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violazioni dentologia, come ci si comporta?


juditta

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Ospite pruillio

non capisco questo paragone con il bugiardino, un pò perchè proprio non vedo come possa essere fatto il paragone, un pò perchè sebbene il fumatore incallito (o il tossicodipendente) possa conoscere alla perfezione gli effetti delle sostanze che assume, se ne sbatte altamente, quindi boh, se puoi spiegati mejo :Confused:

dovresti capire al volo,sei laureato in pdicologia,o no?...o qualcosa del genere,o sai fare solo domande....sei un po' piattino...

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poi non ho detto che leggere libri basta e avanza per fare (auto)psicoterapia, ma anzi, proprio perchè hanno un influenza cosi misera (sulla psicoterapia naturalmente), perchè sconsigliarne (o addirittura impedire, ove accade) la lettura? :Raised Eyebrow:

ma siccome nessuno mi ha sconsigliato nulla... :Rolling Eyes:

ego, qui si tratta di LEGGERE ciò che io scrivo.

no, perchè se tu non leggi le risposte, io ti posso continuare a ri-rispondere per milioni di volte senza arrivare da nessuna parte (che poi è esattamente quello che succede :deadtired: )

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Ospite pruillio

non capisco questo paragone con il bugiardino, un pò perchè proprio non vedo come possa essere fatto il paragone, un pò perchè sebbene il fumatore incallito (o il tossicodipendente) possa conoscere alla perfezione gli effetti delle sostanze che assume, se ne sbatte altamente, quindi boh, se puoi spiegati mejo :Confused:

ti faccio un esempio facile facile,qui' su questo forum ci sono utenti che a forza di "voler sapere",si sostituiscono quasi al proprio terapeuta,criticando,o giudicandoli addirittura,qualcuno/a e' convinto di saperne di piu',e questo perche' leggendone di tutti i colori e alcune volte imparando anche qualcosa,si scavalca quasi il priprio terapeuta appunto.insomma o ti fidi,o non ti fidi non si tratta di rimanere nell'ignoranza,se hai voglia di sapere e' legittimo,ma devi lasciarlo da parte,la terapia va' seguita assieme,e non in competizione con lo psi.

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ti faccio un esempio facile facile,qui' su questo forum ci sono utenti che a forza di "voler sapere",si sostituiscono quasi al proprio terapeuta,criticando,o giudicandoli addirittura,qualcuno/a e' convinto di saperne di piu',e questo perche' leggendone di tutti i colori e alcune volte imparando anche qualcosa,si scavalca quasi il priprio terapeuta appunto.insomma o ti fidi,o non ti fidi non si tratta di rimanere nell'ignoranza,se hai voglia di sapere e' legittimo,ma devi lasciarlo da parte,la terapia va' seguita assieme,e non in competizione con lo psi.

Il fatto di voler troppo sapere e poi credere di poter CONTROLLARE la terapia stessa, può essere un sintomo di quella patologia per la quale si è entrati in analisi. Almeno nel mio caso credo che si tratti di questo.

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la psicologia sta iniziando ad avere delle basi scientifiche molto solide, ma se la maggior parte dei professionisti del settore non le vuole considerare, la colpa non è certo del settore scientifico/disciplinare in sè.

Questo è uno scoop! Quali sarebbero? :o:

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Questo è uno scoop! Quali sarebbero? :o:

http://www.piccin.it/libri/9788829919086/fisiologia-del-comportamento.html

a te la scelta se approfondire o meno la questione poi.

per quanto riguarda gli altri interventi, mo devo staccare poi stasera o quando mi ri-connetto ci rispondo.

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Orpo... non sarai mica un neuroscienziato? :o:

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Ospite pruillio

Il fatto di voler troppo sapere e poi credere di poter CONTROLLARE la terapia stessa, può essere un sintomo di quella patologia per la quale si è entrati in analisi. Almeno nel mio caso credo che si tratti di questo.

azz...ho beccato proprio un caso patologico...eheh

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azz...ho beccato proprio un caso patologico...eheh

in che senso?? :Confused:

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ti faccio un esempio facile facile,qui' su questo forum ci sono utenti che a forza di "voler sapere",si sostituiscono quasi al proprio terapeuta,criticando,o giudicandoli addirittura,qualcuno/a e' convinto di saperne di piu',e questo perche' leggendone di tutti i colori e alcune volte imparando anche qualcosa,si scavalca quasi il priprio terapeuta appunto.insomma o ti fidi,o non ti fidi non si tratta di rimanere nell'ignoranza,se hai voglia di sapere e' legittimo,ma devi lasciarlo da parte,la terapia va' seguita assieme,e non in competizione con lo psi.

