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Anche se non serve a nulla


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non ti viene in mente proprio nulla? secondo te chi si nasconde dietro il nickname "complicata" che scrive dalla toscana e che parla di una tizia con uno psi sistemico-relazionale (guarda caso l'orientamento del mio psi)? :Just Kidding:

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Ospite pruillio

no comment!

pero' avevi detto che non ti saresti lasciata trascinare in polemiche... :starwars:

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No, il piatto dell'analisi non è affatto forzato.

Comunque spendi un sacco che vuol dire?

neanche il piatto di lasagna lo è, all'inizio...

spendo un sacco vuol dire spendo un botto, che in italiano colto vuol dire spendo tanto.

in psicoterapia la spesa e le risorse investite non si riferiscono solamente a quelle di tipo economico, ma anche a quelle altre che hai citato tu e via dicendo. a furia di investire tutta sta roba, alla lunga, anche se non si vedono risultati, si finisce per continuare il percorso (a mangiare), proprio perchè "ao, ho faticato tanto, tutto sto tempo, tutte le cose dette e ridette, tutte le lacrime ecc, non posso buttare via tutto quanto", incuranti (o ignoranti) della potenziale imminente indigestione (effetti collaterali o dannosi annessi).

Quando smetterò di leggere i vostri discorsi senza senso, sarò dentro l'analisi e guarirò il mio disturbo.

ah, pensavo dentro na campana de vetro :Just Kidding:

sì,bel luogo comune,analisti.prostitute, lo dicevo quand'ero ragazzina

sono le leggende tipiche di chi ci fantastica su.

oh, ma la vuoi smettere di pensare che tutti i ciccioni sono allegri? (mi riferisco all'esempio tipico di quel processo di pensiero che non mi ricordo il nome).

a che ti serve? :Thinking:

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neanche il piatto di lasagna lo è, all'inizio...

spendo un sacco vuol dire spendo un botto, che in italiano colto vuol dire spendo tanto.

in psicoterapia la spesa e le risorse investite non si riferiscono solamente a quelle di tipo economico, ma anche a quelle altre che hai citato tu e via dicendo. a furia di investire tutta sta roba, alla lunga, anche se non si vedono risultati, si finisce per continuare il percorso (a mangiare), proprio perchè "ao, ho faticato tanto, tutto sto tempo, tutte le cose dette e ridette, tutte le lacrime ecc, non posso buttare via tutto quanto", incuranti (o ignoranti) della potenziale imminente indigestione (effetti collaterali o dannosi annessi).

ah, pensavo dentro na campana de vetro :Just Kidding:

oh, ma la vuoi smettere di pensare che tutti i ciccioni sono allegri? (mi riferisco all'esempio tipico di quel processo di pensiero che non mi ricordo il nome).

a che ti serve? :Thinking:

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Ospite pruillio

lasagne e prostitute,non male...na scorpacciata di entrambe...:muttley:

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neanche il piatto di lasagna lo è, all'inizio...

spendo un sacco vuol dire spendo un botto, che in italiano colto vuol dire spendo tanto.

in psicoterapia la spesa e le risorse investite non si riferiscono solamente a quelle di tipo economico, ma anche a quelle altre che hai citato tu e via dicendo. a furia di investire tutta sta roba, alla lunga, anche se non si vedono risultati, si finisce per continuare il percorso (a mangiare), proprio perchè "ao, ho faticato tanto, tutto sto tempo, tutte le cose dette e ridette, tutte le lacrime ecc, non posso buttare via tutto quanto", incuranti (o ignoranti) della potenziale imminente indigestione (effetti collaterali o dannosi annessi).

ah, pensavo dentro na campana de vetro :Just Kidding:

oh, ma la vuoi smettere di pensare che tutti i ciccioni sono allegri? (mi riferisco all'esempio tipico di quel processo di pensiero che non mi ricordo il nome).

a che ti serve? :Thinking:

Ha ristrutturato, in parte, la mia personalità.

non qui, diamine, qui sarebbe troppo,( c'è gente troppo imbecille) sul lavoro, ad esempio, ove sono divenuta un'insegnante equilibrata, più distante, e in grado di gestire le frustrazioni.

