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Non sempre i genitori riescono ad amare i propri figli.


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Buongiorno a tutti,

sono nuova, appena iscritta.. E' da parecchio che leggo il sito in cerca di qualche consiglio, ma stavolta ho trovato la forza di scrivere la mia di storia.. Ho veramente bisogno di un consiglio da parte di chiunque me ne volesse dare. La mia storia forse sarà un po' banale, spero abbiate la pazienza di leggerla.

Quando sono nata, mia madre era giovane (23 anni) e mio padre mi abbandonò dopo un anno, sebbene avesse un'altra figlia che continuava a vedere costantemente, figlia che vedevo spesso anche io anche se di madri diverse ci crebbero come "sorelle" e tale l'ho sempre considerata. Mia madre ha avuto tutto l'appoggio possibile dai miei nonni che erano sempre stati contrari all'unione con mio padre, ma che hanno accettato felicemente la mia venuta, sono così cresciuta con mia nonna e con mio nonno, la mia unica figura maschile e non avrei potuto chiedere di meglio.. Se non, che mia madre fosse più presente. Usciva la mattina e tornava la sera stanca, urlava e spesso mi picchiava perchè era nervosa, niente di drammatico, niente di grave..Ma alzava spesso le mani. Lei amava il karate e lo ama tuttora, è la sua vita, il suo unico giorno libero magari lo passava in gara, mentre io giocavo da sola a casa.. Più passavano gli anni, meno era comprensiva, verso i 12 anni è iniziata una vera guerra..Non andavo mai bene, ero troppo grassa (avevo 3 chili in più, ma per lei non ero perfetta..) mi diceva "stai diventando una barca!", commenti inopportuni che sono cerca mi abbiano causato i disturbi alimentari che ho adesso, mi terrorizzava dicendomi che non potevo prendere meno di 7 alle superiori altrimenti mi avrebbe reso la vita un'inferno..Insomma le cose sono andate avanti così per tutta l'adolescenza,e così continuano ad essere: mi hanno sempre detto "capiscila, è stanca e lavora per te..". Ora lei insegna karate, e io ho un'altra sorellina di 11 anni che fa karate con lei..Inutile dire che stanno sempre insieme, mentre io ho dovuto fare sempre la brava bambina. Non importava quante relazioni mia madre sbagliasse, non importava quante volte dovessi sentirmi dire "sei una stronza!Sei un'egoista, l'unica cosa che sai fare è studiare perchè per il resto fai schifo!", etc..Io dovevo capire, quelle cose lei non le pensava veramente. Eppure, crescendo, anche prendendola in un buon momento lei mi dice sempre "no, no..io lo penso davvero." . Ho sempre cercato di essere una brava ragazza, di essere forte, di non piangere mai (cit. "E non piangere che mi innervosisci!"), cosa che ora mi porta a non riuscire a sfogarmi ed avere continui problemi allo stomaco, ho cercato di capire che lei lavorava per me.. E' vero che mi ha comprato una casa l'anno scorso, è vero che materialmente non mi ha fatto mancare nulla..Ma questo è amore? Ho iniziato a chiedermi verso i 20anni "forse mia madre, non mi ama.." ma mi sembrava un concetto assurdo..Andiamo! Com'è possibile che un genitori non ami il proprio figlio? Eppure..io stessa ne avevo avuto la prova quando ero piccolissima, mio padre, se n'era andato senza troppi problemi..Allora ho cominciato a pensare "forse mia madre, non riesce ad amarmi..E perchè?", mi sono incolpata di non essere abbastanza perfetta, mi sentivo dire dalle altre mamme che ero una ragazza d'oro, la figlia che tutte volevano avere, educata, brava all'università, bella.. Eppure, Lei proprio non riesce ad amarmi. Ma non mi sono mai arresa, ho sempre cercato la sua approvazione, la sua considerazione, sebbene tempo per me, lei non ne abbia mai.. Dicono che i figli sono uguali per i genitori, a 23 anni ho capito che non è vero. Non sono tutti uguali, ma a parte questo..Vi chiedo, se ci sono madri fra di voi, è possibile trattare una persona che amate in questo modo? umiliarla costantemente, farla sentire inadeguata? Che senso ha? Ieri mi ha messo nella condizione di andarmene di casa, finito l'ultimo anno di Giurisprudenza, mi ha dato della bugiarda perchè le avevo detto che mi ero sentita male e non avevo potuto riportarle la macchina in tempo..Mi ha costretta a sedermi e a misurarmi la temperatura mentre mi insultava davanti al mio ragazzo, quando il termometro ha dimostrato quanto dicevo, ha continuato a dire che manipolo la realtà a mio piacimento.. Che sarò un pessimo magistrato (è quello il mio sogno da quando sono piccola), che non mi aiuterà a rovinare gli altri.. E allora le ho detto ciò che pensavo da anni, per la prima volta ho risposto con cattiveria, le ho detto "Spero di essere una madre migliore di te!", non l'ho mai fatto, non volevo cedere, non voglio diventare come lei.. Eppure, stavolta l'ho detto. Da quel momento, non mi ha più guardata e mi ha detto che ciò che faccio non le interessa più. Mi sono sentita triste, ma..sollevata. Ora posso riposarmi, non devo più sforzarmi per piacerle. Ho solo un po' paura di sentirmi sola, in fondo è l'unico genitore che ho.. Come posso affrontare questo distacco? Perchè deve avvenire assolutamente, non ce la faccio più.

