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obbiezioni alla psicoanalisi


mio

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I maggiori obiettori della psicoanalisi sono stati, sin dall'inizio, gli antropologi, i filosofi e gli psichiatri: per loro la teoria freudiana era del tutto inefficace e al limite della ciarlataneria. Le critiche a Freud sono arrivate sin dal primo momento, ma il padre della psicoanalisi ha sempre stigmatizzato queste critiche come una forma di "resistenza" alle sue tesi, vista la "ferita narcisistica" inflitta all'umanità a causa della "scoperta" dell'inconscio (scoperta che Freud paragonava a quelle fatte da Copernico e Darwin).

Cinque anni fa è uscito Il libro nero della psicoanalisi, che è stato letto come un meccanismo di difesa dagli psicoanalisti, se non come un tentativo grossolano dei terapeuti comportamentalisti di appropriarsi del "mercato della psicologia".

Nel libro nero la psicoanalisi viene presentata da quaranta autori internazionali come una "favola scientifica", assolutamente sopravvalutata, sia da Freud che dai suoi seguaci: secondo gli autori del libro è giunto il momento di accantonare l'idolo che ci siamo costruiti e cominciare a trattare la psicoanalisi al pari di alcune dottrine del passato, che ormai non hanno più credibilità scientifica, come ad esempio la fisiognomica e l'alchimia.

Gli psicoanalisti vengono considerati dai nuovi critici come degli affabulatori, dei personaggi che, invece di permettere l'emancipazione dei loro pazienti, si propongono come dei guru di una religione secolarizzata, di un mondo dell'aldilà di nuovo genere: l'inconscio, popolato dalle estrapolazioni teoriche di Freud e dei suoi epigoni.

Tutto ciò, secondo i critici, non significa che la psicoanalisi sia inefficace, ma che essa agisca come un placebo, e che lo psicoanalista si comporta in realtà come un mago, uno stregone o uno sciamano, per guarire dalla nevrosi.

Karl Popper ha dimostrato che ciò che rende una teoria "scientifica" non è nel suo insito potere esplicativo, ma nella sua possibilità di essere falsificata (in base alla quale, se da A si deduce B, e se B è falso, allora è falso anche A. Se una teoria non possiede questa proprietà, è impossibile controllare la validità del suo contenuto informativo relativamente alla realtà che essa presume di descrivere).

Per tutta la vita Freud ha sostenuto invece che la psicoanalisi era una scienza esatta e non una scienza debole, come ad esempio sono considerate le altre scienze umane. Nelle nuove Conferenze, del 1933, Freud afferma: "in realtà non ci sono che due scienze, la psicologia pura e applicata e la scienza della natura".

Ora tocca agli storici correggere la favola e ristabilire i fatti, anche se questi non sempre sono in lode del padre fondatore.

brano tratto da altrove

voi cosa ne pensate

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allora apriamo anche un topic, "obiezioni sulla pseudofilosofia di mio"

così ,per par condicio...

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Tutto ciò, secondo i critici, non significa che la psicoanalisi sia inefficace, ma che essa agisca come un placebo, e che lo psicoanalista si comporta in realtà come un mago, uno stregone o uno sciamano, per guarire dalla nevrosi.

Ma se la psicoanalisi agisce come un placebo, vuol dire che comunque un inconscio ce l'abbiamo, altrimenti su cosa agirebbe? E se abbiamo l'inconscio, allora la psicoanalisi non è un mito, ma la scienza che lo studia.

Se poi sia una scienza esatta, non saprei. In realtà, credo che non ci siano scienze esatte, nel senso che ogni campo dello studio umano è suscettibile di cambiamenti o veri e propri stravolgimenti dovuti alle nuove scoperte.

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allora apriamo anche un topic, "obiezioni sulla pseudofilosofia di mio"

così ,per par condicio...

già ti poni in tono polemico....

io volevo fare un discorso serio ( dunque non credo che la Miofia possa essere dibattuta :Batting Eyelashes: )

comunque sarebbe molto bello parlare di Miofia....(termine di....non ricordo a Antius) solo che credo non interessi a nessuno... :icon_confused:

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Ma se la psicoanalisi agisce come un placebo, vuol dire che comunque un inconscio ce l'abbiamo, altrimenti su cosa agirebbe? E se abbiamo l'inconscio, allora la psicoanalisi non è un mito, ma la scienza che lo studia.

Se poi sia una scienza esatta, non saprei. In realtà, credo che non ci siano scienze esatte, nel senso che ogni campo dello studio umano è suscettibile di cambiamenti o veri e propri stravolgimenti dovuti alle nuove scoperte.

posso concordare,,,,solo che nel testo danno una definizione di scienza....tu la trovi esatta?? :icon_surprised:

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Ma proprio te, Mio, stai a parlà male dei "guru"? :LOL:

ma io boccio "il guru" credo che riconoscere un "guru" sia cio che ritengo più dannoso....il credere. :icon_surprised:

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io per esempio credo che lo Yoga sia una scenza esatta......(una sorta di autopsicoanalisi più difficile) Scienza esatta proprio anche nella definizione di Popper.

