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Dipendenze affettive, prime esperienze, ferita tremenda


Blabluka

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Buonasera,

mi chiamo Davide. Ho 20 anni. Sono reduce da una bruttissima storia e non so come rialzarmi.

Mi sono innamorato di una mia compagna di un ambiente musicale di provincia. Dopo mesi di flirt ci siamo ritrovati a fare un corso di canto insieme (questo ad Agosto 2011) e da lì è iniziato tutto. Lei mi voleva, ma non poteva avermi perché era fidanzata e non voleva sacrificare la sua relazione per me. È sempre stato un "tira e molla": già tre giorni dopo l'inizio del corso mi disse che aveva sbagliato, che dal giorno dopo sarebbe stata diversa. Stetti male già allora, dopo tre giorni. Pochi giorni dopo il corso abbiamo iniziato a sentirci ossessivamente al telefono, fino a poi vederci per "prendere un caffè". Quel caffè è stata la mia prima esperienza sessuale con una donna. Da allora siamo stati amanti, io le ho dato tutto me stesso, ero sempre disponibile per lei, mettevo la mia volontà ed il mio amor proprio in secondo piano per lei, aspettando che un giorno lasciasse il suo ragazzo. Questa persona ha subito un abuso fisico, è soggetta a forti attacchi di panico con comportamenti paranoidi e io non mi sono mai sentito legittimato ad arrabbiarmi con lei o ad aggredirla, sono stato sempre comprensivo fino ad oggi.

Il 15 Settembre tentò di allontanarmi, perché non voleva più essere disonesta con il suo ragazzo. Il 25 Settembre mi sono ammalato al cuore, di una condizione fortunatamente reversibile, allorché lei mi si è riavvicinata, mi è venuta a trovare in ospedale assiduamente, l'attrazione fisica era talmente forte che l'abbiamo fatto anche lì, l'ultimo giorno del mio ricovero. Dopo l'ospedale mi ha lasciato di nuovo, il 9 Ottobre, mentre ero convalescente, imbottito di medicine e con le labbra screpolata. Ho avuto pochissime notizie di lei per più di un mese, aspettando le successive prove del coro nella speranza di vederla ed alcolizzandomi nel frattempo. Ho iniziato un percorso di psicoterapia. A fine Novembre si è ripresentato il solito corso... da lì il riavvicinamento. Abbiamo ricominciato a sentirci, ma lei aveva una irrazionale "paura" di me. Il 17 Dicembre siamo andati a fare una gita con il coro, per una serie di concerti lontano. Tra conflitti e lotte alla fine ci siamo masturbati in autobus e la storia è ricominciata. Stavolta però sembrava diverso, sembrava fosse innamorata di me. Diceva che mi amava, che voleva condividere tutto con me, che sentiva il suo corpo come "solo mio", che non sopportava più di stare con lui ma che non avrebbe più voluto stare con nessuno (questo esattamente un mese fa). A me sarebbe andato bene, mi sembrava un miracolo poter condividere tutto con lei, senza pretendere impegni ufficiali. Un mese fa ha lasciato il suo ragazzo, e da allora è diventata un'altra persona. Non mi ha più detto "ti amo", non abbiamo mai avuto un giorno senza un problema. Finché quindici giorni fa ha ricontattato un suo vecchio amante (con cui aveva già tradito il suo ragazzo), ha iniziato a vederlo "da amico", fino a darsi completamente a lui. Ha dato a lui, in quindici giorni, tutto quello che io ho desiderato e sognato in sei mesi: l'intimità di dormire insieme, la possibilità di trascorrere una giornata insieme alla persona amata (e non qualche ora di sesso clandestino). Adesso dice che è innamorata di lui, che per lei sono solo un amico, e cosa più difficile da sopportare: ha intenzione di fidanzarsi con lui.

Io mi sento una vittima di una persona insana. Sento che i miei sentimenti sono stati violentati ripetutamente da questa persona, sento che non potrò mai più avere un qualcosa di così coinvolgente, appagante e bello con nessuno. La vita mi ha fatto sempre schifo, e senza di lei non so cosa farmene. Lei è arrivata dopo il mio diploma di scuola superiori ed ha segnato l'inizio della mia vita: prima la mia vita era dormire il pomeriggio e guardare telefilm alla sera, ho sempre avuto solo la musica e la condividevo con lei. Stamani ho superato l'esame di teoria per conseguire la patente, ma non ci trovo nessuna gioia sapendo che l'automobile non mi servirà per andare da lei. Da un lato sono arrabbiato come una iena, per quello che mi ha fatto. Dall'altro vorrei solo riabbracciarla. Il mio terapeuta dice che la soluzione non è spiegarmi il suo comportamento e controllarla: ma il distacco. Però stasera la rivedo alle prove e ho paura. Sopratutto, ho paura del mio futuro, ho paura della sofferenza che dovrò affrontare senza di lei.

Questo è in sintesi quel che mi è successo. Ci sono tantissimi altri dettagli, ve li rivelerò in seguito se sarete interessati alla mia storia.

