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salve a tutti sono una neo iscritta

ho visto che il vostro forum è interessante e visto che sto facendo un percorso di psicoterapia volevo confrontarmi con qualche psicoterapeuta se presente all'interno del forum o con qlk di voi esperto nel settore della psicoterapia per evidenziare dei modi di fare del mio psicoterapeuta che non mi convincono molto e che mi fanno riflettere portandomi a fare domande...

Grazie e spero in qualche risposta. :)

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salve a tutti sono una neo iscritta

ho visto che il vostro forum è interessante e visto che sto facendo un percorso di psicoterapia volevo confrontarmi con qualche psicoterapeuta se presente all'interno del forum o con qlk di voi esperto nel settore della psicoterapia per evidenziare dei modi di fare del mio psicoterapeuta che non mi convincono molto e che mi fanno riflettere portandomi a fare domande...

Grazie e spero in qualche risposta. :)

Ciao Rosarosina,

benvenuta. Purtroppo non mi risulta ci siano psicoterapeuti nel forum e neanche "esperti di psicoterapia", però siamo in tanti ad esserci passati o tutt'ora in cura e sicuramente interessati all'argomento.

Se hai voglia di confrontarti da pari a pari sono sicura che troverai molte persone disposte a condividere la propria esperienza. Io ti ho solo letta per prima!

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Ciao RosaRosina,

benvenuta nel forum.

Purtroppo non mi risulta che ci siano psicoterapeuti né "esperti di psicoterapia" sul forum. Però siamo in tanti ad essere passati per la terapia o tuttora in cura e interessati all'argomento: se hai voglia di confrontarti con noi, da pari a pari, sono sicura che troverai molte persone disposte a condividere la propria esperienza.

Ti avverto che il forum è appena stato ripristinato dopo alcuni giorni di impossibilità ad accedere. Se hai difficoltà o non ricevi risposte nell'immediato, non arrenderti, potrebbero semplicemente esserci ancora dei problemi tecnici.

A presto

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Ciao Muchaca grazie per la risposta

allora inizio qui a raccontarmi magari poi tu puoi indirizzarmi nella sessione giusta:

ho iniziato da un paio di mesi un percorso di psicoterapia.... da un terapeuta presso il quale c'ero già stata un pò di anni fa....non sto a raccontare i motivi per i quali ci sono tornata cmq in lui ripongo la mia massima fiducia.

Un piccolo dettaglio, la prima volta che ci andai ero un'adolescente un pò irrequieta ora sono una donna. Perchè sottolineo questo? Perchè nel mio primo percorso terapeutico intuivo un feeling particolare con lui, un'energia strana, diversa, quasi come se gli potessi piacere...(però dicevo a me stessa, sei una ragazzina sicuramente sono delle tue proiezioni su di lui che invece è uomo)....ora che sn donna (seppur sempre giovane) nel pieno della bellezza e della freschezza, le convinzioni di una volta sono tornate a galla, e sempre più forti.... so perfettamente che esiste il transfert ed il controtransfert...ma io mi chiedo se sia normale che un terapeuta in terapia se ne esca con molti complimenti sul mio modo di essere, sulla mia bellezza, sulla mia sensualità, su quanto lui mi stimi, che sono la sua paziente preferita, che vorrà essere presente ad un evento importante della mia vita, oppure a volte capita che mi dice che dopo la terapia se vorrò potremmo prenderci qualche caffè insieme, che lui con pazienti si è trovato a diventarci amico....o che sempre a fine terapia mi porterà lui in dei posti che magari escono nei nostri discorsi.... e poi cosa che accade sempre più spesso.... all'inizio e alla fine entrambi siamo seri, distaccati, poi dopo un pò, scatta qualcosa in noi un'empatia che ci porta a scherzare a farci battute....sembriamo degli amici....o delle persone che indirettamente si provocano a vicenda con richiami o frecciatine.... e ora che ci penso una volta se ne è uscito dicendo che doveva cercare di non ridere con me xchè altrimenti il suo supervisore lo sgridava.

Quindi deduco che per me è andato a finire dal supervisore anzi gliel'ho proprio chiesto.!E allora vi chiedo anche? Quando uno psicoterapeuta và in supervisione per un paziente?

Grazie

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Di solito, quando sono giovani e alle prime armi, penso, faccio un'ipotesi, e quindi possono avere difficoltà ad autoanalizzarsi, oppure quando sentono di essere in difficoltà su qualcosa, non so, ma non credo.

Più che altro penso la supervisione li aiuti a capire meglio quel che succede, e che cosa il paziente vuol comunicare, letto da un altro.

