Vai al contenuto

Paure irrazionali


turbociclo

Messaggi consigliati

Sono stanco di vivere di paure irrazionali, come quella di dormire da solo, degli attacchi di panico (paura della paura), di ammalarmi gravemente, di perdere la vista (restai traumatizzato da bambino quando all'improvviso o quasi non vedevo più la lavagna), di perdere le persone a me vicine...

Se non risolvo fino in fondo il problema della CONTINUITA' dell'essere umano e della coscienza, se non riesco a sentire 'sta cosa veramente sono problemi...

Link al commento
Condividi su altri siti

 

Pubblicità


Sono stanco di vivere di paure irrazionali, come quella di dormire da solo, degli attacchi di panico (paura della paura), di ammalarmi gravemente, di perdere la vista (restai traumatizzato da bambino quando all'improvviso o quasi non vedevo più la lavagna), di perdere le persone a me vicine...

Se non risolvo fino in fondo il problema della CONTINUITA' dell'essere umano e della coscienza, se non riesco a sentire 'sta cosa veramente sono problemi...

...non è facile decondizionare la mente ...essere stanchi può essere un buon segno ...dobbiamo arrenderci al fatto che della vita non possiamo tenere sotto controllo nulla, ma possiamo arrivare a tenere a bada la nostra mente liberandola dai suoi attaccamenti ...soprattutto dal suo attaccamento alla vita stessa ...bisognerebbe lasciarsi andare, perche' tanto alla fine andiamo tutti verso la stessa Direzione, inevitabilmente si muore (ovvero si abbandona il corpo fisico), ed è meglio morire liberi, secondo me.

Link al commento
Condividi su altri siti

 

hoila' mauri . secondo me le angosce , le fobie , il panico.e le tante diramazioni dell'ansia

son altro che il circolo vizioso che si manifestano per nn aver gestito (volutamente e nn)

la situazione nel modo corretto.....sai a cosa mi riferisco.....buondi'.

Link al commento
Condividi su altri siti

 

Se non risolvo fino in fondo il problema della CONTINUITA' dell'essere umano e della coscienza, se non riesco a sentire 'sta cosa veramente sono problemi...

Cos'è la continuità dell'essere umano?

Link al commento
Condividi su altri siti

 

Cos'è la continuità dell'essere umano?

Il sentire che l'essere umano è eterno, non legato ad un solo attimo di vita che dura 80 anni, con infinito tempo prima ed infinito dopo...beh, dovrei finire parecchio OT... :icon_razz:

Link al commento
Condividi su altri siti

 

hoila' mauri . secondo me le angosce , le fobie , il panico.e le tante diramazioni dell'ansia

son altro che il circolo vizioso che si manifestano per nn aver gestito (volutamente e nn)

la situazione nel modo corretto.....sai a cosa mi riferisco.....buondi'.

Link al commento
Condividi su altri siti

 

Il sentire che l'essere umano è eterno, non legato ad un solo attimo di vita che dura 80 anni, con infinito tempo prima ed infinito dopo...beh, dovrei finire parecchio OT... :icon_razz:

...ma in qualche momento della tua vita l'hai già "sentita" questa cosa che ora hai difficoltà a "sentire"?

Link al commento
Condividi su altri siti

 

Il sentire che l'essere umano è eterno, non legato ad un solo attimo di vita che dura 80 anni, con infinito tempo prima ed infinito dopo...beh, dovrei finire parecchio OT... :icon_razz:

:Worried: hai ponderato bene anche gli aspetti negativi, tipo "gli esami non finiscono mai" ecc ecc?

Link al commento
Condividi su altri siti

 

:Worried: hai ponderato bene anche gli aspetti negativi, tipo "gli esami non finiscono mai" ecc ecc?

:8):
Link al commento
Condividi su altri siti

 

...ma in qualche momento della tua vita l'hai già "sentita" questa cosa che ora hai difficoltà a "sentire"?

