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derealizzazione e co. trucchi per scampare al male??


SofiaViola

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ciao amici,

ho 23 anni e soffro di derealizzazione e depersonalizzazione, e ormai da un anno e' 24 ore su 24, mi sta sfinendo, voglio tornare come prima ma non ci riesco...e'come se ci fosse sempre la nebbia, a volte mi sembra che il mio disturbo sia colpa dei miei occhi, non riesco a credere di vivere in questo modo, e' tutto cosi' strano, mi guardo attorno e mi sembra tutto spento, come se ci fosse una luce sbagliata, e non sento niente...la parte peggiore e' di notte, quando ad occhi chiusi non sento niente, ho paura di perdermi...non posso fidarmi di me e non esco mai di casa da sola...in piu' ho paura di restare da sola, mi sento abbandonata, a volte mi accorgo di essere un po' ossessiva con i miei amici...

ci sara' pur un modo per tornare a sentirsi? ho sofferto per 10 anni di paralisi del sonno e le vorrei volentieri indietro piuttosto che vivere cosi' tutta la vita, almeno mi svegliavo e c'ero, era stupendo sentirsi libera dopo un attacco...a volte mi capitavano anche i falsi risvegli (quando ti svegli al mattino e ti ritrovi ancora nel sogno) beh sembra di essere li per sempre, finite le paralisi ora ci sono queste stramaledette sensazioni di "non io"...posso capire che e' un nostro meccanismo di difesa, pero' perche' non poter controllarlo, chi ci riesce?

non voglio andare in cura, voglio uscirci da sola, tra l'altro i miei non sanno, e non voglio che sappiano...

e come posso essere certa che non sia realmente una malattia fisica? a volte mi sveglio e per tutto il giorno mi sento sopita e un po' apatica, nonostante svolgo moltissime attivita' in casa, sia che si tratti dei mestieri domestici che di hobby mie, ma non ci sono mai dentro...

raccontemi come vi sentite e se ci siete riusciti, ho bisogno di sentire dir che qualcuno e' guarito...

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ciao aikon,

so quando sia difficile altrimenti non sarei qui a parlarne...vi voglio approffondire meglio, penso siano iniziate nel 2009, in concidenza con la scomparsa della mia gatta L., e' successo il 23 giugno, il giorno prima era caduta dal balcone la sua sorella, che pero' ha dei problemi di atassia - ora sta bene e non permettiamo a nessun gatto di andare sul balcone - si vede che la mia gatta L. vedendo che la sua sorellina era viva, ha pensato di andare in avanscoperta o magari e' anche caduta giocando, avevo solo 1 anno, cmq non l'abbiamo mai piu' ritrovata ed e' stato scovolgente, mi rendo conto che per voi e' solo un gatto, ma l'idea che un gatto sparisca in quel modo per me e' ancora tutt'ora assurda, benche' ho scoperto poi dal veterinario che capita anche spesso...questo 23 giugno 2009, il giorno dopo, era tutto cambiato, vedevo tutto con occhi nuovi, gli alberi mi sembravano vivi e minaccisi, il vento era come se annunciasse un qualcosa di brutto, insomma la natura sembrava vivere, e le persone invece mi sembravano finte, ed io ero prima di emozioni, non riuscivo nemmeno a piangere, mi sento cosi' strana ma solo a sprazzi, non vedevo l'ora che arrivasse la sera e andarmene a dormire per ritrovare la pace, e cosi' era...poi pero' la situazione e' peggiorata, ogni volta che succedeva qualcosa del tipo la malattia o la morte di un parente a me sembrava di guardare un film ad altatensione devo io ero soltanto uno spettatore, era la cosa piu' tremenda...e che e' diventato permanente penso sia da piu' di un anno, penso concida con il fatto che mia nonna malata di alzheimer si fosse aggravata in quel periodo, sara' che non riconosceva piu' nessuno, forse ho avuto paura di diventare cosi' anch'io un giorno, puo' essere che mi sono spaventata? penso che si siano cronicizzati in quel periodo, e non mi bastava piu' quindi dormire per ritrovarmi, io non c'ero piu'...

