Vai al contenuto

Aiuto


Chicchessia

Messaggi consigliati

Buonasera a tutti,


Sono nuovo del forum, sono un ragazzo di 20 anni e ho deciso di iscrivermi perchè avrei bisogno di parlare con qualcuno di un problema in famiglia che mi fa senire a disagio e vorrei che qualcuno mi desse qualche parere o anche qualche parola di conforto perchè non ne parlo con nessuno più di tanto, né in famiglia né con amici.


Spero di essere nella sezione giuste del forum.


Premetto che forse non riuscirò a spiegare appieno la situazione ma devo provarci perchè altrimenti continuerò a tenermi tutto dentro.


Il problema, in particolare, riguarda mio fratello. Con mio fratello non sono mai riuscito a creare un rapporto particolarmente bello (ma neanche il contrario) per vari motivi, un po' per l'età (abbiamo 15 anni di differenza), un po' per quello che ha passato, non abbiamo mai avuto modo di creare un rapporto che dovrebbe esserci da fratello a fratello (se non in questi ultimi mesi). A mio parere è una persona molto intelligente ma purtroppo non altrettanto paziente, costante e perseverante e penso che la mancanza di queste caratteristiche, in parte, lo abbia svantaggiato molto durante la sua vita. Con il resto della mia famiglia (mia madre, mio padre e mia sorella) non è quasi mai andato d'accordo (senza parlare di quest'ultimo periodo che manca poco che alzi le mani a mia madre...). Da precisare, lui non è figlio di mio padre (tecnicamente, quindi, è il mio fratellastro) poiché mia madre divorziò con il primo marito quando mio fratello aveva più o meno 10 anni. Mio padre, forse inconsciamente, non lo ha mai visto come un suo figlio. Non lo ha mai sostenuto nelle varie vicende della sua vita, come avrebbe fatto con me e mia sorella. Inutile dire che questo abbia influito negativamente all' equilibrio mentale di mio fratello (infatti ha sofferto in alcuni periodi di depressione, e anche tutt'ora ne soffre, in alcuni momenti). Il suo vero padre è rimasto, dopo il divorzio, per qualche anno, in Italia e mio fratello è andato, durante l'adolescenza, per periodi di qualche mese, a trovarlo. Più tardi, il padre va a vivere in Brasile (dove vive tutt'ora). Mio fratello è andato a trovarlo, sempre per qualche mese, anche qui. Ma le cose non sono andate bene e mio fratello ha chiuso i contatti con suo padre da una decina d'anni. Ha avuto una figura paterna che lo ha deluso sempre di più per poi abbandonralo completamente. Il vero e proprio “declino” è iniziato alle superiori... dove ha iniziato a frequentare sempre di meno la scuola e iniziando a far uso di droghe leggere e di alcool. Fu bocciato il quarto anno al classico per poi completare gli studi al liceo psicopedagogico. Dopodichè è iniziato il periodo che ha inasprito sempre do più i rapporti in famiglia. Ha provato a fare l'università per poi abbandonarla. Trovava qualche lavoretto passeggero. Nel frattempo i miei genitori lo rimprovevavano perchè non si dava da fare, si faceva delle cattive amicizie, si chiudeva in se stesso diventando sempre più scontroso e intrattabile. Ha iniziato a frequentare i “rave”. Verso i trent'anni, dopo litigi e sfuriate varie è partito per Roma per cercare lavoro e provare a farsi una specie di vita... sembravano che le cose si stessero mettendo un po' a posto ma poi sono ritornate come prima, per poi ridursi alla triste e difficile situazione chè è adesso. Ometto alcune vicende per non dilungarmi eccessivamente. Tornato da Roma ha vissuto in un paese vicino al nostro, sostenuto economicamente da mia madre (mio padre non ne voleva sapere più da un bel po' di anni). Veniva raramente a casa per farsi dare i soldi da nostra madre, o glieli caricavo dalla postaepay. Ha vissuto in questo paese (era in affitto) per un anno per poi trasferirsi nella villetta di proprietà della mia famiglia, sempre vicino al nostro paese, dove vive tutt'ora. La villetta non è isolata, nel senso che ci sono altre villette vicine, ma che in inverno non sono abitate, se non che da poche famiglie. Quindi da settembre sta “vivendo” isolato qui, bevendo circa 5 lattine di birra al giorno, fumando marjuana e stando al computer tutto il giorno (per non parlare di quando, le prime settimane, non aveva internet o saltava la connessione per giorni, che chiamava mamma e dava sfogo a tutta la sua rabbia perchè non sapeva che farsene della sua vita, E' ARRIVATO A CHIEDERGLI DI ANDARE ALLA CLINICA IN SVIZZERA DELLA DOLCEMORTE... vi lascio immaginare che Natale e che inizio dell'università abbia passato...). Esce solo per fare la spesa e andare a prendere la droga (non droghe pesanti, parlo di marjuana). Io cerco di andarlo a trovare per quanto mi è possibile per fargli compagnia (non ha amici che lo vadano a trovare, le ultime persone che gli erano rimaste difficilmente si potevano definire amici...) togliendo tempo un po' allo studio, un po' agli amici, alla palestra e così via. Con me si comporta bene, parliamo tranquillamente, passiamo la maggior parte del tempo al computer (anche perchè non c'è molto altro da fare...) e mi fa piacere andarlo a trovare perchè con me parla, scherza, insomma si distrae un po'. Con mia madre, invece, non riesce quasi mai a intrattenere una normale conversazione. Le prime volte che andavamo a trovarlo, io e mia madre, il sabato o la domenica, alzava sempre la voce (con lei, con me non si arrabbia quasi mai), insultandola pesantemente, cercando sempre il modo di farla senitre male. Mia madre ha iniziato ad avere paura di lui. Mi chiede di non allontanarmi da lei quando siamo con lui, perchè ha paura che la possa aggredire. Io cerco di fare il possibile. La situazione mi mette molto a disagio. Tuttavia mia madre è riuscita a convincerlo ad andare al SERT per trovare una soluzione. Ma ho paura che questo non cambierà molto la situazione e inizio a pensare al peggio... ho riassunto molto la situazione... cercherò di spiegare meglio alcune vicende nei prossimi aggiornamenti che farò (non ce la faccio a scrivere tutto in un unico intervento, mi dilungherei troppo e tra due settimane ho un esonero di diritto privato quindi non posso rubare troppo tempo allo studio).