Difficile dire. Ho testimonianze di amici che hanno visto "pezzetti" di vite passate, personalmente ho vissuto (specialmente da bambino) stati di grande serenità in cui vivevo solo l'attimo, senza preoccuparmi del futuro o pensare al passato. Poi ci sono stati grandi traumi che mi hanno tolto questo bello stato di abbandono.

Link al commento
Condividi su altri siti

 

Difficile dire. Ho testimonianze di amici che hanno visto "pezzetti" di vite passate, personalmente ho vissuto (specialmente da bambino) stati di grande serenità in cui vivevo solo l'attimo, senza preoccuparmi del futuro o pensare al passato. Poi ci sono stati grandi traumi che mi hanno tolto questo bello stato di abbandono.

E' tipico dei bambini vivere in una sola dimensione, quella presente.

Da qualche parte avevo letto che si tratta di un processo fisiologico della loro psiche, fino ad una certa età è così per tutti.

Link al commento
Condividi su altri siti

 

Il sentire che l'essere umano è eterno, non legato ad un solo attimo di vita che dura 80 anni, con infinito tempo prima ed infinito dopo...beh, dovrei finire parecchio OT... :icon_razz:

Capisco lo sconforto...mio padre è solito dire che la vita è un'affacciata di finestra.

Purtroppo ci troviamo difronte al più grande dilemma di tutti i tempi, ognuno di noi avrà la sua "teoria" al riguardo ma credo che in fondo nessuno possa dirsi detentore della verità assoluta giacché non ci sono prove che avvalorano la vita eterna ma nemmeno prove che avvalorano il contrario.

Io sono agnostica, c'è stato un tempo della mia adolescenza in cui ero dedita all'occultistimo da principiante, costruivo la mia tavola alfabetica, prendevo la moneta più antica che trovavo in casa e con altri svitati come me iniziavamo a evocare i parenti morti.

Nessuno ha mai risposto comunque <_<

Un qualcosa di gotico mi deve essere rimasto dentro, adoro passeggiare per i cimiteri, forse per la mia intolleranza alle persone viventi <_<

Ho l'impressione che con le nostre conoscenze attuali non verremo comunque fuori da questo dilemma...come dire potremmo parlare in eterno dell'eternità e non cavare una ragno dal buco :unknw:

Link al commento
Condividi su altri siti

 

Difficile dire. Ho testimonianze di amici che hanno visto "pezzetti" di vite passate, personalmente ho vissuto (specialmente da bambino) stati di grande serenità in cui vivevo solo l'attimo, senza preoccuparmi del futuro o pensare al passato. Poi ci sono stati grandi traumi che mi hanno tolto questo bello stato di abbandono.

..forse bisogna fare le pulizie ..interiori :sun:

Link al commento
Condividi su altri siti

 

Sono stanco di vivere di paure irrazionali, come quella di dormire da solo, degli attacchi di panico (paura della paura), di ammalarmi gravemente, di perdere la vista (restai traumatizzato da bambino quando all'improvviso o quasi non vedevo più la lavagna), di perdere le persone a me vicine...

Se non risolvo fino in fondo il problema della CONTINUITA' dell'essere umano e della coscienza, se non riesco a sentire 'sta cosa veramente sono problemi...

ehi turbo!

non hai nulla da risolvere! Eppure lo sai , dai! Accettare cio che è e l'unica cosa che possiamo fare, non per inerzia ma per comprensione che tanto volenti o meno è quello che facciamo. La paura nasce solo dalla ricerca del controllo. Non possiamo controllare cio che è, ma questo credo che tu lo sappia.

la resa....ecco cosa devi raggiungere...devi arrenderti alla vita.

un'abbraccio

Link al commento
Condividi su altri siti

 

E' tipico dei bambini vivere in una sola dimensione, quella presente.

Da qualche parte avevo letto che si tratta di un processo fisiologico della loro psiche, fino ad una certa età è così per tutti.

perchè questo modo di vivere cambia secondo te...da cosa dipende....?

