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Ringrazio chi leggerà con pazienza. Non so davvero a chi rivolgermi.


MassHysteria

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Salve,

Sono nuova, so un po' piccola. Ma non so a chi chiedere aiuto.

Ho 15 anni, i miei genitori sono separati da quando avevo 7 anni, ho una sorella gemella. Ho passato metà della mia infanzia in Germania. Poi quando i miei si sono lasciati sono tornata in Germania con mia madre e mia sorella.

Vedevo mio padre ogni 2 / 3 anni, parlavo pochissimo con lui. Mia madre mi ha sempre detto brutte cose riguardo al suo conto ed io giustamente le ho sempre creduto.

Ma la convivenza con mia madre e mia sorella non è mai andata bene. Da piccole mia madre ci picchiava pesantemente perché secondo lei era così che si educavano i figli. Inoltre beveva molto. E all'età di 10 anni pensavo al suicidio come soluzione. Nonostante tutto non capivo bene se era giusto o sbagliato sapevo solo che non stavo bene.

All'età di 13 anni, mia madre ci picchia di nuovo, il motivo era perché io e mia sorella litigavamo spesso, non dandoci confidenza anche per 4 o 5 giorni, perché dovevamo chiederle scusa e poi tornava tutto normale. In questi 4 o 5 giorni lei non ci chiamava più per nome ma " quella " oppure con brutte parole. Ma il più delle volte mia sorella le diceva scusa ed io no, essendo orgogliosa di carattere. Più avanti non riuscivo a sfogarmi solo piangendo e così, mi ferivo con morsi all'inizio, e poi graffiandomi.

Poi ad agosto del 2011, mio padre ci invita a trascorrere 7 giorni lì in Germania, una novità per me e per mia sorella. Stavamo bene con lui, ma il problema era che la casa era abbastanza piccola. Passati 4 mesi in Germania, viene mia madre ( avevamo intenzione di trasferirci ), allora lì inizia l'inferno. Lei trova lavoro ma le cose non vanno bene. Inizia a trattare bene mio padre facendo l'ipocrita e alle sue spalle lo insultava davanti a noi.

Il lavoro andava male, così l'hanno licenziata o se ne andata lei ( ancora questo resta un mistero ). Sempre arrabbiata. Mia madre che in quei 4 mesi abitava con il suo compagno ( stanno insieme da 6 anni ) obeso che faceva una dieta. E noi eravamo costrette a fare la stessa dieta del suo compagno, io mi rifiutai di non poter scegliere cosa mangiare ma mia sorella stava zitta. Così un giorno, mentre stavamo studiando il tedesco , io avevo fatto una pausa e mi sono seduta nello stesso tavolo dove c'era mia madre, lei continua a dirmi di continuare a studiare o di mangiare una frutta perché erano le 17.00, ed io le ripetevo che volevo solo stare 5 minuti seduta, la cosa andò avanti per un po' finché, lei infuriata, mi tira per i capelli e mi trascina nell'altra stanza dicendomi brutte parole che eviterò di scrivere. Inizia a picchiarmi, io mi difendo e allora lei inizia a gridare di più e a picchiarmi di più, finché io non smetto ma lei no. Mi picchia con il mestolo per la pasta e con la schiuma per capelli ( con il contenitore di latta, mi sfugge il nome adesso ). La cosa va avanti per un po'. Finché lei esce e va ad ubriacarsi. Mia sorella ha visto tutto era lì, a lei non ha fatto nulla. Mi diceva di starmi zitta e dare retta a mia madre.

In tutto questo mio padre era a lavoro, il giorno seguente. Quando mio padre era tornato dal lavoro, gli dico se potevamo uscire per andare da Burger King ( cosa che facevamo il sabato sera ), mia sorella non voleva venire. Così, eravamo in macchina avevo intenzione di raccontare tutto a mio padre, mi tremavano le gambe, arrivati al fast food, mi chiede cosa c'è che non va, io gli racconto tutto e gli dico che mi fanno male le spalle e le braccia. Decidiamo di andare all'ospedale, la dottoressa mi fa i controlli, avevo lividi nerissimi.

Il giorno dopo, ne abbiamo parlato con mia sorella. Abbiamo discusso su cosa fare, mia madre non poteva stare con noi, io non la volevo più vedere. Così decidemmo di parlarne tutti insieme ( con mia madre ) lunedì quando mio padre era libero.

