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Mia vita uguale disastro


necron1

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ma sopratutto il fatto che un ragazzo esprima il proprio dolore e le proprie difficoltà NON significa che si stia piangendo addosso!!! è questa la trappola: non poter parlare, non potersi sfogare... perchè poi ti dicono vche "ti piangi addosso"

e invece no.. a volte le persone hanno semplicemente bisogno di buttare fuori il proprio dolore, di parlarne ed essere ascoltate da qualcuno che non le giudica. già solo questo da sollievo.

ed è questo che molti cercano e trovano in uno psicologo, nelle fasi iniziali, perchè poi la psicoterapia è una cosa molto più complessa di "sfogarsi ed essere ascoltati". però all'inizio è un' esperienza molto liberatoria, perchè uno è abituato a non poterlo fare mai, pena essere additato come quello che si piange addosso.

e questo lo trovo un grosso limite nei rapporti umani: quando e perchè siamo diventati così incapaci di ascoltare il dolore altrui? sarebbe un discorso complesso che ora non sono in grado di fare, ma la mia convinzione è che la nostra società attuale sia dolore-fobica. il messaggio è che devi essere felice, sempre attivo, sempre sulla cresta dell'onda...

ci fate caso che quando parlano di qualche star che ha avuto un lutto, quasi sempre rimarcano quanto sia stata brava a reagire subito? a farsi vedere subito in giro serena e attiva?

ma perchèèèèè? il lutto è una fase naturale e necessaria... ma nella nostra società non c'è più spazio per il dolore.

pure il lutto va "curato". avevo letto qualcosa una volta sul discorso "felicità", che ora è un valore assoluto, ma nel passato no, le persone non pensavano di dover essere felici per forza, e questo aiutava a vivere con maggiore serenità i momenti non felici ( se qualcuno ha in mente qualche libro in cui si parla di questo tema me lo segnala? grazie)

idem il dolore e lo smarrimento di un ragazzo, io non lo so consigliare, è molto giovane potrebbe essere solo una fase di passaggio come invece l'anticamera di futuri problemi psicologici pesanti, e io purtroppo ne conosco di situazioni simili che si sono evolute molto male. per questo io consiglierei lui di parlare con uno psicologo, è più facile intervenire su un ragazzo giovane, magari se risolve ora le sue questioni potrà dare un indirizzo positivo alla sua vita.

però sono sicura che una persona sofferente, si senta ancora più sola perchè non si rispecchia in quelle immagini da telefilm, di ragazzoni spensierati...finisce per colpevolizzarsi anche per il proprio dolore... e magari non sa che dietro a tanti ragazzi che fingono spensieratezza c'è la stessa sua angoscia, solo che loro hanno imparato a fingere, per adeguarsi a ciò che si aspetta la società.

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juditta sono d'accordissimo su questo argomento, si potrebbe parlarne in un post apposito, credo sia importante un confronto in questo senso....

Ha iragione il punto è proprio quello dell'additare chi si sfoga come uno che si piange addosso...capita spesso a tutti noi, spesso riceviamo certi tipi di commenti e altre volte siamo noi a non sopportare il dolore altrui, spesso sono forme di difesa ma credo molto più spesso dipenda proprio come dici tu da un certo modo in cui si è impostata la società....mi pare d iaver letto qualcosa in proposito ma non ricordo dove, devo vedere, riguardo ai lutti per esempio si faceva il confronto con il passato in cui c'erano delle usanze che per quanto "antiche" avevano il loro senso ,servivano a metabolizzare la morte di un parente! Come ad esempio portare gli abiti neri, o mangiare insieme ai parenti più lontani nelle prime settimana dalla morte del parente (dalle mei parti si chiama "cunsulu" che appunto serviva a consolare). Ora può sembrare un discorso macabro e diverso da quello in tema ma serve a rimarcare questa differenza fra un passato in cui il dolore veniva vissuto fino in fondo....e il presente in cui tutti dobbiamo risultare sempre vincenti, felici e al top!!! questo non lascia spazio ai sentimenti, agli sfoghi e all'essere se stessi!

Se l'utente è venuto qui a chiedere aiuto non è detto che fuori da qui si pianga addosso....però se non può fare nemmeno in un forum nella sezione "chi mi aiuta dove può farlo? Quale messaggio gli si dà dicendogli "non ti piamgere addosso"? Che per lui non c è spazio da nessuna parte e che quello che prova non è "normale"!!! quando invece così non è!!!

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miei cari, rimango basita dai vostri interventi riguardo ciò che ho detto. i giudizi...quali giudizi. mi fa rabbia che un ragazzo di 18 anni si pianga addosso.

se abbiamo deciso di rimanere ben nascosti e ben protetti dietro ad uno pseudomino con le bacchettine in mano a consigliare, protestare, giudicare, questo è. ognuno dice ciò che ritiene giusto. ti pregherei ciao di non intervenire nei miei confornti in questa maniera. se volevi rendere pan per focaccia lo hai fatto nel modo più stupido.

