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pensiero strano


jean71

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Buonasera a tutti, mi chiamo Gianpiero, mi sono gia' presentato nella sezione "ciao chi sono". Avrei bisogno di una risposta. Sono una persona molto profonda e riflessiva, da sempre amo leggere, informarmi e confrontarmi con gli altri, il mio problema è che "penso troppo" come spesso mi è stato detto, fin qua tutto bene, direte, se non fosse che tempo fa sono incappato in un pensiero su cui mi sono bloccato perchè non riesco a trovare una soluzione che mi soddisfi. Il pensiero è il seguente: Se non esistessero gli specchi noi non avremmo la possibilita' di conoscere il nostro aspetto, riguardo al viso soprattutto, non potremmo eseguire varie attivita' per le quali necessitiamo appunto dello specchio: radersi, controllare il viso, pettinarci, ecc, la parte che piu' mi ha "smarrito" è quella del non poter vedere il nostro viso, essere "ciechi" in un certo senso. La costruzione della nostra identita' passa obbligatoriamente attraverso lo specchio. Ho letto qualche discussione in merito su internet ma tutti danno risposte ovvie (che avrei dato anche io) tipo, "non pensarci", "gli specchi esistono per questo" ecc. Ora, io per tutta la vita come chiunque non ho mai dato peso a questa cosa e mi specchio come chiunque, eseguo le operazioni quotidiane come chiunque e allora mi chiedo, perchè sono caduto in questo pensiero?? perchè è come se all'improvviso avessi avuto coscienza del fatto che siamo "condannati" a non vederci a prescindere dallo specchio, perchè rimugino su questa cosa?. Vorrei da voi, se possibile una risposta che mi aiuti a sbloccarmi. Non voglio piu' la sensazione spiacevole di sapere che ho un volto ma di non poterlo vedere perchè cio' non ci è dato per ovvie ragioni anatomiche. Premetto che non ho problemi di identita' nè altro. Grazie

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Beh ci sarebbe pur sempre l'acqua volendo, che rifletterebbe la tua immagine come nei tempi passati, e a l'acqua non si puo' rinunciare come si potrebbe fare per gli specchi ( o altre superfici che riflettono l'immagine ) perche' senza acqua non c'e' vita, quindi nemmeno pensieri che riguardano tali argomenti.

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Ciao, grazie per la risposta, tuttavia il centro di questo mio pensiero non è il fatto che esistano forme alternative di riflesso della propria immagine, ma il pensiero che noi non possiamo vedere noi stessi se non attraverso superfici riflettenti, cioè non siamo autosufficienti, noi non possiamo vedere da soli il nostro viso, se ci penso, "percepisco che ho una testa" ma non posso vedermi da solo, vedo il mio corpo ma per vedere come sono vestito, pettinato, insomma per vedermi frontalmente ho bisogno di specchiarmi. Lo so, per molti è una sciocchezza e lo era anche per me, è automatico non porsi questa questione provando una sensazione di angoscia, ecco perchè sono arrabbiato con me stesso per essermi bloccato. Ho premesso fin dall'inizio che in rete ho trovato discussioni del genere ma ovviamente tutti rispondono (non a me, io leggevo le discussioni), "esistono gli specchi d'acqua" "io senza specchio vivo meglio perchè non sono vanitoso" ecc, nessuna di queste persone ne fa un dramma, diremmo. Io vorrei solo sbloccarmi e non pensarci piu' come ho sempre fatto, a volte sono convinto che essere profondo e pensare troppo fa male.

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Comprendo bene il problema, anche se sono differente come mentalita' in questo caso. Effettivamente per nostra natura umana abbiamo tanti limiti, come appunto la possibilita' di vedere alcune parti di noi stessi ma solo fin dove arriva l'angolo della nostra visuale, e tutto il resto senza l'ausilio di superfici riflettenti rimarrebbe senza dubbio un mistero per noi. Ogni persona prende questo discorso in maniera differente come hai potuto notare in giro. Ci sono alcuni che non si pongono proprio il problema perche' non gli interessa, altri che soffrono terribilmente nel non potersi ammirare ogni secondo della vita, e altri ancora che si pongono almeno il quesito per motivi puramente personali di curiosita', ecc. Non so dirti il motivo per cui un argomento del genere, che in passato non ti aveva mai sfiorato la mente, oggi sia diventato addirittura un problema per te, perche' dovrei conoscere come funziona la tua mente, pero' mi rendo perfettamente conto che puo' capitare che anche argomenti del genere diventino una preoccupazione quotidiana per molte persone, visto che siamo tutti diversi e diamo importanza diversa ad ogni cosa, compresa questa. Sicuramente ci sono cose che una volta scoperte diventano un pensiero ricorrente per noi, e spesso puo' capitare che diventino un problema o un'ossessione, ma sai la mente e' strana e spesso si fissa su cose di qualsiasi genere, come le canzoni che odiamo, la frase detta da qualcuno che ci ferisce e che non avremmo mai voluto sentire, e via dicendo.

