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educazione sentimentale


ciop44

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44 anni, qualche libro letto (sicuramente più di 200, ma sicuramente meno di 1000).

Amato poche ragazze e donne, ma anche poco è già molto.

Compiuti certi progressi, certi passi

(grazie a psicologi, counselor, amici e molto fai-da-te).

Ora mi guardo dentro e vedo un disordine fenomenale.

Mi domando: ma tutti i romanzi di Dostoveskij che mi son letto,

i loro personaggi, che amavano, odiavano, avevano paura: sono stato

in grado di vivere le loro emozioni? O mi limitavo ad apprendere

meccanicamente l'intreccio della storia?

La risposta è stata alquanto deprimente: per tutta la vita ho

letto libri, parlato con persone, anche amato, ma sempre tenendo

una mano sulle corde dei miei sentimenti; non permettevo loro di

vibrare. Credevo di amare la musica, ma la mia musica non l'ho mai

ascoltata.

A 44 anni strabuzzo gli occhi quando uno psicologo molto paziente mi

spiega che le emozioni sono sostanzialmente 4:

gioia e poi tristezza/rabbia/paura.

Possibile che io abbia vissuto per 44 anni inconsapevole dei veri

sentimenti che provavo? Ostacolando e avendo paura di ogni emozione?

Mi tornano le parole di Dalla:

"ogni piccolo sentimento spara,

prima che l'altro faccia lo stesso con te.

Ogni piccolo movimento spara.

Ma qui non si muove più niente,

c'è rimasto nessuno:

siamo siamo soli, io e te."

Nel mio caso, però, non è vero che non c'è rimasto

più niente, anzi: voglio imparare a interpretare le

mie emozioni e i miei sentimenti, in qualce modo

imparare a vivere con gli altri.

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44 anni, qualche libro letto (sicuramente più di 200, ma sicuramente meno di 1000).

Amato poche ragazze e donne, ma anche poco è già molto.

Compiuti certi progressi, certi passi

(grazie a psicologi, counselor, amici e molto fai-da-te).

Ora mi guardo dentro e vedo un disordine fenomenale.

Mi domando: ma tutti i romanzi di Dostoveskij che mi son letto,

i loro personaggi, che amavano, odiavano, avevano paura: sono stato

in grado di vivere le loro emozioni? O mi limitavo ad apprendere

meccanicamente l'intreccio della storia?

La risposta è stata alquanto deprimente: per tutta la vita ho

letto libri, parlato con persone, anche amato, ma sempre tenendo

una mano sulle corde dei miei sentimenti; non permettevo loro di

vibrare. Credevo di amare la musica, ma la mia musica non l'ho mai

ascoltata.

A 44 anni strabuzzo gli occhi quando uno psicologo molto paziente mi

spiega che le emozioni sono sostanzialmente 4:

gioia e poi tristezza/rabbia/paura.

Possibile che io abbia vissuto per 44 anni inconsapevole dei veri

sentimenti che provavo? Ostacolando e avendo paura di ogni emozione?

Mi tornano le parole di Dalla:

"ogni piccolo sentimento spara,

prima che l'altro faccia lo stesso con te.

Ogni piccolo movimento spara.

Ma qui non si muove più niente,

c'è rimasto nessuno:

siamo siamo soli, io e te."

Nel mio caso, però, non è vero che non c'è rimasto

più niente, anzi: voglio imparare a interpretare le

mie emozioni e i miei sentimenti, in qualce modo

imparare a vivere con gli altri.

Meno male!:rolleyes:

Io dico che sei ancora in tempo :;):

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