Non disdegnerei questo scenario. Lo considererei una fase importante della terapia in cui emergono degli aspetti che è controproducente inibire.

In terapia si può parlare di tutto anche del fatto stesso di non fidarsi delle competenze del terapeuta e dell'efficacia del percorso. Sono momenti importanti che ciascuno vive a proprio modo. Qualcuno ha bisogno di andare a leggere sui libri o di informarsi sui forum: tutto parla di quello che si è. Uno psicoterapeuta non ha paura di sentir mettere in discussione la sua competenza o il lavoro svolto e da svolgere; nel caso contrario ci sarebbe da riflettere...

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Ospite pruillio

Non disdegnerei questo scenario. Lo considererei una fase importante della terapia in cui emergono degli aspetti che è controproducente inibire.

In terapia si può parlare di tutto anche del fatto stesso di non fidarsi delle competenze del terapeuta e dell'efficacia del percorso. Sono momenti importanti che ciascuno vive a proprio modo. Qualcuno ha bisogno di andare a leggere sui libri o di informarsi sui forum: tutto parla di quello che si è. Uno psicoterapeuta non ha paura di sentir mettere in discussione la sua competenza o il lavoro svolto e da svolgere; nel caso contrario ci sarebbe da riflettere...

sono daccordo con te,ma non quando il paziente va' per conto suo,snobbando quasi lo psi.

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Ospite pruillio

in che senso?? :Confused:

nel senso,che tu hai proprio questi sintomi di "concorrere" con lo psi

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nel senso,che tu hai proprio questi sintomi di "concorrere" con lo psi

può darsi. più esattamente ho il problema di non riuscire ad affidarmi. ci sto lavorando!

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sono daccordo con te,ma non quando il paziente va' per conto suo,snobbando quasi lo psi.

C'è un perché anche per questo caso.

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Ospite pruillio

C'è un perché anche per questo caso.

si ce' sempre un perche',ma a volte dobbiamo metterci del nostro

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si ce' sempre un perche',ma a volte dobbiamo metterci del nostro

C'è sempre del proprio da mettere, il lavoro è del paziente, il terapeuta può aiutarlo. Ciascuno ha le sue modalità ed i suoi tempi per prendere coscienza di ciò. Affrontare così la questione può essere un modo (non l'unico, ovvio) per arrivare anche (e non solo) a quello che sostieni.

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Non disdegnerei questo scenario. Lo considererei una fase importante della terapia in cui emergono degli aspetti che è controproducente inibire.

D'accordissimo su questo punto. Se posso faccio un'esempio basato sulla mia esperienza, dato che è proprio quanto sta capitando a me. Non so se il problema sono io o forse la terapia stessa, di sicuro io di mio tendo a non fidarmi subito, ma diciamo che se mi si dà modo (se si attuano dei comportamenti che tendono a rafforzare la mia sfiducia) allora poi forse non mi dovrei meravigliare che questo avvenga (=che non mi fido).*

In terapia si può parlare di tutto anche del fatto stesso di non fidarsi delle competenze del terapeuta e dell'efficacia del percorso. Sono momenti importanti che ciascuno vive a proprio modo. Qualcuno ha bisogno di andare a leggere sui libri o di informarsi sui forum: tutto parla di quello che si è. Uno psicoterapeuta non ha paura di sentir mettere in discussione la sua competenza o il lavoro svolto e da svolgere; nel caso contrario ci sarebbe da riflettere...