Aikon, ho pensato di farmi aiutare, ma io non voglio che i miei lo sappiano, ci sono altri problemi di salute in famiglia che in confronto i miei sono soltanto lagne e capricci, non mi capirebbero mai, penso sia peggio che avere l'alzheimer perche' noi ce ne rendiamo conto di non esserci...

continuate a scrivere non lasciatemi sola!

Grazie♥

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ciao amici,

ho 23 anni e soffro di derealizzazione e depersonalizzazione, ....

Scusa la domanda, SofiaViola, ma questa diagnosi te la sei fatta da sola?

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ciao gabri,

no non e' una mia diagnosi, queste due simpatiche parole sono la definizione della mia psicoterapeuta alla descrizione della mie sensazioni, ma non me la sento di tornarci appunto perche' i miei non sanno, e che la prossima domanda non sia "perchè?" l'ho gia' spiegato sopra, cercate di aiutarmi invece come vi ho richiesto, ve lo chiedo perfavore, non ho altro che voi in questo momento...

Grazie♥

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scusami sofia ma se l ha detto la tua psicoterapeuta che hai questo disturbo, adesso dovrebbe anche dire come inziare ad affontarlo ?

sofia, è con lei che ne devi parlare, ma perchè lei, dal momento che si è presa la responsabilità di dirti che disturbo hai e visto che ne è così sicura....dovrebbe aiutarti.

sei sicura che è la psico giusta? e non ti ha detto di fare una visita da uno psichiatra? credo che sia un disturbo psichico un pò complicato che necessiti anche di una supervisione di uno psichiatra.

ciao, un saluto, ti sto vicina, roby.

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............ ho pensato di farmi aiutare, ma io non voglio che i miei lo sappiano, ci sono altri problemi di salute in famiglia che in confronto i miei sono soltanto lagne e capricci, non mi capirebbero mai....

Puoi seguire una terapia senza farlo sapere ai tuoi...., no?

In questo forum puoi avere confronto o consigli, ma non diagnosi o terapie...

Parlane col tuo medico di base per avere un indirizzo più mirato al tuo stato...

Facci sapere, eh?

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ciao roberta, ciao gabri,

non voglio andarci dalla psichiatra, non voglio prendere psicofarmaci...

e' tanto che non ci vado, lei e' giusta, sono io che non voglio andarci, mi angoscia l'idea di doverci andare e parlare di me, a volte preferisco ignorarmi, ho le giornate piene di impegni e di hobby, ed in tutto non mi sento pero' mi penso, e' come avere un disturbo della vista...

non posso seguire una terapia senza che i miei lo sappiano, io non esco di casa da sola! appunto per questo disturbo...loro pensano soltanto che sia timida e che abbia paura, non ho intenzione di dirgli la verita', passerei per malata di mente...

non voglio avere diagnosi o terapie qui, voglio soltanto sentirvi raccontare, condividere la vostra esperienza di DER e DEP con me, e se siete guariti e se avevate dei metodi per ritrovarvi, del tipo la respirazione o un esercizio per rendervi coscienti...tutto qui...

io tempo fa quando soffrivo di paralisi del sonno tenevo un diario dei sogni, e' durato dal 2006 al 2008, mi pare forse un po' anche nel 2009, vorrei riprovarci a scrivere un diario dei sogni, secondo me sarebbe di aiuto e' una prova certa di distinzione tra sogno e realta', forse a scrivere e rileggere i sogni mi porterebbe a conoscenza che sto vivendo una realta', voi cosa ne pensate? potrebbe funzionare? il problema e' che per ora i sogni li vedo rivivere veloci e non sono in grado di descriverli ma tra qualche giorno penso di riuscirci!

vi faccio sapere,

vi aspetto qui!

grazie♥

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Se vuoi racconti d'esperienze allora..

Una mia ex ne soffriva, era convinta d'uscirne da sola e di notte, proprio come te, viveva il peggio della giornata; Per i primi tempi mi sforzavo di farle compagnia, è anche un modo per dar forza, si scherzava e si cercava di non pensarci a tutto il resto, quel silenzio da te citato, quel grigiore apparente delle vita passava in secondo luogo la maggior parte delle volte, ma col tempo anche "l'effetto" della compagnia è svanito.

Sprofondava in una solitudine che in parte deprimeva entrambi, fino a chiudersi in una "placenta" di pensieri che ricreava un suo di mondo abbastanza contorto dove non c'era spazio per il dialogo o il semplice ascolto, a volte mi ritrovavo a parlare con lei e era come parlar da solo.

