto pare e ho chiuso tutti questi pensieri in un angolo, e tutto sembrava andare, avevo finito il primo anno con tutti gli esami fatti e la media del 28 ma dal secondo sono crollato. Non ce l'ho più fatta a studiare in queste condizioni e ho iniziato a dire che non passo gli esami perchè è troppo difficile e non ce la faccio... ma non è vero, sono quasi 5 anni che non vado più a lezione. E adesso che ho quasi 25 anni...mi viene da piangere pechè non ho niente in mano e mi chiedo che diavolo potrò mai fare nella vita...e quando incontro qualcuno che mi chiede "allora come va la scuola?"(è da bambino che ho voti alti, magari pensano di andare sul sicuro) io vorrei dire "non me n'è mai fregato un xxxx della scuola! ho sempre studiato per piacere alle persone e meritarmi il loro affetto!!", invece divento viola e dico "mah bene...un po' difficile...ma ce la farò...". E quando esco con gli amici idem. Non sono più me stesso. Non va mai bene niente di quello che faccio! Anzi è meglio usare il passato perchè ora non faccio più nulla a parte fingere...cioè, è come se per smettere di essere accusato di sbagliare e di non ripagare degnamente l'affetto che mi viene concesso, io mi fossi "nascosto dentro di me" evitando accuratamente di "farmi vedere ancora in giro" e sperando che nessuno mai mi venga a cercare... Sì, credo sia questo più o meno il senso di quello che sto facendo...

E cmq, per sfangarla quando sono con amici,parenti o fidanzata,(per dire qualcosa visto che ci sono) penso a cosa farebbero o direbbero altri migliori di me in quel momento e me la cavo.

Ormai mi sento al sicuro solo nella mia stanza, nel mio silenzio, dentro di me insomma... Sarebbe meglio se mi lasciassero solo. Così non avrei più paura di fare del male a qualcuno e sarei libero di essere me stesso. Vorrei andarmene in un posto dove nessuno mi conosce, nessuno si aspetta solo cose buone da me e soprattutto dove ognuno sa badare a se stesso! Dove le persone sanno pensare DA SOLE ai loro problemi emotivi e non chiedono a te di fartene carico o di renderli felici : "sono già tanto triste, ho avuto tante batoste e delusioni, non darmene altre almeno tu...conto su te..." Almeno io cosa?? Perchè proprio io?? E se rifiuto cosa succede?? Non mi vuoi più bene?? Non mi merito più il tuo affetto e mi lasci solo??...Io voglio essere come tutti gli altri non voglio essere la medicina di nessuno!! Invece no, ho visto che tutti quelli che si avvicinano lo fanno per chiederti di curare le loro ferite e non farli stare ancora più male o essere la loro consolazione...del tipo "se non pensi ai miei problemi mi avrai sulla coscienza perchè io conto su di te...". Io non voglio sentirmi cattivo, non voglio avere derelitti sulla coscienza però...è diventata una prigione che mi sta soffocando questa cosa. Per questo anche ho scritto qui, perchè oramai i perfetti sconosciuti con cui non ho legami di alcun tipo sono le uniche persone con cui mi sento libero di essere me stesso e parlare tranquillamente anche di qualche mio problema magari.

Beh adesso vado che ho scritto davvero tanto e il post è lunghissimo :im Not Worthy: ciao a tutti e buona goirnata!

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ciao Lapo, benvenuto! Una domanda, tu invece credi di sapere cosa vuoi per te stesso e cosa potrebbe renderti felice? Esulando il contesto parenti ecc...

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ciao lapo,

benvenuto.

se hai bisogno di chiuderti in te stesso fallo senza problemi, ne uscirai rinnovato.

capirai che non serve a nulla avere mille persone intorno e capirai che chi conta veramente resterà.

nessuno sa cos'è giusto e cosa è sbagliato,

esistono solo persone convinte e persone insicure,

persone disponibili come te e persone menefreghiste.

non devi cambiare e diventare egoista ma semplicemente prendere coscienza di ciò che sei.

e studia!

lo fai per te stesso, per un lavoro che faccia stare bene te non per ricevere l'ammirazione degli altri..

hai mai pensato che forse sei tu quello che ha bisogno delle lusinghe piuttosto che gli altri che vogliono che tu sia perfetto?

