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Non so cosa fare: è mobbing?


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Buongiorno a tutti,

ho un brutto problema che vorrei esporvi.

Lavoro da 4 anni a T.I. presso una piccola società e, pur non avendo mai avuto un ottimo rapporto con il capo per via del suo carattere scontroso ed arrogante, sono riuscito ad andare avanti più o meno mantenendo una sanità mentale.

Da circa 6 mesi, il capo si è accanito sulla mia persona dandomi lavori da fare senza nè direttive nè obiettivi concreti. Continuo a dirgli che ho problemi ad espletare il lavoro assegnato perchè ho molti dubbi e lui, invece di spiegarmi cosa vuole e cosa si aspetta, mi dice che io non voglio lavorare, non voglio produrre, che lavora solo lui.

In questo periodo, poi, è sempre fuori dai clienti e un giorno si ed un no mi chiama per sapere le ultime sugli sviluppi del lavoro assegnato.

Ogni proposta che faccio riguardo il lavoro da svolgere viene respinta senza motivo, se non con un "così non va bene, non mi piace!".

Sto andando in crisi. Piango. Piango dal nervoso, non per autocommiserarmi. Però sto molto male. Non so cosa fare e metteteci anche il fatto che circa 8 mesi fa rifutai un lavoro con una paga leggermente più alta per rimanere in questo posto, pensando che le cose potessero migliorare, e avrete un quadro completo della mia situazione. Rimpiango la mia decisione di rifiutare il lavoro e, ora che non riesco a trovare un'alternativa, mi sento frustrato e mi sembra che il comportamento che ricevo sia creato apposta per farmi dare le dimissioni...che arriveranno molto presto data la mia salute mentale precaria per colpa di questa luogo...

Cosa devo fare? Non riesco ad uscirne? Purtroppo DEVO lavorare, non sono single e non posso smettere in attesa di altro impiego...anche se ogni tanto quest'idea mi torna in testa dato che, dico tra me e me, qualcosa si trova sempre (spero!)

Grazie a voi tutti.

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quando vogliono licenziarti questo è il primo passo che fanno....

mi sa che ti devi rassegnare...magari troverai un altro lavoro....chissà...con tutta sta crisi!

in bocca a lupo!

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Buongiorno a tutti,

ho un brutto problema che vorrei esporvi.

Lavoro da 4 anni a T.I. presso una piccola società e, pur non avendo mai avuto un ottimo rapporto con il capo per via del suo carattere scontroso ed arrogante, sono riuscito ad andare avanti più o meno mantenendo una sanità mentale.

Da circa 6 mesi, il capo si è accanito sulla mia persona dandomi lavori da fare senza nè direttive nè obiettivi concreti. Continuo a dirgli che ho problemi ad espletare il lavoro assegnato perchè ho molti dubbi e lui, invece di spiegarmi cosa vuole e cosa si aspetta, mi dice che io non voglio lavorare, non voglio produrre, che lavora solo lui.

In questo periodo, poi, è sempre fuori dai clienti e un giorno si ed un no mi chiama per sapere le ultime sugli sviluppi del lavoro assegnato.

Ogni proposta che faccio riguardo il lavoro da svolgere viene respinta senza motivo, se non con un "così non va bene, non mi piace!".

Sto andando in crisi. Piango. Piango dal nervoso, non per autocommiserarmi. Però sto molto male. Non so cosa fare e metteteci anche il fatto che circa 8 mesi fa rifutai un lavoro con una paga leggermente più alta per rimanere in questo posto, pensando che le cose potessero migliorare, e avrete un quadro completo della mia situazione. Rimpiango la mia decisione di rifiutare il lavoro e, ora che non riesco a trovare un'alternativa, mi sento frustrato e mi sembra che il comportamento che ricevo sia creato apposta per farmi dare le dimissioni...che arriveranno molto presto data la mia salute mentale precaria per colpa di questa luogo...

Cosa devo fare? Non riesco ad uscirne? Purtroppo DEVO lavorare, non sono single e non posso smettere in attesa di altro impiego...anche se ogni tanto quest'idea mi torna in testa dato che, dico tra me e me, qualcosa si trova sempre (spero!)

Grazie a voi tutti.

Ciao Alfredo. In quella piccola società ci siete solo tu e il "capo"?

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Prego.

Gli altri tre tecnici come se la passano?

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Prego.

Gli altri tre tecnici come se la passano?

Sono riusciti a ritagliarsi il loro spazio ed io purtroppo sono l'unico che lavora direttamente con il capo essendo l'ultimo arrivato...

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Sono riusciti a ritagliarsi il loro spazio ed io purtroppo sono l'unico che lavora direttamente con il capo essendo l'ultimo arrivato...

In un'azienda di 6 persone? :icon_confused:

Ma, ad esempio, come fanno loro a sapere cosa si aspetta da loro... obiettivi, direttive, ecc... quelle cose che tu lamenti che ti mancano?

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Sembra strano ma due lavorano a stretto contatto con il commerciale e l'altro tecnico lavora sempre fuori dai clienti: ogni tanto (una volta al mese) chiede a loro come vanno le cose, chiacchierata di 5 minuti e fine. Magari potessi lavorare anch'io dai clienti...

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Più che strano sembrano 3 aziende separate: per un'azienda di 6 persone sono ancora poche... (<-battuta).

Ma di cosa vi occupate?

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Ahia... mi sa che il far west era più salubre... perlomeno c'era spazio per spostarsi un po' più in là, se facevi qualche brutto incontro...

Immagino che lavoriate su progetti diversi e totalmente scollegati tra di loro, altrimenti il tuo "capo" non sarebbe l'unica via di accesso

alle informazioni che ti servono per portare avanti il tuo lavoro... Sbaglio?

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Col cliente hai qualche contatto?

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Sei isolato, insomma.

Hai mai provato a parlare di questa situazione con parenti e amici, o con gli stessi colleghi?

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  • 2 weeks later...
 

Se riesci a parlarne con le persone che hai attorno può voler dire che non sei tanto sotto mobbing, quanto sotto bossing.

E' già qualcosa: significa che non sei in quella condizione di isolamento totale che caratterizza uno stadio avanzato di

mobbing (o detta in gergo marziale, che il "fronte" è circoscritto al confine col boss).

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Il tuo discorso fila, effettivamente anche i colleghi non vedono di buon occhio il boss...probabilmente sono sotto bossing, che stress ragazzi!!!

Speriamo che le cose si risolvano da sole....è un periodaccio, con sta crisi poi...

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  • 5 months later...
 

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