Passavano i mesi e peggiorava, la si sentiva sempre più assente come un'ombra, si chiudeva in quei pochi metri quadrati della sua camera e passava le giornate nel silenzio per la maggior parte o a suonare il piano, nel silenzio aveva "congetture" riguardo al mondo esterno che sfociavano sempre in paranoie, tutte le volte le sfogava su di me e ormai ne ero abituato.

Più volte ho cercato di consigliarle uno specialista, ma diceva sempre la solita cosa: "Ti prego, non dirmi anche tu che sono pazza", quella parola è un macigno in questi casi secondo me, il guaio è che in questo paese, sopratutto qui al sud, la psicologia viene ancora vista come terapia per "folli", ovvero "diversi", non c'è cosa più assurda, quindi lei aveva paura di ritorsioni da parte dei parenti e delle amiche anche, è difficile uscirne con l'aiuto di una semplice persona, te lo posso garantire che a volte questo si trasformava in un incubo anche per me e fui costretto a mentirle nel dirle che "stavo bene", figurati da sola.

Ora, da quel che so una terapia psichiatrica non è eterna è anche una buona occasione per conoscersi per quel che si è scoprendo molto di più di se stessi, non è detto che bisogna essere "pazzi" per rivolgersi a uno psichiatra, per me è volersi bene e va fatto come quando si va da un semplice medico per curare se stessi, hai un anno in più di me, pensaci bene e non perdere tempo nello sciuparti o con illusioni, più illusioni ti crei col tempo più difficile sarà uscirne..

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  • 3 years later...

Io ne soffro da ormai quasi 2 mesi e mi sarebbe molto utile avere una persona (con lo stesso problema) con cui condividere le cose.

Premetto che sto facendo un percorso di psicoterapia...sono alla terza seduta

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Credo che dietro a queste cose ci siano altri problemi alla radice. Non sono una psicologa ma mi sa che questi di solito sono considerati dagli addetti ai lavori dei sintomi non il problema, che invece potrebbe essere sia di natura psichiatrica sia conseguenti a una qualche esperienza o vissuto.... Credo che sia il caso di continuare con la psicoterapia. Perché non vuoi andare da uno psicologo? Considera che non devi parlare di cose che non vuoi... Quindi non ti aspettare nulla di traumatico. Come ti ha detto qualcuno non è una cosa da folli....

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Sisi certo con la psicoterapia continuerò! Andavo da una psicologa ma poi mi ha indirizzato ad uno psicoterapeuta.

Però mi farebbe davvero piacere avere una persona con le stesse cose

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  • 5 weeks later...

ti consiglio un/a buon psicoterapeuta di cui devi avere piena fiducia:hai provato nella tua città?grazie x aver condiviso con noi il tuo vissuto.io potrei aiutarti, manda sms, ti chiamo io. anch'io quand'ero ragazzo ho sofferto tantissimo quando è morta la mia cocorita:ti capisco x la tua gatta!

rufuge

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Ciao Rufuge sono Stefano...

potresti raccontarmi la tua storia? Almeno ci possiamo confrontare ed evntualmente (se ti va) discuterne (;

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  • 5 months later...

Ciao Ste97, anche io come te soffro di depersonalizzazione/derealizzazione ormai da anni. E' iniziato tutto quasi 17 anni fa con gli attacchi di panico; i sintomi erano i classici del panico tachicardia, debolezza, nodo alla gola, sensazione di morte ecc. e la deper/deraliz erano presenti ma non in forma invalidante come oggi.

Sono stata da psichiatri che mi hanno prescritto farmaci e dopo un po' sembrava andare meglio; ho fatto anche un po' di psicoterapia cognitivo-comportamentale. Tutti mi hanno detto che sono i sintomi piu' gravi dell'ansia e sono attribuibili ad essa e non ad un disturbo a se'.

Purtroppo periodicamente si ripresentano ed ogni volta sto malissimo e adesso appunto ci sono ricaduta.

