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Abusi sessuali in terapia


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E tu chiara, hai parlato di questo con il tuo abusante? se non ho capito male, ma come hai fatto ad avere tutto sto coraggio? e lui ti ha risposto tranquillamente?. No ma dico , ma siamo impazziti????, questi gironzolano ancora indisturbati?????? . sONO SENZA PAROLE, delusa e amareggiata che ancor succedono queste cose in silenzio , dietro le quinte, senza che questi vengano disturbati e senza che si vergognino neanche. Lo dimostra il fatto che ti spiega la cosa come se fosse stato un'altro, con una freddezza spaventosa.

Io ho parlato con il mio abusante perché lo ritenevo necessario, gli dovevo "restituire tutto"!

Purtroppo quello che avviene in uno studio non è controllabile, è sempre la parola di uno contro quella dell'altro, è indimostrabile! Ti confesso che quando gli ho parlato avevo portato con me un registratore, ma non l'ho acceso perché non volevo avere condizionamenti di sorta e dirgli tutto in piena libertà, onestà e schiettezza. Secondo la mia terapeuta (è presidente del centro antiviolenza in cui sono stata accolta) dovrebbe quanto meno aver capito che ciò che ha fatto comporta dei rischi e, se non altro per paura, dovrebbe non ritentare più una cosa del genere è anche prossimo alla pensione, per cui speriamo che si ritiri! Come ho già scritto io mi sono imbattuta in un bugiardo patologico (con una pessima memoria per cui si tradisce ad ogni piè sospinto), oltre che narcisista patologico, molto prossimo all'essere psicopatico, con una grande capacità manipolativa, sarebbe assolutamente inaffrontabile in un contesto neutro perché, come scrivi, è freddo nelle sue reazioni. Io ho delle prove che attestano, quanto meno, una condotta truffaldina, ma ribadisco il concetto, un processo è un terno al lotto, pur essendo dalla parte del giusto non è detto che si vinca una causa e, comunque, i tempi sono lunghissimi, nel mio caso si rischia che lo "pseudoterapeuta" muoia di vecchiaia nel frattempo! Ciò che è certo è che io mi roderei il fegato per i prossimi anni!

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Se è vero che nei primi momenti della nostra vita noi immagazziniamo.... nella tua ricerca di un uomo maturo ci può essere il bisogno (insaziabile) di essere accettata da quel padre che ti ha abbandonata...

:off_topic: lo so, scusate...

Oppure si tratta di coazione a ripetere...

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Dicendo che alcune categorie di donne sono senza diritti, intendevo dire che le stesse o non possono o non sono in grado di avvalersene (perché non credute, o troppo fragili, o povere e sole)... quindi la sostanza non cambia...

Non la sostanza cambia, perché così si fa il gioco degli abusanti, che convincono la vittima che non sarà creduta, che è solo "merce avariata", che non ha alcun diritto! Non ti sto dicendo che sia un percorso facile, ma dal ruolo di vittima sacrficale si esce, prima di tutto realizzando che non necessariamente si debba vestire tale abito per tutta la vita. I centri anti-violenza, per quanto si voglia tagliare loro i fondi, ci sono e funzionano, te lo dico per esperienza personale.

D'altro canto, ne vogliamo parlare? stiamo ancora aspettando che venga riformulata la legge sul "plagio", tolta (se non ricordo male) nel lontano '86, perché, com'era impostata era difficile da applicare...

In buona sostanza, oggi, "se tu sei stata manipolata, la colpa è tua che ti sei fatta manipolare"!!! Evvai!!!

Unica eccezione: essere dichiarati incapaci di intendere e volere al momento del fatto!!! (bella presa in giro, no?)

Se non erro il Cesap si occupa proprio dei casi di plagio.

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Oppure si tratta di coazione a ripetere...

questo me lo hanno detto!!! ritengono che sia questo il motivo... ma mi sembra tanto assurdo....

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Non la sostanza cambia, perché così si fa il gioco degli abusanti, che convincono la vittima che non sarà creduta, che è solo "merce avariata", che non ha alcun diritto! Non ti sto dicendo che sia un percorso facile, ma dal ruolo di vittima sacrficale si esce, prima di tutto realizzando che non necessariamente si debba vestire tale abito per tutta la vita. I centri anti-violenza, per quanto si voglia tagliare loro i fondi, ci sono e funzionano, te lo dico per esperienza personale.

concordo. quei centri li, sono ottimi. io non ci sono stata e non ci andro neanche perchè ormai.. ci ho fatto l abitudine ed emerge solo in certi momenti questo blocco. ma ho sentito dire chi ci lavora, e anche una ragazza che conosco che andava da paziente, che sono ottimi e molto utili!!

