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"Dipendenza" dai carboidrati.


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Salve,

sono un uomo di 43 anni, single, probabilmente (non ho mai ricevuto una diagnosi in tanti anni di terapia) borderline.

Sono sempre stato "magro", cioè ho sempre avuto un fisico alquanto asciutto e tonico, anche perchè ho sempre frequentato palestre e fatto attività fisica (essenzialmente per cercare di essere più gradevole agli altri o, meglio, alle altre).

Da qualche mese mi sto alimentando molto male.

Una premessa essenziale da fare è che da anni soffro per la mancanza di amici, il classico gruppo con cui si impegna piacevolmente il tempo libero, oltre che per la mancanza di una compagna. Conosco delle persone con le quali mi vedo nel weekend molto sporadicamente. Generalmente trascorro il we a casa (vivo da solo) in completa solitudine; l'unica persona da cui ricevo telefonate è mia madre. Questa situazione attiva la mia tendenza alla depressione e mi procura molta sofferenza. A volte a casa, dopo ore e ore di solitudine e dopo aver esaurito i mezzi per distrarmene, mi sento così male che mi sembra di impazzire.

A parte il fatto che quasi tutte le sere ceno molto tardi (23, 24 ed oltre) con cibi tutt'altro che sani (bastoncini e cordon ble scongelati e scaldati al microonde, primi pronti in busta, scatolame vario), da qualche mese sto abusando di carboidrati, semplici e complessi.

Un paio di volte ho fatto razzia al supermercato di cibo-spazzatura, come merendine, Nutella e dolciumi in genere, che ho consumato in brevissimo tempo (mangio 10 merendine di seguito). Sono molto goloso e non ho il senso della misura: non mi accontento di una o due merendine, di 3 o 4 biscotti al cioccolato, ne mangio finchè non mi sazio o inizio ad avvertire disgusto (e ce ne vuole).

Spesso faccio colazione a casa con corn flakes e poi, giunto in ufficio, al bar mangio una brioche o un cornetto. Cioè, colazione doppia.

Sempre più spesso sento il forte desiderio di mangiare pasta/pane/biscotti/cereali/dolci.

Presumo che ciò sia connesso alla proprietà di tali alimenti di provocare il rilascio di serotonina. D'altro canto, temo che, come ho letto su un libro, mi sto assuefacendo ad essi, per cui ho bisogno di assumerne maggiori quantità per avere lo stesso "effetto coccola".

Io, che negli anni scorsi avevo la famosa tartaruga (ventre piatto e scolpito), adesso ho messo su almeno 3/4 Kg e ho notato che il mio stomaco s'è gonfiato.

E' una sensazione per me nuova e sgradevole: mi sento appesantito e quella pancia non mi piace.

Ieri, per fare un esempio, a pranzo ho mangiato 250 gr di pasta ben conditi SOLO PER NOIA, non per fame. Dopo mi sono sentito molto appesantito e ho trascorso il pomeriggio nella totale apatia.

Questo modo di mangiare, oltre che dannoso per il mio fisico, è dannoso per la mia psiche: dopo il breve periodo di gratificazione seguente l'assunzione, subentrano senso di colpa e, soprattutto, un forte senso di vuoto e di disillusione, come se mi rendessi istantaneamente conto del fatto che mangiando in quel modo non ho affatto risolto il mio problema di fondo, ma l'ho solo aggirato.

Qualsiasi consiglio sarà molto apprezzato.

Saluti

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Salve,

sono un uomo di 43 anni, single, probabilmente (non ho mai ricevuto una diagnosi in tanti anni di terapia) borderline.

Sono sempre stato "magro", cioè ho sempre avuto un fisico alquanto asciutto e tonico, anche perchè ho sempre frequentato palestre e fatto attività fisica (essenzialmente per cercare di essere più gradevole agli altri o, meglio, alle altre).

Da qualche mese mi sto alimentando molto male.