Link al commento
Condividi su altri siti

 

perchè questo modo di vivere cambia secondo te...da cosa dipende....?

te lo spiego io (anche se non l'hai chiesto a me) :Big Grin:

nei monelletti (bambini) i lobi frontali e la corteccia prefrontale, che sono le aree cerebrali adibite alla coordinazione di tutte le altre (memoria, emozioni, risorse energetiche, oltre che naturalmente quelle predisposte alla percezione sensoriale), per la pianificazione/attuazione delle azioni future (nostre e altrui) e le anticipazione delle eventuali e probabili conseguenze, non sono ancora pienamente sviluppate.

Tale processo raggiunge la completa maturazione intorno ai 20 anni (ed è anche per questo che a 18, nella paggior parte dei Paesi del mondo, si viene già giudicati come capaci di intendere e di volere, nonchè responsabili delle proprie azioni).

Dopodichè, sei fottuto (come uomo/animale libero), ma adattato socialmente, quantomeno.

Salvo patologie varie ed eventuali, ovviamente.

Link al commento
Condividi su altri siti

 

perchè questo modo di vivere cambia secondo te...da cosa dipende....?

Il mio modo di vivere è cambiato andando avanti con l'età, man mano che sono cresciuta ho acquisito consapevolezza delle esperienze passate e timore per quelle future, dal punto di vista fisiologico dipende certamente da ciò che ha spiegato Egocentrum, ci sono poi fattori ambientali e familiari, responsabilità che aumentano doveri che incombono...e via discorrendo.

Per te non è stato altrettanto?

Link al commento
Condividi su altri siti

 

faccio un esempio che mi rende la spiegazione più facile...:icon_surprised:

l'uomo è come un tubo aperto da entrambi i lati mentre la vita è tutto cio che è, questa cosa , la vita, in parte scorre dentro questo tubo....il rapporto tra tubo e vita è l'esperire , l'essere, la percezione pura.

l'uomo con il tempo tende a dare forma a il tempo passanto creando un idea di se, che diventa "io" , il pensatore..l'"ego" .questo fa da tappo in fondo al tubo che una vuolta pieno fa mancare il reale rapporto tra cio che siamo "tubo" e cio che è , la vita.

cosa accade a questo punto....

nella realta il tubo è sempre aperto , la vita scorre sempre al suo interno, ma "l'io" , che è mera invenzione prende tutta l'attenzione del tubo che così distratto , credendosi l'io, non ha più nessun rapporto, perchè il reale e l'irreale non si possono incontrare....da qui ecco il conflitto, l'insoddisfazione, l'incompresione di cio che è...

vedere che non esistono pensatore e pensiero come fenomeni separati può essere la liberazione e il ritorno alla vita vera, completa.

Il pensatore è solo un pensiero che si fa padrone e capo degli altri pensieri ma nella vita, in cio che è c'è solo presente e quel presente è pensare.

Ora puoi pensare in rapporto a cio che è, assaporandolo l'attimo presente o puoi identificarti nel pensatore che filtrerà con tutta la sua esperienza accumulata ogni cosa, giudicandola, catalogandola come buona , positiva, negativa , paurosa, utile o non utile , e così facendo non avrai un rapporto vero- vero ma falso (io) falso (interpretazione del vero).

la differenza tra questi due modi di vivere la puoi notare osservando come nell'azione pura non c'è mai scopo, motivo , è un azione che semplicemente è. Nel rapporto falso c'è sempre uno scopo, c'è sempre un giudizio e di conseguenza alla fine mortificazione perchè per quanto possa essere l'io intelligente e astuto mai puoi immaginare cio che è come realmenete è, essendo l'attimo presente (unica realta possibile) sempre nuova. Il pensiero tutto può tranne che essere qui , ora. E' sempre passato , il passato non esiste se non nei nostri pensieri, esiste solo cio che è qui e ora, li vi è il passato che lo ha generato e li vi è il futuro che nascerà in base ai movimenti dell'adesso...

un po' contorto di mio, spero di essermi espresso in modo che almeno qualcosa si possa capire

Link al commento
Condividi su altri siti

 

il passato non esiste se non nei nostri pensieri, esiste solo cio che è qui e ora, li vi è il passato che lo ha generato e li vi è il futuro che nascerà in base ai movimenti dell'adesso...