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mia madre lo sapeva, xke glie l ho detto io ma non la prima volta.

Non sei stata protetta e non sei stata difesa, è chiaro e pure giusto che tu sia così arrabbiata!

Hai provato a parlare con tua madre di ciò che ti è accaduto in tempi recenti?

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Non sei stata protetta e non sei stata difesa, è chiaro e pure giusto che tu sia così arrabbiata!

Hai provato a parlare con tua madre di ciò che ti è accaduto in tempi recenti?

ah ah no. no no e no. io e lei non ci parliamo. non parliamo piu di nulla. neanche del tempo che c è fuori! e cmq, è una cosa che preferisco non parlarne con lei. se proprio devo e se riusciro lo faro con qualcun altro... qualcuno delal quale potro avere veramente fiducia. (la vedo dura)

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concordo. quei centri li, sono ottimi. io non ci sono stata e non ci andro neanche perchè ormai.. ci ho fatto l abitudine ed emerge solo in certi momenti questo blocco. ma ho sentito dire chi ci lavora, e anche una ragazza che conosco che andava da paziente, che sono ottimi e molto utili!!

Mi pare di capire che frequenti un gruppo, ma che non vi si lavori, in maniera specifica, sugli abusi; posso chiederti se la tua terapeuta ha una preparazione mirata per trattare pazienti che hanno subito violenza? Ti faccio questa domanda perché gli abusati hanno bisogno di essere seguiti da uno specialista che sappia come funzionano certi meccanismi, non ci si può improvvisare in un campo così delicato, altrimenti, se va bene, non si cava un ragno dal buco, se va male si rischia di far del male, e tanto, al paziente. Ti parlo da persona che ha vissuto un'esperienza simile alla tua, so che ci si adatta, che si è capaci di condurre un'esistenza "quasi normale", che ciò che abbiamo vissuto emerge solo in determinati momenti, che i blocchi vengono fuori solo in certi frangenti e che, allora, evitiamo di fare determinate cose per non incorrervi, ma questo non è davvero vivere, diventa una sopravvivenza. Silvana sei giovanissima, datti la possibilità di non dover vivere una vita ad ostacoli, di faticare il quadruplo per ogni cosa, non è giusto e non te lo meriti, perché devi pagare per qualche cosa di cui tu non hai davvero nessuna colpa?

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Se non erro il Cesap si occupa proprio dei casi di plagio.

Conosco personalmente Lorita Tinelli... So del prezzo che sta pagando, da anni, per difendere due ragazzine abusate nella psico-setta Arkeon...

Nel loro sito viene segnalato anche un allarme psicologi abusivi, con un articolo di Repubblica.

Conosco anche Maurizio Alessandrini, del fa.vi.s, qui a Rimini, ma... stiamo ancora ad aspettare una legge sul plagio... Siamo in tanti a chiederla, per poter strappare i nostri figli (o altri familiari) dalle sette.

Per il centro antiviolenza, ti ringrazio per l'informazione, terrò presente... ma oramai, per me, è tardi...

Grazie Chiara!

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P.S. 'sta cosa del condono non la sapevo... è scandalosa!

Aspé...bisogna un po' chiarirla questa storia del "condono".

Non ho capito bene una cosa: se la persona a cui si era rivolta chiarachiara ha usufruito del cosiddetto da lei "condono" dovrebbe risultare allora iscritta all'albo degli psicoterapeuti, ma lei sostiene che non lo è, per cui non capisco cosa condonasse questo condono.

Un'altra cosa che non ho capito è come ha fatto a dedurre da un'indagine presso l'Ordine che la tal persona non era laureata: si può essere benissimo laureati in psicologia e non essere iscritti all'Ordine degli psicologi, così come si può essere specializzati in psichiatria ed essere iscritti all'Ordine dei medici e non a quello degli psicologi, per cui la risposta negativa dell'Ordine degli psicologi non indica necessariamente che la persona non sia laureata.

C'è da chiarire che l'albo degli psicoterapeuti (non è un Ordine a sé, ma un elenco in seno ad un Ordine professionale) é stato istituito in tempi recenti, così come la facoltà di psicologia. Al momento dell'istituzione di tale albo, perciò gli esami che oggi vengono sostenuti a psicologia (ma non solo, bada bene) o esami che comprendevano materie psicologiche venivano sostenuti in altre facoltà (ovvio, psicologia non c'era...). Pertanto, quando si è istituito l'albo degli psicoterapeuti, i laureati fino ad una certa data di altre facoltà che avevano sostenuto dei percorsi mirati potevano iscriversi all'albo anche se non erano in possesso di una laurea in psicologia. Da una certa data in poi non era più possibile perché si era creato un nuovo corso universitario.

