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S.O.S. Razzismo


Ritieni che ci siano ancora molti pregiudizi che ostacolano l'accettazione dell'Altro?  

15 utenti hanno votato

  1. 1.

    • Si
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Per superare l'etnocentrismo, quel sentimento tipico di chi considera i valori della propria cultura "al di sopra" della altre, è importante riconoscere il valore dei contributi culturali provenienti da culture che necessitano di una integrazione nel nostro paese. Per questo, in ambito educativo, sono stati fatti interventi per diffondere conoscenze sulle diverse culture.Ritieni che ci siano ancora molti pregiudizi che ostacolano l'accettazione dell'Altro?

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moltissimi.

è una cosa normalissima, ogniuno di noi ha una forma di razzismo interna, ad esempio non accettare persone con forma di handicap nel proprio gruppo e tante altre cose.... o noh ?

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siamo tutti esseri umani....sia bianchi o neri....handicappati....non ha importanza...i sentimenti fanno parte dell'uomo e non esiste distinzione.

Quello ke tanta gente ancora fa finta di non capire.

Non esiste razza superiore.

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moltissimi.

è una cosa normalissima, ogniuno di noi ha una forma di razzismo interna, ad esempio non accettare persone con forma di handicap nel proprio gruppo e tante altre cose.... o noh ?

Il razzista è colui che ha sentimenti di inferiorità o la paura di diventare come colui che disprezza.

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moltissimi.

è una cosa normalissima, ogniuno di noi ha una forma di razzismo interna, ad esempio non accettare persone con forma di handicap nel proprio gruppo e tante altre cose.... o noh ?

Il razzista è colui che ha sentimenti di inferiorità o la paura di diventare come colui che disprezza.

Concordo.

Proietta nell'altro la sua "ombra" e odia nell'altro ciò che in effetti odia in se stesso...questo mi fa pensare che "non-razzisti non si nasce, si diventa".

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moltissimi.

è una cosa normalissima, ogniuno di noi ha una forma di razzismo interna, ad esempio non accettare persone con forma di handicap nel proprio gruppo e tante altre cose.... o noh ?

Il razzista è colui che ha sentimenti di inferiorità o la paura di diventare come colui che disprezza.

hai ragione corvo,pero' mi chiedo perche' ci sono neri che fanno del razzismo contro i bianchi ma fanno interventi alla loro pelle per farla diventare piu' bianca? nn sto' parlando di michael jackson.ciao :wink::LOL:

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moltissimi.

è una cosa normalissima, ogniuno di noi ha una forma di razzismo interna, ad esempio non accettare persone con forma di handicap nel proprio gruppo e tante altre cose.... o noh ?

Il razzista è colui che ha sentimenti di inferiorità o la paura di diventare come colui che disprezza.

hai ragione corvo,pero' mi chiedo perche' ci sono neri che fanno del razzismo contro i bianchi ma fanno interventi alla loro pelle per farla diventare piu' bianca? nn sto' parlando di michael jackson.ciao :wink::LOL:

Michael Jackson è un pervertito in tutti i sensi :)

Anche noi ci abbronziamo ma mica vogliamo diventare senegalesi.

Però quando io dico razzismo lo intendo in tutte le sue manifestazioni non solo nella xenofobia.

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Alcuni genitori dei miei piccoli allievi sono esplicitamente razzisti (niente "facce nere" o "veli in testa" e queste sono le parole testuali che ho sentito).

Per non parlare di quel papà di un mio compagno di classe che diceva di non essere mai andato al sud perchè "non vuole avere niente a che fare con i te**oni". Ho censurato la parola perchè mi da fastidio vederla scritta, oltre che doverla sentire...(ipocrisia, lo so...)

Accettare l'altro???? Pura utopia nella mia esperienza. Facciamo fatica anche ad accettare chi non va a messa la domenica...non penso dirò mai che non ho la cresima...alcuni potrebbero ritirare i figli... :?

In quanto ai neri che si sbiancano la pelle...è un dramma americano e si chiama "passing". Se pensiamo che m.jackson è solo la punta di un iceberg...si sbiancano per avere un'opportunità di vita.

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Alcuni genitori dei miei piccoli allievi sono esplicitamente razzisti (niente "facce nere" o "veli in testa" e queste sono le parole testuali che ho sentito).

Per non parlare di quel papà di un mio compagno di classe che diceva di non essere mai andato al sud perchè "non vuole avere niente a che fare con i te**oni". Ho censurato la parola perchè mi da fastidio vederla scritta' date=' oltre che doverla sentire...(ipocrisia, lo so...)

Accettare l'altro???? Pura utopia nella mia esperienza. Facciamo fatica anche ad accettare chi non va a messa la domenica...non penso dirò mai che non ho la cresima...alcuni potrebbero ritirare i figli... :?

