disturbi ossessivi compulsivi in un'adolescente

[mamma 0]

Un saluto a tutti voi, innanzitutto vorrei presentarmi, sono una mamma di due figlie, una di 11 anni e una di 15. Ho sempre avuto con loro un rapporto complice e amichevole dove si è dato spazio al dialogo e anche con mia figlia di 15 anni, nel pieno dell'adolescenza, ma che, tra alti e bassi è sempre rimasta molto affettuosa e sensibile ai nostri confronti, tra giornate buie e altre felici, come è tipico di questo periodo, con lei ho sempre affrontato le varie tematiche esistenziali (sesso, droga, alcol...)cercando di prepararla e di avere un dialogo aperto...certo non mi racconta tutto, non pretendo che sia così, anche perchè per certe cose ha diritto ad una sua privacy, ma nel limite del possibile, ho sempre cercato un confronto aperto e sincero. Ma, allora mi direte voi, cosa stai scrivendo a fare , se va tutto bene?

Ora vi espongo il mio problema:

mi sono accorta da due mesi a questa parte che mia figlia più grande ha degli atteggiamenti un pò strani... entrare in cucina seguendo un determinato percorso sempre uguale, pestando le stesse piastrelle, chiude gli armadietti e vi si appoggia per tre- quattro secondi come a verificare che non si possano più aprire, accendere e spegnere la luce due o tre volte dopo che è uscita dal bagno, distribuire indumenti per terra in un determinato modo, ecc..Non so se ho reso l'idea!

All'inizio l'ho preso come un suo gioco e non ci ho fatto tanto caso, ma ultimamente la sto osservando bene e mi sta spaventando un pò anche perchè mi sono documentata su internet e non sono più così tranquilla. Vorrei aiutarla a risolvere la cosa.

Ho provato a parlare con lei della situazione a volte scherzandoci su a volte discutendo in modo serio ma, il più delle volte si chiude a riccio e quando le propongo di parlare con qualcuno (un dottore o altro...)si arrabbia e dice di non essere matta che per lei la cosa non è rilevante e se fa queste cose è perchè si sente più tranquilla cos, che comunque non le è successo niente che possa averla turbata.

Ora chiedo a voi

1. innanzitutto come devo comportarmi con lei...

2.faccio bene a farle notare la cosa in modo scherzoso (visto che comunque ride con me in questi momenti) oppure provo a far finta di niente per un pò e vedo come va avanti al cosa?

3.Come posso aiutarla a ridurre o ancor meglio eliminare questi atteggiamenti e trovare un altra cosa che le possa dare serenità?

Aspetto una vostra risposta grazie

una mamma in ansia

[viola.blù 0]

Un saluto a tutti voi, innanzitutto vorrei presentarmi, sono una mamma di due figlie, una di 11 anni e una di 15. Ho sempre avuto con loro un rapporto complice e amichevole dove si è dato spazio al dialogo e anche con mia figlia di 15 anni, nel pieno dell'adolescenza, ma che, tra alti e bassi è sempre rimasta molto affettuosa e sensibile ai nostri confronti, tra giornate buie e altre felici, come è tipico di questo periodo, con lei ho sempre affrontato le varie tematiche esistenziali (sesso, droga, alcol...)cercando di prepararla e di avere un dialogo aperto...certo non mi racconta tutto, non pretendo che sia così, anche perchè per certe cose ha diritto ad una sua privacy, ma nel limite del possibile, ho sempre cercato un confronto aperto e sincero. Ma, allora mi direte voi, cosa stai scrivendo a fare , se va tutto bene?

Ora vi espongo il mio problema:

mi sono accorta da due mesi a questa parte che mia figlia più grande ha degli atteggiamenti un pò strani... entrare in cucina seguendo un determinato percorso sempre uguale, pestando le stesse piastrelle, chiude gli armadietti e vi si appoggia per tre- quattro secondi come a verificare che non si possano più aprire, accendere e spegnere la luce due o tre volte dopo che è uscita dal bagno, distribuire indumenti per terra in un determinato modo, ecc..Non so se ho reso l'idea!