Ciò non vuol dire che se si commettono abusi, anche se iscritti regolarmente ad albi ed ordini, non si debba assumerne le responsabilità.

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no, non mi faro mai calpestare! mai. mai piu. Io con lei cerco sempre di rispondere con umanità, sempre!! ma poi ricevo risposte che o mi allontano o rispondo male. ad ogni azione c è una reazione e lei deve capire questo. deve capire che dall altra parte c è un essere umano al di la che sia sua figlia o meno, al mondo si vive cosi. tu fai, io ricevo, io ti rispondo.. e ti rispondo in base a cio che mi dici o fai o chiedi. Io, non riesco piu a non essere fredda!!! anni fa ero normale, facevo tutto quello che fanno le persone. ma ora, non ci riesco piu. e soprattutto se mi impegno a ad essere cosi, cioè ad essere piu dolce etc, sento proprio che faccio uno sforzo disumano... fino qualche tempo fa riuscivo ancora a sforzarmi ogni tanto. ora non piu. non ci riesco, mi stanca, mi fa diventare piu nervosa, e il mio corpo agisce di conseguenza. infatti, gia da 3 mesi se non piu ho la psoriasi da stress... non riesco fisicamente!!! non ci riesco piu!! forse solo se mia madre fosse piu NORMALE COME PERSONA, riuscirei appena appena di piu, ma con tanto tempo e tanta fatica!!! per farti un esempio, proprio ieri sera, è venuto un mio amico a casa mia (uno che lavora con me) xke stiamo facendo un lavoro.. mia madre lo ha visto e non lo ha praticamente neanche salutato e poi le ho detto "vai a letto che sei stanca" e lei ha alzato subito la voce da incazzata.... tu immagina come io ci sono rimasta.. con quel mio amico li... cioè... mi è salito un nervoso che l avrei ammazzata!!!! rispetto dove ca*** sta??? e poi, ti incazzi xke ti ho detto una cosa simile????? guarda è una situazione insostenibile!!!! insostenibile!"! e se continua cosi, io do giu da matta!! ora sono buona buona, ma se continua cosi, le cose finiscono MOLTO MALE!!!!!! io ho provato a chiamare la mia terapeuta e fissare un appuntamento ma lei insiste con sti cavoli di gruppi... a me non servono a niente i gruppi, io ho bisogno di andare da lei in privato xke è una situazione talmente a rischio, che con il gruppo non si risolve!!! ma lei niente da fare.... e io non so piu davvero cosa fare.....

Non sottovalutare i momenti in cui emerge la psoriasi: è una reazione psicosomatica che rivela un meccanismo di difesa arcaico che si situa molto in profondità.

Cerca di sentirti libera anche nella tua terapia e di farti spiegare i motivi per i quali insiste sulla terapia di gruppo invece che su quella individuale. Non forzarti, comunque, devi sentire "a pelle" (non a caso ;-)) che la terapia, la terapeuta, la situazione ti sono utili.

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Mi pare di capire che frequenti un gruppo, ma che non vi si lavori, in maniera specifica, sugli abusi; posso chiederti se la tua terapeuta ha una preparazione mirata per trattare pazienti che hanno subito violenza? Ti faccio questa domanda perché gli abusati hanno bisogno di essere seguiti da uno specialista che sappia come funzionano certi meccanismi

Più che altro i meccanismi della mente, per cui direi sempre psicologo o psichiatra, perché al di là della preferenza personale, ciascun orientamento psicoterapeutico risponde ad una propria teoria della mente.

L'abuso deve comunque essere ricompreso nel funzionamento psichico, dunque la specializzazione richiede anche conoscenze generali, non solo parziali, pena la non presa in carico di altre varianti che l'episodio abusante specifico scatena.

Preciso anche che non è tanto importante la certezza, l'esattezza o la gravità del fatto abusante avvenuto, quanto come viene vissuto dalla persona. Su questo si lavora in terapia.