Ma mia sorella non resiste. Racconta tutto a mia madre prima del previsto, mia madre fa la sceneggiata grida, ha paura che quelli dell'ospedale l'abbiamo denunciata così inizia a darmi la colpa, senza interessarsi della mia salute. Tornato mio padre molto tardi dal lavoro, mia madre inizia a sgridarlo, ed iniziano a litigare davanti a noi. Poi alla fine di tutto, mia madre se ne va e se ne ritorna in Italia, promettendo a mia sorella di tornare a prenderla. Infatti, continuava a mandale messaggi e chiamate ogni momento della giornata, finché mia sorella chiede a mia padre di farle il biglietto per tornare in Italia sennò l'avrebbe denunciato perché lui la costringeva a stare là ( secondo quello che le diceva mia madre ). Così mia sorella torna in Italia. Io stavo malissimo avevo dolori allo stomaco, mi causavo il vomito e dopo stavo meglio, mio padre mi ha portata dal medico e diceva che avevo molto stress. Avevo perso molti giorni di scuola per questo. Finché sembra che io mi sia ripresa. Inizia a mancami mia sorella tremendamente, fino al ricorrere al mio sfogo, ovvero i graffi. Lo dico a mio padre e lui non sa cosa fare. Il medico mi aveva consigliato di andare da uno psicologo ( non sa del fatto di mia madre e nemmeno del fatto che mi graffiavo ). Anch'io volevo e voglio andarci. Ma mio padre pensa che non sia utile.

Più avanti, sono stata bene ma all'improvviso cadevo in depressione, non mangiavo e non mi lavavo. Stavo tutto il giorno a letto. Ma poi dopo un po' mi riprendevo. Adesso ho lo stesso problema. Però adesso è un po' peggiorato, mi sono graffiata di nuovo dopo 2 o 3 mesi dall'ultima volta. Sto malissimo. Mio padre continua a farmi domande ma io non so rispondere. Non capisco perché sto così. Sto quasi sempre sola perché mio padre lavora e adesso dobbiamo anche traslocare e a volte mi capita di sognare mia madre che mi picchia. Io voglio uscirne, penso che la soluzione sia uno psicologo. Ma non so come parlarne a mio padre.

Ringrazio chi leggerà con pazienza. Non so davvero a chi rivolgermi.

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Io voglio uscirne, penso che la soluzione sia uno psicologo. Ma non so come parlarne a mio padre.

lui sa delle ultime cose che hai scritto?

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Io voglio uscirne, penso che la soluzione sia uno psicologo. Ma non so come parlarne a mio padre.

Nella tua drammatica vicenda hai dimostrato di avere un forte carattere (a differenza di tua sorella, eccessivamente remissiva).

Il tuo desiderio di uscirne è sano.

Penso che il supporto di uno psicoterapeuta (cercane uno bravo) possa esserti d'aiuto.

A tuo padre dillo e basta. Se è intelligente, come mi sembra d'aver capito, ti appoggerà.

Riprenditi la tua vita.

Ti abbraccio

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Hai 15 anni e non ti meriti tutto quello che hai subito, e non meriti neppure di portarti dietro tutto quel marcio che hai vissuto sulla tua pelle. Abbandona le paure e il timore di qualche reazione strana, prenditi di coraggio e parla, sfogati con tuo padre, raccontagli tutto e sicuramente ti comprenderà. Un aiuto esterno di una persona competente ti aiuterà a riprenderti la tua vita e costruirti un sano futuro. Sei come una valigia che ha troppe cose al suo interno, da non permettere di chiudersi, e la maggior parte di queste cose non sono utili. Inizia a liberarti di ciô che non serve alla tua salute. Parla e cosi potrai aiutarti.

Un abbraccio grandissimo.

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  • 2 weeks later...

Ciao, il mio consiglio, per far capire quanto forte possa essere il tuo disagio e che necessiti dell'aiuto di un professionista a tuo padre, è fargli leggere proprio questo post.

Qualora rimanesse bloccato da pregiudizi sulla psicologia, ti consiglio di verificare se in germania esistono i corrispettivi dei "consultori" presenti in italia, che sono strutture efficienti che offrono appoggio psicologico (anche una ragazza della tua età può andarci da sola e non deve pagare niente), io, purtroppo, non conosco la realtà della sanità pubblica in germania, altrimenti avrei cercato di indirizzarti meglio.

Ti auguro buona fortuna

(PS il contenitore di latta per la schiuma è una bomboletta)

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