All'inizio l'ho preso come un suo gioco e non ci ho fatto tanto caso, ma ultimamente la sto osservando bene e mi sta spaventando un pò anche perchè mi sono documentata su internet e non sono più così tranquilla. Vorrei aiutarla a risolvere la cosa.

Ho provato a parlare con lei della situazione a volte scherzandoci su a volte discutendo in modo serio ma, il più delle volte si chiude a riccio e quando le propongo di parlare con qualcuno (un dottore o altro...)si arrabbia e dice di non essere matta che per lei la cosa non è rilevante e se fa queste cose è perchè si sente più tranquilla cos, che comunque non le è successo niente che possa averla turbata.

Ora chiedo a voi

1. innanzitutto come devo comportarmi con lei...

2.faccio bene a farle notare la cosa in modo scherzoso (visto che comunque ride con me in questi momenti) oppure provo a far finta di niente per un pò e vedo come va avanti al cosa?

3.Come posso aiutarla a ridurre o ancor meglio eliminare questi atteggiamenti e trovare un altra cosa che le possa dare serenità?

Aspetto una vostra risposta grazie

una mamma in ansia

Ciao!

Premetto che non sono nè un medico nè psi, quindi posso solo darti un parere mio personale.....

Mi ha colpito il fatto che quando ne parli con lei , lei si arrabbia.....e che comunque ripetere questi comportamenti perchè "si sente più tranquilla".

Mi chiederei da cosa nasce questo bisogno di "sentirsi più tranquilla", di tenere le cose "sotto controllo"..... secondo me questi comportamenti hanno sempre dietro un disagio, io stessa ho conosciuto una persona che prima di uscire di casa doveva controllare e ri-controllare le luci, il GAS che fosse spento in cucina, i rubinetti del bagno....ma sopratutto il gas, a volte anche quando aveva chiuso la porta di casa a chiave ed era in ascensore DOVEVA riaprire casa per controllare di nuovo, questo "per sentirsi più tranquillo"....

Se lei non vuole vedere dottori o psi, puoi sempre chiedere tu un incontro per parlare di questo ed eventualmente decidere assieme al professionista a cui ti rivolgerai se è il caso di fissare un incontro.....e puoi anche consigliarti con lui/lei circa le modalità per convincere tua figlia ad andare, vedrai che se è il caso , ciò avverrà . Questo anche perchè se ora è un comportamento che rimane marginale, non puoi sapere se tra qualche tempo se non seguita, potrebbe tutto accentuarsi di più e diventare un vero problema.

Anche nelle ASL ci sono consultori per la famiglia con psicologi che si occupano di minori ed adolescenti. Che ne pensi?

[mamma 0]

Ciao!

Premetto che non sono nè un medico nè psi, quindi posso solo darti un parere mio personale.....

Mi ha colpito il fatto che quando ne parli con lei , lei si arrabbia.....e che comunque ripetere questi comportamenti perchè "si sente più tranquilla".

Mi chiederei da cosa nasce questo bisogno di "sentirsi più tranquilla", di tenere le cose "sotto controllo"..... secondo me questi comportamenti hanno sempre dietro un disagio, io stessa ho conosciuto una persona che prima di uscire di casa doveva controllare e ri-controllare le luci, il GAS che fosse spento in cucina, i rubinetti del bagno....ma sopratutto il gas, a volte anche quando aveva chiuso la porta di casa a chiave ed era in ascensore DOVEVA riaprire casa per controllare di nuovo, questo "per sentirsi più tranquillo"....

Se lei non vuole vedere dottori o psi, puoi sempre chiedere tu un incontro per parlare di questo ed eventualmente decidere assieme al professionista a cui ti rivolgerai se è il caso di fissare un incontro.....e puoi anche consigliarti con lui/lei circa le modalità per convincere tua figlia ad andare, vedrai che se è il caso , ciò avverrà . Questo anche perchè se ora è un comportamento che rimane marginale, non puoi sapere se tra qualche tempo se non seguita, potrebbe tutto accentuarsi di più e diventare un vero problema.

Anche nelle ASL ci sono consultori per la famiglia con psicologi che si occupano di minori ed adolescenti. Che ne pensi?

[mamma 0]

ci avevo pensato anch'io e penso proprio che è quello che farò grazie del consiglio ciao