Una premessa essenziale da fare è che da anni soffro per la mancanza di amici, il classico gruppo con cui si impegna piacevolmente il tempo libero, oltre che per la mancanza di una compagna. Conosco delle persone con le quali mi vedo nel weekend molto sporadicamente. Generalmente trascorro il we a casa (vivo da solo) in completa solitudine; l'unica persona da cui ricevo telefonate è mia madre. Questa situazione attiva la mia tendenza alla depressione e mi procura molta sofferenza. A volte a casa, dopo ore e ore di solitudine e dopo aver esaurito i mezzi per distrarmene, mi sento così male che mi sembra di impazzire.

A parte il fatto che quasi tutte le sere ceno molto tardi (23, 24 ed oltre) con cibi tutt'altro che sani (bastoncini e cordon ble scongelati e scaldati al microonde, primi pronti in busta, scatolame vario), da qualche mese sto abusando di carboidrati, semplici e complessi.

Un paio di volte ho fatto razzia al supermercato di cibo-spazzatura, come merendine, Nutella e dolciumi in genere, che ho consumato in brevissimo tempo (mangio 10 merendine di seguito). Sono molto goloso e non ho il senso della misura: non mi accontento di una o due merendine, di 3 o 4 biscotti al cioccolato, ne mangio finchè non mi sazio o inizio ad avvertire disgusto (e ce ne vuole).

Spesso faccio colazione a casa con corn flakes e poi, giunto in ufficio, al bar mangio una brioche o un cornetto. Cioè, colazione doppia.

Sempre più spesso sento il forte desiderio di mangiare pasta/pane/biscotti/cereali/dolci.

Presumo che ciò sia connesso alla proprietà di tali alimenti di provocare il rilascio di serotonina. D'altro canto, temo che, come ho letto su un libro, mi sto assuefacendo ad essi, per cui ho bisogno di assumerne maggiori quantità per avere lo stesso "effetto coccola".

Io, che negli anni scorsi avevo la famosa tartaruga (ventre piatto e scolpito), adesso ho messo su almeno 3/4 Kg e ho notato che il mio stomaco s'è gonfiato.

E' una sensazione per me nuova e sgradevole: mi sento appesantito e quella pancia non mi piace.

Ieri, per fare un esempio, a pranzo ho mangiato 250 gr di pasta ben conditi SOLO PER NOIA, non per fame. Dopo mi sono sentito molto appesantito e ho trascorso il pomeriggio nella totale apatia.

Questo modo di mangiare, oltre che dannoso per il mio fisico, è dannoso per la mia psiche: dopo il breve periodo di gratificazione seguente l'assunzione, subentrano senso di colpa e, soprattutto, un forte senso di vuoto e di disillusione, come se mi rendessi istantaneamente conto del fatto che mangiando in quel modo non ho affatto risolto il mio problema di fondo, ma l'ho solo aggirato.

Qualsiasi consiglio sarà molto apprezzato.

Saluti

chissà, forse hai sempre controllato troppo il cibo e con esso i tuoi bisogni più profondi e le tue emozioni, che stanno emergendo adesso.

é molto comune, nel cibo convogliamo molte tematiche psicologiche, la pasta è buona,forse ci cerchi gratificazione per qualcosa che ti è mancato o ti manca affettivamente.

Prova a dirlo a uno psicologo se ti senti, guarda quanti libri oggi parlano del fattore dieta associato al malessere,alla depressione, allo stress,ecc.

L'ultimo che ho letto è "dimagrire senza dieta", è significativo come titolo.

Puoi confrontarti in rete con tantissimi che vanno al frigo e smangiucchiano inconsapevolmente fuori orario, colmando insoddisfazioni e vuoti, oppure si fa in altri modi, esempio comprando oggetti inutili per gratificarsi.

Comunque la strada migliore è una persona competente. Ciao.

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Credo che tanto del tuo malessere derivi dalla solitudine della quale parli.

Potresti unire l'utile al dilettevole frequentando un corso di cucina o decoro dolci o degustazioni vini...sono corsi molti interessanti, ti insegnano a cucinare in maniera sana, relativamente poco impegnativi a livello economico, ci conosci gente nuova e impari che la preparazione del cibo può diventare una passione della quale godere nella giusta misura.

Nella mia città ne fanno spesso sia nelle enoteche che nei ristoranti, sono frequentati da persone di tutte le età, durano qualche mese e gli incontri di solito avvengono la sera, un paio di giorni a settimana.

