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Dipendenza dal terapeuta


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Della bioenergetica ne ho sentito parlare, in effetti mi incuriosisce assai. Credo sarebbe una bella

esperienza da provare. Perche' non hai piu' continuato? AL contrario, se l'analisi non ti ha portato

benefici, perche' ci sei rimasto cosi' a lungo?

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Caro Turbociclo, credo che veniamo da due esperienze terapeutiche completamente diverse. Io in 3.5 anni di terapia non

ho mai sentito il mio terapeuta propormi di fare qualcosa. Ne mai mi ha dato un consiglio, nemmeno se esplicitamente

richiesto. Pertanto per me l'affidarsi ha consistito esclusivamente in una esperienza emotiva, in altre parole gli ho

affidato il mio cuore per intero con tutti i carichi di amore, odio, passione e disperazione che c'erano dentro.

Cosi' facendo mi sono riconnessa ai miei sentimenti, i miei bisogni affettivi sono stati legittimati.

Ma solo reimpossessandomi della capacita' di soffrire sono riuscita a venire fuori dalle dipendenze.

Adesso, se anche mi viene la tristezza al pensiero di dormire da sola, sono perfettamente in grado di

affrontare questa tristezza senza il bisogno di riempirmi il letto con qualcuno pur che sia.

Certo, sto attraversando una depressione nera nera nera, ma inizio ad intravedere la luce in fondo al tunnel....

Ne sono sinceramente contento. Sono anche convinto che l'analisi debba rivolgersi parecchio alla pratica, i bei discorsi e rivangare il passato lasciano un po' il tempo che trovano. Quando parlo di pratica parlo di strategie da adottare nelle difficoltà, forzare DOLCEMENTE se stessi per fare quei passetti graduali che aiutano a vivere e non a sopravvivere. Cosa fare concretamente, insomma. Perché lo sforzo crea l'abitudine, l'abitudine diventa il tuo destino. In questo dovrebbe essere di aiuto l'analista, secondo me, ormai è fuori moda...far rivivere i traumi passati. Io purtroppo non ho ancora superato la mia angoscia di morte, e purtroppo mi ci avvicino per motivi di età. Oggi a scuola ho così scritto questa poesia:

MORS

Presente sei

nel flusso inconsapevole

della strada percorsa

Nel vano parlare

che cela eternamente

un sottile disagio

Così, indaffarati

senza nulla da fare

ci lasciamo inseguire

con finta indifferenza

con la mondana fretta

di chi ha perso il riposo

Ed alla fine

occhi sbarrati

sul comune prodigio

su quel nero miracolo

che sembra -sì- perderci

ma forse -chi lo sa-

ci farà ritrovare.

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Della bioenergetica ne ho sentito parlare, in effetti mi incuriosisce assai. Credo sarebbe una bella

esperienza da provare. Perche' non hai piu' continuato? AL contrario, se l'analisi non ti ha portato

benefici, perche' ci sei rimasto cosi' a lungo?

Non continuai perché nel frattempo avevo trovato risposte assai più soddisfacenti nel praticare yoga e nello studio con altre persone della spiritualità orientale e non. Come si suol dire, in fondo cercavo...Dio, l'Assoluto. Cercavo il profondo di me. Cercavo una strada diversa dalla mente. Ogni due tre anni in effetti cambiavo tipo di analisi ed analista, quando sentivo che da una esperienza avevo ricavato tutto quello che potevo ricavare (assai poco).

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Bella poesia... mi pare pero' che piu' che di paura della morte qui si

metta in evidenza una sorta di mancanza di senso della vita. In effetti

e' sempre cosi', la morte fa' paura solo a chi non vive bene. In questo

periodo di forte depressione l'ho provato sulla mia pelle.

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Turbociclo! Ma tu credi davvero che si possa trovare una strada verso Dio e verso l'assoluto

se non sappiamo nemmeno cosa abbiamo dentro? Se la tua capacita' di provare sentimenti e' bloccata

e non riesci nemmeno ad amare gli umani che ti stanno intorno, come fai ad amare Dio?

Comunque si dice che tutte le strade portino a Roma...

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Turbociclo! Ma tu credi davvero che si possa trovare una strada verso Dio e verso l'assoluto

se non sappiamo nemmeno cosa abbiamo dentro? Se la tua capacita' di provare sentimenti e' bloccata

e non riesci nemmeno ad amare gli umani che ti stanno intorno, come fai ad amare Dio?

Comunque si dice che tutte le strade portino a Roma...

Per me non c'è differenza fra amare gli altri e amare Dio. Noi tutti siamo una piccola parte di Dio, Dio è presente in ogni luogo in modi e livelli diversi. E' vero, tutte le strade portano a Roma, io sono fortunato perché ci sono nato...eheheheh!

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Ciao, anche io mi chiamo Silvia :icon_nav1:

ti posso dire che ti capisco, ti capisco tantissimo. Io sono in terapia da poco, sono 6 mesi più o meno e ancora non sono nella fase acuta in cui si liberano i fantasmi del passato. Molto spesso quando devo rievocare un ricordo doloroso mi irrigidisco e non lo lascio uscire, però sento che con questa persona io potrò superare questa situazione.

Anche io sento di starmi affidando a lei, sento che le sto aprendo una porta dentro di me che non avevo mai aperto a nessuno, neanche a me stessa.

Quando vado lì e la trovo sorridente che mi dice di accomodarmi sulla poltrona penso sempre che in quel momento non ci sarebbe cosa al mondo che mi farebbe stare meglio.

Ogni volta che devo prendere una decisione, fare una scelta, affrontare un problema, penso a lei e a quello che mi direbbe se fosse accanto a me.

