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Roberto Saviano e la trasmissione "Vieni via con me"


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E se quelli in uso comune sono quelli in uso comune?

Ad esempio, nei casi non certo rari in cui c'è malaffare e qualcuno resiste/racconta/denuncia, i parametri in uso comune ti sembra

che siano quelli tipici della mafia ("infame, va zittito, arginato, isolato") o quelli che presumo siano i tuoi?

non sei chiaro e comunque è buona norma prima dichiararsi in merito alla disucusione in merito ,prima di chiedere l'opinione altrui.non trovi?

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bene,capito la persona

ottimo, così ora ti puoi concentrare sull'argomento e sulle cose che ti sono "poco chiare".

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ottimo, così ora ti puoi concentrare sull'argomento e sulle cose che ti sono "poco chiare".

certo,perchè le conosco,cosa di cui dubito di te.

poche idee ma confuse deve essere il tuo motto,e chiudo qui per non andare oltre nel OT e perchè non mi interessa questa discussione;ho appunto altro da fare,sicuramente piu stimolante :Talking Ear Off:

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certo,perchè le conosco,cosa di cui dubito di te.

poche idee ma confuse deve essere il tuo motto,e chiudo qui per non andare oltre nel OT e perchè non mi interessa questa discussione;ho appunto altro da fare,sicuramente piu stimolante :Talking Ear Off:

Ciao.

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Un elencone di ben 10 ricerche di "dubbia utilità". Bisognerebbe integrarlo un po', perché sennò si dà l'impressione di essere

andati a ricercarle col lanternino... (usando fondi pubblici, a giudicare da dove vengono pubblicate :icon_confused: ).

Non si potrebbe trovarne qualcuna in più? Ci sarà pure qualche altra ricerca bizzarra e di dubbia "utilità", chessò... non si trova

qualcuno che fa ricerche sulle reazioni delle zampe di rane morte alle scosse elettriche, o qualcuno che studia le proporzioni tra

le lunghezze delle gambe e delle braccia?

che ne so, mica le ho contate io. ho riportato quella fonte (sulla quale probabilmente avrà sputato sopra) giusto per ricambiare la cortesia alla ragazza :Batting Eyelashes:

se per scovarle col lanternino vengono spesi soldi pubblici, mi sembra un ulteriore buona ragione per tagliare gli investimenti di suddette ricerchè no?

poi la dubbia utilità di una ricerca la si può trovare, anche in quella che misura la temperatura rettale volendo :Raised Eyebrow:

solo che magari l'università, avendo 80 invece di 100, potrebbe decidere di finanziare roba che aumenti anche la qualità del suo insegnamento, con vantaggio quindi pure degli studenti che ci vanno, piuttosto che le proporzioni tra le dita delle mani e quelle dei piedi :unknw:

poi certo, se sceglie di finanziare i privilegi a scapito dei servizi, la colpa non è di certo della Gelmini o di chi per lei, e cmq il "mercato universitario" applicherà le sue sentenze :ola (4):

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Chissà perché ho l'impressione che un Leonardo passerebbe per un perditempo. :Raised Eyebrow:

Il "mercato universitario" sarebbe? E le sue sentenze quando dovrebbe emetterle? (Tanto per sapere quando sintonizzarsi...).

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frignamenti? ti ho dato un link denso di documenti e approfondimenti da tutte le università e tu il massimo che sai rispondere è questo?

non ho intenzione di perdere il mio tempo con un povero ignorante che non vuole uscire dalla sua condizione di ignoranza quale sei tu.

(ignorante=colui che ignora)

quello ho letto quello ho riportato.

poi credo che tra i due, quella ad ignorare le cose sei te.

vedendo documenti e leggendo lettere che urlano ai tagli, alla diminuzione dei ricercatori e dei finanziamenti alle ricerche, e ignorando allo stesso tempo la presenza di finanziamenti a ricerche inutili, con i relativi inutili ricercatori, è chiaro che si tendera ad urlare "oh mio dio! l'università morirààà!!".

io, oltre alle informazioni su cui ti sei voluta basare, ti ho riportato degli altri elementi con cui integrarle, con cui poi potrai trarre le tue conclusioni.

se le vuoi ignorare, o se vuoi continuare a vedere le cose solo attraverso gli occhi degli altri, scelta tua :unknw:

su l'aquila ti ricordo che tu stesso affermasti dopo il terremoto che gli aquilani stavano frignando per niente...

ma non dispero, sono sicura che gli anni di precariato che ti aspettano nel futuro ti apriranno molto più gli occhi di quanto non possa fare io sprecando il mio tempo!