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Mi pare di capire che frequenti un gruppo, ma che non vi si lavori, in maniera specifica, sugli abusi; posso chiederti se la tua terapeuta ha una preparazione mirata per trattare pazienti che hanno subito violenza? Ti faccio questa domanda perché gli abusati hanno bisogno di essere seguiti da uno specialista che sappia come funzionano certi meccanismi, non ci si può improvvisare in un campo così delicato, altrimenti, se va bene, non si cava un ragno dal buco, se va male si rischia di far del male, e tanto, al paziente. Ti parlo da persona che ha vissuto un'esperienza simile alla tua, so che ci si adatta, che si è capaci di condurre un'esistenza "quasi normale", che ciò che abbiamo vissuto emerge solo in determinati momenti, che i blocchi vengono fuori solo in certi frangenti e che, allora, evitiamo di fare determinate cose per non incorrervi, ma questo non è davvero vivere, diventa una sopravvivenza. Silvana sei giovanissima, datti la possibilità di non dover vivere una vita ad ostacoli, di faticare il quadruplo per ogni cosa, non è giusto e non te lo meriti, perché devi pagare per qualche cosa di cui tu non hai davvero nessuna colpa?

gia... hai perfettamente ragione. lei non so se sia specializzata o meno.. ma non credo... cmq sia non voglio parlarne xke non mi fa male. se non ci penso e non ne parlo, la mia vita è quasi perfetta su quell aspetto! quasi. è dau n mese che non vado piu al gruppo. io avrei sia questa storia che un altra da sistemare.. e l altra è peggiore!! ma niente da fare.. si va al gruppo per cazzeggiare. quindi preferisco cavarmela da sola come posso... o semplicemente confrontarmi con chi sa xke ha vissuto o meno una situazione... o semplicemente confrontarmi qui in questi gruppi, in questi siti xke SO SO per certo ,che dall altra parte c è gente che puo veramente aiutarmi. LO SCHERMO NON FA LA DIFFERENZA!! sono iscritta a tanti gruppi anche su facebook, e se sono ancora qui oggi, è solo grazie tutte queste persone!!

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Non sottovalutare i momenti in cui emerge la psoriasi: è una reazione psicosomatica che rivela un meccanismo di difesa arcaico che si situa molto in profondità.

Cerca di sentirti libera anche nella tua terapia e di farti spiegare i motivi per i quali insiste sulla terapia di gruppo invece che su quella individuale. Non forzarti, comunque, devi sentire "a pelle" (non a caso ;-)) che la terapia, la terapeuta, la situazione ti sono utili.

ci ho provato, lei insiste dicendomi che mi è molto utile e non aggiunge altro! niente di niente.. ma la terapia che faccio di gruppo li, è chiedere com è andata la giornata e cos hai fatto, e cos hai mangiato e xxxxxxx varie... cosa me ne faccio?? allora andiamo al bar cosi ci beviamo anche qualcosa!! la terapia di gruppo puo essere utile (non in tutti i casi) se si cerca di portare la persona a parlare e liberarsi... quindi instaurando un rapporto con gli altri etc... li, ognuno ha la sua storia che è totalmente diversa.. chi ha problemi con il marito, chi con i genitori, chi semplicemente è molto chiuso, chi timido, chi adottato (come me).. cioè.. è un miscuglio unico!! bahhhhh.....

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Aspé...bisogna un po' chiarirla questa storia del "condono".

Non ho capito bene una cosa: se la persona a cui si era rivolta chiarachiara ha usufruito del cosiddetto da lei "condono" dovrebbe risultare allora iscritta all'albo degli psicoterapeuti, ma lei sostiene che non lo è, per cui non capisco cosa condonasse questo condono.

Ciò che ho scritto è decisamente chiaro e preciso! Non ho parlato di "condono", bensì di "sanatoria". Ho scritto che è iscritto nell'albo degli psicologi/psicoterapeuti, ma non è stato iscritto nell'elenco speciale degli psicoterapeuti previsto dall'ordine dei medici. Trattasi di due parrocchie diverse e, all'epoca, l'ordine dei medici fu ben più attento a coloro che venivano iscritti rispetto al neonato ordine degli psicologi. Va detto che ci sono casi di persone iscritte all'albo degli psicologi/psicoterapeuti che non erano in possesso di nessuna laurea al momento.

Vi è un'interessante resoconto della nascita dell'ordine su wikipedia e ti consiglio di leggere Storia e modelli della formazione dello psicologo. Le teorie dell'intervento (FrancoAngeli).

Un'altra cosa che non ho capito è come ha fatto a dedurre da un'indagine presso l'Ordine che la tal persona non era laureata: si può essere benissimo laureati in psicologia e non essere iscritti all'Ordine degli psicologi, così come si può essere specializzati in psichiatria ed essere iscritti all'Ordine dei medici e non a quello degli psicologi, per cui la risposta negativa dell'Ordine degli psicologi non indica necessariamente che la persona non sia laureata.