Grazie,

Davide

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Buonasera.

Condivido quello che ti ha suggerito il tuo terapeuta: dovresti cercare di elaborare l'abbandono con il distacco.

Il distacco nel senso di distacco mentale.

Prova questa tecnica: quando ti ricapiterà di vederla se lei ti saluta tu la saluterai...

poi devi concentrarti e incentrarti consapevomente sul qui e adesso:

ossia devi cercare di in-centrarti su quello che devi fare in quel momento: ovvero devi in-centrarti sulla tua musica.

Come se tu fossi solo, che gli altri non ci siano: solo tu e la tua musica.

Prova a ripeterti mentalmente: "sono qui adesso, sono solo in compagnia della mia musica, la musica che amo".

Ripetendoti mentalmente questa frase ti accorgerai di avere la sensazione come se tu ti estraniassi da tutto il contesto; devi immaginarti di vederti in terza persona mentre suoni la tua musica.

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Buonasera.

Condivido quello che ti ha suggerito il tuo terapeuta: dovresti cercare di elaborare l'abbandono con il distacco.

Il distacco nel senso di distacco mentale.

Prova questa tecnica: quando ti ricapiterà di vederla se lei ti saluta tu la saluterai...

poi devi concentrarti e incentrarti consapevomente sul qui e adesso:

ossia devi cercare di in-centrarti su quello che devi fare in quel momento: ovvero devi in-centrarti sulla tua musica.

Come se tu fossi solo, che gli altri non ci siano: solo tu e la tua musica.

Prova a ripeterti mentalmente: "sono qui adesso, sono solo in compagnia della mia musica, la musica che amo".

Ripetendoti mentalmente questa frase ti accorgerai di avere la sensazione come se tu ti estraniassi da tutto il contesto; devi immaginarti di vederti in terza persona mentre suoni la tua musica.

Non lo so, sono sempre stato solo, non ho più voglia di rimanere solo.

Vorrei poter essere forte e dipendere solo da me stesso. Ma ho troppo disprezzo per la vita umana, mi sa, per fare lo sforzo così grande di costruirmi qualcosa di mio. Temo di essere destinato a dover dipendere da qualcosa, o qualcuno. Ora come ora dal mio letto.

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  • 2 weeks later...

Ciao Davide,leggendo il tuo post mi sono ricordato quando amche io ho vissuto una situazione analoga alla tua e quello che mi sento di dirti e' che tutto passa prima o poi,la tua mi pare molto una ossessione verso tale ragazza (come io al suo tempo),ma se Levi ciò ti rendi conto (tu da solo trall'altro) che sei stato vittima di una persona che al suo stesso tempo nn e' stabile di suo. Detto ciò nn significa che devi odiarla (amche xche cosi facendo rimani Cmq sempre ancorato a lei,ti ricordo che anche i sentimenti negativi sono pur sempre sentimenti),il mio consiglio e di lasciarti trasportare dal vento (circostanze),nn cercare di rivoluzionarti interiormente xche servira' a ben poco,lascia invece andare le cose,cerca di arrivare al punto che tale persona ti rimane indifferente quando ti capita di vederla (telo dice uno che ha atteso una sua collega di lavoro x anni che lasciasse il marito e nn lo ha mai fatto, e tutt'ora ci si vede tutti i giorni a lavoro xche colleghi). I vari malati sono loro in quanto nn coscienti di quello che vogliono dalla vita,il rischio e' che chi si innamora di tali persone potrebbe tranquillante uscirne consumato e logorato x il nulla mentre loro continuerebbero a fare la loro vita salterella sia in fatti che in pensieri senza neanche accorgersi del male che hanno potuto arrecare alle persone con il loro modo di fare (ti predico che hanno sempre una scusa valida x loro stessi quindi inutile fargli vedere il proprio punto di vista,al limite ricevi un mi dispiace,che fidati meglio nn averlo). come già ti hanno consigliato io amche se fossi al posto tuo mi concentrerei e sforzerei nel pensare a quello che sto facendo in quel luogo dove sono,io ci combattevo tutti i giorni con tale stessa circostanza e ora dopo tempo devo dire che sono parecchio meno ferito e ringiovanito. Ovvio,capita il giorno che accuso un minimo e tendo a incupirmi,xo poi quello che conta e' la media dei giorni e ci si riesce ad uscirne. :)

Spero che la mia testimonianza posso averti un minimo in qualche modo aiutato.