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ciao lapo la vita è una cosa complicata cerchiamo sempre di fare le cose come vogliano gli altri senza mai pensare cosa vogliamo noi veramente

cerca di crederci in te estesso prova a fare le cose x quale tu sentireste bene e non estare a pensare troppo su cosa dicono gli altri

:)::):

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ma la cosa che desidererei di più ora sarebbe avere la libertà di fare una vita normale, come tutti gli altri che ho sempre

invidiato...

Vorrei essere come gli altri, che non hanno bisogno di essere chissachi per vivere, che anche se non sono i numeri 1 e non sono perfetti possono

cmq permettersi di camminare a testa alta, essere amati, stare bene con se stessi e godersi la vita(nei limiti del possibile certo)...tutto qui...tutti privilegi che non

so perchè io non mi posso concedere.

Ciao Lapo, ammazza hai scritto un sacco di roba... :D:

guarda, per farla breve, a mio modesto parere credo che le cose che cerchi dagli altri tu debba pretenderle più da te ...

essere felici e stare bene con se stessi non dipende necessariamente dagli altri e talvolta, come sembrerebbe dal tuo caso, potrebbero farsi da ostacolo...

Non esistono rimedi magici nè panacee istantanee però, potresti cominciare col prenderti cura di te, coltivare i tuoi interessi, scoprirne dei nuovi e cercare di fare un po' a meno degli altri. Detto così magari fa un po' brutto ma io la considero una tappa necessaria e poi tutto il resto verrà da sè... Imponiti a te stesso, gli altri si adatteranno, anche o forse soprattutto la tua mamma, deve vedere che stai crescendo e che stai cominciando a essere qualcuno che non è soltanto un figlio ma un individuo, vedrai un po' alla volta capirà che deve lasciarti vivere come credi, senza il fattore dell' utilità o della compensazione.

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Ciao Lapo! ...io un po' ti capisco...io un po' ci sono nella tua condizione..diciamo un po' spesso.

Spogliati di tutto il possibile. Cercati. Non è semplice..non è indolore, ma anche io sono convinta sia il punto di partenza, per una vita autentica. Quello che posso dirti è che io vivo continuamente un senso di colpa che mi blocca..che mi fa vivere male, che non mi fa vedere quanto e come realmente sono. Se non mi percepisco non possono farlo neanche gli altri. Riconoscersi e legittimarsi è il primo passo.

Mi sono rotta le palle di sentirmi continuamente sbagliata, non voluta e non meritevole d amore.

Benvenuto...

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ma se le lusinghe non arrivano? forse non te le meriti e devi fare qualcosa di speciale per meritartele... forse quando sei

solo, triste e non piaci a nessuno è perchè non ci sono motivi perchè sia il contrario...e quando le persone che hai intorno passano il tempo a moritificarti e a

dirti che sbagli? viene da pensare che,evidentemente, quello che fai non è mai abbastanza. Non so...mi mancano anche le parole per dire cosa vorrei.

Mi manca...quel senso di calore, di accoglienza di...non so...quel senso di "qualcosa" che provi quando sei in gruppo di persone che ti vogliono bene.

Non so, sentire che qualcuno ti vuol bene e ti viene a cercare per il semplice fatto che esisti e non perchè fai qualcosa di speciale o di particolare grazie al quale

ti guadagni l'amicizia e l'amore degli altri e senza il quale perderesti tutto. Cioè è triste. Viene da chiedersi "perchè così come sono non piaccio a nessuno ma

devo sempre fare qualcosa di speciale?"...guarda, io vorrei scrivere qualcosa di più sulla mia vita, anche per far capire meglio magari, ma ho paura che

verrebbe fuori la solita lunga lista di recriminazioni di chi pensa che oramai non c'è più niente da fare e tutto è perduto...

ribadisco che secondo me parte tutto da te.

sei tu il primo che vuole essere perfezionista.

se tu per primo non ti vuoi bene gli altri lo vedono.

ti faccio una metafora semplice semplice che mi ha aiutato tantissimo:

sei un mercante e non sei convinto neppure tu del valore della tua merce... venderai mai quella merce?