Mi ha colpito in particolare la frase che ho messo in grassetto. Da quel che ho visto io e da quel che ho letto in altri casi, alcuni psicologi si trincerano dietro al fatto che loro hanno studiato. Ok hanno studiato, ma questo non li autorizza a comportarsi in modo presuntuoso con chi già di suo si trova in una condizione di disagio, imponendo per forza il loro modo di operare, e se uno non è d'accordo o si arrende per sfinimento, oppure viene messo in croce perché "non si impegna abbastanza".

Sono contenta di aver letto questi tuoi interventi, se non altro perché mi sono sentita meno sola. Insomma se qualcun altro la pensa in questo modo allora forse le me idee tanto strampalate non sono...

*anche se tardi ho modificato un po' la prima parte del post, perché il modo in cui era scritto prima era un po' arzigogolato e non si capiva bene!

Modificato: da Izumi
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D'accordissimo su questo punto. Se posso faccio un'esempio basato sulla mia esperienza, dato che è proprio quanto sta capitando a me. Non so se il problema sono io o forse la terapia stessa, di sicuro io di mio tendo a non fidarmi subito, ma diciamo che se mi si dà modo allora poi forse non mi dovrei meravigliare che questo avvenga.

E' una cosa del tutto naturale quello che hai scritto ed uno psicoterapeuta esperto sa bene che esistono questi sentimenti contrastanti.

Mi ha colpito in particolare la frase che ho messo in grassetto. Da quel che ho visto io e da quel che ho letto in altri casi, alcuni psicologi si trincerano dietro al fatto che loro hanno studiato. Ok hanno studiato, ma questo non li autorizza a comportarsi in modo presuntuoso con chi già di suo si trova in una condizione di disagio, imponendo per forza il loro modo di operare, e se uno non è d'accordo o si arrende per sfinimento, oppure viene messo in croce perché "non si impegna abbastanza".

Sono contenta di aver letto questi tuoi interventi, se non altro perché mi sono sentita meno sola. Insomma se qualcun altro la pensa in questo modo allora forse le me idee tanto strampalate non sono...

Concordo, ma secondo te uno che si irrigidisce sul fatto che ha studiato e che sa (che poi cosa sa? come sei fatta tu prima di conoscerti a fondo?) non ha paura di mettersi in discussione e che forse qualche dubbio sul suo "sapere" ce l'ha in fondo in fondo?

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Ospite pruillio

D'accordissimo su questo punto. Se posso faccio un'esempio basato sulla mia esperienza, dato che è proprio quanto sta capitando a me. Non so se il problema sono io o forse la terapia stessa, di sicuro io di mio tendo a non fidarmi subito, ma diciamo che se mi si dà modo allora poi forse non mi dovrei meravigliare che questo avvenga.

Mi ha colpito in particolare la frase che ho messo in grassetto. Da quel che ho visto io e da quel che ho letto in altri casi, alcuni psicologi si trincerano dietro al fatto che loro hanno studiato. Ok hanno studiato, ma questo non li autorizza a comportarsi in modo presuntuoso con chi già di suo si trova in una condizione di disagio, imponendo per forza il loro modo di operare, e se uno non è d'accordo o si arrende per sfinimento, oppure viene messo in croce perché "non si impegna abbastanza".

Sono contenta di aver letto questi tuoi interventi, se non altro perché mi sono sentita meno sola. Insomma se qualcun altro la pensa in questo modo allora forse le me idee tanto strampalate non sono...

be' guarda,proprio ti dico che sono stato "vittima" in questo senso,l'anno sono scappato dalla ex psi,per andare da un'altro(che ci ero gia' stato anni prima,e che mi fidavo-fido ciecamente),quindi non sei una mosca bianca,pero' un conto e' incappare in uno psi inesperto,o arrogante,un conto e' mettersi in competizione in modo arbitrario.

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E' una cosa del tutto naturale quello che hai scritto ed uno psicoterapeuta esperto sa bene che esistono questi sentimenti contrastanti.

Concordo, ma secondo te uno che si irrigidisce sul fatto che ha studiato e che sa (che poi cosa sa? come sei fatta tu prima di conoscerti a fondo?) non ha paura di mettersi in discussione e che forse qualche dubbio sul suo "sapere" ce l'ha in fondo in fondo?