Ciao. :)

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Ciao Davide,leggendo il tuo post mi sono ricordato quando amche io ho vissuto una situazione analoga alla tua e quello che mi sento di dirti e' che tutto passa prima o poi,la tua mi pare molto una ossessione verso tale ragazza (come io al suo tempo),ma se Levi ciò ti rendi conto (tu da solo trall'altro) che sei stato vittima di una persona che al suo stesso tempo nn e' stabile di suo. Detto ciò nn significa che devi odiarla (amche xche cosi facendo rimani Cmq sempre ancorato a lei,ti ricordo che anche i sentimenti negativi sono pur sempre sentimenti),il mio consiglio e di lasciarti trasportare dal vento (circostanze),nn cercare di rivoluzionarti interiormente xche servira' a ben poco,lascia invece andare le cose,cerca di arrivare al punto che tale persona ti rimane indifferente quando ti capita di vederla (telo dice uno che ha atteso una sua collega di lavoro x anni che lasciasse il marito e nn lo ha mai fatto, e tutt'ora ci si vede tutti i giorni a lavoro xche colleghi). I vari malati sono loro in quanto nn coscienti di quello che vogliono dalla vita,il rischio e' che chi si innamora di tali persone potrebbe tranquillante uscirne consumato e logorato x il nulla mentre loro continuerebbero a fare la loro vita salterella sia in fatti che in pensieri senza neanche accorgersi del male che hanno potuto arrecare alle persone con il loro modo di fare (ti predico che hanno sempre una scusa valida x loro stessi quindi inutile fargli vedere il proprio punto di vista,al limite ricevi un mi dispiace,che fidati meglio nn averlo). come già ti hanno consigliato io amche se fossi al posto tuo mi concentrerei e sforzerei nel pensare a quello che sto facendo in quel luogo dove sono,io ci combattevo tutti i giorni con tale stessa circostanza e ora dopo tempo devo dire che sono parecchio meno ferito e ringiovanito. Ovvio,capita il giorno che accuso un minimo e tendo a incupirmi,xo poi quello che conta e' la media dei giorni e ci si riesce ad uscirne. :)

Spero che la mia testimonianza posso averti un minimo in qualche modo aiutato.

Ciao. :)

Disprezzo per la vita umana????????' ma v.fc. .Ma che ti sembra che il mondo ruoti intorno a te?. Ma fatti la tua vita e cerca di aver rispetto per te e per gli altri.Non ti vuole? basta,lascia stare.

Gli piaceva fare sesso con te e adesso non più???accetta e volta agina.

La ami ancora? ma lei no e quindi che vuoi fare?.

Disprezzo per la vita......sinceramente un ragazzino che dice , merita uno schiaffo. Scusami la franchezza e la durezza, ma potresti essere mio figlio. Non è un'attacco a te Davide ma al ragazzo di 22 anni.

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Non lo so, sono sempre stato solo, non ho più voglia di rimanere solo.

Vorrei poter essere forte e dipendere solo da me stesso. Ma ho troppo disprezzo per la vita umana, mi sa, per fare lo sforzo così grande di costruirmi qualcosa di mio. Temo di essere destinato a dover dipendere da qualcosa, o qualcuno. Ora come ora dal mio letto.

Potresti prendere in considerazione l'idea di farti dipendere dalla musica che è la tua passione.

Saluti.

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Eccomi qui, scusami testafusa ,ma ho sbagliato a quotarti.Quel che dicevo non aveva nulla a che fare con ciò che hai scritto ahahahhah :Batting Eyelashes: .

Purtroppo sono franetta con questo forum, non so bene come muovermi per rispondere e forse ora ho capito :teasin1125tc: .

Ciao testafusa e scusami se ti ho confuso le idee, effettivamente sarebbe capitato anche a me :Thinking: .

ciao :crazy:

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tu la ami? se sì allora vuoi il suo bene vero? quindi lascia che lei viva ciò che vuole e con chi vuole. Dovresti sentirti felice se lei è felice invece di pensare che l'altro ha avuto tutto ciò che tu non hai avuto. Evidentemente lei ha scelto così e tu, se la ami, allora ccetti anche la sua scelta e pensi solo al suo bene, non al tuo! Altrimenti il tuo non è amore, è solo posesso! :Shame On You:

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Caro Davide,

devi cercare di fare uno sforzo per capire che quella che hai vissuto, per quanto comporti sofferenza, è ESPERIENZA DI VITA e ti aiuterà in futuro a fare scelte migliori.

Non disprezzare la vita: non comporta solo sofferenza, ma anche gioia.

Se vedi solo il tuo dolore, allora ti stai abbandonando ad una visione distorta.

Sei giovane, hai una passione straordinaria (la musica), se ti fermi un attimo a pensarci non hai nulla di grave di cui lamentarti, nulla di essenziale che ti manchi per stare bene.

Cerca di pensare di più a te stesso, a ciò che PUOI fare SE LO VUOI e SE TI IMPEGNI.

Credimi, puoi fare 10000 cose. Basta solo che LA SMETTI DI LAMENTARTI E DI AUTO-COMMISERARTI.

Non fraintendermi, capisco che hai sofferto e che è difficile superare questo periodo.

Però, DEVI SCUOTERTI! Non puoi continuare a piangerti addosso, bloccandoti nella passività.

MUOVITI, FAI, ALZATI DAL LETTO, ESCI, CORRI, SUONA, CANTA...VIVI.

Un abbraccio :)

PS

Incontrerai altre donne e vivrai altre storie d'amore, coi lati belli e coi lati brutti ;)

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