Anche qui sono stata piuttosto chiara, la persona in questione scrive nella propria homepage di essere laureata in psicologia e non lo è, lo ha confermato anche lui. Ho scritto che è regolarmente iscritto all'ordine perché, ribadisco, ha usufruito della sanatoria. Ribadisco di nuovo non è nell'elenco speciale degli psicoterapeuti dell'ordine dei medici, in cui entrano in automatico gli psichiatri, non ha conscluso la scuola di psicoterapia, confermato da lui, ma, evidentemente, il suo percorso è stato giudicato necessario e sufficiente dal neonato ordine degli psicologi, non altrettanto per quello dei medici. E' medico, questo non l'ho mai negato, ma non ha una seconda laurea in psicologia, tanto è vero che gli è stato segnalato di correggere l'homepage, spero che ora sia chiaro, ed è regolarmente iscritto all'albo avendo usufruito della sanatoria.

C'è da chiarire che l'albo degli psicoterapeuti (non è un Ordine a sé, ma un elenco in seno ad un Ordine professionale) é stato istituito in tempi recenti, così come la facoltà di psicologia.

Il tutto avvenne fra il 1989/1994. La facoltà di psicologia era già stata istituita, ma ve ne erano due in Italia: Padova e Roma.

Al momento dell'istituzione di tale albo, perciò gli esami che oggi vengono sostenuti a psicologia (ma non solo, bada bene) o esami che comprendevano materie psicologiche venivano sostenuti in altre facoltà (ovvio, psicologia non c'era...). Pertanto, quando si è istituito l'albo degli psicoterapeuti, i laureati fino ad una certa data di altre facoltà che avevano sostenuto dei percorsi mirati potevano iscriversi all'albo anche se non erano in possesso di una laurea in psicologia. Da una certa data in poi non era più possibile perché si era creato un nuovo corso universitario.

Spero che tu sappia che, di fatto, in molte realtà si andò ben oltre al percorso mirato!

Ciò non vuol dire che se si commettono abusi, anche se iscritti regolarmente ad albi ed ordini, non si debba assumerne le responsabilità.

Mi pare cosa buona e giusta.

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Più che altro i meccanismi della mente, per cui direi sempre psicologo o psichiatra, perché al di là della preferenza personale, ciascun orientamento psicoterapeutico risponde ad una propria teoria della mente.

Scusa il termine specialista l'ho usato per indicare psicoterapeuta o psichiatra, ma capisco che può risultare ambiguo. Per cui è chiaro che si parla anche di una conoscenza generale, ci mancherebbe!

L'abuso deve comunque essere ricompreso nel funzionamento psichico, dunque la specializzazione richiede anche conoscenze generali, non solo parziali, pena la non presa in carico di altre varianti che l'episodio abusante specifico scatena.

Preciso anche che non è tanto importante la certezza, l'esattezza o la gravità del fatto abusante avvenuto, quanto come viene vissuto dalla persona. Su questo si lavora in terapia.

Io ho scritto, e di questo sono assolutamente convinta, che, senza una preparazione specifica sugli abusi, non si possa prendere in carico un abusato.

Sul resto che hai scritto nutro più di qualche perplessità...

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gia... hai perfettamente ragione. lei non so se sia specializzata o meno.. ma non credo... cmq sia non voglio parlarne xke non mi fa male. se non ci penso e non ne parlo, la mia vita è quasi perfetta su quell aspetto! quasi. è dau n mese che non vado piu al gruppo. io avrei sia questa storia che un altra da sistemare.. e l altra è peggiore!! ma niente da fare.. si va al gruppo per cazzeggiare. quindi preferisco cavarmela da sola come posso... o semplicemente confrontarmi con chi sa xke ha vissuto o meno una situazione... o semplicemente confrontarmi qui in questi gruppi, in questi siti xke SO SO per certo ,che dall altra parte c è gente che puo veramente aiutarmi. LO SCHERMO NON FA LA DIFFERENZA!! sono iscritta a tanti gruppi anche su facebook, e se sono ancora qui oggi, è solo grazie tutte queste persone!!

Un abbraccione!

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Ciò che ho scritto è decisamente chiaro e preciso!

Non molto.