Riguardo il fatto di stare sempre solo in casa, te lo dico per esperienza, nessuno ti viene a cercare se tu non fai il primo passo. :):

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mamma mia gineprix datti na regolata, stai mangiando in quantità industriale. Attento perchè a 43 anni mica è facile dimagrire come a 20 anni. L'idea di fare un corso di cucina mi sembra veramente ecccellente. Ma ti sei mai chiesto perchè non fai vita sociale?. Sei figlio unico? non hai parenti oltre tua madre?. L'idea dello spicologo mi sembra anche sacrosanta , però ti prego se mangi cosi tano continua ad andare in palestra e magari anche tutto il pomeriggio, sempre che stare a casa ad oziare. La tua situazione è un grosso segnale di allarme a mio avviso , prendi provvedimenti. Psicologo, palestra, corsi .

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gineprix ,dimenticavo, i cordon bleue non vanno scongelati ma messi direttamente in padella :Batting Eyelashes: e se proprio hai cosi tanta fame fatti un pollo al forno e mangia tonnellate di pesce. :Batting Eyelashes:

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Grazie a tutti per le risposte.

@Lis

Molto interessante l'idea del corso di cucina, anche se mi chiedo se frequentarne uno non significherebbe avere più occasioni per mangiare. Il problema è che 3 sere alla settimana sono impegnato con un corso di ballo, per cui il tempo libero non è granchè (2 sere libere alla settimana voglio lasciarmele, sennò collasso).

Dovrei vedere se fanno lezione di sabato o domenica, che sono i giorni in cui ho più tempo libero. Magari mi informo...

Quanto al discorso relazioni sociali, di passi ne ho fatti diversi, nel senso che più volte sono uscito pur sapendo che la compagnia non sarebbe stata particolarmente stimolante e facendo centinaia di Km, con la speranza di allargare la cerchia di amicizie e conoscere persone interessanti e stimolanti.

Sinora non ho ottenuto nessuno dei due vantaggi, per cui mi sento demotivato.

Gli amici sono sempre gli stessi e, il che è peggio, non c'è sintonia.

@Violetta

Ma ti sei mai chiesto perchè non fai vita sociale?. Sei figlio unico? non hai parenti oltre tua madre?

Si, più volte, e non ho saputo rispondermi. La risposta, in realtà, sarebbe contenuta negli ultimi righi della mia risposta a Lis (proprio quassù).

Ho una sorella che abita lontano, che ha famiglia e che sento di rado, ed ho un fratello due anni più piccolo di me che abita nel mio stesso palazzo, fidanzato e convivente, con cui non ho praticamente alcuna relazione dato che abbiamo caratteri/sensibilità molto diversi e abbiamo frequentato sempre comitive diverse.

Grazie per i consigli culinari :)

Vado in palestra 3 volte a settimana e nel we vado a correre. Non basta?

@tutti

Di psicologo/psichiatra/piscoqualsiasicosa non se ne parla più, semplicemente perchè una decina di anni di terapie di vario genere con diversi terapeuti sono a mio avviso più che sufficienti. Gli ultimi counselor che m'hanno seguito (a cui sono molto affezionato e grato) m'hanno fornito tutti gli strumenti per stare bene, ma, purtroppo, non riesco ad utilizzarli.

Anticipo una risposta: al corso di ballo non ho fatto granchè amicizie perchè le lezioni sono frequentate prevalentemente da persone molto più grandi di me. Quando avrò imparato bene potrò andare nei locali frequentati anche dai miei coetanei.

CIAO :)

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Molto interessante l'idea del corso di cucina, anche se mi chiedo se frequentarne uno non significherebbe avere più occasioni per mangiare.

Dipende dalle persone...personalmente se mi cucino da sola e il risultato viene bene mi sento appagata da ciò e mangio meno...ma ognuno poi è fatto a modo suo :):

Gli amici sono sempre gli stessi e, il che è peggio, non c'è sintonia.

Ti capisco...ho il tuo stesso "problema".