Cmq...so che detta così può sembrare incompresibile, ma ora il motivo per cui mi sento sbagliato è che non ho avuto un bel passato ...... per farla breve sto imputando al mio passato e a come mi hanno trattato i miei genitori il fallimento di un rapporto di amicia e di amore

che vedevo come l'inizio della mia nuova vita "migliore".......

anche io mi sono sentita nella tua stessa situazione,

spiccicata identica,

ero molto creativa ma mi hanno sempre messo il bastone tra le ruote,

mi hanno impedito di uscire,

mi hanno riempito di insicurezze,

e pure io aspettavo il giorno giusto per cominciare da zero.

proprio quando ho smesso di aspettare quel momento quel giorno è arrivato...

e solo dopo ho capito che quel passato non era poi così insignificante come pensavo..

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  • 2 weeks later...

allora Lapo… vediamo se riesco intanto a rimettere un po’ a posto le idee e dire qualcosa di sensato…

:icon_confused:

Dunque, il comportamento di tua madre, l’ avevo subodorato e mi pare di non esserci andata tanto lontano, quindi non indagherei oltre. Forse il problema nasce e si sviluppa sulla scia di questa pesante incombenza di cui tua madre pare averti caricato. Lo sai da te che è sbagliato, avrà i suoi motivi ma non spetta a te né farla cambiare, né insegnarle né tanto meno chiederle il permesso di fare quello che vuoi e che senti, (cose che peraltro non vengono giù dal pero ma hanno anche bisogno di un giusto tempo e spazio per maturare… ) Tu hai un unico compito per il momento, prendertela la tua libertà, imporla a te stesso… secondo me non puoi indugiare a rimanere in questa sorta di limbo che ti sei creato perché capisci bene che anche una situazione di stallo apparente prima o poi porta a delle conseguenze. Se vuoi avere maggiore possibilità d’ azione senza aspettare che le cose vadano in direzioni in cui la tua libertà di manovra potrebbe essere sempre più limitata, datti da fare subito, svincolati. Sei tu il primo artefice di questo legame se non riesci a pensare di poter fare qualcosa perché esiste.

…Esiste? Come?

:icon_question:

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  • 2 weeks later...

Infatti cercavo solo di darti qualche spunto… :D: volevo cercare di farti ragionare sul legame che hai con la tua mamma e che facilmente estendi anche al resto della popolazione mondiale… insomma, sei comunque tu che gliene dai modo. Poi, la fiducia va “guadagnata” ma l’ affetto no. :Talk to the Hand: Rifletti, se avessi un figlio, gli vorresti bene sin da subito o per concederglielo aspetteresti che fosse in grado di “dimostrare” ? dai! Comunque le decisioni che prendi sono tue, la vita è tua, perché dovrebbe condizionare qualcuno dal volerti bene? Non è affatto qualcosa che va ad inficiare sulla vita altrui, al massimo i comportamenti che puoi avere verso di loro ma non le scelte che fai per te, scusa eh! :Batting Eyelashes: Infine, hai 25 anni “cagati” e ti dai del fallito… ma non scherzare… :rolleyes: Infine, devi fare qualcosa, vuoi? Fallo. Al limite ci pensi dopo, c’ è tempo anche dopo, non ti preoccupare. In bocca al lupo! :):

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  • 2 years later...

Spero che tu non sia impazzito, hai toccato temi importantissimi, penso che tu debba cercare persone speciali, capaci di volere bene, se mai ne troverai e comunque valutare il tema della religione, se vuoi trovare qualcosa di meglio di quello che in genere si trova in giro, se fossi in te mi difenderei anche dall'egoismo dilagante (affettivo e non) ritagliandomi spazi per me e magari leggere cose edificanti o dedicarmi a qualche hobby, complimenti sei un'anima bella. Comunque col tempo vedrai che il tuo disagio passerà. Hai giusti problemi che non tutti possono capire,ciao

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