Se un professionista è iscritto all'elenco degli psicoterapeuti, che sia in quello in seno dell'Ordine degli psicologi oppure in quello dei medici può legalmente esercitare la psicoterapia. Anche perché gli ordini sono incompatibili e non troverai mai uno psicoterapeuta iscritto ad entrambi, seppur munito di entrambe le lauree; non ha neanche senso: doppi contributi all'ordine, doppia cassa previdenza, ma soprattutto c'è comunque sempre da stabilire (anche per motivi fiscali) quale attività sia prevalente, che per lo più è sempre psicoterapia. In più c'è proprio una formazione ed un'impostazione dello psichico diversa tra psicologo e psichiatra, che pone una scelta diversa in capo all'utenza.

Se è iscritto a quello degli psicologi per effetto dell'iscrizione di diritto a seguito dell'istituzione dell'elenco, significa che ha tutti i titoli per poter esercitare. L'istituzione di una normativa che regolamenta una materia che fino a quel momento veniva comunque esercitata in un gap normativo non pone di fatto quelle persone in una condizione di illegalità "sanabile". La nuova legge, proprio perché a tutela dei terzi, riconosceva la situazione di fatto di chi in quel preciso momento già esercitava e, per converso, già usufruiva di quella prestazione professionale. Non è che si sono potuti iscrivere idraulici, meccanici o chissà quali figure che non avevano niente a che fare con la psicoterapia, bensì chi già la esercitava, anche per tutelare i pazienti che si trovavano bene in quei percorsi e che non avrebbero dovuto, così, rinunciare alla loro terapia perché una legge dall'oggi al domani poneva fuori gioco il proprio professionista su cui avevano investito anni, affetti e anche soldi. Se questa tu la consideri una sanatoria, basta solo mettersi d'accordo sui termini, per me é una regolamentazione a norma di legge.

Sebbene non neghi il gran valore divulgativo, sono solita prendere con le molle wikipedia e ti assicuro che ho fatto letture e studi più specifici della Franco Angeli.

l'ordine dei medici fu ben più attento a coloro che venivano iscritti rispetto al neonato ordine degli psicologi

Ma è ovvio! La facoltà di medicina esisteva a quel tempo: come facevano ad iscriversi i non laureati in medicina? Ripeto l'elenco degli psicoterapeuti è in seno all'Ordine.

Anche qui sono stata piuttosto chiara, la persona in questione scrive nella propria homepage di essere laureata in psicologia e non lo è, lo ha confermato anche lui. Ho scritto che è regolarmente iscritto all'ordine perché, ribadisco, ha usufruito della sanatoria. Ribadisco di nuovo non è nell'elenco speciale degli psicoterapeuti dell'ordine dei medici, in cui entrano in automatico gli psichiatri, non ha conscluso la scuola di psicoterapia, confermato da lui, ma, evidentemente, il suo percorso è stato giudicato necessario e sufficiente dal neonato ordine degli psicologi, non altrettanto per quello dei medici. E' medico, questo non l'ho mai negato, ma non ha una seconda laurea in psicologia, tanto è vero che gli è stato segnalato di correggere l'homepage, spero che ora sia chiaro, ed è regolarmente iscritto all'albo avendo usufruito della sanatoria.

Mi sembra una questione di lana caprina.

E' laureato in medicina ed è iscritto all'albo degli psicoterapeuti in seno all'Ordine degli Psicologi perché molto probabilmente all'epoca dell'istituzione dell'albo esercitava la psicoterapia ad orientamento psicologico e non psichiatrico. Qual è il problema? Non ha la specializzazione in psichiatria? Ti ha reso pubblico di esercitare psicoterapia ad indirizzo psichiatrico o ti ha solo detto di essere psicoterapeuta e tu non avevi approfondito se fosse ad indirizzo psichiatrico o psicologico? Capisco che ci possa essere scarsa informazione.

Comunque alla fin fine laureato in discipline mediche lo è ed è pure autorizzato per legge ad esercitare la psicoterapia psicologica.

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Io ho scritto, e di questo sono assolutamente convinta, che, senza una preparazione specifica sugli abusi, non si possa prendere in carico un abusato.

Sul resto che hai scritto nutro più di qualche perplessità...

A quale preparazione specifica sugli abusi ti riferisci?

Anch'io ho molte perplessità su quello da te scritto....viva l'esercizio del dubbio!

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Non molto.

Se un professionista è iscritto all'elenco degli psicoterapeuti, che sia in quello in seno dell'Ordine degli psicologi oppure in quello dei medici può legalmente esercitare la psicoterapia.

