giovanni vernuccio 0 Share Inserito: 24 agosto 2013 ho provato a farla finita con una corda al collo mentre i miei figli e mia moglie dormivano, è una vita che prendo farmaci per la depressione e so che le devo prendere per tutta la vita. sono indeciso e poi non so come gestire la paura nel farlo, ho provato tante volte ma è sempre lo stesso eppure in 5 minuti tutto sarebbe finito finalmente. sono un insegnante di scuola alberghiera, sono un cuoco apprezzato penso ....almeno cosi sento dire. Il mio sogno era aprire un ristorante è l'ho fatto, trascinando la mia famiglia in questo progetto, condizionando la vita dei miei figli e il loro futuro e anche quello di mia moglie. Lavoriamo abbastanza bene ma non riesco ad aumentare la clientela per poter coprire le spese. oggi ho fatto un giro nella zona ed ho visto che come al solito tutti gli altri concorrenti lavorano mentre noi non riusciamo, eppure i nostri clienti ci apprezzano non capisco, proprio non capisco. è difficile che io mi arrenda ma stavolta non so che fare perche non so sopportare tutto questo, l'idea di un fallimento non lo concepisco, vorrei andarmene però lascio i miei nel bel mezzo della tempesta e sarei un vigliacco. ci vorrebbe Dio........perche si porta via tante persone e a me mi lascia ancora qua a vedere mia moglie sfinita i miei figli che non sanno cosa li aspetta.........io non so aiutarli, prego Dio ma non mi sente, spero di morire stanotte in un modo o nell'altro ...................................io vi domando cosa devo fare per trovare il giusto coraggio? sto pensando di non prendere più le medicine in modo da non ragionare più Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
silvia773 0 Share Inserita: 18 settembre 2013 Caro Giovanni, il mio papà mi diceva sempre che a tutto c'è rimedio fuorchè alla morte... quindi la tua vita finisce solo quando smetti di respirare... fino a quel momento per tutto esiste una soluzione.. credo che gettare la spugna non valga la pena... Ovviamente Dio non ascolta le tue preghiere per fortuna... e anzichè chiedergli di farti morire, chiedigli di darti la forza e il coraggio di affrontare i problemi.. Cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno, perchè nel mondo c'è gente che soffre, che sta male e che magari è condannata a morire.. eppure... nonostante tutto è felice... e cerca di vivere ogni singolo giorno nel migliore dei modi. Invece di piangerti addosso, prova a trovare una soluzione concreta, rinnova, cambia, fai qualcosa di diverso... vedrai che con tanta volontà e impegno, otterrai dei buoni risultati e sarai più felice tu e la tua famiglia... In bocca al lupo di vero cuore Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
grimaldello 0 Share Inserita: 21 settembre 2013 Ciao, immagino che qualunque cosa dica per te ha poco senso e tutta la logica del mondo non riesce ad annientare certi pensieri e certi sentimenti. Ora due cose (un po' sarò costretto a parafrasare silvia): prima di nascere non esistevi dopo morto cesserai d'esistere il tempo della tua vita non è che una parentesi sull'eternità della non esistenza Ti accorgi che sei condannato a morire e la tua morte durerà per l'eternità. Per quanto brutta possa essere e/o diventare, la tua vita è la tua unica fonte di esperienza. Non avrai altre occasioni e prima che rte ne accorga morirai davvero e se lo relizerai, prima di morire, daresti qualunque cosa per tornare indietro. Che cos'è una brutta figura, un sogno infranto, un orgoglio ferito, deludere la fiducia in noi riposta o la vigliaccheria di un istante, rispetto alla grandezza del mondo al gran numero di persone che popolano questa nostra terra? Se davvero sei disposto a morire, dovresto essere disposto a rinunciare a tutto, disposto a rinunciare ad ogni orgoglio, onore, legame e morale. Se rinunci a tutto questo, puoi anche rifugiarti nelle gioie più abbiette e mandare tutto e tutti alla malora, sarebbe come amazzarti, ma saresti ancora vivo ed in grado di godere. Non esiste nulla che un uomo non possa fare se rinuncia a tutto: vendi ogni cosa anche ciò che non hai truffa persone , amici, famiglia, clienti, fornitori e conoscenti e col ricavato scappa in qualche paesino esotico a fare il nababbo tra alcool e donne bellissime che si concederebbero volentieri ad un uomo che qui avrebbe un piccolo gruzzoletto, ma lì una vera frortuna. Se non sei disposto a rinunciare alla tua dignità, allora non sei neanche pronto per morire, perchè anche quella se ne andrebbe con la vita, e quindi dovrai accompagnare la famiglia anche nelle difficoltà, perchè i primi creditori, sono sempre loro, sono padre anch'io, loro nascono senza chiederti niente, ti danno sensazioni uniche e li ripaghi scaraventandoli nella tempesta? Il coraggio non deve arrivare magicamente, nè devi essere cuor di leone, puoi aver paura, è lecito. Puoi essere terrorizzato, ma la soluzione nella vita non è sconfiggere la paura o il dolore ma agire e fare quello che devi fare: come dico a mio figlio, ti fa male? ti fa paura? bene è così. ma ciò non toglie che devi fare ciò che devi e lamentarsi o fare scenate è inutile. Vuoi un consiglio (per tua fortuna sono un imprenditore e considerato anche abbastanza bravo)?, se non vuoi sprofondare e trascinare tutti con te, rinuncia al tuo sogno, ne farai altri nella vita. Se non sei capace di mandare avanti il ristorante, cerca un altro lavoro (come dipendente) e chiudilo e vedrai che piano piano coprirai tutti i debiti OPPURE ti cerchi un socio che ci sappia fare nella comunicazione e marketing, che lo lancia e lo faccia andare bene, in cambio gli offri una percentuale dell'attività, condizionata dal risultato delle sue azioni, ci sono un sacco di giovani capaci in questo campo, ovvero, ti offro il 20% del ristorante se entro 1 mese mi fai il pieno e mi consolidi un fatturato stabile, altrimenti hai lavorato per niente, in più un 5% di bonus se lo fa i ingranare in 3 settimane e non un mese. Ricorda sempre una cosa: il peggio che ci possa accadere sucederà di sicuro, è l'unica certezza, per cui tutto quello che succede nel frattempo è grasso che cola, non ti puoi permettere la macchina? Sii felice che puoi ancora camminare. E tua moglie la consideri un fantoccio? è la tua compagna di vita quindi se non vuoi scoppiare, dividi il peso della situazione con lei e se fallimento proprio dev'essere e tu non lo concepisci, lo concepirà lei per te: è più rispettabile un fallito che un vigliacco. Io sono stato in situazioni mooolto più dure di quella che hai descritto, ma ne sono uscito, non con un coraggio o una forza speciali, ma semplicemente facendo quello che c'era da fare, mettendo me ed il mio orgoglio un pochino da parte, perchè ricorda che come per tutti non sei nessuno e ti conviene piegarti perchè se ti spezzi, non ci sarà nessuno in grado di mettere insieme i pezzi. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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