puuuuuf! ho dovuto stare a sentire gente che si lamentava perchè la casa che gli avevano dato era arredata male, o non gli piaceva la zona, o non gli piacevano i vicini :mellow:

(s)fortunatamente non tutti la pensano allo stesso modo, e la "zecca" di turno c'è sempre.

però se nel caso della riforma universitaria, quelli che la contestano sono solo l 1% (al max il 10), qualche cosa vorrà dire no? :Batting Eyelashes:

e cmq, non avendo alcuna intenzione di lavorare nel pubblico, al max mi puoi augurare la disoccupazione o la banca rotta :Big Grin:

poi co sti precari qui sti precari li :rolleyes: basterebbe fargli capire che "di certo cè solo la morte", e il problema non avrebbe modo di esistere :Just Kidding:

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Chissà perché ho l'impressione che un Leonardo passerebbe per un perditempo. :Raised Eyebrow:

Il "mercato universitario" sarebbe? E le sue sentenze quando dovrebbe emetterle? (Tanto per sapere quando sintonizzarsi...).

ma un Leonardo mica se la spassava con i soldi pubblici :Raised Eyebrow:

il mercato universitario sono i studenti e le loro tasse, sottoinsieme del "mercato economico" globale.

se io studente, vedo che una facoltà insegna e investe su come curare i tumori, e un altra che insegna e investe su come misurare la temperatura rettale, in base alle mie esigenze, e in relazione a quelle della società, sceglierò quella che più vi corrisponde.

di contro, starà all'università scegliere in cosa e come investire per venire incontro alle esigenze dei studenti, e quindi della società, per "sopravvivere" alla concorrenza.

il "collante" che chiude il cerchio diviene quindi la qualità degli insegnamenti. più io università so insegnare mejo, più studenti mi vengono a pagare le tasse, piu questi verrano formati bene, più la società ne gioverà, e potenzialmente più fondi ci saranno da re-investire anche sulla misurazione della temperatura del retto volendo :ola (4):

ovviamente questo è un raggionamento che si aggira intorno alla situazione ideale, ma già il fatto che questa sia uno dei possibili risultati ottenibili con la riforma che si tenta di attuare, mi sembra un ottimo motivo per appoggiarla, o quantomeno per non contestarla.

vien da se che quelli che la contestano, la contestano anche (se non sprattutto) per questo :rolleyes:

"se puta caso questa riforma dovesse giovare davvero all'università, agli studenti, ai giovani e al paese, sia mai che il merito se lo prende il governo che l'ha approvata! (per non dire il solito nome) va deretro dunque!" :80:

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"gli" studenti (scusa...).

Ma spiegami un po', nella tua teoria del "mercato che decide", in base a cosa uno studente ben formato da queste università

modello del futuro dovrebbe decidere, una volta finito di studiare, di mettersi a fare ricerca?

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"gli" studenti (scusa...).

Ma spiegami un po', nella tua teoria del "mercato che decide", in base a cosa uno studente ben formato da queste università

modello del futuro dovrebbe decidere, una volta finito di studiare, di mettersi a fare ricerca?

no, questa volta l'errore ortografico era voluto per dare più enfasi alla frase :Big Grin:

poi non sono università a modello del futuro, ma sono università a modello europeo e americano; l'efficacia di questi modelli ovviamente poi dipende dagli elementi che ne fanno parte (altrimenti tutte le università che li adottano sarebbero automaticamente tra le prime al mondo).

non avendo cmq capito il senso della tua domanda, rispondo dicendo anzitutto che quella del ricercatore non dovrebbe essere una professione, ma una passione.

non credo che un Leonardo si sia messo a fare ricerca per fare carriera non trovi?

già questo, è un livello di selezione piuttosto drastico che andrebbe a riguardare la qualità dell'eventuale ricerca.

inoltre, sempre nel contesto del meccanismo che ho provato a esporre prima, sarà l'università stessa, una volta formati i suoi allievi, a proporre ai più meritevoli delle occasioni per migliorare il proprio livello di formazione (quello dell'università).

"cocco bello, tu sei stato bravo, siccome io ci tengo a migliorare la qualità del mio insegnamento, credo che un tuo aiuto mi sarebbe utile. naturalmente ti pago, e ti paghero sempre di più in base a quanti studenti vorrano essere formati da noi".

naturalmente, nel meccanismo di cui sopra, l'università ha tutte le ragioni per cercare di formare al meglio i suoi futuri potenziali ricercatori, laddove non decidessero di ricercare di loro iniziativa.