Mai scritto che non potesse esercitare la psicoterapia, sarebbe il caso di citare il passaggio, mi pare che dicendo che è iscritto all'ordine degli psicologi/psicoterapeuti affermo che ne ha piena facoltà.

Anche perché gli ordini sono incompatibili e non troverai mai uno psicoterapeuta iscritto ad entrambi,

Mai scritto questo. Ho solo scritto che, per l'iscrizione all'elenco speciale l'ordine dei medici non fu di manica meno larga e che, all'epoca fu assai più difficile accedervi, cosa confermata da una persona che conosco che vagliò, all'epoca, i candidati.

seppur munito di entrambe le lauree; non ha neanche senso: doppi contributi all'ordine, doppia cassa previdenza, ma soprattutto c'è comunque sempre da stabilire (anche per motivi fiscali) quale attività sia prevalente, che per lo più è sempre psicoterapia. In più c'è proprio una formazione ed un'impostazione dello psichico diversa tra psicologo e psichiatra, che pone una scelta diversa in capo all'utenza.

Qui la confusione la fai tu. I medici possono accedere alla scuola di psicoterapia senza la specializzazione in psichiatria. Gli psichiatri accedono all'elenco speciale degli psicoterapeuti automaticamente, un medico, non specializzato, deve frequentare e portare a termine la scuola di psicoterapia.

La persona in questione (il terapeuta abusante, non sia mai che si faccia ulteriore confusione) è iscritta a entrambi gli ordini, perché svolge, principalmente, un altro lavoro come medico, a cui affianca, "per riuscire ad arrivare alla fine del mese" (cit.) anche il ruolo di pscicoterapeuta, come vedi si può essere iscritti a entrambi gli ordini.

Se è iscritto a quello degli psicologi per effetto dell'iscrizione di diritto a seguito dell'istituzione dell'elenco, significa che ha tutti i titoli per poter esercitare.

Ho scritto il contrario? Mi pare proprio di no. Mai detto che non abbia il diritto di farlo, affermo, senza alcuna ombra di dubbio che non dovrebbe farlo!

L'istituzione di una normativa che regolamenta una materia che fino a quel momento veniva comunque esercitata in un gap normativo non pone di fatto quelle persone in una condizione di illegalità "sanabile". La nuova legge, proprio perché a tutela dei terzi, riconosceva la situazione di fatto di chi in quel preciso momento già esercitava e, per converso, già usufruiva di quella prestazione professionale. Non è che si sono potuti iscrivere idraulici, meccanici o chissà quali figure che non avevano niente a che fare con la psicoterapia, bensì chi già la esercitava, anche per tutelare i pazienti che si trovavano bene in quei percorsi e che non avrebbero dovuto, così, rinunciare alla loro terapia perché una legge dall'oggi al domani poneva fuori gioco il proprio professionista su cui avevano investito anni, affetti e anche soldi. Se questa tu la consideri una sanatoria, basta solo mettersi d'accordo sui termini, per me é una regolamentazione a norma di legge.

Penso che tu sappia che vennero iscritti, va detto che la situazione variò sensibilmente da regione a regione, anche, ad esempio, insegnanti di sostegno non laureati in alcuna disciplina e che si ricorse anche ad autocertificazioni o ad attestati rilasciati da terzi in maniera non precisamente avveduta?

Penso che tu sappia anche che vi sono molti che hanno criticato come la sanatoria venne gestita, oppure no?

Sebbene non neghi il gran valore divulgativo, sono solita prendere con le molle wikipedia e ti assicuro che ho fatto letture e studi più specifici della Franco Angeli.

Nel caso specifico, wikipedia, fa un excursus sui fatti quasi banalmente cronologico.

Io mi sono anche confrontata con chi ci si è trovato direttamente coinvolto in prima persona nella creazione dell'elenco degli psicoterapeuti.

Ma è ovvio! La facoltà di medicina esisteva a quel tempo: come facevano ad iscriversi i non laureati in medicina? Ripeto l'elenco degli psicoterapeuti è in seno all'Ordine.

Cosa c'entra che la facoltà di medicina esisteva già con la creazione dell'elenco speciale degli psicoterapeuti? Anche la facoltà di psicologia esisteva già!

L'ordine dei medici fu più attento per quanto concerneva la creazione dell'elenco speciale degli psicoterapeuti, venne creato anche quello dei medici contestualmente a quello degli psicologi. Perciò ci sono due elenchi distinti di psicoterapeuti, quello all'interno dell'ordine dei medici e quello all'interno di quello degli psicologi. Quello dei medici fu più rigoroso nella valutazione dei titoli, aver portato a termine una scuola di psicoterapia venne considerata condizione necessaria per l'accesso, non lo stesso si può dire del neonato ordine degli psicologi.

