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Non riesco a sincronizzare i miei desideri


Lis

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Naturalmente no. Motivo per cui, dopo aver insistito un po', ho rimesso l'incarico in accordo con la dirigenza che in sostituzione mi ha dato altro lavoro,

Nel senso che ti hanno dato un altro tipo di lavoro o ti hanno aggiunto altro lavoro a quello che avevi già?

Comunque lì la barca non era in procinto di affondare... lo era un annetto prima ( <_< ).

Nelle crisi, anche la fase di uscita è potenzialmente molto pericolosa... Un po' come nelle guerre, che poi sono crisi...

Tutto cio' che genera cambiamanto sostanzialmente è pericoloso, almeno per qualcuno. Bisogna vedere quanta influenza ha all'interno del sistema questo qualcuno. <_<

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Nel senso che ti hanno dato un altro tipo di lavoro o ti hanno aggiunto altro lavoro a quello che avevi già?

La seconda, partendo dal presupposto che non avendo più l'incarico di responsabile (peraltro pieno di

oneri ma vuoto di poteri) sarei stato più scarico.

Tutto cio' che genera cambiamanto sostanzialmente è pericoloso, almeno per qualcuno. Bisogna vedere quanta influenza ha all'interno del sistema questo qualcuno. <_<

La fase finale delle crisi, come delle guerre, è pericolosa per un altro motivo: è la fase in cui

l'emergenza viene un po' meno e si può fare un po' di revisione. Scatta la resa dei conti, è chi i

problemi se li è fatti passare sopra la testa, arriva a questa fase molto più riposato e se la crisi

è stata gestita molto ma molto male, ci arriva pure in netta maggioranza...

L'obbiettivo comune diventa quello di sancire il più velocemente possibile il "chi ha avuto ha avuto

e chi ha dato ha dato, scurdammoce o passato, siamo itagliani uagliò, bisogna essere ottimisti e

guardare al futuro ecc ecc". Da lì alla pratica del character assassination, il passo è breve.

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La seconda, partendo dal presupposto che non avendo più l'incarico di responsabile (peraltro pieno di

oneri ma vuoto di poteri) sarei stato più scarico.

E' questo che non riesco a capire :huh: ...nel mio caso io non ho la famosa nomina di responsabile, pur dovendo dare istruzioni, coordinare i lavori e far si che dette istruzioni vengano poste in atto, ufficialmente non ho nessun titolo per farlo, non mi è stato dato perché non ritenuto necessario viste le ridotte dimensioni aziendali e la famosa storia della azienda-famiglia pone tutti (i dipendenti) sullo stesso piano.

Del titolo di per se me ne sbatto ma se io devo dire a qualcuno di fare qualcosa e questo non la fa, visto che sono responsabile anche io, debbo poter prendere qualche contromisura.

Ora nel tuo caso mi sembra di capire che l'azienda non fosse così piccola, ti avevano dato un incarico importante perché non darti anche la possibilità di portarlo a termine? Oneri e poteri dovrebbero coesistere, mandare gente a prendere l'acqua con il cestino non aiuta di certo la produttività...

La fase finale delle crisi, come delle guerre, è pericolosa per un altro motivo: è la fase in cui

l'emergenza viene un po' meno e si può fare un po' di revisione. Scatta la resa dei conti, è chi i

problemi se li è fatti passare sopra la testa, arriva a questa fase molto più riposato e se la crisi

è stata gestita molto ma molto male, ci arriva pure in netta maggioranza...

L'obbiettivo comune diventa quello di sancire il più velocemente possibile il "chi ha avuto ha avuto

e chi ha dato ha dato, scurdammoce o passato, siamo itagliani uagliò, bisogna essere ottimisti e

guardare al futuro ecc ecc". Da lì alla pratica del character assassination, il passo è breve.

Per questo dicevo che nelle situazioni di crisi le nomine possono peggiorare la situazione...quella del nominato s'intende <_<

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E' questo che non riesco a capire :huh: ...nel mio caso io non ho la famosa nomina di responsabile, pur dovendo dare istruzioni, coordinare i lavori e far si che dette istruzioni vengano poste in atto, ufficialmente non ho nessun titolo per farlo, non mi è stato dato perché non ritenuto necessario viste le ridotte dimensioni aziendali e la famosa storia della azienda-famiglia pone tutti (i dipendenti) sullo stesso piano.