Mi sento impazzire, dormo male e poco, sono stanca, non riesco a contentrarmi, non riesco a riconoscermi, mi sembra di non sapere chi sono, di riconoscere il mio corpo ed ogni volta che provo a ritrovarmi vado in panico ancora di piu'. E' come se fossi sott'acqua e non riuscissi mai a riemergere. Se penso al passato a quando non avevo questi disturbi non riesco a ritrovarmici. Come facevo a stare bene? Forse semplicemente non ci pensavo? O ci pensavo e non andavo in panico? Non so piu' che pensare, cosa fare......non posso vivere cosi'......faccio tutto con grande fatica, il lavoro, la vita sociale, non ho voglia di fare nulla......mi trascino e piango spessissimo. Ho paura di impazzire..... forse ho un problema piu' grave.....non so piu' che pensare.

Sono tornata dal mio psichiatra e vorrei iniziare una psicoterapia.

Scusa per la lunghezza del messaggio, ma quando inizio ho bisogno di cacciare tutto e sentirmi meno sola. Purtroppo solo chi conosce queste cose puo' capire.....io non ne parlo con tutti perche' spesso si giudica sommariamente e questo fa male, visto che i sensi di colpa che si provano per lo stare male sono gia' tanti.

Spero in una tua risposta.

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ste 97 se mi mandi mail nei messaggi privati ti racconto la mia storia:scusami ma avevo perso di vista questa discussione!emanuela 76:per il tuo caso un buon psicoterapeuta di cui possa godere piena fiducia ti può aiutare.gli psichiatri prescrivono psicofarmaci che attenuano i sintomi senza rimuoverne le cause creando dipendenza e pesanti esborsi pecuniari.nel tuo caso è fondamentale non chiudersi in se stessi ripiegati,soffocati dal peso angosciante e spesso insostenibile dei nostri problemi:cerca di stabilire relazioni di amicizia con persone fidate attraverso un dialogo sincero e costruttivo(hai famiglia,fratelli,sorelle?) e cerca di concentrarti su qualcosa che ti appassioni(hobby,lavoro,studio,lettura). ti consiglio qualche buon libro: l'arte di amare di erich Fromm,herman hesse,il vizio di vivere di rosanna benzi.grazie x aver condiviso i tuoi problemi aspettando notizie migliori x la tua vita!

rufuge

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  • 3 weeks later...

ste 97 se mi mandi mail nei messaggi privati ti racconto la mia storia:scusami ma avevo perso di vista questa discussione!emanuela 76:per il tuo caso un buon psicoterapeuta di cui possa godere piena fiducia ti può aiutare.gli psichiatri prescrivono psicofarmaci che attenuano i sintomi senza rimuoverne le cause creando dipendenza e pesanti esborsi pecuniari.nel tuo caso è fondamentale non chiudersi in se stessi ripiegati,soffocati dal peso angosciante e spesso insostenibile dei nostri problemi:cerca di stabilire relazioni di amicizia con persone fidate attraverso un dialogo sincero e costruttivo(hai famiglia,fratelli,sorelle?) e cerca di concentrarti su qualcosa che ti appassioni(hobby,lavoro,studio,lettura). ti consiglio qualche buon libro: l'arte di amare di erich Fromm,herman hesse,il vizio di vivere di rosanna benzi.grazie x aver condiviso i tuoi problemi aspettando notizie migliori x la tua vita!

rufuge

Grazie refuge, per la risposta........si, ho una famiglia che mi e' sempre stata accanto in questi anni di ricadute....ma sono stanca di dargli pensieri, soprattutto con mio padre cerco di nascondere il mio malessere, anche se mi si legge in faccia. Ho un ragazzo da molti anni.....anche lui mi e' sempre stato accanto, ma vedo che e' stanco di tutto questo e non lo biasimo; ho paura di perderlo.....potevamo essere felici e invece gli ho complicato la vita; mi sento tanto in colpa.

Mia sorella non abita nella mia citta' e questo mi fa soffrire molto perche' non averla vicino e' dura. Quando sto bene ho una vita piuttosto normale amici, lavoro, svago......amo molto l'attivita' fisica e gli animali......sono una persona vivace e curiosa.....ma quando sto male non c'e' nulla che mi distragga......la mia testa e' sempre concentrata sulla depersonalizzazione e sull'ansia che ne consegue.

E' vero, farmaci curano solo il sintomo......ho iniziato da circa una settimana una cura farmacologica e i sintomi si sono accentuati.....mi hanno detto di tenere duro......ci vorra' ancora un po' di tempo. A gennaio iniziero' un percorso di psicoterapia......spero mi possa aiutare.

