ciop44 0 Share Inserito: 5 dicembre 2011 44 anni, qualche libro letto (sicuramente più di 200, ma sicuramente meno di 1000). Amato poche ragazze e donne, ma anche poco è già molto. Compiuti certi progressi, certi passi (grazie a psicologi, counselor, amici e molto fai-da-te). Ora mi guardo dentro e vedo un disordine fenomenale. Mi domando: ma tutti i romanzi di Dostoveskij che mi son letto, i loro personaggi, che amavano, odiavano, avevano paura: sono stato in grado di vivere le loro emozioni? O mi limitavo ad apprendere meccanicamente l'intreccio della storia? La risposta è stata alquanto deprimente: per tutta la vita ho letto libri, parlato con persone, anche amato, ma sempre tenendo una mano sulle corde dei miei sentimenti; non permettevo loro di vibrare. Credevo di amare la musica, ma la mia musica non l'ho mai ascoltata. A 44 anni strabuzzo gli occhi quando uno psicologo molto paziente mi spiega che le emozioni sono sostanzialmente 4: gioia e poi tristezza/rabbia/paura. Possibile che io abbia vissuto per 44 anni inconsapevole dei veri sentimenti che provavo? Ostacolando e avendo paura di ogni emozione? Mi tornano le parole di Dalla: "ogni piccolo sentimento spara, prima che l'altro faccia lo stesso con te. Ogni piccolo movimento spara. Ma qui non si muove più niente, c'è rimasto nessuno: siamo siamo soli, io e te." Nel mio caso, però, non è vero che non c'è rimasto più niente, anzi: voglio imparare a interpretare le mie emozioni e i miei sentimenti, in qualce modo imparare a vivere con gli altri. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
zazà 0 Share Inserita: 5 dicembre 2011 44 anni, qualche libro letto (sicuramente più di 200, ma sicuramente meno di 1000). Amato poche ragazze e donne, ma anche poco è già molto. Compiuti certi progressi, certi passi (grazie a psicologi, counselor, amici e molto fai-da-te). Ora mi guardo dentro e vedo un disordine fenomenale. Mi domando: ma tutti i romanzi di Dostoveskij che mi son letto, i loro personaggi, che amavano, odiavano, avevano paura: sono stato in grado di vivere le loro emozioni? O mi limitavo ad apprendere meccanicamente l'intreccio della storia? La risposta è stata alquanto deprimente: per tutta la vita ho letto libri, parlato con persone, anche amato, ma sempre tenendo una mano sulle corde dei miei sentimenti; non permettevo loro di vibrare. Credevo di amare la musica, ma la mia musica non l'ho mai ascoltata. A 44 anni strabuzzo gli occhi quando uno psicologo molto paziente mi spiega che le emozioni sono sostanzialmente 4: gioia e poi tristezza/rabbia/paura. Possibile che io abbia vissuto per 44 anni inconsapevole dei veri sentimenti che provavo? Ostacolando e avendo paura di ogni emozione? Mi tornano le parole di Dalla: "ogni piccolo sentimento spara, prima che l'altro faccia lo stesso con te. Ogni piccolo movimento spara. Ma qui non si muove più niente, c'è rimasto nessuno: siamo siamo soli, io e te." Nel mio caso, però, non è vero che non c'è rimasto più niente, anzi: voglio imparare a interpretare le mie emozioni e i miei sentimenti, in qualce modo imparare a vivere con gli altri. Meno male! Io dico che sei ancora in tempo Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ciop44 0 Autore Share Inserita: 6 dicembre 2011 grazie: cosa te lo fa pensare? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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