Del titolo di per se me ne sbatto ma se io devo dire a qualcuno di fare qualcosa e questo non la fa, visto che sono responsabile anche io, debbo poter prendere qualche contromisura.

Ora nel tuo caso mi sembra di capire che l'azienda non fosse così piccola, ti avevano dato un incarico importante perché non darti anche la possibilità di portarlo a termine? Oneri e poteri dovrebbero coesistere, mandare gente a prendere l'acqua con il cestino non aiuta di certo la produttività...

L'azienda era un po' più grande ma nemmeno tanto: stava crescendo ed era ai tempi sulle 60-70 persone contro le 40 di un paio di anni prima,

ma la filosofia era la stessa della tua.

L'incarico non esisteva, ma era stato creato appositamente per sedare un po' i contrasti tra il presidente arruffone da una parte e me e il mio

collega anziano dall'altra, derivanti dalla disorganizzazione che aumentava esponenzialmente con l'aumentare delle dimensioni dell'azienda, e

aggravata da alcuni vizietti gestionali.

Come ti accennavo, l'idea era "proviamo per qualche mese poi facciamo il punto" (in prova non eravamo noi, ma l'assetto organizzativo).

Quando dopo qualche mese sono andato a ridiscutere l'incarico con il percosidire direttore delle risorse umane (nonché del magazzino), manco si

ricordava che avevamo cambiato assetto organizzativo.

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Oneri e poteri dovrebbero coesistere, mandare gente a prendere l'acqua con il cestino non aiuta di certo la produttività...

La produttività è un argomento di interesse molto sopravvalutato.

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La produttività è un argomento di interesse molto sopravvalutato.

Più che altro ultimamente sta diventando uno slogan...

Comunque poi come è andata a finire la tua storia? l'azienda esiste ancora?

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L'azienda era un po' più grande ma nemmeno tanto: stava crescendo ed era ai tempi sulle 60-70 persone contro le 40 di un paio di anni prima,

ma la filosofia era la stessa della tua.

L'incarico non esisteva, ma era stato creato appositamente per sedare un po' i contrasti tra il presidente arruffone da una parte e me e il mio

collega anziano dall'altra, derivanti dalla disorganizzazione che aumentava esponenzialmente con l'aumentare delle dimensioni dell'azienda, e

aggravata da alcuni vizietti gestionali.

Come ti accennavo, l'idea era "proviamo per qualche mese poi facciamo il punto" (in prova non eravamo noi, ma l'assetto organizzativo).

Quando dopo qualche mese sono andato a ridiscutere l'incarico con il percosidire direttore delle risorse umane (nonché del magazzino), manco si

ricordava che avevamo cambiato assetto organizzativo.

Dici che non si ricordava? La disorganizzazione è un ambiente fertile per certe colture...

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Sì, ma non ho idea di come se la passi, perché sono un paio di anni che ho smesso di leggerne i bilanci

(ho finito i soldi...). Ogni tanto mi giunge qualche voce, ma son sempre cose da prendere con le molle e

data la lontananza spazio-temporale le mie molle non vanno più tanto bene. Ad aprile un uccellino mi ha

parlato di scontri interni e di probabili manovre strane, ma poi non ho più sentito niente.

Sulla produttività è esattamente così: uno slogan. E' un argomento di interesse di facciata, come tanti

altri che tengono banco: costo del lavoro, difficoltà di trovare determinate professionalità, bisogno di

più gente che si mette in proprio o fa impresa ecc ecc.

Sono tutte cose che poi quando uno va a confrontarle con la realtà, con i numeri e con il come funzionano

le cose sul campo, convinto che importino davvero, finisce per fare considerazioni come quella che hai fatto

tu sul prendere l'acqua con il cestino: sarebbe una considerazione ottima nel caso in cui la produttività

fosse davvero importante come si dice... ma in tal caso non ci sarebbe nemmeno bisogno di farla.

"Ciò che chiamiamo irrazionalità, è spesso solo una razionalità diversa" (cit. di boh?)

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Dici che non si ricordava? La disorganizzazione è un ambiente fertile per certe colture...

Nel suo caso sì. Nel caso del presidente, invece, so per certo (per averci discusso spesso) che

la pensa proprio così, sulla fertilità... Ma lui se lo ricordava ben.