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Sul modello americano ed europeo? Perché, in quei modelli i ricercatori sono considerati alla stregua di frati francescani? :huh:

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Sul modello americano ed europeo? Perché, in quei modelli i ricercatori sono considerati alla stregua di frati francescani? :huh:

in quei modelli se non ottieni risultati sei out, o ti fai mantenere da qualcun'altro.

se invece li ottieni sono ben lieto di darti ulteriori finanziamenti.

cosa cè da contestare o da temere dunque, non si sa :rolleyes:

(ovviamente si sa eccome: se sei uno di quelli che non ottiene un cippo di niente altrochè se hai motivo di cagarti sotto :He He: )

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in quei modelli se non ottieni risultati sei out, o ti fai mantenere da qualcun'altro.

se invece li ottieni sono ben lieto di darti ulteriori finanziamenti.

cosa cè da contestare o da temere dunque, non si sa :rolleyes:

(ovviamente si sa eccome: se sei uno di quelli che non ottiene un cippo di niente altrochè se hai motivo di cagarti sotto :He He: )

Tranquillo, non sono un ricercatore e sono un po' troppo avanti con l'età per fare una scelta del genere.

Se poi comporta fare il frate francescano, il cui lavoro è soggetto a giudizi di "utilità" dati da gelmini e gelmetti, brrr...

per quanto mi riguarda è meglio chiudere proprio le università e spendere i soldi in agricoltura! (e braccia..).

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Ah... nel tuo campo di cosa si occuperebbe una ricerca "seria"? (E' solo una curiosità estemporanea...).

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Il Financial Times su Vieni via con me: “Berlusconi nato e morto in tv”

Il programma record di ascolti (ma anche di critiche negative o positive) condotto da Fabio Fazio e Roberto Saviano, Vieni via con me, è stato citato anche dalla stampa estera.

Sul quotidiano britannico Financial Times è apparso un lungo articolo sullo scrittore di Gomorra e sulla trasmissione di Raitre.

The tv show that shocked Italy, lo show che ha shockato l’Italia, scrive John Lloyd, che ha avuto l’opportunità di intervistare Saviano in una località segreta.

Le ultime critiche legate al programma riguardano i gruppi pro-vita, che intendono esporre la propria opinione sull'eutanasia.

Diversi i punti di vista riportati in merito all’autore e conduttore, chiara e concisa la scheda creata per Vieni via con me: Lloyd ha analizzato i numeri del successo di un programma definito, dallo stesso Saviano, “segno di una rivolta civile che causa, comunque, odio, lo stesso che attirano tutte quelle persone che provano a sovvertire il clima dominante”.

Questa mattina, gli inglesi hanno potuto leggere che lo scrittore non entrerà mai in politica perché “è fatto esclusivamente per la scrittura”. Poi, in questo campo, “Saviano ha nemici a destra come anche sinistra, i quali giudicano i suoi scritti contro la mafia eccessivi e anti-patriottici”, spiega il giornalista di Financial Times, che riporta anche il pensiero cruciale di Saviano sull’attuale situazione politica italiano, “Berlusconi ormai è finito”.

http://www.newnotizie.it/2010/11/27/il-fin...-e-morto-in-tv/

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Tranquillo, non sono un ricercatore e sono un po' troppo avanti con l'età per fare una scelta del genere.

Se poi comporta fare il frate francescano, il cui lavoro è soggetto a giudizi di "utilità" dati da gelmini e gelmetti, brrr...

per quanto mi riguarda è meglio chiudere proprio le università e spendere i soldi in agricoltura! (e braccia..).

e chi lo dice? :huh:

cmq sei fuori strada, o forse semplicemente prevenuto.

con questa riforma non saranno i vari Gelminettiani a giudicare il tuo ipotetico operato da ricercatore. i tagli sono tagli sul bilancio totale dell'università. stara a quest'ultima decidere cosa tagliare o cosa meno, e se è furba, taglierà seguendo (sicuramente perfezionadolo) il meccanismo che ho provato a descrivere io, automigliorandosi e migliorando di rimando tutto ciò che ne consegue.

Ah... nel tuo campo di cosa si occuperebbe una ricerca "seria"? (E' solo una curiosità estemporanea...).

di tutti quegli ambiti che vanno a migliorare i servizi nel settore del quale la disciplina in questione si occupa, che a loro volta producono dei benefici nella società del paese che li finanzia :Batting Eyelashes:

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e chi lo dice? :huh:

cmq sei fuori strada, o forse semplicemente prevenuto.

con questa riforma non saranno i vari Gelminettiani a giudicare il tuo ipotetico operato da ricercatore. i tagli sono tagli sul bilancio totale dell'università. stara a quest'ultima decidere cosa tagliare o cosa meno, e se è furba, taglierà seguendo (sicuramente perfezionadolo) il meccanismo che ho provato a descrivere io, automigliorandosi e migliorando di rimando tutto ciò che ne consegue.