grazie per avermi "ascoltata".

Soc

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Buongiorno a tutti,

sono nuova, appena iscritta.. E' da parecchio che leggo il sito in cerca di qualche consiglio, ma stavolta ho trovato la forza di scrivere la mia di storia.. Ho veramente bisogno di un consiglio da parte di chiunque me ne volesse dare. La mia storia forse sarà un po' banale, spero abbiate la pazienza di leggerla.

Quando sono nata, mia madre era giovane (23 anni) e mio padre mi abbandonò dopo un anno, sebbene avesse un'altra figlia che continuava a vedere costantemente, figlia che vedevo spesso anche io anche se di madri diverse ci crebbero come "sorelle" e tale l'ho sempre considerata. Mia madre ha avuto tutto l'appoggio possibile dai miei nonni che erano sempre stati contrari all'unione con mio padre, ma che hanno accettato felicemente la mia venuta, sono così cresciuta con mia nonna e con mio nonno, la mia unica figura maschile e non avrei potuto chiedere di meglio.. Se non, che mia madre fosse più presente. Usciva la mattina e tornava la sera stanca, urlava e spesso mi picchiava perchè era nervosa, niente di drammatico, niente di grave..Ma alzava spesso le mani. Lei amava il karate e lo ama tuttora, è la sua vita, il suo unico giorno libero magari lo passava in gara, mentre io giocavo da sola a casa.. Più passavano gli anni, meno era comprensiva, verso i 12 anni è iniziata una vera guerra..Non andavo mai bene, ero troppo grassa (avevo 3 chili in più, ma per lei non ero perfetta..) mi diceva "stai diventando una barca!", commenti inopportuni che sono cerca mi abbiano causato i disturbi alimentari che ho adesso, mi terrorizzava dicendomi che non potevo prendere meno di 7 alle superiori altrimenti mi avrebbe reso la vita un'inferno..Insomma le cose sono andate avanti così per tutta l'adolescenza,e così continuano ad essere: mi hanno sempre detto "capiscila, è stanca e lavora per te..". Ora lei insegna karate, e io ho un'altra sorellina di 11 anni che fa karate con lei..Inutile dire che stanno sempre insieme, mentre io ho dovuto fare sempre la brava bambina. Non importava quante relazioni mia madre sbagliasse, non importava quante volte dovessi sentirmi dire "sei una stronza!Sei un'egoista, l'unica cosa che sai fare è studiare perchè per il resto fai schifo!", etc..Io dovevo capire, quelle cose lei non le pensava veramente. Eppure, crescendo, anche prendendola in un buon momento lei mi dice sempre "no, no..io lo penso davvero." . Ho sempre cercato di essere una brava ragazza, di essere forte, di non piangere mai (cit. "E non piangere che mi innervosisci!"), cosa che ora mi porta a non riuscire a sfogarmi ed avere continui problemi allo stomaco, ho cercato di capire che lei lavorava per me.. E' vero che mi ha comprato una casa l'anno scorso, è vero che materialmente non mi ha fatto mancare nulla..Ma questo è amore? Ho iniziato a chiedermi verso i 20anni "forse mia madre, non