D'accordissimo , non dobbiamo focalizzarci sul passato o scappare verso il futuro ma vivere il presente.

Un presente però che, almeno per me, è influenzato dalle esperienze passate, nel bene e nel male.

Del resto: Preserve your memories, they're all that's left you, conserva i tuoi ricordi, sono tutto quello che ti resta

Link al commento
Condividi su altri siti

 

sono tutto quello che ti resta

E quel TI che frega...

chiè quel ti?

è un pensiero, non esiste.:icon_surprised:

Link al commento
Condividi su altri siti

 

E quel TI che frega...

chiè quel ti?

è un pensiero, non esiste.:icon_surprised:

Tutto ciò che scaturisce dalla nostra mente è un pensiero, anche queste parole sono un pensiero, posso dunque dire che non esistono? Oggi sono presente, domani saranno passato ma potrò rileggerle, lo stesso per me vale per i ricordi.

Link al commento
Condividi su altri siti

 

Il mio modo di vivere è cambiato andando avanti con l'età, man mano che sono cresciuta ho acquisito consapevolezza delle esperienze passate e timore per quelle future, dal punto di vista fisiologico dipende certamente da ciò che ha spiegato Egocentrum, ci sono poi fattori ambientali e familiari, responsabilità che aumentano doveri che incombono...e via discorrendo.

beh, non proprio... fattori ambientali e familiari, responsabilità imponenti e doveri incombenti, poco o nulla possono se quelle strutture corticali non sono sviluppate a dovere, come è il caso di pazienti prefrontali (che ce li hanno lesionate per malattie o traumi) o schizofrenici gravi ad esempio.

Link al commento
Condividi su altri siti

 

è un pensiero, non esiste.:icon_surprised:

vai a vedere i neurotrasmettitori e gli ormoni che vengono rilasciati durante un qualsiasi pensiero, e poi vedi come queste sostanze influenzano le reazioni del nostro organismo, a livello fisiologico (interno) e comportamentale (esterno), e, anche senza volerne considerare gli effetti, vedi un pò se davvero un pensiero esiste o meno :Batting Eyelashes:

Link al commento
Condividi su altri siti

 

vai a vedere i neurotrasmettitori e gli ormoni che vengono rilasciati durante un qualsiasi pensiero, e poi vedi come queste sostanze influenzano le reazioni del nostro organismo, a livello fisiologico (interno) e comportamentale (esterno), e, anche senza volerne considerare gli effetti, vedi un pò se davvero un pensiero esiste o meno :Batting Eyelashes:

E' ovvio che il pensiero esiste, anzi, cattivi pensieri, preoccupazioni, possono a poco a poco erodere il fisico portando malattie anche gravi. E' la realtà OGGETTIVA su cui sembrano focalizzarsi tanti pensieri a non esistere. Io di ciò sono purtroppo un esempio vivente.

Link al commento
Condividi su altri siti

 

beh, non proprio... fattori ambientali e familiari, responsabilità imponenti e doveri incombenti, poco o nulla possono se quelle strutture corticali non sono sviluppate a dovere, come è il caso di pazienti prefrontali (che ce li hanno lesionate per malattie o traumi) o schizofrenici gravi ad esempio.

Parlavo di me.

Link al commento
Condividi su altri siti

 

Unisciti alla conversazione

Adesso puoi postare e registrarti più tardi. Se hai un account, registrati adesso per inserire messaggi con il tuo account.

Ospite
Rispondi

×   Incolla come testo formattato.   Incolla invece come testo normale

  Sono permesse un massimo di 75 faccine.

×   Il tuo link è stato inserito automaticamente.   Visualizza invece come link

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato.   Editor trasparente

×   Non puoi incollare le immagini direttamente. Carica o inserisci immagini dall'URL.

  • Navigazione recente   0 utenti

    • Non ci sono utenti registrati da visualizzare in questa pagina.


×
×
  • Crea nuovo/a...

Informazione importante

Navigando questo sito accetti le nostre politiche di Politica sulla Privacy.