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la comunicazione nella coppia


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Ciao a tutti!

Si dice che la comunicazione sia il miglior modo per rafforzare una coppia, ma sembra non funzionare con me:

quando cerco di parlare con il mio compagno lui mi ascolta, ma si stufa presto e non mi sento rispettata. cerco di essere concisa e diretta, mi sforzo a farlo, anche se non è facile, cerco di evitare le paternali, anche se mi può accadere di farlo (e posso immaginare che sia anche fastidioso riceverle) e poi mi impegno a cercare di lavorare meglio per rafforzare la complicità. Io non sono mai stata molto brava a creare complicità con la gente in genere e credo che questo sia un po' un mio problema in quanto non ho grandi alleati nella mia vita, perché di carattere sotto certi aspetti sono molto indipendente. però almeno in coppia credo sia necessario ed invece non avviene bene. tanto che sento sempre che il mio compagno tende a difendere di più il suo amico o la sua famiglia (di nascita) di me, eppure sono io la sua famiglia da due anni a questa parte. così, lui stesso me l'aveva detto tempo fa, che non sempre lui mi dice tutto perché evita eventuali fraintendimenti che potrebbero portare a discussioni. Io ho la tendenza ad essere paranoica ed è vero che in me scattano dei meccanismi mentali negativi. un esempio molto stupido e recentissimo, ma che rende bene l'idea credo, è questo: solo ieri mi aveva detto che sarebbe andato in alcuni negozi per cercare una cosa e poi oggi gli è scappato di dire a un collega con me presente, che era andato in un supermercato... e poi ha aggiunto:"ah già! non dovevo dirlo questo", guardando me. a parte che non mi sembrava ci fosse stato nulla di male se anche fosse andato anche al supermercato... ma ammetto che invece sono rimasta infastidita più che altro proprio per la sua frase "ah già! non dovevo dirlo questo", come se, ogni volta che esce per conto suo, andasse in chissà quale luogo proibito e non me lo dicesse. ammetto che se anche non mi dicesse tutto non mi interessa, non gli ho mai fatto il terzo grado di nulla... ma perché però si comporta così? perché mi comunica dicendomi una cosa del genere, mi chiedo? dovrei chiederglielo forse... (se ci fosse una buona comunicazione, sì) ed invece ho paura della sua reazione, perché incomincerebbe ad alzare gli occhi al cielo, e farebbe il seccato, dicendo che sono eccessiva e mi faccio troppi pensieri etc... così evito... e faccio finta di non sentire...

ma alla fine di tutto, siccome questo esempio è un meccanismo che si ripete abbastanza di frequente, va bene così, mi chiedo? dovrei imporgli di parlare di più? di chiedergli le cose? faccio bene a fare orecchie da mercante? mah...

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Ciao a tutti!

Si dice che la comunicazione sia il miglior modo per rafforzare una coppia, ma sembra non funzionare con me:

quando cerco di parlare con il mio compagno lui mi ascolta, ma si stufa presto e non mi sento rispettata. cerco di essere concisa e diretta, mi sforzo a farlo, anche se non è facile, cerco di evitare le paternali, anche se mi può accadere di farlo (e posso immaginare che sia anche fastidioso riceverle) e poi mi impegno a cercare di lavorare meglio per rafforzare la complicità. Io non sono mai stata molto brava a creare complicità con la gente in genere e credo che questo sia un po' un mio problema in quanto non ho grandi alleati nella mia vita, perché di carattere sotto certi aspetti sono molto indipendente. però almeno in coppia credo sia necessario ed invece non avviene bene. tanto che sento sempre che il mio compagno tende a difendere di più il suo amico o la sua famiglia (di nascita) di me, eppure sono io la sua famiglia da due anni a questa parte. così, lui stesso me l'aveva detto tempo fa, che non sempre lui mi dice tutto perché evita eventuali fraintendimenti che potrebbero portare a discussioni. Io ho la tendenza ad essere paranoica ed è vero che in me scattano dei meccanismi mentali negativi. un esempio molto stupido e recentissimo, ma che rende bene l'idea credo, è questo: solo ieri mi aveva detto che sarebbe andato in alcuni negozi per cercare una cosa e poi oggi gli è scappato di dire a un collega con me presente, che era andato in un supermercato... e poi ha aggiunto:"ah già! non dovevo dirlo questo", guardando me. a parte che non mi sembrava ci fosse stato nulla di male se anche fosse andato anche al supermercato... ma ammetto che invece sono rimasta infastidita più che altro proprio per la sua frase "ah già! non dovevo dirlo questo", come se, ogni volta che esce per conto suo, andasse in chissà quale luogo proibito e non me lo dicesse. ammetto che se anche non mi dicesse tutto non mi interessa, non gli ho mai fatto il terzo grado di nulla... ma perché però si comporta così? perché mi comunica dicendomi una cosa del genere, mi chiedo? dovrei chiederglielo forse... (se ci fosse una buona comunicazione, sì) ed invece ho paura della sua reazione, perché incomincerebbe ad alzare gli occhi al cielo, e farebbe il seccato, dicendo che sono eccessiva e mi faccio troppi pensieri etc... così evito... e faccio finta di non sentire...

ma alla fine di tutto, siccome questo esempio è un meccanismo che si ripete abbastanza di frequente, va bene così, mi chiedo? dovrei imporgli di parlare di più? di chiedergli le cose? faccio bene a fare orecchie da mercante? mah...