Il senso di irrealta' e' cosi' forte che mi sembra davvero di non sapere chi sono....e' come se avessi perso la memoria.....cerco appigli nel passato, ma nulla.

Ho paura di avere una patologia piu' grave e di perdere totalmente il controllo.

Ti ringrazio per i libri che mi hai consigliato......mi farebbe piacere sapere della tua esperienza e di come ne sei uscito.....il confronto con gli altri mi fa sentire meno sola. Se vuoi ti mando la mia mail.

Un saluto e grazie ancora.

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cerca di puntellare e non perdere il dialogo e la fiducia di genitori e fidanzato:la psicoterapia funziona se prima di tutto deicidi tu di uscire da questa situazione e se nutri piena fiducia nel professionista.vai su web e leggiti subito la biografia di rosanna benzi e poi uno dei suoi libri:x me è sempre una presenza costante che mi incoraggia in ogni situazione anche se non c'è più da tanti anni!mandami pure la mail.a presto!

rufuge

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l'esperienza e il vissuto di altri,gli amici,i genitori,il fidanzato,lo psicoterapeuta ti possono aiutare ma se non deicidi tu in prima xsona di uscirne fuori e cambiare questa situazione che ormai ha assunto,da quanto mi descrivi,i connotati di un mostro,un incubo che ti xseguita e ti assale quando meno te l'aspetti. il problema è che finchè non identifichi e riconosci il nemico che hai nella tua psiche-subconscio-inconscio non puoi debellarlo e sconfiggerlo!grazie x la fiducia proseguo inviandoti mail!

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  • 1 year later...

Salve a tutti...

ho solo 16 anni, lo so, posso essere considerato un bambino dalla stramaggioranza di voi, ma voglio condividere anche io la mia esperienza su questo fatto...

avevo dodici anni e per ignoranza ho fumato uno spinello...

la ho cominciato a fumare marijuana per il semplice fatto che mi faceva sentire bene...

ho smesso qualche mese dopo e due giorni dopo ho cominciato a sentire i primi sintomi...

non riuscivo a capire se ciò che vivevo era reale, insomma, era tutto un sogno...

ne soffro ancora, la notte dormo bene, però viene spesso troncato il mio sonno, da un forte stato d'ansia, sono diventato paranoico...

qualcuno mi può aiutare?

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2 ore fa, Pinocchio dice:

qualcuno mi può aiutare?

I tuoi genitori sanno di questi disturbi? 

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  • 1 year later...

E' solo ansia.

Io non sono guarito, ma mi sono accorto che questo mi aiuta, è una frase di Bukowsky trovata nell'intro di un suo libro di poesie. Dice più o meno cosi:

"Stai giù, come un cane, come un animale devi stare"

Gli ansiolitici su di me peggiorano questo sintomo. So che dovrei cercare una soluzione diversa per l'ansia ma non l'ho ancora trovata.

Il disturbo ovviamente non è nei tuoi occhi, è che tu non guardi ma guardi te stessa guardare. Come tornare a guardare non lo so. Probailmente avendo fiducia in sé stessi. A questo proposito, trovare un modo per scaricare l'emotività può aiutare.

My 5 cents. 

 

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1 ora fa, nonimporta dice:

E' solo ansia.

Io non sono guarito, ma mi sono accorto che questo mi aiuta, è una frase di Bukowsky trovata nell'intro di un suo libro di poesie. Dice più o meno cosi:

"Stai giù, come un cane, come un animale devi stare"

Gli ansiolitici su di me peggiorano questo sintomo. So che dovrei cercare una soluzione diversa per l'ansia ma non l'ho ancora trovata.

Il disturbo ovviamente non è nei tuoi occhi, è che tu non guardi ma guardi te stessa guardare. Come tornare a guardare non lo so. Probailmente avendo fiducia in sé stessi. A questo proposito, trovare un modo per scaricare l'emotività può aiutare.

My 5 cents. 

 

Se mi trovi saccente/antipatico mi dispiace, è un mio difettaccio. Ma quello che ho scritto è quello che ho imparato da tante fonti diverse e dalla mia personale esperienza (e sofferenza)

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