mi ama.." ma mi sembrava un concetto assurdo..Andiamo! Com'è possibile che un genitori non ami il proprio figlio? Eppure..io stessa ne avevo avuto la prova quando ero piccolissima, mio padre, se n'era andato senza troppi problemi..Allora ho cominciato a pensare "forse mia madre, non riesce ad amarmi..E perchè?", mi sono incolpata di non essere abbastanza perfetta, mi sentivo dire dalle altre mamme che ero una ragazza d'oro, la figlia che tutte volevano avere, educata, brava all'università, bella.. Eppure, Lei proprio non riesce ad amarmi. Ma non mi sono mai arresa, ho sempre cercato la sua approvazione, la sua considerazione, sebbene tempo per me, lei non ne abbia mai.. Dicono che i figli sono uguali per i genitori, a 23 anni ho capito che non è vero. Non sono tutti uguali, ma a parte questo..Vi chiedo, se ci sono madri fra di voi, è possibile trattare una persona che amate in questo modo? umiliarla costantemente, farla sentire inadeguata? Che senso ha? Ieri mi ha messo nella condizione di andarmene di casa, finito l'ultimo anno di Giurisprudenza, mi ha dato della bugiarda perchè le avevo detto che mi ero sentita male e non avevo potuto riportarle la macchina in tempo..Mi ha costretta a sedermi e a misurarmi la temperatura mentre mi insultava davanti al mio ragazzo, quando il termometro ha dimostrato quanto dicevo, ha continuato a dire che manipolo la realtà a mio piacimento.. Che sarò un pessimo magistrato (è quello il mio sogno da quando sono piccola), che non mi aiuterà a rovinare gli altri.. E allora le ho detto ciò che pensavo da anni, per la prima volta ho risposto con cattiveria, le ho detto "Spero di essere una madre migliore di te!", non l'ho mai fatto, non volevo cedere, non voglio diventare come lei.. Eppure, stavolta l'ho detto. Da quel momento, non mi ha più guardata e mi ha detto che ciò che faccio non le interessa più. Mi sono sentita triste, ma..sollevata. Ora posso riposarmi, non devo più sforzarmi per piacerle. Ho solo un po' paura di sentirmi sola, in fondo è l'unico genitore che ho.. Come posso affrontare questo distacco? Perchè deve avvenire assolutamente, non ce la faccio più.

grazie per avermi "ascoltata".

Soc

Perbacco Socrata che storia..in parte nei tuoi racconti ci rivedo mia madre..mia ha resa una persona insicura, piena di ansia per colpa delle sue continue richieste da soddisfare e sempre aggressiva con le mani per aria..mi verrebbe da dirti "ma mandala a quel paese", ma poi sò che non ci si riesce perchè nonostante tutto siamo legate a loro in un rapporto malato..sono cattive, non sanno amare, ecco qual'è la verità..e non c'hanno trasmesso amore..ascoltami: devi riuscire a non ascoltarla, a non volerla sempre e a tutti i costi accontentare, pensa a quello che vuoi fare tu nella vita e cerca di circondarti di persone che ti amano anche se estranee perchè non è sempre vero che l'amore genitoriale è quello che ti dà di più..UN BEL FICO SECCO!!!