Tutti i ciccioni sono allegri?

io peso 60 chili e sono 1.70, e non sono affatto allegra:)

Comunque sei sempre carino:)))Il più carino, il più delicato:))

Il processo di pensiero dimmelo tu:)

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Ospite pruillio

qui' sarebbe pressoche' impossibile migliorarsi,a prescindere dagli imbecilli. :Batting Eyelashes:

cmq,non sei 1.70...meno...eeeeeh

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qui' sarebbe pressoche' impossibile migliorarsi,a prescindere dagli imbecilli. :Batting Eyelashes:

cmq,non sei 1.70...meno...eeeeeh

1.69?

Ora voi sapere anche quanto sono alta?:))

Te quanto sei alto?

Si fa a chi è più alto? Mi metto i tacchi!:))

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Ospite pruillio

1.69?

Ora voi sapere anche quanto sono alta?:))

Te quanto sei alto?

Si fa a chi è più alto? Mi metto i tacchi!:))

1.69? m... io sono 1.99 sopra ad una sedia,va' ben?

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no comment!

pero' avevi detto che non ti saresti lasciata trascinare in polemiche... :starwars:

e famme' fa' una risata! :Just Kidding:

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e famme' fa' una risata! :Just Kidding:

Moh, ci sta che pruilio si innamori di te, io ci proverei.. :Just Kidding:

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non qui, diamine, qui sarebbe troppo,( c'è gente troppo imbecille) sul lavoro, ad esempio, ove sono divenuta un'insegnante equilibrata, più distante, e in grado di gestire le frustrazioni.

e che cosa cambia da li (scuola/lavoro) e qui? :Confused:

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Ospite pruillio

ci mancherebbe! :Talk to the Hand: siete fatti l'uno per l'altra!

si vabe',pero' io non ti ho offesa...eheheheh :icon_neutral:

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e che cosa cambia da li (scuola/lavoro) e qui? :Confused:

uh, tantissimo.

Prima di tutto a scuola mi confronto con colleghi e ragazzi.

Per quanto riguarda i colleghi, prima di tutto sono tutte persone molto tranquille, molto aperte, scherzose, rispettose delle reciproche sfere personali, ci rispettiamo, ovviamente nessuno entra a dire a gamba tesa, te sei un frustrato, sei un rabbioso, sei qui, sei là, siamo molto solidali, a parte che quasi tutti i giorni si mangia e si beve in sala insegnanti, ma questa è una scuola un po' particolare, ci sono parecchi colleghi maschi e come si sa, è un elemento positivo per tutti,i maschi portano sicurezza, razionalità e buonumore.

quindi anch'io mi trovo bene, mi trovo bene perchè non vi è aggressività, figurati che c'è pure una psicologa insegnante di sostegno, cioè una laureata in psicologia con cui ci si trova alla macchinetta del caffè, si fa camera cafè:))

Per quanto riguarda i ragazzi, io sono diventata più tollerante, meno ansiosa, ci parlo di più, li sego di meno,

a parte mi trovo meglio con i maschi più grandi, e poi tendo meno a temere il giudizio dei colleghi.

Il mio problema per tanti anni è stato che ogni volta mi entrava una collega in classe, io vedevo in lei arrivare mia madre, che è stata un'ottima insegnante di italiano del liceo, e io inconsciamente facevo una sorta di confronto, un terrore dentro indescrivibile, ingiustificato:)

E questo incideva tantissimo nel modo in cui vivevo la scuola, con l'ansia di eccellere!

Cosa che è deleteria.