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ma io boccio "il guru" credo che riconoscere un "guru" sia cio che ritengo più dannoso....il credere. :icon_surprised:

E il tuo Krishnamurti, che citi sempre, che cos'è per te?

Cosa rappresenta?

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bhè è un uomo sggio che merito il medesimo rispetto di tutti gli altri uomini...

molte cose che dice mi portano a riconoscermi in quelle sensazioni, tutto qui....e siccome e tradotto da scrittori lo cito e più semplice, comodo e credo chiaro.

tra l'altro lui si è sempre definito "l'anti-guru"

pensa che la sua biografia dice che fu scelto da una setta , non ricordo il nome, ma con migliaia di seguaci....

scielto e individuato come il nuovo messia, istruito in europa ed educato secondo le loro convinzioni...

messo al potere sai cosa fece come primo atto nel primo discorso ufficiale....

sciolse il gruppo dicendo che nessun gruppo, nessuna disciplina, nessun guru posso aiutare l'uomo a trovare se stesso anzi sono un ostacolo dunque non poteva far altro che scioglierlo "una terra senza sentieri" leggilo capirai se hai voglia e tempo molto di quando io ritengo vero.

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bhè è un uomo sggio che merito il medesimo rispetto di tutti gli altri uomini...

molte cose che dice mi portano a riconoscermi in quelle sensazioni, tutto qui....e siccome e tradotto da scrittori lo cito e più semplice, comodo e credo chiaro.

tra l'altro lui si è sempre definito "l'anti-guru"

pensa che la sua biografia dice che fu scelto da una setta , non ricordo il nome, ma con migliaia di seguaci....

scielto e individuato come il nuovo messia, istruito in europa ed educato secondo le loro convinzioni...

messo al potere sai cosa fece come primo atto nel primo discorso ufficiale....

sciolse il gruppo dicendo che nessun gruppo, nessuna disciplina, nessun guru posso aiutare l'uomo a trovare se stesso anzi sono un ostacolo dunque non poteva far altro che scioglierlo "una terra senza sentieri" leggilo capirai se hai voglia e tempo molto di quando io ritengo vero.

Anche gli analisti dicono la stessa cosa, Mio, non lo sai?

Vi sono talmente tante cose in comune, che io personalmente faccio fatica a distinguere il pensiero di Krishnamurti, da quello del mio analista.

Ho trovato analogie impressionanti.

Forse il tuo Krishnamurti era uno psicologo.

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Anche gli analisti dicono la stessa cosa, Mio, non lo sai?

Vi sono talmente tante cose in comune, che io personalmente faccio fatica a distinguere il pensiero di Krishnamurti, da quello del mio analista.

Ho trovato analogie impressionanti.

Forse il tuo Krishnamurti era uno psicologo.

vedi parti dal presupposto che io sia contro la Psicoterapia....

così cio che dico è filtrato da cio che credi io voglia dire...e il discorso è falso...

lavati di dosso questo pensiero tutto tuo su quello che io penso e analizziamo insieme se si tratta di scienza o filosofia.

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posso concordare,,,,solo che nel testo danno una definizione di scienza....tu la trovi esatta?? :icon_surprised:

Ho già risposto: la scienza è scienza, il suo compito è cercare, scoprire, capire... nessuna scienza, però, la si può considerare esatta o certa: ci sono ancora troppe cose che non sappiamo e che possono ribaltare alcune nostre convinzioni. E questo vale per tutte le scienze: matematica, fisica, biologia, geologia, psicologia, ecc. ecc.

[/font]Karl Popper ha dimostrato che ciò che rende una teoria "scientifica" non è nel suo insito potere esplicativo, ma nella sua possibilità di essere falsificata (in base alla quale, se da A si deduce B, e se B è falso, allora è falso anche A. Se una teoria non possiede questa proprietà, è impossibile controllare la validità del suo contenuto informativo relativamente alla realtà che essa presume di descrivere).

E questa sarebbe una definizione di scienza? :huh:

Innanzitutto Popper era un filosofo e non uno scienziato, inoltre, da quello che so, la sua teoria è poi stata smontata, se ricordo bene.