La mia invece è un'esperienza molto positiva in tal senso. La mia terapeuta dà molto valore alle mie opinioni e, anzi, spesso sottolinea che sono IO a doverla guidare nella conoscenza di me stessa. In fondo, lei non sa più di me, possiede però gli strumenti per accompagnare me e lei in questo viaggio di scoperta, decostruzione, ricostruzione. Io non mi sento in competizione con la mia terapeuta, ma oscillo ancora tra due poli: desiderio di lasciarmi andare e paura di perdere il controllo e so benissimo che questa mia condizione affonda le radici in tempi molto remoti.

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ma siccome nessuno mi ha sconsigliato nulla... :Rolling Eyes:

ego, qui si tratta di LEGGERE ciò che io scrivo.

no, perchè se tu non leggi le risposte, io ti posso continuare a ri-rispondere per milioni di volte senza arrivare da nessuna parte (che poi è esattamente quello che succede :deadtired: )

e da che parte vorresti arrivare? :Raised Eyebrow:

cmq la questione che porti si potrebbe risolvere se tu invece di leggere solo ciò che scrivi tu, leggessi anche ciò che scrivono gli altri, in quanto questo è un discorso parallelo che si è sviluppato su più interventi diversi, a cui io poi ci ho aggiunto delle cose.

però certo, se tu ti senti chiamata in causa anche quando dici ti sembra non essere cosi, un motivo ci starà :Batting Eyelashes:

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ti faccio un esempio facile facile,qui' su questo forum ci sono utenti che a forza di "voler sapere",si sostituiscono quasi al proprio terapeuta,criticando,o giudicandoli addirittura,qualcuno/a e' convinto di saperne di piu',e questo perche' leggendone di tutti i colori e alcune volte imparando anche qualcosa,si scavalca quasi il priprio terapeuta appunto.insomma o ti fidi,o non ti fidi non si tratta di rimanere nell'ignoranza,se hai voglia di sapere e' legittimo,ma devi lasciarlo da parte,la terapia va' seguita assieme,e non in competizione con lo psi.

eh ma per qale motivo associ il sapere un pò di più al riguardo alla competizione col proprio terapeuta, vista tra l'altro come un ostacolo alla terapia stessa?

poi che intendi col ti fidi o non ti fidi? tipo la scena della pasticca che Morpheus da a Neo in Matrix? :huh:

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perchè tu insisti con lo psico che sconsiglia di leggere libri di psicologia quando io ti ho già specificato in almeno (almeno) due risposte che il mio psi non mi ha sconsigliato nulla. ha solo detto che era d'accordo con me, quando gli ho detto che non leggo libri di psicologia. PUNTO. se gli avessi detto che li leggo non mi avrebbe sconsigliato, come mai e poi mai indirizza le mie azioni.

ma ci vuole tanto a leggere? invece di fare autocritica, e dire: c'ha ragione, m'ha già risposto, che ciula io che non ho letto... tiri su un'altra questione!

non mi interessa se voi state parlando d'altro, finchè parli d'altro partendo dal presupposto che ci sia uno psi (il mio) che sconsiglia questo genere di letture.

e poi neghi di essere quel genere di persona che nelle conversazioni vuole solo e semplicemente avere sempre ragione

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Orpo... non sarai mica un neuroscienziato? :o:

no e non vedo cosa c'entra.

te m'hai chiesto 'ndo stanno ste basi scientifiche, e io ti ho linkato un testo che è alla base delle basi proprio, è non cè facoltà di psicologia che non lo faccia studiare (almeno mi auguro sia cosi).

le neuroscienze, la psicofisiologia stanno alla psicologia come la chimica e la fisica stanno alla medicina per dire :ola (4):

poi certo, a seconda dei casi si propenderà chi più verso le cose antiquate, chi più verso le caxxate, chi più di li chi più di la, ma d'altronde, ai docenti (settantenni) li dovrai pur mantenere, e se questi hanno dei figli, anche loro vanno mantenuti con corsi fotocopia.

e ancora, se non formi gente che in futuro andra a mantenere il monopolio nel settore, o sarà cmq spinta a difenderlo, come fai ad alimentare tutto il circolo? :Batting Eyelashes:

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