adrianapassariello 0 Share Inserito: 3 gennaio 2012 Buon giorno a tutti, volevo un aiuto per un’amica carissima che sta davvero male. Ha quasi 38 anni. Dal 2008 ha avuto una serie di delusioni d’amore che l’hanno catapultata in uno stato che me è quasi depressivo e di questo sono molto preoccupata. Era una donna autonoma, indipendente, forte, ha sempre fatto ciò che voleva. Ora non la riconosco più. Nel 2008 viene lasciata da un ragazzo di 7 anni più giovane dopo due anni e mezzo di fidanzamento. Un rapporto di tira e molla, dove lei tirava molto la corda perché voleva più attenzioni, più presenza fisica. Alla fine lui dice di essersi innamorato di un’altra. Tre mesi di crisi e di pianti e la mia amica inizia una storia con un collega che avrebbe dovuto sposarsi di lì a qualche mese. Lui si sposa, si perdono di vista, lui ritorna, ritornano insieme con alti e bassi perché lui nel frattempo si ammala di una grave malattia. Si pigliano, si lasciano sempre con enormi sofferenze. Lui dopo la guarigione va via di casa e si reincontrano, stanno insieme qualche giorno e si separano perché lui si aggrappa a lei per superare i momenti difficili che sta attraversando ma lei, per mancanza di fiducia nei suoi confronti, non se la sente di accollarsi questo peso. Il fidanzato che nel 2008 l’ha lasciata si rifà vivo, le dice che è la donna della sua vita, che vuole iniziare daccapo e lei nonostante nel passato abbia detto che i ritorni erano minestra riscaldata ci ritorna, ma dopo qualche mese la lascia di nuovo. Per arrivare ai mesi scorsi, lei emigra per lavoro, un ex collega, sempre più giovane di lei di 7 anni, si fa vivo e le confida che nei mesi in cui hanno lavorato insieme è nato qualcosa per lei. In tre mesi si vedono 12 giorni, i fine settimana in cui lei scende. Lei non è soddisfatta perché lui se non la mette in secondo piano almeno la mette sullo stesso piano degli amici e della squadra del cuore. Al primo fine settimana in cui lui dice di non poterla vedere, lei, memore della storia del 2008 in cui elemosinava tempo ed attenzioni, gli chiede che intenzioni ha e gli dici che vuole qualcosa di più. Lui le dice di voler vivere la storia così senza troppi impegni, senza etichette. Non si sentono per una quindicina di giorni. Poi lui si rifà vivo con una telefonata di qualche minuto in cui le chiede dei consigli lavorativi e le dice che vorrebbe mangiare una pizza per “ringraziarla” della disponibilità, ma non sa quando. Per la seconda volta lui gli chiede se ha pensato alla chiacchierata fatta giorni prima e cosa ha deciso in merito lui dice di starci pensando, ma allo stesso tempo per tutto questo periodo le dice che non può stare senza di lei, senza sentirla perché una parte di sé morirebbe. Ma niente più. Dall’ultima volta che si sono sentiti sono passati 37 giorni e 44 giorni dall’ultima volta che si sono visti. Lei non esce quasi più, dorme 10/12 ore al giorno, trascura l’igiene personale, non ha stimoli, sta chiusa in casa a meno che qualcuno di noi non la costringe ad uscire, si domanda continuamente del perché è andata così, si colpevolizza per aver accelerato e spinto troppo…e se…e se…e giù con mille domande, mille colpe, ho sempre sbagliato perciò sono arrivata a quest’età e sono sola, pretendo troppo, ho un carattere intrattabile. Dice che quelle poche volte che è stata con lui stava bene, la faceva sorridere nonostante il carattere chiuso e abbastanza solitario (però dice che era un ragazzo più maturo e sensibile dei suoi coetanei). Le domande che mi ronzano per la testa sono: come mai questa tenmdenza a mettersi con ragazzi di diversi anni più piccoli e come mai, nonostante la brevità della storia, è un mese e mezzo che non ripiglia. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
