Vai al contenuto

Aiuto depressione, attenzione, solitudine


jedi

Messaggi consigliati

Ciao a tutti,

sono un ragazzo di 22 anni e stanotte mi sono reso conto di avere un problema che vorrei risolvere.

Frequento l'università da ormai tre anni e sono riuscito a dare solamente 4 esami, non ho nessun genere di problema di comprensione e mi piace l'univesità che ho scelto e gli argomenti trattati.

Ho sempre avuto una carriera scolastica brillante durante la mia vita senza mai aver studiato molto, nel passaggio dalle superiori all'università tuttavia ho riscontrato delle difficoltà nell'organizzazione e nello studio.

Per quanto io mi organizzi e mi metta a studiare non riesco a concentrarmi molto. Dopo qualche minuto mi trovo irrimediabilmente a fare dell'altro senza quasi accorgermene, mi trovo ad esempio a leggere notizie su internet, piuttosto che a sistemare la camera o a cucinare.

Spesso cerco di forzarmi a stare seduto ma finisco col pensare ad altro per ore prima di ricordami che devo proseguire nello studio.

Al termine di ogni giornata vengo colpito puntualmente dal senso di colpa per non aver studiato e non essermi neanche goduto la giornata poichè nel tentativo di studiare ho praticamente azzerato la mia vita sociale e il tempo che dedico allo svago. Tuttavia mi riprometto sempre di recuperare il giorno seguente, cosa che puntualmente non accade.

Questa situazione ha totalmente cambiato la mia vita. Ho passato gli ultimi tre anni senza accorgermi del problema, mi sembrava sempre di avere tutto sotto controllo, di poter recuperare, ma in realtà non era cosi e ora mentre tiro le somme mi sembra di aver sprecato una grande quantità di tempo inutilmente.

Mi provoca vergogna con i miei genitori, i miei amici e mi mette particolarmente a disagio con me stesso poichè sono certo di avere le capacità per affrontare l'univerisità ma non riesco a focalizzare la mia attenzione sullo studio e mi sento un fallito e un incoscente che spreca il suo tempo prezioso.

I miei genitori mi danno del fannullone e pensano che io stia a casa a divertirmi anzichè studiare ma la mia vita sta diventando giorno per giorno più angosciante.

Vorrei cercare in qualche modo a riprendere in mano la mia vita ma non so proprio come fare, ho provato diverse volte a organizzare la mia giornata secondo degli schemi precisi ma non sono mai riuscito a rispettarli e inoltre credo che anche se ne dovessi parlare con i miei genitori la prenderebbero come una scusa per andare avanti a fare questa vita da mantenuto che per la cronaca mi mette molto a disagio e sogno di cambiare.

Qualcuno sa darmi una mano?

Grazie

Link al commento
Condividi su altri siti

 

Pubblicità


Ciao a tutti,

sono un ragazzo di 22 anni e stanotte mi sono reso conto di avere un problema che vorrei risolvere.

Frequento l'università da ormai tre anni e sono riuscito a dare solamente 4 esami, non ho nessun genere di problema di comprensione e mi piace l'univesità che ho scelto e gli argomenti trattati.

Ho sempre avuto una carriera scolastica brillante durante la mia vita senza mai aver studiato molto, nel passaggio dalle superiori all'università tuttavia ho riscontrato delle difficoltà nell'organizzazione e nello studio.

Per quanto io mi organizzi e mi metta a studiare non riesco a concentrarmi molto. Dopo qualche minuto mi trovo irrimediabilmente a fare dell'altro senza quasi accorgermene, mi trovo ad esempio a leggere notizie su internet, piuttosto che a sistemare la camera o a cucinare.

Spesso cerco di forzarmi a stare seduto ma finisco col pensare ad altro per ore prima di ricordami che devo proseguire nello studio.

Al termine di ogni giornata vengo colpito puntualmente dal senso di colpa per non aver studiato e non essermi neanche goduto la giornata poichè nel tentativo di studiare ho praticamente azzerato la mia vita sociale e il tempo che dedico allo svago. Tuttavia mi riprometto sempre di recuperare il giorno seguente, cosa che puntualmente non accade.

Questa situazione ha totalmente cambiato la mia vita. Ho passato gli ultimi tre anni senza accorgermi del problema, mi sembrava sempre di avere tutto sotto controllo, di poter recuperare, ma in realtà non era cosi e ora mentre tiro le somme mi sembra di aver sprecato una grande quantità di tempo inutilmente.

Mi provoca vergogna con i miei genitori, i miei amici e mi mette particolarmente a disagio con me stesso poichè sono certo di avere le capacità per affrontare l'univerisità ma non riesco a focalizzare la mia attenzione sullo studio e mi sento un fallito e un incoscente che spreca il suo tempo prezioso.

I miei genitori mi danno del fannullone e pensano che io stia a casa a divertirmi anzichè studiare ma la mia vita sta diventando giorno per giorno più angosciante.

Vorrei cercare in qualche modo a riprendere in mano la mia vita ma non so proprio come fare, ho provato diverse volte a organizzare la mia giornata secondo degli schemi precisi ma non sono mai riuscito a rispettarli e inoltre credo che anche se ne dovessi parlare con i miei genitori la prenderebbero come una scusa per andare avanti a fare questa vita da mantenuto che per la cronaca mi mette molto a disagio e sogno di cambiare.