Secondo me una delle cose piu' importanti della vita e' la consapevolezza, perche' una volta che sai come stanno realmente le cose, puoi iniziare ad accettarle, e questa che provi oggi e' sicuramente una cosa che va accettata se vuoi liberarti del problema. Sai meglio di me che non e' una cosa che puoi cambiare, perche' la nostra natura umana e' fatta cosi', e non potrai mai vederti senza l'ausilio di superfici riflettenti, ecc, ecc. Quindi devi trovare il modo di accettare questa cosa, come ne hai accettate altre della tua vita in passato...Il vero problema e' solo l'importanza che tu dai alle cose, e questa sinceramente non puo' diventare un problema a lungo termine, credo ne converrai con me ^_^

Accetta quello che sei con tutti i tuoi limiti di essere umano, compreso il fatto di non poterti vedere nella tua interezza quando e come vuoi senza alcun aiuto esterno, e tieni anche presente che magari un motivo c'e' per cui possiamo vederci frontalmente o a 360° l'un l'altro, e da soli invece no ^_^

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Voglio innazitutto ringraziarti per la tua risposta e per aver compreso il problema, senza minimizzarlo e senza risposte scontate. In realta' non so nemmeno io perchè tale pensiero che mai mi ha sfiorato in passato oggi sia cosi' ricorrente, giustamente tu non mi conosci, posso dirti che anzi sono sempre stato vanitoso, mi piace specchiarmi, curare il mio aspetto, quindi....come dici tu la mente è strana e cosi'tende a fissarsi su cose a volte insensate. Ti dico che è iniziato cosi' per caso, ad un tratto ho realizzato che possiamo vedere solo frontalmente e ho provato un senso di angoscia, di li' a rimuginare e costruire questa cosa il passo è stato breve, ovvio che non voglio starci bloccato a lungo su questa cosa, sono pienamente consapevole della natura umana con i suoi limiti, infatti la natura stessa non ci ha dato consapevolezza piena di questa cosa, altrimenti starebbero tutti a rimuginare come il sottoscritto. Io fin da piccolo ho amato indagare, conoscere, comprendere, capire. A volte pero' sarebbe meglio vivere con leggerezza. Infine voglio dirti che ho sviluppato negli anni una teoria per combattere e superare questi ostacoli e cioè bisogna trovare una parola chiave che consenta alla mente di risolvere il quesito, assimilarlo e cosi' andare avanti, piu' forti perchè avendo la risposta la mente non si blocca piu'. Grazie ancora del tuo intervento e di altri se ci saranno.

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Di nulla ^_^ Solitamente non sono abituato a minimizzare cio' che le persone hanno da dire, perche' cio' che per me puo' essere una cosa di poca importanza potrebbe essere vitale per chi mi sta parlando e troppo spesso la gente tende a dare molta importanza solo a quello che interessa loro, e questo e' un male a mio modesto parere, perche' non c'e' sensibilita' e diventa ancora piu' complesso capire lo stato d'animo di un altro individuo, specie perche' siamo tutti diversi e sentiamo ogni cosa in maniera diversa dentro di noi.

Quello che mi fa pensare e' che hai menzionato il fatto di essere vanitoso di natura, quindi trovo assai plausibile che questo discorso che fai oggi ( in teoria dovrebbe essere un problema che hai da sempre ma si deve essere sviluppato col cambiare della tua mentalita' crescendo...Ecco perche' te ne sei accorto solo oggi ) potrebbe essere un effettivo problema per te. Lo hai detto tu stesso che dai molta importanza al tuo aspetto curato e che ti piace specchiarti, quindi l'impossibilita' di farlo senza un ausilio esterno implica una sorta di impedimento per te, anche se come abbiamo gia' detto, il limitato angolo di visuale fa parte della nostra natura umana. Effettivamente pensare che gli altri possono vederci nella nostra interezza e noi invece solo parzialmente ha un che di frustrante ( anche se noi abbiamo la stessa opportunita' verso di loro ) pero' e' una cosa a cui non possiamo porre rimedio, altrimenti saremmo nati con piu' occhi e in punti differenti, cosi' da coprire ogni angolo di visuale contemporaneamente.

Mi trovo pienamente d'accordo sul tuo discorso relativo al pensare. Anche io come te mi sono sempre fatto domande proprio perche' volevo CAPIRE, e l'ho sempre fatto fin da piccolo, da quando smontavo i miei giocattoli per capire come funzionavano. Purtroppo pero' il pensare troppo o il voler capire tutto e' un'arma a doppio taglio, specie per le persone sensibili. Per esperienza personale so che capire o avere la consapevolezza della natura di alcune cose o persone, ecc, puo' generare dei problemi nell'accettare la verita'. Quindi quando dici che alcune cose andrebbero prese con piu' leggerezza e' vero, e se vogliamo dirla tutta e' il motivo per cui chi si fa poche domande vive meglio, anche se per me sarebbe impossibile farlo, perche' e' nella mia natura pormi dei quesiti o voler capire determinate cose che stimolano la mia attenzione.

Una parola chiave per risolvere il quesito? Non e' affatto male come idea, anzi la trovo molto interessante. Sembra una sorta di auto consapevolezza a comando. Sai, la mente alla fine e' complessa ma ha le sue regole e una volta capito il suo funzionamento si puo' fare anche quello. Delle volte il tempo che passa e le esperienze che prendono il posto di altre, aiutano a scordarsi dei problemi che un tempo ci tormentavano, perche' spostiamo la nostra attenzione altrove, fino a dimenticare il passato. In amore si dice che " Il tempo guarisce ogni cosa " ad esempio, ma io sono convinto che la consapevolezza della verita' sia la chiave per buttarsi alle spalle tutto, sia le questioni d'amore che il resto di cui parliamo oggi. Alla fine solo accettando cio' che ci tormenta possiamo trovare il modo per affrontarlo...E di sicuro funziona.

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