Imporgli a parlare di più?????ma assolutamente no, non credo proprio.Anzi io al posto tuo lascerei stare le cose cosi.Se poi omette di dirti dove va tu fa finta di fregartene.Personalemnte la penso come te, se non c'è nulla di male ,perchè non dirlo.Ma evidentemente esistono teste diverse da noi. Credo che insistere per come vorresti fare, porterebbe solamente ad un peggioramento della situazione. Che poi difenda più la famiglia d'origine,sta cosa mi fa davvero incavolare , ho lo stesso problema. Io sono arrivata al punto di fregarmene, neanche ci litigo piu con marito, ma automaticamnte me ne sono pure allontanata.Gli ho sempredetto '' tu,ti dovrai spaventare il giorno in cui non mi arrabierò più'' e questo è avvenuto ,ma nulla è cambiato.Sono rimasta incastrata nella mia stessa rete. Non c'è niente di peggio che cercare di risvegliare chi dorme, perchè può fare come i bambini,appena svegli strillano e per calmarli ce ne vuole. E tu sei sempre quella che cerca di lasciare in piedi le cose. Se dopo due anni è cosi, vuol dire che questo è il suo temperamento.

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nella coppia (cosi come in ogni altro campo o tipo di relazione) la comunicazione mica avviene solo tramite il canale verbale, ma anche attraverso più livelli: da quello visivo, fisico, gestuale, fino a quello attraverzo "terzi incomodi" (amici, parenti, figli ecc), attraverso le faccende di casa pure, i ruoli, attraverso (sopratutto) l'intimità sessuale (anche l'assenza di tale attività è un modo per dire qualcosa), ecc ecc ecc.

ad esempio, guarda questo che bel bombolone di comunicazione:

(se ci fosse una buona comunicazione, sì) ed invece ho paura della sua reazione, perché incomincerebbe ad alzare gli occhi al cielo, e farebbe il seccato, dicendo che sono eccessiva e mi faccio troppi pensieri etc... così evito... e faccio finta di non sentire...

un sacco di informazioni vengono scambiate in questo modo, e da esse si attuano poi i relativi comportamenti (tra cui magari, anche quello tuo di venire a scriverlo qua), da ambo le parti :ola (4):

ma alla fine di tutto, siccome questo esempio è un meccanismo che si ripete abbastanza di frequente, va bene così, mi chiedo? dovrei imporgli di parlare di più? di chiedergli le cose? faccio bene a fare orecchie da mercante? mah...

nessuno di questi :Big Grin:

dovete "semplicemetne" cercare di capire cos'è che vi dite o vi volete dire, e il modo con cui lo fate, cosi da potervi regolare su un canale comune, in quanto è possibile che ora non vi capiate (se cosi è) proprio per questo :Thinking:

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ehi, grazie per le vostre risposte!

vi@letta mi dispiace che anche tu abbia lo stesso problema, ma come vedo non sei l'unica... qual'è la famiglia adesso? non dico di dimenticare la famiglia d'origine o di non difenderla se necessario, ma la famiglia attuale vale forse meno? o è quella che ci siamo scelti? la prima non ce la siamo scelta, la seconda sì... questo dovrebbe essere il meccanismo che porterebbe a difenderla meglio ed invece non è per tutti uguale evidentemente! dovrebbero i nostri mariti rendersene conto ad un certo punto, no? questa cosa mi delude un po'... così di conseguenza la complicità... :(:

caro egocentrum certo che ci sono diversi canali di comunicazione anche più complessi del linguaggio puro... a volte decifrarli ed interpretarli diventa complicato... bisognerebbe fare un corso solo di quelli!!!

dovete "semplicemetne" cercare di capire cos'è che vi dite o vi volete dire, e il modo con cui lo fate, cosi da potervi regolare su un canale comune, in quanto è possibile che ora non vi capiate (se cosi è) proprio per questo :Thinking:

questa tua frase invece non l'ho capita, me la spieghi per favore? :D:

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questa tua frase invece non l'ho capita, me la spieghi per favore? :D:

essendoci più livelli di comunicazione, spesso le persone non si capiscono poichè pur parlando della stessa cosa, lo fanno su piani differenti.

ad esempio, riprendiamo la bomboletta di comunicazione di prima:

se ci fosse una buona comunicazione, sì) ed invece ho paura della sua reazione, perché incomincerebbe ad alzare gli occhi al cielo, e farebbe il seccato, dicendo che sono eccessiva e mi faccio troppi pensieri etc... così evito... e faccio finta di non sentire...