L.

sai io ci ho passato da quella situazione e anche dai tipi che si facevano gli esperti, forse non è il tuo caso ma diciamo che in questa occasione mi sono rifatto..........consideralo come un insegnamento , così quando una tua sorella, una tua amica, un tuo figlio verra' da te ti porrai in modo diverso, sai rende piu' una chiacchierata (quando non sai di preciso cosa suggerirgli) in auto, portarlo con te a prendere un gelato, distralrlo con la musica che fargli la ramanzina facendolo sentire ancora di piu' in colpa...in fondo non ha fatto nulla e se si trova in un contesto malato che accentua ancora di piu' la sua angoscia non è colpa sua.

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juditta sono d'accordissimo su questo argomento, si potrebbe parlarne in un post apposito, credo sia importante un confronto in questo senso....

Ha iragione il punto è proprio quello dell'additare chi si sfoga come uno che si piange addosso...capita spesso a tutti noi, spesso riceviamo certi tipi di commenti e altre volte siamo noi a non sopportare il dolore altrui, spesso sono forme di difesa ma credo molto più spesso dipenda proprio come dici tu da un certo modo in cui

si è impostata la società....mi pare d iaver letto qualcosa in proposito ma non ricordo dove, devo vedere, riguardo ai lutti per esempio si faceva il confronto con il passato in cui c'erano delle usanze che per quanto "antiche" avevano il loro senso ,servivano a metabolizzare la morte di un parente! Come ad esempio portare gli abiti neri, o mangiare insieme ai parenti più lontani nelle prime settimana dalla morte del parente (dalle mei parti si chiama "cunsulu" che appunto serviva a consolare). Ora può sembrare un discorso macabro e diverso da quello in tema ma serve a rimarcare questa differenza fra un passato in cui il dolore veniva vissuto fino in fondo....e il presente in cui tutti dobbiamo risultare sempre vincenti, felici e al top!!! questo non lascia spazio ai sentimenti, agli sfoghi e all'essere se stessi!
digi, scusate se esco fuori topic, sull'argomento scaricati l'episodio pilota di six fit under, tratta l'argomento piu' o meno come lo hai descritto tu, se riesci a vederlo poi dimmi

Se l'utente è venuto qui a chiedere aiuto non è detto che fuori da qui si pianga addosso....però se non può fare nemmeno in un forum nella sezione "chi mi aiuta dove può farlo? Quale messaggio gli si dà dicendogli "non ti piamgere addosso"? Che per lui non c è spazio da nessuna parte e che quello che prova non è "normale"!!! quando invece così non è!!!

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ma sopratutto il fatto che un ragazzo esprima il proprio dolore e le proprie difficoltà NON significa che si stia piangendo addosso!!! è questa la trappola: non poter parlare, non potersi sfogare... perchè poi ti dicono vche "ti piangi addosso"

e invece no.. a volte le persone hanno semplicemente bisogno di buttare fuori il proprio dolore, di parlarne ed essere ascoltate da qualcuno che non le giudica. già solo questo da sollievo.

ed è questo che molti cercano e trovano in uno psicologo, nelle fasi iniziali, perchè poi la psicoterapia è una cosa molto più complessa di "sfogarsi ed essere ascoltati". però all'inizio è un' esperienza molto liberatoria, perchè uno è abituato a non poterlo fare mai, pena essere additato come quello che si piange addosso.

puo' succedere che poi uno scoppia tutto di un colpo come una bomba a furia di tenere dentro

e questo lo trovo un grosso limite nei rapporti umani: quando e perchè siamo diventati così incapaci di ascoltare il dolore altrui? sarebbe un discorso complesso che ora non sono in grado di fare, ma la mia convinzione è che la nostra società attuale sia dolore-fobica. il messaggio è che devi essere felice, sempre attivo, sempre sulla cresta dell'onda...

ci fate caso che quando parlano di qualche star che ha avuto un lutto, quasi sempre rimarcano quanto sia stata brava a reagire subito? a farsi vedere subito in giro serena e attiva?

ma perchèèèèè? il lutto è una fase naturale e necessaria... ma nella nostra società non c'è più spazio per il dolore.

