Flo 0 Share Inserito: 18 febbraio 2013 Salve, ho un bimbo di 4 anni e 2 mesi che purtroppo da quando aveva 5 mesi è senza papà venuto a mancare perchè si è tolto la vita apparentemente senza motivo. Da lì finora mi sono dovuta occupare di molti problemi fino alla decisione 1 anno fa di andare a vivere nella città in cui lavoro dove però sono completamente sola, senza parenti e pochi amici. Sono riuscita ad organuizzarmi bene e mio figlio si è anche ambientato bene. Ma mio filglio costretto ad essere cresciuto troppo presto ha delle reazioni e dei comportamenti che secondo me celano qualche sofferenza. E la conferma me l'ha data lui quando al mio ultimo rimprovero, perchè ne combina di tutti i colori, mi ha risposto "e ora vattene anche tu così muori pure e tu e poi resto da solo e faccio quello che voglio" al mio stupore ed alle mie domande lui mi ha raccontato che a scuola la maestra gli aveva parlato, non so perchè, di un probabile uomo che avrebbe potuto prendere il posto del padre e lui mi dice "ma io un padre ce l'ho anche se è già morto, anche se non mi vede e non mi sente" il tutto molto agitato e nervoso. E bene io sono andata in crisi perchè sto cercando di fare del mio meglio per cercare di farlo sentire un bambino normale ma evidentemente questo non basta e soprattutto non mi sento all'altezza di questo difficile compito. Ci sarebbero anche tanti altri particolari da aggiungere ma non basterebbe una pagina di forum, quindi, se qualche esperto vorrà rispondere potremmo approfondire meglio l'argomento. Grazie. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
A.Vita 0 Share Inserita: 23 marzo 2013 Gentile Signora, Il bambino soffre dell'abbandono del padre. Non l'ha ancora rielaborato. Non è semplice. Ha presente il libro di Massimo Gramellini dal titolo" Fai bei sogni"? E' una ricerca della propria madre scomparsa quando lui aveva 9 anni. E non aveva mai saputop come era morta. Poi a 49 anni scopre che la madre, affetta da un male incurabile, si era tolta la vita. L'autore racconta tutto il tempo che da 9 anni è trascorso sino a quando riesce a capire e sapere come era scomparsa la mamma. Ha sofferto per tutta la vita e ha vissuto sentendo sempre questo vuoto incolmabile. Suo figlio sta vivendo quello che ha vissuto l'autore di quel libro. Adesso ha paura di perdere anche lei, e così, non è. Ma per lui non c'è altra spiegazione possibile. D'altronde la realtà, spesso, non è quella concreta ed oggettiva, ma quella soggettiva e propria dell'anima che soffre e che sente un vuoto incolmabile. Gli stia vicino e lo ami sempre di più, e cerchi di capirlo. Avrò altre cose da dirle in una prossima comunicazione che non tarderà a vedere in queste pagine. Per ora la saluto con grande amicizia e senso di compartecipazione alle sue preoccupazioni. Antonio Vita Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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