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mi sento una persona troppo comune


jason

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salve a tutti...non so perche mi trovo a scrivere queste righe, ma sentivo il bisogno di qualche consiglio. Sono giovane ho poco piu di 20 anni, ragazzo normale, confuso e appartenente all'insieme "uno dei tanti". Ed è quet'ultima appartenenza che mi uccide.. abito in un paese fatto di gente benestante e molto limitata dove a mio avviso ben pochi si rendono conto della vita che c'è fuori... questa cosa oltre a scorggiarmi fa si che io tenda ad isolarmi dalle persone, perche solo dentro di me, o nei libri di personaggi ben noti, o nella grande rete mondiale di internet posso rispondere alle mie infinite domande e a costruirmi, purtropo sognando, la vita che mi piacerebbe. Purtroppo sono uno studente, senza un soldo, con la testa confusa ma con tanta voglia e onestà, quindi non posso ancora rendermi indipendente, partire o fare definitivamente quello che voglio. Questa situazione mi rende depresso e pessimista e ormai non mi godo piu la vita, vedendola sempre uguale, letale, noiosa, sapendo che non posso fare niente per cambiarla attualmente... e poi non mi piace pensare al futuro perche perdiamo tutto il presente e sopratutto, è inutile, visto che cambia tutto in un secondo.Per fortuna ho un ottimo rapporto con mio padre, mio mentore, e mio maestro di vita. Mi sento un po' troppo comune, vorrei eccellere in qualche cosa, mi piacerbbe molitssimo dipingere o scrivere, ma non sono abbastanza bravo in questo... vorrei inventare il prossimo facebook o la prossima auto ad idrogeno ma nemmeno questo so fare... e quindi mi sento uno dei 7 miliardi, invisibile, e mi ritrovo qui a vivere giorni sempre uguali e a "sprecare" ogni mio giorno e ogni mio talento. La mia mente vola e pensa che magari una persona come me in un'altro contesto, magari con piu varietà di persone, etnie e pensieri, la mia vita possa essere completamente diversa e piu simile a come io la vorrei. In fin dei conti non mi ritrovo nell'italiano medio...

Per farla breve, ho perso di vita il vero senso della vita, e sogno solo vite che magari non mi apparteranno mai, tipo attori,super-imprenditori, scirttori, poeti etc etc, quando invece dovrei fare della mia vita un capolavoro.

Ora chiedo a voi che magari avete piu esperienza di me, che siete adulti, padri, madri etc, come posso venirne fuori da questa situazione? Come posso accettare il fatto di essere solo uno dei tanti, che scomparirà quando sarà il tempo, senza lasciare traccia alcuna?

vi ringrazio

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invece ti ritrovi benissimo nell'italiano medio,perchè l'italiano medio è proprio quello stanco di vivere(se non ci credi guarda i film con Jerry Calà)

sembra che siamo destinati a diventarlo tutti l'italiano medio

io sono più o meno nella tua stessa situazione,mi piace navigare tra i sogni ma allo stesso tempo mi sento triste perchè non ho amici e odio i miei genitori

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salve a tutti...non so perche mi trovo a scrivere queste righe, ma sentivo il bisogno di qualche consiglio. Sono giovane ho poco piu di 20 anni, ragazzo normale, confuso e appartenente all'insieme "uno dei tanti". Ed è quet'ultima appartenenza che mi uccide.. abito in un paese fatto di gente benestante e molto limitata dove a mio avviso ben pochi si rendono conto della vita che c'è fuori... questa cosa oltre a scorggiarmi fa si che io tenda ad isolarmi dalle persone, perche solo dentro di me, o nei libri di personaggi ben noti, o nella grande rete mondiale di internet posso rispondere alle mie infinite domande e a costruirmi, purtropo sognando, la vita che mi piacerebbe. Purtroppo sono uno studente, senza un soldo, con la testa confusa ma con tanta voglia e onestà, quindi non posso ancora rendermi indipendente, partire o fare definitivamente quello che voglio. Questa situazione mi rende depresso e pessimista e ormai non mi godo piu la vita, vedendola sempre uguale, letale, noiosa, sapendo che non posso fare niente per cambiarla attualmente... e poi non mi piace pensare al futuro perche perdiamo tutto il presente e sopratutto, è inutile, visto che cambia tutto in un secondo.Per fortuna ho un ottimo rapporto con mio padre, mio mentore, e mio maestro di vita. Mi sento un po' troppo comune, vorrei eccellere in qualche cosa, mi piacerbbe molitssimo dipingere o scrivere, ma non sono abbastanza bravo in questo... vorrei inventare il prossimo facebook o la prossima auto ad idrogeno ma nemmeno questo so fare... e quindi mi sento uno dei 7 miliardi, invisibile, e mi ritrovo qui a vivere giorni sempre uguali e a "sprecare" ogni mio giorno e ogni mio talento. La mia mente vola e pensa che magari una persona come me in un'altro contesto, magari con piu varietà di persone, etnie e pensieri, la mia vita possa essere completamente diversa e piu simile a come io la vorrei. In fin dei conti non mi ritrovo nell'italiano medio...