pure il lutto va "curato". avevo letto qualcosa una volta sul discorso "felicità", che ora è un valore assoluto, ma nel passato no, le persone non pensavano di dover essere felici per forza, e questo aiutava a vivere con maggiore serenità i momenti non felici ( se qualcuno ha in mente qualche libro in cui si parla di questo tema me lo segnala? grazie)

idem il dolore e lo smarrimento di un ragazzo, io non lo so consigliare, è molto giovane potrebbe essere solo una fase di passaggio come invece l'anticamera di futuri problemi psicologici pesanti, e io purtroppo ne conosco di situazioni simili che si sono evolute molto male. per questo io consiglierei lui di parlare con uno psicologo, è più facile intervenire su un ragazzo giovane, magari se risolve ora le sue questioni potrà dare un indirizzo positivo alla sua vita.

però sono sicura che una persona sofferente, si senta ancora più sola perchè non si rispecchia in quelle immagini da telefilm, di ragazzoni spensierati...finisce per colpevolizzarsi anche per il proprio dolore... e magari non sa che dietro a tanti ragazzi che fingono spensieratezza c'è la stessa sua angoscia, solo che loro hanno imparato a fingere, per adeguarsi a ciò che si aspetta la società.

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ma sopratutto il fatto che un ragazzo esprima il proprio dolore e le proprie difficoltà NON significa che si stia piangendo addosso!!! è questa la trappola: non poter parlare, non potersi sfogare... perchè poi ti dicono vche "ti piangi addosso"

e invece no.. a volte le persone hanno semplicemente bisogno di buttare fuori il proprio dolore, di parlarne ed essere ascoltate da qualcuno che non le giudica. già solo questo da sollievo.

ed è questo che molti cercano e trovano in uno psicologo, nelle fasi iniziali, perchè poi la psicoterapia è una cosa molto più complessa di "sfogarsi ed essere ascoltati". però all'inizio è un' esperienza molto liberatoria, perchè uno è abituato a non poterlo fare mai, pena essere additato come quello che si piange addosso.

e questo lo trovo un grosso limite nei rapporti umani: quando e perchè siamo diventati così incapaci di ascoltare il dolore altrui? sarebbe un discorso complesso che ora non sono in grado di fare, ma la mia convinzione è che la nostra società attuale sia dolore-fobica. il messaggio è che devi essere felice, sempre attivo, sempre sulla cresta dell'onda...

ci fate caso che quando parlano di qualche star che ha avuto un lutto, quasi sempre rimarcano quanto sia stata brava a reagire subito? a farsi vedere subito in giro serena e attiva?

ma perchèèèèè? il lutto è una fase naturale e necessaria... ma nella nostra società non c'è più spazio per il dolore.

pure il lutto va "curato". avevo letto qualcosa una volta sul discorso "felicità", che ora è un valore assoluto, ma nel passato no, le persone non pensavano di dover essere felici per forza, e questo aiutava a vivere con maggiore serenità i momenti non felici ( se qualcuno ha in mente qualche libro in cui si parla di questo tema me lo segnala? grazie)
pure a te come a digi suggerisco six fit under, l'episodio pilota tratta direttamente questo argomento del lutto

idem il dolore e lo smarrimento di un ragazzo, io non lo so consigliare, è molto giovane potrebbe essere solo una fase di passaggio come invece l'anticamera di futuri problemi psicologici pesanti, e io purtroppo ne conosco di situazioni simili che si sono evolute molto male. per questo io consiglierei lui di parlare con uno psicologo, è più facile intervenire su un ragazzo giovane, magari se risolve ora le sue questioni potrà dare un indirizzo positivo alla sua vita.

però sono sicura che una persona sofferente, si senta ancora più sola perchè non si rispecchia in quelle immagini da telefilm, di ragazzoni spensierati...finisce per colpevolizzarsi anche per il proprio dolore... e magari non sa che dietro a tanti ragazzi che fingono spensieratezza c'è la stessa sua angoscia, solo che loro hanno imparato a fingere, per adeguarsi a ciò che si aspetta la società.

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e allora cosa ci stiamo a fare in un forum di psicologia?

L.

Beh, nella sezione chi mi aiuta penso dovremmo cercare di saper ascoltare e accogliere.

Come si diceva sopra, lasciar sfogare l'utente in santa pace!

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se uno e soffoccato al massimo da cio che lo circonda come fa a tirare i xxxxxxx? scusate

se non te la senti non tirare fuori nulla, cerca di evitare per quanto puoi certe situazioni e nel tuo intimo coltivati , quando sara' il momento sferrerai l'attacco con forza e decisione,,,,,,,,,cerca di non sottovalutarti troppo spesso in una societa' di pubblici pervertiti (mamme , professoresse con mariti bambini, egoismi che si dilaniano a vicenda, opportunismi, perversita' mascherata da normalità eccc) di stupidi che vogliono farti sentire non normale capita di rischiare di essere sottomessi, ti suggeirsco di non accodarti mai alla massa di imbecilli e di coltivare solo cose che fanno bene e a te e che ti rendano piu' forte...............tranquillo loro la pagheranno prima o poi.................ps : scusa necron se in questo messaggio tra () ho messo qualcosa che mi ha colpito emotivamente

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se uno e soffoccato al massimo da cio che lo circonda come fa a tirare i xxxxxxx? scusate

senti Necron, mettiamo un attimo da parte il discorso sull' esibizionismo... :D:

volevo chiederti cosa intendi esattamente con " l' essere soffocato al massimo".