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Quindi deduco che per me è andato a finire dal supervisore anzi gliel'ho proprio chiesto.!E allora vi chiedo anche? Quando uno psicoterapeuta và in supervisione per un paziente?

Grazie

oltre ai motivi che ha citato lighting, essendo lo psicologo un essere umano, ed essendo continuamento a contatto con quelle che possono tranquillamente definirsi come le esperienze più intense che è possibile provare (da un umano), può capitare che a volte anche lui (o lei) si ritrovi a necessitare di supporti esterni.

sebbene sia abituato e "istruito" a trattare e gestire argomenti quali la morte, la violenza, la tristezza più profonda ecc ecc, non significa che ne sia immune (d'altronde anche il miglior oncologo al mondo può ammalarsi di cancro). laddove alcune situazioni suscitano particolari emozioni che, non dico compromettono, ma in qualche modo interferiscono con l'intervento terapeutico, è cosa buona e giusta che il diretto interessato si rivolga ad un supervisore che lo aiuti a sua volta a gestire e contenre queste emozioni o simili.

nel tuo caso, dato che dici di essere una bella e giovane ragazza, e magari, anche involontariamente, metti in atto dei comportamenti provocatori facendo leva su questi elementi, è possibile che lo psicologo si senta in qualche modo turbato.

non solo deve impiegare risorse per cercare di fare terapia a te, ma anche per cercare di contenere le sensazioni e emozioni che gli puoi suscitare; in tal caso meglio per te, per la terapia, e per lui, che abbia scelto di farsi supervisionare.

(ovviamente è solo una delle possibili ipotesi :good:).

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Ciao Rosarosina,

non so risponderti sulla questione del supervisore. Credo che tutti abbiano una figura di riferimento a cui rivolgersi per analizzare aspetti irrisolti eventualmente messi in evidenza dall'interazione con un paziente, giacché sarebbe utopistico pensare che anche l'analista/terapeuta più navigato possa aver passato in rassegna ogni singolo aspetto della propria personalità con l'analisi personale. A me personalmente farebbe piacere avere la certezza che il mio vi ricorre.

Quanto al resto, fermo restando che la finzione è contraria ad ogni etica, penso che mostrarsi più compiacente, mettersi apertamente in gioco nei confronti di una paziente possa rispondere a una scelta terapeutica ben precisa volta a superare certe barriere della paziente stessa. Ovviamente si tratta di una scelta rischiosa che può sfuggire di mano, in cui magari entra in gioco un certo narcisismo del Guru, e che se non ben gestita può comportare ferite e nuocere alla terapia.

Ri-ovviamente, l'atteggiamento migliore da parte tua sarebbe affrontare con lui certi tuoi dubbi: magari lui non si è neanche accorto di essersi spinto un po' oltre i limiti della tua fiducia. In pratica ti sto dicendo che non diffiderei del tutto, a condizione di fare chiarezza insieme.

Mi chiedo una cosa: il suo comportamento evidentemente ti ha fatto suonare un campanello di allarme. Cosa temi esattamente, di essere capitata in mani incompetenti, di essere presa in giro o al contrario ti senti lusingata e ritieni che lui ricambi una certa tua attrazione?

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Eccomi

per rispondere a tutti, ci tenevo a specificare che se sono da lui non è perchè ho subito abusi, violenze, o traumi ma semplicemente per problematiche d'ansia e per un lutto importante.....per il resto la mia vita scorre liscia come l'olio, non ho mai sofferto di complessi ecc...

Ora inquadrata la mia posizione, io percepisco una certa attrazione reciproca. Anche perchè mi chiedo: è normale che durante le sedute fa frecciatine della serie, poi ci andremo a prendere un caffè insieme, poi in questo posto ti ci porterò io.......oppure iniziamo a ridere o a scherzare su situazioni particolari....boh!

Non credo di essere diventata visionaria..... aiutatemi voi!

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aiutarti a fa che?

dipende di che tipo sono le frecciatine, quali sono le situazioni particolari... anche il fatto che ti accompagna lui nei posti, dipende pure dal tipo di approccio terapeutico.

:unknw:

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Ma no, scusa, ma se l'analista mi dice, magari ci andiamo a prendere un caffè, io sono felice che l'abbia detto, punto, indipendentemente dal fatto che ci andiamo o no, significa che gli ho suscitato un transfert Positivo!

E' che non me lo dice mai, e io vado in tilt!

Ma prendetele bene, le cose, sono manne dal cielo!

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