Guarda, psicologicamente avere un babbo preside e una mamma prof, a livello inconscio, è paralizzante, e se non lo sai è un casino.

l'analisi mi ha consentito,peraltro, di analizzare le mie sensazioni e reazioni ansiose in alcune situazioni a rischio per me.

Esempio: vocìo nell'intervallo, in-tolleranza a un ambiente affollato e rumoroso, numerose sollecitazioni esterne, più ragazzi che ti chiamano insieme, ognuno ha da dirti qualcosa:)

Bene: ricondotto il tutto a una famiglia, la mia, numerosa e rumorosa, dove io ero la più piccola, un po'schiacciata da tutte queste superpersonalità vocianti, ecco il fastidio, il disagio, il sentirsi compressa, piccola, in ansia, via.

Ora vo al mare, ciao. vado a fare luminoterapia post-forum

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sono tornata dal mare si stava bene.

inoltre, per esempio, c'è la questione tabù, la questione del rapporto col padre, che scotta, molto scottante.

poi ho il problema trasgressione, potrei essere borderline, tendenzialmente:

cioè, tu psicologo dammi un compito, tipo i comportamentali: che farò io? Non lo eseguirò, ci prova il mio analista da anni, a darmi delle prescrizioni, io nisba.

quindi, comandami una cosa qualsiasi, io sarò ribelle, farò come mi pare, sono un tipo oppositivo.

Inoltre sono senza pudore, senza senso della privacy, altra cosa da curare.

Io come noti, non contengo, esterno, butto fuori, per cui l'analista entra dentro, ma tutto riscappa fuori.

se l'analista perturba, vuol dire che è entrato nella psiche, se non perturba, perchè il paziente vomita le emozioni, ( come dicevi tu) si va a singhiozzo.:)

Ma non per questo significa che non funziona.fiducia c'è.

Tu non mi curi dandomi delle prescrizioni, perchè io te le manderò tutte in frantumi, in quanto fanno parte del problema.

A me un comportamentale non potrebbe curarmi, assolutamente.

Non avevi torto, tutto sommato, quando parlavi dell'ingoiare gli avanzi del piatto, ma non per i soldi, per altre ragioni inconsce, più incapacità di TENERE, da parte di chi ingoia, una mente poco contenitiva, un colabrodo che sfora emozioni da ogni parte.:))

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da qui anche il problema sessualità, è tutto collegato.

una mente che non com-prende, non accoglie, una mente piena e non vuota, respingerà ogni tentativo di penetrazione, butterà all'esterno, e c'è un forte tabù qui, il tabù dell'incesto.

La donna simbolicamente rappresenta il vuoto, ricordatelo, mentalmente, per accogliere il maschio, deve poter affidarsi completamente, aprirsi al prossimo, accoglierlo dentro di sè, e non è senz'altro il mio caso.

Inoltre in me vi è un giudice spietato, uno dell'Inquisizione, che eroticamente ritorna, ed è forse, a mia interpretazione una parte di me feroce, spietata, è un giudice interno che processa, inesorabile.

si tratta del genitore che ho incamerato io, anche a torto, una distorsione della realtà, perchè mio padre era in realtà bonario, colui che mi amava di più, in famiglia, quindi è proprio una allucinazione infantile la mia.

una cosa tristissima da sopportare, garantito, è la parte più oscura.:))

Riguardo Juditta, lei l'ho analizzata, è mia cugina, spiccicata.

Ricalca il rapporto con lei, cioè con una parte di me che odio a oltranza, una Madonna razionale un po' troppo disinvolta e disinibitA, mezza madonna e mezza puttana.

Ego non è nessuno, è lo psicologo, forse uno dei miei allievi secchioni, che adoro:)

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mah , io credo , io vedo più giudizi che analisi...

i giudizi sono sempre condizionati e portano dove noi vogliamo andare.....Ying%20Yang.gif

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mah , io credo , io vedo più giudizi che analisi...

i giudizi sono sempre condizionati e portano dove noi vogliamo andare.....Ying%20Yang.gif

Io in genere sono autosvalutante,infatti.