è un pezzetto di quello che hai scritto ma mi sembra abbastanza corposo e sufficiente di per sè:

1- secondo te tuo marito cosa ti potrebbe voler dire alzando gli occhi al cielo ecc.?

2- e tu evitando e facendo finta di non sentire, cosa gli vuoi dire a lui?

3- e secondo te lui cosa pensi che gli stai dicendo con il tuo evitamento e le orecchie da mercante?

4- torna alla domanda 1.

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sì, è vero che i messaggi fisici dicono molte cose...

in questo esempio è abbastanza chiaro ed intuitivo il significato di quello che si trasmette con il linguaggio del corpo, che sono gesti marcati... ma ci sono gesti molto più sottili (direi subdoli) che riuscire ad identificarli ed interpretarli diventa complicato... e secondo me sono quelli i messaggi più importanti.

poi, le cose non dette, possono essere male interpretate, ecco perché forse la comunicazione verbale diventerebbe importante...

non voglio creare un quadro di lui così negativo in questo post, perché non è una persona affatto cattiva, però io sento che a volte mi prende velatamente un po' in giro con gli amici in qualche occasione e a volte vuole farmi sentire in difetto e in questo caso il rispetto nei miei confronti viene meno. parlarne? non parlarne? se fossi altrettanto brava a ricambiare (occhio per occhio...) ma alla fine servirebbe? mah! ho molti dubbi in proposito, anzi, magari alimenta solo negatività.

ieri in tutta la giornata ero serena, poi alla sera mi sono improvvisamente un po' innervosita per motivi personali, un po' di pensieri legati alla mia salute perché so che ho la tendenza ad essere ipocondriaca... lui se n'è accorto e mi fa:"parliamone!" ok e così è stato... solo che dentro di me sapevo che se gli avessi comunicato i miei malumori avrebbe avvertito un peso che fa fatica a reggere e difatti stava quasi andando in panico e incominciava a dire che io vedo troppo nero, che ho questi sbalzi d'umore tec... e io per sdrammatizzare ho detto che sono fatta così, sono tendenzialmente emotiva (infondo un po' come tante donne) e di non darci troppo peso... e poi ho detto, "massì dai, mi è passato... ascoltiamo un po' di musica..." ma dentro di me non avevo ancora bene risolto questo stato d'animo... che fare?

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la comunicazione diventa quasi impossibile quando la persona che ti ama non accetta i cambiamenti, positivi, che sono avvenuti in te grazie ad un percorso terapeutico che ti ha portata a scoprire una parte di te che prima reprimevi. Ogni volta che riprendo l'argomento la sua rabbia sfocia nella tragedia, perchè lui pensava che io rimanessi sempre quella, invece io sono cresciuta e lui no, e non gli interessa nemmeno evolversi, quindi il discorso che cerco di fargli io non lo recepisce proprio! Lo scambio fisico, visivo e gestuale invece funziona bene. E' strano no?

Comunque va a finire che anche io evito di prendere certi argomenti, come fa il marito di niki, perchè so che poi la reazione è sempre quella, e cioè rabbia e disperazione.

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la comunicazione diventa quasi impossibile quando la persona che ti ama non accetta i cambiamenti, positivi, che sono avvenuti in te grazie ad un percorso terapeutico che ti ha portata a scoprire una parte di te che prima reprimevi. Ogni volta che riprendo l'argomento la sua rabbia sfocia nella tragedia, perchè lui pensava che io rimanessi sempre quella, invece io sono cresciuta e lui no, e non gli interessa nemmeno evolversi, quindi il discorso che cerco di fargli io non lo recepisce proprio! Lo scambio fisico, visivo e gestuale invece funziona bene. E' strano no?

Comunque va a finire che anche io evito di prendere certi argomenti, come fa il marito di niki, perchè so che poi la reazione è sempre quella, e cioè rabbia e disperazione.

Io sto vivendo una situazione simile. Sono in psicoterapia da un anno e mezzo e mio marito non ha apprezzato i miei miglioramenti, anzi mi ha addirittura lasciata!!!

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grazie diamanda e silviag78. sì, ammetto che non aiuta il morale sapere di avere accanto qualcuno che non vuole vederti crescere e che non vuole cambiare. le resistenze sono sempre tutte lì presenti, quando meno dovrebbero essere presenti... forse qualcosa si ottiene facendo leva sulle convenienze e le motivazioni... se uno che sta cambiando ha piacere ed interesse ad aiutare l'altro a "cambiare" (perché a mio avviso vale sempre la pena provarci, se no che senso ha avuto la relazione in se?) facendo leva sulle motivazioni dell'altro, sulle convenienze che riceverebbe se cambiasse forse sarebbe più motivato e vedrebbe i cambiamenti in maniera più costruttiva dal suo punto di vista... boh?!

il mio compagno quando vede in me dei cambiamenti positivi, fin'ora ha avuto reazioni positive...

il nostro problema invece è un altro: tende a non difendermi bene se deve scegliere tra me e un famigliare a cui tiene, in certi momenti mi sminuisce un po' e certe volte mi incavolo e lui sorride con scherzo...

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