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che poi io non ho capito mio: quali sono in defintiva le "tue" obiezioni?

bhè ho molte obbiezioni nel definirla scienza....ma o molti apprezzamenti nei suoi concetti di filosofia di vita..

altrove ho detto che per me lo yoga è scienza, e l'ho fatto perchè lo yoga è quello per tutti....la psicoanalisi è ancora in fase di studio.-....la prima è una scienza iniziata forse più di mille anni fa...l'altra a poco tempo ed è ancora da definire e completarsi nel suo studio....

ps. io non pratico Yoga....

una scienza la definisce bene Popper , ho riportato su le caratteristiche di una scienza secondo lui, che io condivido, e secondo quella definizione per me non è una scienza.....

però non è bene o male intendiamoci....

ho aperto il topic per non continuare fuori topic un topic aperto per altre motivazioni...

ora chiedo dunque a Nello...

una persona debole che soffre per inaccettazione della vita cosa dovrebbe fare ? ( con questo non dico che voi siete deboli e non accettate la vita....non fraintendiamo)

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bhè ho molte obbiezioni nel definirla scienza....ma o molti apprezzamenti nei suoi concetti di filosofia di vita..

altrove ho detto che per me lo yoga è scienza, e l'ho fatto perchè lo yoga è quello per tutti....la psicoanalisi è ancora in fase di studio.-....la prima è una scienza iniziata forse più di mille anni fa...l'altra a poco tempo ed è ancora da definire e completarsi nel suo studio....

ps. io non pratico Yoga....

una scienza la definisce bene Popper , ho riportato su le caratteristiche di una scienza secondo lui, che io condivido, e secondo quella definizione per me non è una scienza.....

però non è bene o male intendiamoci....

ho aperto il topic per non continuare fuori topic un topic aperto per altre motivazioni...

ora chiedo dunque a Nello...

una persona debole che soffre per inaccettazione della vita cosa dovrebbe fare ? ( con questo non dico che voi siete deboli e non accettate la vita....non fraintendiamo)

come dicevo nell'altro topic a me no interesano i discorsi filosofici intorno alla psicoanalisi, io ho provato, se non mi fossi sentita aituata da questo tipo di terapia, avrei lasciato perdere!

Di certo IO non parlo per sentito dire!

Ah un'altra cosa, anche la medicina che è considerata abbastanza esatta, come scienza, si evolve, si scoprono nuovi farmaci, nuove tecniche e di cura e di intervento, e le cose che fino a un certo punto erano considerate curative, un attimo dopo sono sostituite da altre cose ancora più efficaci, ma questo non vuol dire che quello che si facevafino a quel momento era spazzatura, semplicemente e fortunatamente grazie alla ricerca e a nuovi studi, si riesce a scoprire che esistono cose più efficaci!

Ma anche in questo caso, quando riguarda la psicologia, ci mettete dei punti interrogativi enormi!

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come dicevo nell'altro topic a me no interesano i discorsi filosofici intorno alla psicoanalisi, io ho provato, se non mi fossi sentita aituata da questo tipo di terapia, avrei lasciato perdere!

Di certo IO non parlo per sentito dire!

Ah un'altra cosa, anche la medicina che è considerata abbastanza esatta, come scienza, si evolve, si scoprono nuovi farmaci, nuove tecniche e di cura e di intervento, e le cose che fino a un certo punto erano considerate curative, un attimo dopo sono sostituite da altre cose ancora più efficaci, ma questo non vuol dire che quello che si facevafino a quel momento era spazzatura, semplicemente e fortunatamente grazie alla ricerca e a nuovi studi, si riesce a scoprire che esistono cose più efficaci!

Ma anche in questo caso, quando riguarda la psicologia, ci mettete dei punti interrogativi enormi!

bhè anche io credo che siano ancora due scienze inesatte....viste come scienze...

credo che la psicologia però sia più vicina alla guarigione in senso stretto mentre la medicina sia più una risoluzione dei sintomi.

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bhè anche io credo che siano ancora due scienze inesatte....viste come scienze...

credo che la psicologia però sia più vicina alla guarigione in senso stretto mentre la medicina sia più una risoluzione dei sintomi.

ma che vuol dire sta cosa? La medicina in realtà mira alle cause no ai sintomi....se hai mal di pancia per due giorni prendi buscopan e curi il sintomo ma se prosegue per due settimane vai a cercare le cause no? L psicoterapia è uguale... che ci si riesa o no, poi dipende da troppi fattori!

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E questa sarebbe una definizione di scienza? :huh:

Innanzitutto Popper era un filosofo e non uno scienziato, inoltre, da quello che so, la sua teoria è poi stata smontata, se ricordo bene.

non so è quello che ho trovato in due minuti....sai dirmi altro, mi interessa...

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non so è quello che ho trovato in due minuti....sai dirmi altro, mi interessa...

Allora, da quello che mi ricordo, la scienza studia la natura (intesa nel senso più ampio) e per farlo osserva, ipotizza e verifica le ipotesi attraverso esperimenti che le possano confermare. Da qui nascono poi le teorie e le leggi.