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...mi dispiace dirlo perché potrebbe sembrare senza cuore, ma sono proprio contenta per te che sei riuscita a darci un taglio, con il tempo vedrai che questo ti renderà sempre più forte psicologicamente ...ci sono persone invece che restano anni e anni attaccate a quelle briciole insulse elargite da ipotetici mamma e papà, ampliandole nelle loro menti e rendendole castelli d'oro ...nessuno è perfetto ma tingere di rosa la realtà dei fatti solo perché non si riesce ad affrontarla è una condanna a morte vera e propria!

Sarai di sicuro uno buona madre, lo stai già dimostrando, e finché hai il coraggio di non perdere te stessa non sarai mai sola ...chi perde sé stesso per tenerlo in balia della psiche altrui, quello si che non sa quello che fa.

Buona fortuna!!

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  • 2 weeks later...

Vi ringrazio per la risposta, mi da forza per andare avanti..Anche perchè mia madre continua ad ignorarmi, non mi parla più e insomma, diciamo che mi sento un po' sola ^^'' Ma ho imparato a non fare la piccola fiammiferaia, sono sicura che con l'impegno potrò andare avanti da sola benissimo. Mi chiedo solo una cosa, quella che mia madre mette in atto può definirsi "violenza psicologica"?

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Vi ringrazio per la risposta, mi da forza per andare avanti..Anche perchè mia madre continua ad ignorarmi, non mi parla più e insomma, diciamo che mi sento un po' sola ^^'' Ma ho imparato a non fare la piccola fiammiferaia, sono sicura che con l'impegno potrò andare avanti da sola benissimo. Mi chiedo solo una cosa, quella che mia madre mette in atto può definirsi "violenza psicologica"?

non solo violenza psicologica, ma direi anche manipolazione affettiva..c'è un libro in merito che parla di ciò..dagli una sbirciatina..ti abbraccio.. :friends:

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non solo violenza psicologica, ma direi anche manipolazione affettiva..c'è un libro in merito che parla di ciò..dagli una sbirciatina..ti abbraccio.. :friends:

Ciao free! ti ricordi il titolo? Sono interessata a questo tema... Grazie!

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Ciao free! ti ricordi il titolo? Sono interessata a questo tema... Grazie!

Ciao Senzapadroni! il titolo del libro è LA MANIPOLAZIONE AFFETTIVA ( quando l'amore diventa una trppola) di ISABELLE NAZARE-AGA.. dice assolutamente tante verità..ciao baci..fammi sapere se ti è piaciuto. :friends:

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Ciao Senzapadroni! il titolo del libro è LA MANIPOLAZIONE AFFETTIVA ( quando l'amore diventa una trppola) di ISABELLE NAZARE-AGA.. dice assolutamente tante verità..ciao baci..fammi sapere se ti è piaciuto. :friends:

:65:

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Grazie Free! Già mi ero letta "La ferita dei non amati" che mi avevano consigliato..spero possa aiutarmi, tanto i libri li divoro ^^

La mia situazione sta diventando tragi-comica, pare che Qualcuno lassù ce l'abbia con me, mando messaggi e non arrivano, e così anche mia zia inizia a darmi della bugiarda.. Non chiamo per non farmi insultare se mia madre parte, e allora sono un'ingrata perchè lei è sempre mia madre.. Vabbeh!!!!!!!!!!!

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Grazie Free! Già mi ero letta "La ferita dei non amati" che mi avevano consigliato..spero possa aiutarmi, tanto i libri li divoro ^^

La mia situazione sta diventando tragi-comica, pare che Qualcuno lassù ce l'abbia con me, mando messaggi e non arrivano, e così anche mia zia inizia a darmi della bugiarda.. Non chiamo per non farmi insultare se mia madre parte, e allora sono un'ingrata perchè lei è sempre mia madre.. Vabbeh!!!!!!!!!!!

anch'io ho letto quel libro..sai ogni tanto a distanza di anni vdo arileggerli edè curioso il fatto che ogni volta li interpreto in modo diverso in base a come mi sono evoluta io..

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Anche io faccio così..per vedere cosa ho imparato. E molto spesso mi rendo conto che ho un sacco di strada da fare ancora...

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