Per farla breve, ho perso di vita il vero senso della vita, e sogno solo vite che magari non mi apparteranno mai, tipo attori,super-imprenditori, scirttori, poeti etc etc, quando invece dovrei fare della mia vita un capolavoro.

Ora chiedo a voi che magari avete piu esperienza di me, che siete adulti, padri, madri etc, come posso venirne fuori da questa situazione? Come posso accettare il fatto di essere solo uno dei tanti, che scomparirà quando sarà il tempo, senza lasciare traccia alcuna?

vi ringrazio

Buonasera,

per quanto riguarda il talento esso è connaturato , nasce da solo ,spontaneo, non va cercato a tutti i costi ma lasciarlo maturare spontaneamente.

Il volere lasciare una traccia indelebile è già cosa più difficile: non è detto che il nostro talento sia così apprezzato da farci diventare ''qualcuno''.

Purtroppo i mass-media fanno il lavaggio del cervello tutti i giorni: per avere successo nella vita dobbiamo diventare ''qualcuno''.

Lo dimostra anche il fatto che uno dei sogni più ricorrenti (soprattutto tra le ragazze) è quello di diventare un'attrice famosa, una ballerina, una velina eccetera eccetera.

Invece chi lo ha detto che noi dobbiamo diventare per forza ''qualcuno''?

Se accadrà vorrà dire che il nostro talento ci avrà consentito di raggiungere quel traguardo, ma nel caso non dovesse accadere dobbiamo lo stesso vivere la nostra vita accettandoci per come siamo e soprattutto non sentirsi dei falliti solo perchè non siamo diventati qualcuno.

La nostra vita è già un evento eccezionale e merita di essere vissuta come un miracolo già per il fatto di essere nati: tutto il resto ,se deve accadere, avverrà da se.

saluti.

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A chi non piacerebbe diventare qualcuno di famoso? Guadagnare tanto.. avere un talento ecc. non tutti ci riescono è vero ma qui la domanda è: vuoi essere qualcuno di importante o qualcuno di famoso? Perchè qualcuno di importante lo sei già da quando nasci: per i tuoi genitori, per la tua famiglia e crescendo lo diventerai per la tua compagna, per i tuoi figli, i tuoi amici. Non siamo mai destinati a non lasciare un segno su questa terra, se siamo capaci di farci volere bene sicuramente qualcuno ci ricorderà, non nei secoli che verranno ma sicuramente per un bel po' di anni.

Per quanto riguarda il diventare famosi lì oramai non si può nemmeno più dire sia una questione di talento com'era un tempo, basti pensare al grande fratello o altri reality che fanno diventare noti persone ignoranti e a volte pure stupide.

Concordo con quanto detto sopra, il talento non va cercato, se c'è è innato e quasi tutti ne abbiamo uno. Ad esempio io so scrivere molto bene, il mio ragazzo sa vendere bene quindi riesce molto nel suo lavoro, mia sorella riesce ad essere un'ottima madre ecc. sono tutti talenti, che poi non verranno ricordati nei secoli nemmeno questi è solo una pignoleria. Tanto voglio dire.. tra mille anni mica sarai ancora vivo per godere il fatto che qualcuno ti nomini, no? E allora perchè rovinarsi questa vita per essere per forza qualcosa?

Ripeto: l'importante è essere qualcuno e per tuo padre sicuramente già lo sei!

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Quando mi sentivo come te sono partita per la Germania (Erasmus), mi ha aperto la mente e dato una visione completa del mondo. Adesso ho la coscienza di vivere in un paesino di bigotti, ma so anche quanta gente aperta ci sia in giro. Ho frequentato redazioni di giornali, partiti politici (piccoli per lo piu', in modo da stringere piu' relazioni e sentirmi piu' "utile"), cerco di incontrare gente nuova, a volte passeggio in città da sola per non sentirmi la pressione di un paesino addosso. Ci sono modi per fuggire, devi solo unirti ad un branco. Purtroppo il mondo è fatto da gente banale, non importa eccellere, il valore non sta in quel che fai, sta in quel che sei ed il tuo traguardo l'hai già raggiunto in questo. Il resto è un contorno.

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