E' una cosa maniacale forse, lo so. Però questo tipo di rapporto mi sta facendo tornare a vivere piano piano, sono felice di potermi e di volermi AFFIDARE a lei. In certi momenti mi prende lo sconforto, è legittimo, ma non ho paura. E credo che neanche tu dovresti averne, ora dobbiamo pensare a goderci questa dipendenza che comunque sia ci rende felici, quando poi sarà finita non smetteremo di esserlo, perchè finalmente cammineremo sulle nostre gambe :Batting Eyelashes:

Quindi è tutto una lunga salita, verso la luce (:

Un abbraccio

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Ma perché? credevo che lasciandomi andare, vincendo la diffidenza, fidandomi sarei riuscita ad aprirmi di più.

Lei mi ha sempre detto che non so chiedere aiuto. Per la prima volta ho chiesto aiuto, le ho detto cose che non avevo mai detto a nessuno... Sarebbe assurdo, sarebbe da automi riuscire a non attaccarsi ad una persona che per la prima volta nella tua vita di dà la sensazione di essere protetta, capita, accolta.

Insomma, mi sembra un controsenso. Credevo che la dipendenza fosse un passaggio obbligato per poi arrivare all'autonomia.

Adesso però sta durando un po' troppo. :Sigh:

silvia, ti devi lasciare andare...ti devi fidare e dirle le cose in seduta

però hai visto già come si è arrabbiato quando le hai inviato quell sms??? mi raccomando se io ti devo dare un consiglio, le cose le devi dire sempre in seduta, in seduta puoi dire quello che vuoi, anzi DEVI dire quello che ti passa per la mente e i sentimenti che provi ma stai attenta a rispettare le regole del setting, si qualche acting out ci può stare ma dipende dalla disponibilità della terapeuta..... ti dico questo perchè ci sono passata.

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Dio ,dove sei ?

chi può vedere il mistero di Dio?

Lui si fa presente,

non affaticarti

non sudare la tua fronte in corse folli

non affligerti in pianti disperati

lui è presente

lui è risposta.in un soffio di vento

che ti asciuga il viso dalle lacrime

se lo stai cercando ricordati che già Lui ti ha presa

potentemente presa e lasciata libera di rispondergli

quando tu vuoi,Lui c'è già

quando tu hai bisogno Lui c'è già

solo così prima dell'urlo disperato

prima del silenzio inaudito

prima di tutto Lui regna

non siamo soli mai.

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La psico ha annullato una seduta :(: . Mi sono tornati gli attacchi di panico e gli incubi.

Vorrei chiamarla e urlarle contro tutta la mia rabbia, ma non posso. Mi sembra di esplodere.

Devo aspettare due settimane :cry: .

Mi sento così infantile, stupida, debole, fragile e vulnerabile.

Mi sento un grattacielo dalle fondamenta di sabbia.

Mi sento un burattino nelle sue mani e che basterebbe un suo rifiuto per farmi rivivere l'inferno del mio passato.

Urge una vostra parolina. :Praying:

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E' dura, lo so, però cerca di comprendere che le emozioni che provi sono tutto materiale che può essere elaborato tra due settimane. In particolare questa eventualità può essere considerata come una prova sperimentale per vedere come vivi la separazione, che mi sembra essere uno dei tuoi nodi principali,stando a quanto scrivi (la paura di dipendere da una figura significativa).

Coraggio.

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E' dura, lo so, però cerca di comprendere che le emozioni che provi sono tutto materiale che può essere elaborato tra due settimane. In particolare questa eventualità può essere considerata come una prova sperimentale per vedere come vivi la separazione, che mi sembra essere uno dei tuoi nodi principali,stando a quanto scrivi (la paura di dipendere da una figura significativa).

Coraggio.

Aikon hai ragione. Razionalmente comprendo e accetto tutto questo, ma è nel profondo che avverto un dolore insopportabile. Mi sento come se lei mi avesse respinta, abbandonata, rifiutata. So che nella realtà non è così, ma non riesco a SMETTERE DI SENTIRMI COME SE COSì FOSSE.

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Aikon hai ragione. Razionalmente comprendo e accetto tutto questo, ma è nel profondo che avverto un dolore insopportabile. Mi sento come se lei mi avesse respinta, abbandonata, rifiutata. So che nella realtà non è così, ma non riesco a SMETTERE DI SENTIRMI COME SE COSì FOSSE.

E' vero: comprendere razionalmente le ragioni non elimina di fatto il dolore. Non basta la consapevolezza.

Però potrai dirle tutta la tua rabbia e tutto ciò che provi al suo rientro. Hai l'opportunità di analizzare tutti questi tuoi sentimenti che forse avresti provato in altre circostanze con altre persone, ma l'avresti lasciato sul fondo dei tuoi pensieri. Viviti questo momento per come riesci a fare, magari cerca sostegno in qualcuno/qualcosa che ti possa far sopportare queste tue sensazioni.

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E' vero: comprendere razionalmente le ragioni non elimina di fatto il dolore. Non basta la consapevolezza.

Però potrai dirle tutta la tua rabbia e tutto ciò che provi al suo rientro. Hai l'opportunità di analizzare tutti questi tuoi sentimenti che forse avresti provato in altre circostanze con altre persone, ma l'avresti lasciato sul fondo dei tuoi pensieri. Viviti questo momento per come riesci a fare, magari cerca sostegno in qualcuno/qualcosa che ti possa far sopportare queste tue sensazioni.

Grazie! cercherò di fare tesoro delle tue riflessioni!

un abbraccio

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