stefano.or 0 Share Inserita: 3 gennaio 2012 Buon giorno a tutti, volevo un aiuto per un’amica carissima che sta davvero male. Ha quasi 38 anni. Dal 2008 ha avuto una serie di delusioni d’amore che l’hanno catapultata in uno stato che me è quasi depressivo e di questo sono molto preoccupata. Era una donna autonoma, indipendente, forte, ha sempre fatto ciò che voleva. Ora non la riconosco più. Nel 2008 viene lasciata da un ragazzo di 7 anni più giovane dopo due anni e mezzo di fidanzamento. Un rapporto di tira e molla, dove lei tirava molto la corda perché voleva più attenzioni, più presenza fisica. Alla fine lui dice di essersi innamorato di un’altra. Tre mesi di crisi e di pianti e la mia amica inizia una storia con un collega che avrebbe dovuto sposarsi di lì a qualche mese. Lui si sposa, si perdono di vista, lui ritorna, ritornano insieme con alti e bassi perché lui nel frattempo si ammala di una grave malattia. Si pigliano, si lasciano sempre con enormi sofferenze. Lui dopo la guarigione va via di casa e si reincontrano, stanno insieme qualche giorno e si separano perché lui si aggrappa a lei per superare i momenti difficili che sta attraversando ma lei, per mancanza di fiducia nei suoi confronti, non se la sente di accollarsi questo peso. Il fidanzato che nel 2008 l’ha lasciata si rifà vivo, le dice che è la donna della sua vita, che vuole iniziare daccapo e lei nonostante nel passato abbia detto che i ritorni erano minestra riscaldata ci ritorna, ma dopo qualche mese la lascia di nuovo. Per arrivare ai mesi scorsi, lei emigra per lavoro, un ex collega, sempre più giovane di lei di 7 anni, si fa vivo e le confida che nei mesi in cui hanno lavorato insieme è nato qualcosa per lei. In tre mesi si vedono 12 giorni, i fine settimana in cui lei scende. Lei non è soddisfatta perché lui se non la mette in secondo piano almeno la mette sullo stesso piano degli amici e della squadra del cuore. Al primo fine settimana in cui lui dice di non poterla vedere, lei, memore della storia del 2008 in cui elemosinava tempo ed attenzioni, gli chiede che intenzioni ha e gli dici che vuole qualcosa di più. Lui le dice di voler vivere la storia così senza troppi impegni, senza etichette. Non si sentono per una quindicina di giorni. Poi lui si rifà vivo con una telefonata di qualche minuto in cui le chiede dei consigli lavorativi e le dice che vorrebbe mangiare una pizza per “ringraziarla” della disponibilità, ma non sa quando. Per la seconda volta lui gli chiede se ha pensato alla chiacchierata fatta giorni prima e cosa ha deciso in merito lui dice di starci pensando, ma allo stesso tempo per tutto questo periodo le dice che non può stare senza di lei, senza sentirla perché una parte di sé morirebbe. Ma niente più. Dall’ultima volta che si sono sentiti sono passati 37 giorni e 44 giorni dall’ultima volta che si sono visti. Lei non esce quasi più, dorme 10/12 ore al giorno, trascura l’igiene personale, non ha stimoli, sta chiusa in casa a meno che qualcuno di noi non la costringe ad uscire, si domanda continuamente del perché è andata così, si colpevolizza per aver accelerato e spinto troppo…e se…e se…e giù con mille domande, mille colpe, ho sempre sbagliato perciò sono arrivata a quest’età e sono sola, pretendo troppo, ho un carattere intrattabile. Dice che quelle poche volte che è stata con lui stava bene, la faceva sorridere nonostante il carattere chiuso e abbastanza solitario (però dice che era un ragazzo più maturo e sensibile dei suoi coetanei). Le domande che mi ronzano per la testa sono: come mai questa tenmdenza a mettersi con ragazzi di diversi anni più piccoli e come mai, nonostante la brevità della storia, è un mese e mezzo che non ripiglia. buongiorno, per quanto bene possa conoscere la storia di questa sua amica, farebbe bene a consigliarle di scrivere lei direttamente sul forum e non tramite ambasciatrici. saluti. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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