Qualcuno sa darmi una mano?

Grazie

dai !|

Link al commento
Condividi su altri siti

 

Ciao a tutti,

sono un ragazzo di 22 anni e stanotte mi sono reso conto di avere un problema che vorrei risolvere.

Frequento l'università da ormai tre anni e sono riuscito a dare solamente 4 esami, non ho nessun genere di problema di comprensione e mi piace l'univesità che ho scelto e gli argomenti trattati.

Ho sempre avuto una carriera scolastica brillante durante la mia vita senza mai aver studiato molto, nel passaggio dalle superiori all'università tuttavia ho riscontrato delle difficoltà nell'organizzazione e nello studio.

Per quanto io mi organizzi e mi metta a studiare non riesco a concentrarmi molto. Dopo qualche minuto mi trovo irrimediabilmente a fare dell'altro senza quasi accorgermene, mi trovo ad esempio a leggere notizie su internet, piuttosto che a sistemare la camera o a cucinare.

Spesso cerco di forzarmi a stare seduto ma finisco col pensare ad altro per ore prima di ricordami che devo proseguire nello studio.

Al termine di ogni giornata vengo colpito puntualmente dal senso di colpa per non aver studiato e non essermi neanche goduto la giornata poichè nel tentativo di studiare ho praticamente azzerato la mia vita sociale e il tempo che dedico allo svago. Tuttavia mi riprometto sempre di recuperare il giorno seguente, cosa che puntualmente non accade.

Questa situazione ha totalmente cambiato la mia vita. Ho passato gli ultimi tre anni senza accorgermi del problema, mi sembrava sempre di avere tutto sotto controllo, di poter recuperare, ma in realtà non era cosi e ora mentre tiro le somme mi sembra di aver sprecato una grande quantità di tempo inutilmente.

Mi provoca vergogna con i miei genitori, i miei amici e mi mette particolarmente a disagio con me stesso poichè sono certo di avere le capacità per affrontare l'univerisità ma non riesco a focalizzare la mia attenzione sullo studio e mi sento un fallito e un incoscente che spreca il suo tempo prezioso.

I miei genitori mi danno del fannullone e pensano che io stia a casa a divertirmi anzichè studiare ma la mia vita sta diventando giorno per giorno più angosciante.

Vorrei cercare in qualche modo a riprendere in mano la mia vita ma non so proprio come fare, ho provato diverse volte a organizzare la mia giornata secondo degli schemi precisi ma non sono mai riuscito a rispettarli e inoltre credo che anche se ne dovessi parlare con i miei genitori la prenderebbero come una scusa per andare avanti a fare questa vita da mantenuto che per la cronaca mi mette molto a disagio e sogno di cambiare.

Qualcuno sa darmi una mano?

Grazie

Buonasera e benvenuto.

Chi in genere ha una brillante carriera scolastica come la sua tende a trascurare una parte importante della propria personalità: la creatività.

L'eccessiva dedizione allo studio può portare a un certo punto a doversi confrontare con l'altra parte di noi stessi più libera, più creativa, più irrazionale.

Ecco, non bisogna sopprimere questa nostra parte <<ribelle>> ma ,anzi, saperla accogliere e farla vivere in noi NON come un estraneo che entra all'improvviso nelle nostre <<sane abitudini>> ,ma piuttosto come una parte di noi stessi che recrimina la voglia di uscire fuori e potersi esprimere!

Saper accogliere e riconoscere le nostre <<zone ombra>>(per citare jung) può portarci a capire meglio chi veramente siamo.

Di solito gli intellettuali hanno una personalità tendenzialmente <<razionale>>:

prevale il <<pensiero calcolante>> piuttosto del <<pensiero creativo>>.

L'eccessiva razionalizzazione delle cose può portare a organizzare la vita come se fosse un algoritmo o una equazione che DEVE tornare: x=2.

Invece la vita come la natura è molto più creativa che razionale.

L'eccessiva organizzazione, il volere a tutti i costi avere un controllo ''calcolato'' sulla propria vita al fine di evitare spiacevoli sorprese, può portare con l'andare del tempo a confrontarsi con fastidiosi stati d'ansia.

Se lei si accorge di trovare difficoltà a concentrrsi sugli studi, evidentemente la sua anima sta recriminando quella parte di lei più creativa che ha bisogno di esprimersi.

Potrebbe esserle utile dedicarsi oltre allo studio anche a attività ricreative: come lo sport, la musica, il disegno.

Link al commento
Condividi su altri siti

 

Unisciti alla conversazione

Adesso puoi postare e registrarti più tardi. Se hai un account, registrati adesso per inserire messaggi con il tuo account.

Ospite
Rispondi

×   Incolla come testo formattato.   Incolla invece come testo normale

  Sono permesse un massimo di 75 faccine.

×   Il tuo link è stato inserito automaticamente.   Visualizza invece come link

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato.   Editor trasparente

×   Non puoi incollare le immagini direttamente. Carica o inserisci immagini dall'URL.

  • Navigazione recente   0 utenti

    • Non ci sono utenti registrati da visualizzare in questa pagina.


×
×
  • Crea nuovo/a...

Informazione importante

Navigando questo sito accetti le nostre politiche di Politica sulla Privacy.