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"Ciò che chiamiamo irrazionalità, è spesso solo una razionalità diversa" (cit. di boh?)

E' vero e aggiungerei che certi comportamenti che non riusciamo a comprendere e giudichiamo a prima vista irrazionali non lo sono affatto se si considera che "quando non riesci a trovare altro movente di solito è quello economico" (cit. mia).

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Spesso c'è un movente superiore, che ingloba quello economico. Mi era capitato di pensarci quando facendo due conti

finivo sistematicamente per far considerazioni analoghe alla tua sul portare l'acqua col cestino.

Ad esempio, da socio e da persona che aveva investito molto nel lavoro, mi veniva da dire: ma se il nostro obbiettivo è

quello di far soldi, invece che spendere ogni euro in più, generato dalla vendita di ciò che abbiamo fatto in pochi, per

tirare a bordo persone che poi vengono tenute a scaldar sedie, non sarebbe meglio investirli per migliorare la produttività

(ergo rovinarci meno la vita con l'iperlavoro) o al limite pagarci su le tasse e dividerceli? Cacchio, oltre 5 milioni di

euro all'anno di (in pratica) assistenza sociale a gente che non ne ha alcun bisogno...

Poi mi si è accesa una lampadina grazie a un verso di Daniele Silvestri:

"la sola ragione che ti interessa avere è una ragione sociale"

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Poi mi si è accesa una lampadina grazie a un verso di Daniele Silvestri:

"la sola ragione che ti interessa avere è una ragione sociale"

Questo non sarà solo un movente economico ma di certo è anche un buon movente economico.

Cacchio, oltre 5 milioni di euro all'anno di (in pratica) assistenza sociale a gente che non ne ha alcun bisogno...

Come veniva effettuata la ricerca del personale? Chi decideva che ne serviva di nuovo e a chi spettava l'ultima parola?

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Come veniva effettuata la ricerca del personale? Chi decideva che ne serviva di nuovo e a chi spettava l'ultima parola?

Perlopiù per conoscenza diretta o per autocandidatura.

Chi decideva che ne serviva di nuovo e a chi spettava l'ultima parola?

Queste sono domande cui nemmeno loro saprebbero darti una risposta.

Càpita, quando si gioca al "rimpallo".

L'ultima volta che sono andato ad un'assemblea dei soci ho irritato uno dei sindaci incalzando il direttore delle

risorse umane per farmi dire quante persone lavoravano nell'azienda, visto che dai bilanci ne apparivano 20...

alla fine sapeva il numero solo con un errore di +/- cinque (manco si stesse parlando della Fiat... :Just Kidding: )

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Perlopiù per conoscenza diretta o per autocandidatura.

Queste sono domande cui nemmeno loro saprebbero darti una risposta.

Càpita, quando si gioca al "rimpallo".

L'ultima volta che sono andato ad un'assemblea dei soci ho irritato uno dei sindaci incalzando il direttore delle

risorse umane per farmi dire quante persone lavoravano nell'azienda, visto che dai bilanci ne apparivano 20...

alla fine sapeva il numero solo con un errore di +/- cinque (manco si stesse parlando della Fiat... :Just Kidding: )

Magari quelle persone non avevano bisogno di assistenza sociale ma qualcuno al riparto risorse umane aveva bisogno di farla...

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Che mi ricordi io, a parte il suddetto "responsabile" (che non mancava di far la guerra a chiunque glie lo

ricordasse segnalandogli un problema di sua competenza) non esisteva un tal reparto.

L'esigenza di far assistenza sociale è comunque una cosa che accomuna le dirigenze aziendali, in generale.

Questa non fa certo eccezione.

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Che mi ricordi io, a parte il suddetto "responsabile" (che non mancava di far la guerra a chiunque glie lo

ricordasse segnalandogli un problema di sua competenza) non esisteva un tal reparto.

L'esigenza di far assistenza sociale è comunque una cosa che accomuna le dirigenze aziendali, in generale.

Questa non fa certo eccezione.

Diciamo che queste cose succedono nelle migliori famiglie :Just Kidding:

Io domani torno a lavoro...che di questi tempi è più che altro una fortuna... <_<

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eh beh... speriamo che lo stato protegga chi ti dà quella fortuna! :Batting Eyelashes:

mo' ti racconto un aneddoto capitato a mio fratello lo scorso Natale... era lì nell'azienda dove lavora,

e una segretaria stava francobollando delle cartoline di auguri di Natale da mandare ai dipendenti, allora

le fa: "ma non star a sprecare un francobollo per spedirla a me... son qui! me la prendo a mano!".