Capisco... ma non sarebbe meglio tagliare, chessò, sulle spese di comunicazione del governo? :Confused:

Sempre in base a questo principio, dovrebbe migliorare di molto...

di tutti quegli ambiti che vanno a migliorare i servizi nel settore del quale la disciplina in questione si occupa, che a loro volta producono dei benefici nella società del paese che li finanzia :Batting Eyelashes:

G'ho capìo, ma... nel concreto? :Confused:

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O, ma il sapere non è mica fatto solo di servizi alla società, umpf.

Sottoscrivo, e aggiungerei anche che il sapere "utile" come servizio non è che si rivela così facilmente "a priori" come

trasparirebbe dalla sicumera di certi asini (e non mi riferisco certo a quelli dell'Amiata...): me li immagino, i loro antenati,

mentre deridono quello che invece di fare qualcosa di utile tipo andare a caccia sta lì a cercare di arrotare una pietra...

e quelli dopo che dicono a quell'altro: "Ma che fai? studi le muffe?!? Voglia di lavorare niente, eh?".

Però se uno la mette su quel piano lì, l'onere di dimostrare che una tal ricerca è utile e un'altra è inutile gli tocca tutto!

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Capisco... ma non sarebbe meglio tagliare, chessò, sulle spese di comunicazione del governo? :Confused:

Sempre in base a questo principio, dovrebbe migliorare di molto...

prbabilmente andrebbero tagliate più cose di quante io e te ne possiamo pensare -_-

solo che con l'università cè una correlazione potenziale inversamente proporzionale alla qualità.

più tagli, piu sei costretto a migliorare il servizio se vuoi sopravvive.

anzi, forse è proprio non tagliando e mantenendo i fessi a manetta che l'università italiana è tra le peggiori al mondo.

non solo, io università, mantengo dei corsi e dei ricercatori inutili solo per fare favori, ma tendo anche ad incentivare l'idiozia di suddetti corsi, cosi che regalando di fatto la laurea a tutti o quasi, tutti quelli che vogliono il pezzo di carta senza faticare vengono da me, io incasso le tasse oltre ai finanziamenti statali, e sforno ignoranti a go go che poi li faccio salire sui tetti per difendere il "ciclo produttivo" :Raised Eyebrow:

G'ho capìo, ma... nel concreto?

e se vuoi gli esempi, oltre ai continui sviluppi di metodi diagnostici e la costruzione e standardizzazione dei vari test, per quello che mi è capitato di vedere, si va dagli studi sugli effetti della deprivazione di sonno sulle prestazioni in campo ospedaliero (i medici nottambuli), ai metodi di valutazione e incentivazione dell'alleanza terapeutica, alla correlazione dei maccinsimi di difesa coi stili di personalità ecc; poi ultimamente grazie all'enorme disponibilità di cavie, se la stanno menando con gli studi sul disturbo post traumatico da stress, quindi stanno apposto :Just Kidding:

è stata soddisfatat la tua curiosità o ce dell'altro? :Thinking:

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O, ma il sapere non è mica fatto solo di servizi alla società, umpf.

il sapere pagato con i soldi della società si.

tu metti la benzina nella tua auto perchè ci devi andare da qualche parte, o solo perchè ci vuoi salire sopra con la benzina messa? :Raised Eyebrow:

poi il sapere personale, nulla ti vieta di formartelo da solo, no?

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l'università italiana è tra le peggiori al mondo.

Ma ne sei proprio sicuro? :huh:

Lasciando perdere per un attimo quelli che stanno sui tetti che magari è come dici tu, ci sono molti ricercatori usciti dalle università italiane

che lavorano all'estero, sia in aziende che in centri di ricerca e università straniere. Potrebbe essere interessante andare a vedere cosa ne

pensano loro (e gli stranieri di loro), e per quali motivi sono andati ad arricchire stati stranieri pur essendo investimenti nostri, non trovi?

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Però se uno la mette su quel piano lì, l'onere di dimostrare che una tal ricerca è utile e un'altra è inutile gli tocca tutto!

oh ma te l'ho detto. volendo si puo trovare l'utilità a qualsiasi ricerca. anche su quella della temperatura rettale dissi... vediamo... sapere che la serotonina abbassa la temperatura rettale potrebbe servire alle aziende a diminuire le assenze dei dipendenti per malattia no?

gli somministri dosi di serotonina giornaliere, quando stanno male gliela misuri da li la temperatura, cosi è piu bassa, e li freghi :Big Grin:

se il datore di lavoro vuole investire in queste cose, ha tutte le ragioni per farlo. ma che lo faccia lo stato (e paradossalmente anche i dipendenti che si fatto fottere) non ti sembra chiedere troppo? :He He:

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