Mi svaluto,e svaluto la mia esperienza, il mio giudizio è sempre e comunque negativo, ma questa non è analisi, sono io che parlo.

Non leggeteci l'analisi, è questo l'errore.:=))

Ogni cosa che voi dite, ogni parola o sospiro è il prodotto dell'inconscio, potete associarvi liberamente pensieri, ma solo nella stanza asettica dell'analisi avverrà l'analisi.

Portando i miei liberi pensieri qua, io svaluto la mia esperienza e la riduco a mero parlare con me stessa, cose che potrei, se fossi sana, tenere nel cassetto.

so che vi sono persone, al di là dello schermo, ma da esse sono protetta, uso la distanza, vedi signor Mio, tu credi di dialogare con me,come sono, ma io non sono i miei scritti, sono un'altra, e tu pure giudichi.:)

In parole povere, per me risponderti ha il valore di respingerti, di metterti alla giusta distanza, non ti accolgo,non ti ascolto, ma ti rispondo e ti controbatto.

e' bello il teatro del silenzio, a Lajatico, dove canta Bocelli, e dove parla il silenzio della natura:))

e al momento in cui ti ho risposto, già nasce un altro pensiero, nel caos creativo, un pensiero che non potrai afferrare, uno ogni quattro secondi, qualcosa che non comunicherò, e così via...

così io sono inafferrabile, nel turbine delle sensazioni..:))

nel flusso dei pensieri che affiorano alla coscienza mentre scrivo, afferro solo un'infinitesima parte del tutto:))

e potrei continuare all'infinito, scrivere un post che dura lo spazio di un'ora, e cambiarlo, modificarlo, asggiungere, togliere, modellare e bla bla...

tu dipingi, vero?

ecco, l'analisi è come dipngere, un'attività creativa:)))

c'è chi pensa in modo razionale, chi si esprime,chi si attiene all'argomento, chi si prepara all'argomento che verrà, chi anticipa, chi segue la corrente, chi ha più di una personalità, chi si preferisce star seduto, chi cammina sempre, chi gesticola e mima le azioni pensate, tutto ciò accade in seduta e nella vita.

solo che nella vita non ti ci soffermi, ad esempio io faccio spesso nell'argomentare il gesto del bastone del comando, non so se l'avete presente, pollice e indice uniti a cerchio che ribadiscono un'opinione inoppugnabile, io impugno qualcosa che rappresenta simbolicamente che in quel momento sto affermandomi.

Quel gesto non è controllabile, viene dal profondo, è un'eredità ancestrale, ci voleva un'altro a farmela osservare, e chi la vedeva, altrimenti?

Avete mai controllato il modo in cui gesticolate? c'è chi lo fa di più, chi di meno, è comunque molto significativo per chi vi osserva, si agiscono azioni impensate.

c'è il formatore che mentre parla all'uditorio porge con le mani ciò che dice, buona:)9

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Ospite pruillio

da qui anche il problema sessualità, è tutto collegato.

una mente che non com-prende, non accoglie, una mente piena e non vuota, respingerà ogni tentativo di penetrazione, butterà all'esterno, e c'è un forte tabù qui, il tabù dell'incesto.

La donna simbolicamente rappresenta il vuoto, ricordatelo, mentalmente, per accogliere il maschio, deve poter affidarsi completamente, aprirsi al prossimo, accoglierlo dentro di sè, e non è senz'altro il mio caso.

Inoltre in me vi è un giudice spietato, uno dell'Inquisizione, che eroticamente ritorna, ed è forse, a mia interpretazione una parte di me feroce, spietata, è un giudice interno che processa, inesorabile.

si tratta del genitore che ho incamerato io, anche a torto, una distorsione della realtà, perchè mio padre era in realtà bonario, colui che mi amava di più, in famiglia, quindi è proprio una allucinazione infantile la mia.

una cosa tristissima da sopportare, garantito, è la parte più oscura.:))

Riguardo Juditta, lei l'ho analizzata, è mia cugina, spiccicata.