In quanto ai neri che si sbiancano la pelle...è un dramma americano e si chiama "passing". Se pensiamo che m.jackson è solo la punta di un

ciao ellemir,credi veramente che si sbiancano per aver piu' opportunita'.

beh io la penso cosi', si sbiancano anche perche' ce' razzismo di pelle fra loro, cioe' uno che e' molto nero e denigrato da altri con lo stesso colore.

ci sono indiani, (india) pakistani e molti di questi sono piu' neri di loro ma nn aspettano l'opportunita degli altri se la vanno a cercare e se vieni qui

vedrai i loro progressi.tu credi che per noi italiani e' stato facile?

ma nn ci siamo messi a piangere ed abbiamo dimostrato chi siamo , su' tutti i campi!

i neri qui hanno piu' diritti di tutti gli altri,per entrare nelle universita'

nn devono essere intelligenti, basta il colore della loro pelle, hanno tutti o quasi i lavori, comunali, statali e federale perche' la loro pelle e' il passavia, se vogliono aprire delle aziende,loro sono aiutati mentre noi dobbiamo lavorare per loro con i soldi che paghiamo di tasse e tantissime altre cose che molto probabilmente nn sai e che nn vorrei entrarci.

io nn capisco come ogni gruppo etnico che ce' negli usa, finanziariamente

sono al di sopra di un miglio da loro. moltissime leggi sono state fatte su' misura per aiutarli ma il successo nn si e' mai visto.ce' qualcosa che nn va', boh :wink:

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Io fatico a riconoscere "singoli gruppi etnici". E' così bello fare esperienza dell'altro, di ogni altro, della sua pelle e della sua testa, del suo cuore, della sua allegria e della sua sofferenza.

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Cresce in modo trasversale e pervasivo il razzismo condito da stereotipi nei confronti di stranieri, ebrei e musulmani:

Al di là di forme esasperate, cresce in modo trasversale e pervasivo - al nord come al sud, scavalcando anche l'intensità della pratica religiosa e l'orientamento politico, anche se più marcato nel centrodestra - il razzismo condito da stereotipi nei confronti di stranieri, ebrei e musulmani. Secondo una ricerca promossa dall'Unione delle Comunità ebraiche italiane e condotta dal Dipartimento di ricerca sociale e metodologia sociologica “Gianni Statera” presso la facoltà di Sociologia dell'Università La Sapienza su 2.200 ragazzi tra i 14 e i 18 anni di 110 Comuni italiani, per il 50,9% gli immigrati "alimentano la prostituzione", rendono "meno sicura la vita nelle nostre città" (47,8%) e "di questo passo saranno più di noi" (46,5%): una risposta che è sintomo della “sindrome dell’invasione e dell’accerchiamento”. Per il 64,9% i musulmani, "anche se sono in Italia da molti anni, sono fedeli solo al mondo islamico" e sostengono il terrorismo internazionale (52,2); il 23,8% afferma che "i primi a fare discriminazioni razziali sono gli ebrei".

Passando ai pregiudizi nei confronti dei musulmani, il 56,2% del campione sostiene: “Hanno leggi crudeli e barbare”; per il 47% sono “integralisti e fanatici”, mentre il 33,2% sentenzia: “Stanno invadendo l’Italia”. Per quanto concerne gli ebrei, Campelli ha rilevato “una quota minore di antisemitismo feroce, che non ha più bisogno di assumere forme esasperate: si tratta di una piramide bassa a base larga, probabilmente analoga a quella che tocca immigrati e musulmani”. Per il 34,6% degli intervistati “il potere finanziario nel mondo è in gran parte in mano agli ebrei”, che si sentono “superiori a tutti gli altri” (22,5); secondo il 17,5% dei ragazzi interpellati “gli ebrei devono tornarsene tutti in Israele”. Secondo l’analisi del professor Campelli, occorre guardarsi anche dagli stereotipi positivi, “che alla lunga possono rivelarsi pericolosi e comunque contengono una carica di antagonismo e un modo di tenere a distanza l’altro, considerandolo diverso”. Il 62% degli intervistati afferma anche – infatti – che gli immigrati con la loro presenza “rappresentano un’occasione perché il nostro paese diventi più aperto e solidale” e danno “un grande impulso al benessere economico dell’Italia” (32,9%), arricchendo la nostra cultura (46,8). Apprezzamenti anche per la cultura musulmana “fondata su valori morali e religiosi molto profondi e significativi” (57,6%).

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Brava,ChiaraBaggins,sono d'accordissimo con te quando dici che è tutta una questione di accettarsi e ancora di piu con il Corvo:si odia il diverso quando vedi in lui i tuoi più spinosi difetti :roll: ma aggiungo anche che c'è sempre nell'uomo un sentimento di paura al primo contatto con tutto ciò che è nuovo,di naturale diffidenza,e che probabilmente non è esclusiva dell'uomo ma anche di altri animali,ed è giusto prendere ciò che è nuovo con prudenza sulle prime.La cosa diventa preoccupante se il cotatto con il nuovo non avviene mai o se questa paura col passare del tempo non svanisce e sfocia in violenza della maggioranza sulla minoranza :wink: E questo accade per le motivazioni di Chiara e del Corvo

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  • 9 months later...

Cresce in modo trasversale e pervasivo il razzismo condito da stereotipi nei confronti di stranieri, ebrei e musulmani:

quando negli anni 70-80 lavoravo in centro a Milano,andavo a mangiare alla mensa dell'università....io e la mia collega abbiamo conosciuto e fatto amicizia con ragazzi dell'università statale....di tutte le nazionalità...arabi,giappone,insomma di tutte le etnie...e devo dire che allora non ho mai pensato che potessero farmi in qualche modo paura....

oggi devo essere sincera....i musulmani estremisti come vengono chiamati..ma vai a capire chi lo è....ecco...mi preoccupano...e questo vuol dire che sotto sotto è una forma di razzismo... :(

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