C'era lì il capoccia, e s'è xxxxxxxxxxx come una biscia: "Ho detto di spedirle, quindi speditele!".

Ciò che chiamiamo irrazionalità, è solo una razionalità diversa... e di solito è politica. :Just Kidding:

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eh beh... speriamo che lo stato protegga chi ti dà quella fortuna! :Batting Eyelashes:

mo' ti racconto un aneddoto capitato a mio fratello lo scorso Natale... era lì nell'azienda dove lavora,

e una segretaria stava francobollando delle cartoline di auguri di Natale da mandare ai dipendenti, allora

le fa: "ma non star a sprecare un francobollo per spedirla a me... son qui! me la prendo a mano!".

C'era lì il capoccia, e s'è xxxxxxxxxxx come una biscia: "Ho detto di spedirle, quindi speditele!".

Ciò che chiamiamo irrazionalità, è solo una razionalità diversa... e di solito è politica. :Just Kidding:

Ma allora è un vizio di famiglia, tu che volevi raddrizzare la tua azienda, tuo fratello che vuole far risparmiare la sua...ma dove credete di lavorare? su Marte? :D:

Sai il 99 per cento delle volte è come dici, si tratta di razionalità diverse che magari al momento non comprendiamo, esiste però quell'1 per cento di irrazionalità che è dettato dalla stupidità ad esempio di non voler rendersi conto che anche se sono un dirigente posso aver sbagliato a dare una disposizione...e invece magari ho fatto bene ad attorniarmi di persone lungimiranti che ora mi stanno facendo notare quello sbaglio ^_^

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a dire il vero io non ho mai voluto raddrizzare alcuna azienda...

semmai ho avuto qualche problema con un'azienda che voleva raddrizzare me!

(e con "azienda" non intendo certo le mura dell'edificio, né le scrivanie, né la sòla dirigenza...)

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(e con "azienda" non intendo certo le mura dell'edificio, né le scrivanie, né la sòla dirigenza...)

Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria...converrà metterlo come screensaver del pc dell'ufficio :Just Kidding: ... mi chiedo però se la stessa cosa valga anche per le non azioni :unsure:

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Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria...converrà metterlo come screensaver del pc dell'ufficio :Just Kidding: ... mi chiedo però se la stessa cosa valga anche per le non azioni :unsure:

quello è il terzo... ... la cosa delle non azioni è enunciata nel primo

(ebbene sì: sono 3, come i cristi di Michelangelo!)

nello screen saver mettili tutti e tre e sottolinea+evidenzia bene che si riferiscono ad un punto materiale!

A proposito, la sai quella del punto che va ad una festa di asterischi? :LOL:

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quello è il terzo... ... la cosa delle non azioni è enunciata nel primo

(ebbene sì: sono 3, come i cristi di Michelangelo!)

E' vero! :Applause:

A proposito, la sai quella del punto che va ad una festa di asterischi? :LOL:

No, che gli succede? ^_^

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Allo... c'è 'sta festa di asterischi, con musica unz-unz a palla, tutti 'sti asterischi che ballano

e si divertono.... Ad un certo punto (anzi... "a 'na certa"), s'apre la porta ed entra un punto.

Immediatamente cala il silenzio, e tutti gli asterischi si voltano a squadrarlo con sguardo torvo.

Il punto li guarda uno ad uno e fa: "Embè? Non ci si può neanche mettere il gel, adesso?".

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Caxxo Lis! Io sono 7 anni che cerco di far parlare Ste del suo (ex) lavoro... il fascino femminile è potente in te (by mestro Yoda) :Batting Eyelashes:

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Caxxo Lis! Io sono 7 anni che cerco di far parlare Ste del suo (ex) lavoro... il fascino femminile è potente in te (by mestro Yoda) :Batting Eyelashes:

Orpo... :huh: Invece di applicare metodi "per far parlar la gente" che evidentemente non funzionano, potevi

semplicemente chiedermelo, no? T'avrei messo un link... :Just Kidding:

Apropo'... hai preso appunti sul fatto che il principio di azione e reazione è riferito ad un punto materiale? :Batting Eyelashes:

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