Ricalca il rapporto con lei, cioè con una parte di me che odio a oltranza, una Madonna razionale un po' troppo disinvolta e disinibitA, mezza madonna e mezza puttana.

Ego non è nessuno, è lo psicologo, forse uno dei miei allievi secchioni, che adoro:)

bella cugina che hai...presentamela :Just Kidding:

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Io in genere sono autosvalutante,infatti.

Mi svaluto,e svaluto la mia esperienza, il mio giudizio è sempre e comunque negativo, ma questa non è analisi, sono io che parlo.

Non leggeteci l'analisi, è questo l'errore.:=))

Ogni cosa che voi dite, ogni parola o sospiro è il prodotto dell'inconscio, potete associarvi liberamente pensieri, ma solo nella stanza asettica dell'analisi avverrà l'analisi.

Portando i miei liberi pensieri qua, io svaluto la mia esperienza e la riduco a mero parlare con me stessa, cose che potrei, se fossi sana, tenere nel cassetto.

so che vi sono persone, al di là dello schermo, ma da esse sono protetta, uso la distanza, vedi signor Mio, tu credi di dialogare con me,come sono, ma io non sono i miei scritti, sono un'altra, e tu pure giudichi.:)

In parole povere, per me risponderti ha il valore di respingerti, di metterti alla giusta distanza, non ti accolgo,non ti ascolto, ma ti rispondo e ti controbatto.

e' bello il teatro del silenzio, a Lajatico, dove canta Bocelli, e dove parla il silenzio della natura:))

e al momento in cui ti ho risposto, già nasce un altro pensiero, nel caos creativo, un pensiero che non potrai afferrare, uno ogni quattro secondi, qualcosa che non comunicherò, e così via...

così io sono inafferrabile, nel turbine delle sensazioni..:))

nel flusso dei pensieri che affiorano alla coscienza mentre scrivo, afferro solo un'infinitesima parte del tutto:))

e potrei continuare all'infinito, scrivere un post che dura lo spazio di un'ora, e cambiarlo, modificarlo, asggiungere, togliere, modellare e bla bla...

tu dipingi, vero?

ecco, l'analisi è come dipngere, un'attività creativa:)))

c'è chi pensa in modo razionale, chi si esprime,chi si attiene all'argomento, chi si prepara all'argomento che verrà, chi anticipa, chi segue la corrente, chi ha più di una personalità, chi si preferisce star seduto, chi cammina sempre, chi gesticola e mima le azioni pensate, tutto ciò accade in seduta e nella vita.

solo che nella vita non ti ci soffermi, ad esempio io faccio spesso nell'argomentare il gesto del bastone del comando, non so se l'avete presente, pollice e indice uniti a cerchio che ribadiscono un'opinione inoppugnabile, io impugno qualcosa che rappresenta simbolicamente che in quel momento sto affermandomi.

Quel gesto non è controllabile, viene dal profondo, è un'eredità ancestrale, ci voleva un'altro a farmela osservare, e chi la vedeva, altrimenti?

Avete mai controllato il modo in cui gesticolate? c'è chi lo fa di più, chi di meno, è comunque molto significativo per chi vi osserva, si agiscono azioni impensate.

c'è il formatore che mentre parla all'uditorio porge con le mani ciò che dice, buona:)9

grazie per il signore :hi: !

io giudico, ovviamente quando penso, esprimendo me stesso , giudico. E' saperlo che evita di far si che il giudizio prenda importanza , comprendere che il giusto o lo sbagliato sono solo mie posizioni è vitale per il poter vivere quanto accade senza contaminarlo con nessun giudizio...

quanto detto però

i giudizi sono sempre condizionati e portano dove noi vogliamo andare..... non è un giudizio, e osservazione, ne positiva ne negativa....pura osservazione.

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