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A quale preparazione specifica sugli abusi ti riferisci?

Bah!

Anch'io ho molte perplessità su quello da te scritto....viva l'esercizio del dubbio!

Mi pare che tu non abbia capito molto di quello che ho scritto, visto che mi hai ascritto affermazioni che io non ho mai fatto.

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Mi sembra una questione di lana caprina.

liberissima di pensare ciò che vuoi!

E' laureato in medicina ed è iscritto all'albo degli psicoterapeuti in seno all'Ordine degli Psicologi perché molto probabilmente all'epoca dell'istituzione dell'albo esercitava la psicoterapia ad orientamento psicologico e non psichiatrico.

Scusami, ma non è assolutamente così, se permetti tu non sai nulla di come stanno le cose, per cui usare "probabilmente" è non solo azzardato, ma decisamente fuori luogo.

Ovviamente non ti posso riportare qui il curriculum di questa persona, perché la renderei riconoscibile, ma ti assicuro che sei lontana mille miglia dalla realtà. Non vedo il motivo per fare illazioni quando non si hanno dati alla mano. Si tratta di pure inferenze senza alcuna giustificazione.

Qual è il problema? Non ha la specializzazione in psichiatria?

Non ha la laurea in psicologia, che scrive di avere, non ha terminato la scuola di psicoterapia. Dato che afferma entrambe le cose qualche problemino penso che ci sia, tu non pensi? Tu non pensi che presentare un curriculum non rispondente alla realtà ad un paziente sia scorretto? Io sì, tu no, buon per te! Penso che la trasparenza e l'onestà debbano esistere da parte di un terapeuta nei confronti di un paziente evidentemente tu lo ritieni un optional di cui si possa fare a meno!

Ti ha reso pubblico di esercitare psicoterapia ad indirizzo psichiatrico

Veramente per un periodo, fu una svista di un poliambulatorio dove lavorava, risultava anche specialista in psichiatria (non lo è, a scanso di equivoci e neppure ha mai lavorato in un reparto psichiatrico, a scanso di ulteriori equivoci) ora, almeno questo, è stato tolto.

Comunque stai di nuovo facendo confusione, visto che la cosa pare non esserti chiara e repetita, forse, iuvant, reitero: si può essere medico con iscrizione all'ordine dei medici e all'elenco speciale degli psicoterapeuti, in seno all'ordine dei medici, senza essere psichiatri, ma avendo frequentato una scuola di psicoterapia di durata quadriennale. Ti risulta? A me sì e con buona pace di tutti basta andare sul sito dell'ordine dei medici e sincerarsi della cosa personalmente.

o ti ha solo detto di essere psicoterapeuta e tu non avevi approfondito se fosse ad indirizzo psichiatrico o psicologico? Capisco che ci possa essere scarsa informazione.

No, ha affermato di essere laureato in psicologia, e non lo è, e di aver terminato la scuola di psicoterapia, e non lo ha fatto. Questa non è scarsa informazione, è un raggiro, se permetti!

Per specificare ulteriormente aggiungo che il fatto di scrivere di essere laureato in psicologia, non essendolo, è reato, trattasi di abuso di titolo. Ti risulta? A me sì!

Comunque alla fin fine laureato in discipline mediche lo è ed è pure autorizzato per legge ad esercitare la psicoterapia psicologica.

Ho detto il contrario, mi pare di no! Mi pare solo che non sia la persona più adatta per fare lo psicoterapeuta, stante il suo comportamento e tutta una serie di problemi che ha, inelencabili qui, e che le maglie della sanatoria, nel suo caso, sono state evidentemente troppo larghe. Con questo chiudo, perché questo è accanimento terapeutico, considerato che sulla questione, avendone una conoscenza specifica, si sono pronunciate persone, titolate a farlo, che dei fatti hanno indubbiamente una visione non nebulosa come la tua, ma chiara e basata su dati non su eteree suposizioni.

Poi se ti dà fastidio che mi sia pronunciata in maniera critica nei confronti della sanatoria, liberissima di provare tale fastidio e di ritenere che sia sata ben fatta e ineccepibile, ma consentimi di dirti, che non tutti la pensano come te!

Il fatto che i "trentaquattristi" e gli altri "sanati" non possano avere acceso ai concorsi pubblici nelle ASL e negli ospedali vorrà pure dire qualche cosa, ti risulta questo? A me sì!

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