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  • 5 years later...
Il 26/3/2012 at 09:41, Gineprix dice:

Ciao a tuttI! sI CERTO CALCOLA L'80% INCIDE SULL'ALIMENTAZIONE ED IL RESTANTE SULL'ATTIVITà FISICA ALLA QUALE CI DEDICHIAMO.

TI CONSIGLIO DI NON MOLLARE ! :)

 

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  • 4 months later...
Ospite Etoile

Ciao Gineprix,

Mi permetto di rispondere al tuo post, anche se sono nuova del sito, ma certamente non nuova alla problematica che tu esponi. Io soffro esattamente dello stesso disturbo, anche se forse, essendo donna, mangio un po' di meno. Nel mio caso questa situazione è strettamente correlata alla situazione di solitudine e di emarginazione di cui soffro da una vita e che credevo di avere in parte vinto con un matrimonio durato 15 anni e poi finito. Adesso, naturalmente, la solitudine è addirittura peggiorata, sia per aver perso le pochissime amicizie che avevo, sia per l'avanzare inesorabile dell'età che non permette neanche di fare progetti. E' difficile consigliarti perché vedo che ti dai già molto da fare per occuparti e non stare troppo solo in casa che è il momento in cui esplode il bisogno irresistibile. Piccole dritte, giusto per contenere il fenomeno, cercare di mangiare comunque regolarmente, piccoli pasti, ma 3 volte al giorno per non far esplodere lo stimolo della fame e senza eliminare del tutto i carboidrati, tenere in casa solo monoporzioni, anche se è una seccatura perché poi ogni giorno devi fare la spesa. Tentativi...  Ci sono in effetti dei farmaci a questo scopo. Uno psichiatra mi ha prescritto Topamax 100 mg, ma non è un farmaco proprio da poco, è uno stabilizzante dell'umore che ha come effetto collaterale la diminuzione dell'appetito. Per essere onesta io l'ho preso solo 3 giorni e pur avendo constatato un lieve miglioramento, non posso dirti molto a riguardo. Ho smesso perché non voglio usare più farmaci, nel mio caso particolare naturalmente, non riesco proprio a pensare di poter curare la solitudine e l'infelicità con una pillola. Vedo che ti impegni e che ci metti molta volontà, sono sicura che prima o poi, anche con le giuste compagnie che prima o poi incontrerai ne verrai fuori! In bocca al  lupo!

 

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  • 2 weeks later...

ciao Gineprix, 

soffro dei tuoi stessi disturbi anch'io preferisco non usare farmaci che mi creerebbero solo dipendenze e non so fino a che punto mi possano aiutare. Ogni giorno mangio per noia anche quando non ho fame. La causa principale forse è la solitudine, sicuramente è questo, ci manga la possibilità di relazionarci e di trovare appagamento appunto da un punto di vista affettivo. Non è facile trovare una soluzione ma sicuramente la risposta sta nei rapporti sociali, dobbiamo sforzarci di trovare degli amici, una compagna o compagno eccetera. Dobbiamo sforzarci di curare i rapporti con le piccole cose, andare incontro agli altri e non solo aspettare che siano gli altri a fare il primo passo. Per il cibo io sono bulimica da sempre, fin da bambina. Da alcuni anni ho modificato il modo di mangiare e sono dimagrita e sto meglio. Un consiglio fai attenzione a non esagerare con i carboidrati e scegli cibi un pò più sani, questo si può fare.

ciao

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  • 2 months later...

Buongiorno Ciao! Ho iniziato a leggere questo forum e le opinioni che le persone danno sono molto interessanti. Ho deciso di condividere anche la mia esperienza. Alcuni anni fa, ho deciso di perdere peso ... ero grasso e non potevo vivere così. Ma nessuna dieta sembrava funzionare ... Sono andato a vedere medici, nutrizionisti e speso un sacco di soldi. Niente mi ha aiutato ... Ero disperato quando ho trovato www.reductil-sibutramine.net dove ho chiesto pillole dimagranti. So che le persone considerano queste pillole dimagranti come truffe, ma mi hanno davvero aiutato ... ora sono sotto trattamento e, se interessato, ho grandi offerte nel negozio in questo momento. Spero di averti aiutato!

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