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Eh... è importante chiederselo... tirar fuori i gioielli di famiglia non è un'operazione buona per tutte le occasioni.. capita anche che a volte peggiora le cose.

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senti Necron, mettiamo un attimo da parte il discorso sull' esibizionismo... :D:

volevo chiederti cosa intendi esattamente con " l' essere soffocato al massimo".

ransie posso chiederti dove sei stata a scuola?

ti è mai capitato di sentire dei tipi che si armano di fucile e iniziano a sparare nel loro liceo.

hai mai assistito a situazioni dove si tenta in ogni modo di bloccare , di ridicolizzare la tua spontaneità?

sembra che sentiate cose dell'altro mondo, pensa alle cose che ti ho detto e vedi gli effetti che possono avere su di un ragazzo sensibile, con tutte le depressioni che possono scatenare.

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era solo una domanda per capire meglio cosa intende esattamente, per maggiore chiarezza, onde evitare malintesi o proiettare su di lui sensazioni riferite a circostanze prese altrove.

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era solo una domanda per capire meglio cosa intende esattamente, per maggiore chiarezza, onde evitare malintesi o proiettare su di lui sensazioni riferite a circostanze prese altrove.

ok, ma credo di avere capito bene a quali ambienti si riferisca il ragazzo, ha usato soffocare e rende benissimo.....ciao ransie :-)

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Lunedì mattina

All'alba dei diciotto anni

Io dico per quanto tempo

Dico per quanto tempo.

Era una mattina fosca

Svegliai il mondo con le mie grida

Ero così triste

Loro erano così felici.

Avevo la sensazione che fosse fuori controllo

Ero dell'opinione che fosse fuori controllo.

Ragazzi e ragazze a scuola

E le ragazze loro fanno figli

Non come questo.

Avevo la sensazione che fosse fuori controllo

Ero dell'opinione che fosse fuori controllo.

Ero del sentore che fosse fuori controllo

Avevo l'opinione che fosse fuori controllo.

Ho combattuto il destino

C'è sangue sul cancello del giardino

L'uomo disse fanciullezza

E' nella sua fanciullezza

Un giorno morirò

La scelta non sarà mia

Sarà troppo tardi?

Non puoi opporti al destino.

Avevo la sensazione che fosse fuori controllo

Ero dell'opinione che fosse fuori controllo.

E l'amore non è cosa facile

L'unico bagaglio che puoi portare

E l'amore non è cosa facile

L'unico bagaglio che puoi portare

E' tutto ciò che non puoi lasciare indietro

E se la tenebra è per tenerci separati

E se la luce del giorno sembra essere molto lontana

E se il tuo cuore di vetro si spezzasse

E per un secondo tu tornassi indietro

Oh no, sii forte

Vai avanti, vai avanti

Quello che possiedi, non possono rubartelo

No, non possono nemmeno sentirlo

Vai avanti, vai avanti...

Stai al sicuro questa notte

Stai facendo la valigia per un posto

Dove nessuno di noi è stato

Un posto che deve essere creduto per essere visto

Avresti potuto volare via

Un uccello che canta in una gabbia aperta

Che volerà solamente, volerà solo verso la libertà

Vai avanti, vai avanti

Quello che possiedi non possono negartelo

Non possono venderlo né comprarlo

Vai avanti, vai avanti

Stai al sicuro questa notte

E lo so che fa male

E il tuo cuore si spezza

E tu puoi solo prendere tanto

Vai avanti, vai avanti

Casa... è dura sapere cosa sia

Se non ne hai mai avuta una

Casa... non so dire dove sia

Ma so che sto andando a casa

Cioè dove c'è il dolore

Lo so che fa male

Il modo in cui il tuo cuore si spezza

E tu puoi solo prendere tanto

Vai avanti, vai avanti

Lascialo indietro

Devi lasciarlo indietro

Tutto quello che modelli

Tutto quello che crei

Tutto quello che costruisci

Tutto quello che rompi

Tutto quello che misuri

Tutto quello che rubi

Tutto questo puoi lasciarlo indietro

Tutto quello che ragioni

Tutto quello che intuisci

Tutto quello che dici

Tutto quello che mascheri

Tutto quello che progetti ...

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x ambiente intendo un posto dove c e un atmosfera ostile

Espressa in che modo?

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