Però la scienza non è esatta. Nessuna scienza è esatta. Si può sempre scoprire qualcosa che mette in discussione cose che fino a poco prima sembravano certezze.

Ora, se vogliamo parlare di psicologia, mi sembra rientri nella definizione (seppur data a memoria, ma più o meno il succo era questo) di scienza: gli studiosi di psicologia, infatti, osservano e, in base alle loro osservazioni, fanno ipotesi che poi cercano di confermare con vari studi. Poi è chiaro che nessuno possiede la chiave della mente umana (come, d'altra parte, non la possiede del sistema nervoso o del centro della Terra) e quindi bisogna sempre rimanere aperti alla possibilità di nuove scoperte che possono anche smentire ipotesi o addirittura teorie precendenti.

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Allora, da quello che mi ricordo, la scienza studia la natura (intesa nel senso più ampio) e per farlo osserva, ipotizza e verifica le ipotesi attraverso esperimenti che le possano confermare. Da qui nascono poi le teorie e le leggi.

Però la scienza non è esatta. Nessuna scienza è esatta. Si può sempre scoprire qualcosa che mette in discussione cose che fino a poco prima sembravano certezze.

Ora, se vogliamo parlare di psicologia, mi sembra rientri nella definizione (seppur data a memoria, ma più o meno il succo era questo) di scienza: gli studiosi di psicologia, infatti, osservano e, in base alle loro osservazioni, fanno ipotesi che poi cercano di confermare con vari studi. Poi è chiaro che nessuno possiede la chiave della mente umana (come, d'altra parte, non la possiede del sistema nervoso o del centro della Terra) e quindi bisogna sempre rimanere aperti alla possibilità di nuove scoperte che possono anche smentire ipotesi o addirittura teorie precendenti.

Ma solo se è soddisfatto il criterio di falsificabilità. :Batting Eyelashes:

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Ho già risposto: la scienza è scienza, il suo compito è cercare, scoprire, capire... nessuna scienza, però, la si può considerare esatta o certa: ci sono ancora troppe cose che non sappiamo e che possono ribaltare alcune nostre convinzioni. E questo vale per tutte le scienze: matematica, fisica, biologia, geologia, psicologia, ecc. ecc.

E questa sarebbe una definizione di scienza? :huh:

Innanzitutto Popper era un filosofo e non uno scienziato, inoltre, da quello che so, la sua teoria è poi stata smontata, se ricordo bene.

Credo che questo discorso sulla possibilità di considerare la psicanalisi scienza oppure no sia tratto da un saggio di Carotenuto, o comunque ho letto recentemente un discorso analogo in un suo saggio. Carotenuto parte da questa definizione di scienza, che sembra condividere, e in base a questa afferma che la psicanalisi più che una scienza è un'arte, in quanto la psiche umana non è materia finita e certa e, soprattutto, perché la pratica della psicanalisi richiede creatività e sensibilità da parte dell'analista e non si basa sulla rigida applicazione di assiomi e principi.

Ciò non toglie - sempre secondo Carotenuto ma anche secondo me - che si tratti di una pratica valida che in base all'esperienza di tante persone dà risultati apprezzabili.

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Credo che questo discorso sulla possibilità di considerare la psicanalisi scienza oppure no sia tratto da un saggio di Carotenuto, o comunque ho letto recentemente un discorso analogo in un suo saggio. Carotenuto parte da questa definizione di scienza, che sembra condividere, e in base a questa afferma che la psicanalisi più che una scienza è un'arte, in quanto la psiche umana non è materia finita e certa e, soprattutto, perché la pratica della psicanalisi richiede creatività e sensibilità da parte dell'analista e non si basa sulla rigida applicazione di assiomi e principi.

Ciò non toglie - sempre secondo Carotenuto ma anche secondo me - che si tratti di una pratica valida che in base all'esperienza di tante persone dà risultati apprezzabili.

lo condivido anche io!

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Credo che questo discorso sulla possibilità di considerare la psicanalisi scienza oppure no sia tratto da un saggio di Carotenuto, o comunque ho letto recentemente un discorso analogo in un suo saggio. Carotenuto parte da questa definizione di scienza, che sembra condividere, e in base a questa afferma che la psicanalisi più che una scienza è un'arte, in quanto la psiche umana non è materia finita e certa e, soprattutto, perché la pratica della psicanalisi richiede creatività e sensibilità da parte dell'analista e non si basa sulla rigida applicazione di assiomi e principi.

Ciò non toglie - sempre secondo Carotenuto ma anche secondo me - che si tratti di una pratica valida che in base all'esperienza di tante persone dà risultati apprezzabili.

di, direi che mi ci ritrovo anche io...

dunque molto dipende dallo psicologo?

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