Qualcuno si trova in una situazione del genere?


Sto cercando di fare il possibile per non far peggiorare le cose, perchè in famiglia, oltre me e mia madre, ignorano il problema.


Vi prego di darmi qualche consiglio su COME DEVO COMPORTARMI O SE POSSO RIVOLGERMI AD UNA STRUTTURA.



Link al commento
Condividi su altri siti

 
  • 2 weeks later...

Pubblicità


ho sofferto di attacchi di panico, che mi hanno complicato la vita non di poco, fino all'anno scorso.

La mia ragazza non sapeva come aiutarmi e soffriva molto per questo... decidemmo di lasciarci... non volevo farla stare male per un problema che non sapevo come combattere... arrivai a non uscire più di casa. Dopo vari tentativi sono riuscito ad uscire da quel brutto periodo... attraverso una cura farmacologica che avrei dovuto smettere qualche mese fa ma che ho paura a farlo per una ricaduta che non deve assolutamente avvenire in questo periodo... e quindi sto aspettando il momento giusto.

Risolto questo problema scoppia quest'altro...

per fortuna mio fratello è riuscito ad entrare in contatto con il SERT e domani dovrebbero fargli sapere in quale comunità andare. Spero che funzioni... ma non ho molte speranze...

mia madre ha paura che venga a casa e lei si trovi da sola con lui... mi ha chiesto se domani pomeriggio avevo lezione all'università per sapere se sarei rimasto a casa...

mi sento umiliato da questa situazione...

Link al commento
Condividi su altri siti

 

scusate so di mettervi in una brutta posizione... anch'io leggendo una storia simile non saprei cosa dire... ma non pretendo assolutamente che mi diate una soluzione o altro... mi va già benissimo il poter dar sfogo a quel che provo...

Link al commento
Condividi su altri siti

 

Sono una persona (purtroppo, in questo caso) molto empatica, nel senso che se sta male una persona sto male anche io...

sto male per il periodo che sta passando mio fratello... ma allo stesso tempo provo anche rabbia perchè è una persona che, quando vuole avere ragione e qualcuno cerca di contestarlo (sopratutto se una persona è fisicamente più debole di lui, come mia madre), reagisce esageratamente (in questo periodo in particolare) coprendo di insulti il suo interlocutore, ridicolizzandolo e imporsi con la violenza e questo è uno degli aspetti che più mi crea disagio perchè non so come reagire perchè se reagissi contro di lui, si arrabbierebbe anche con me, andando così a perdere il rapporto che si è creato, cosa che vorrei non accadesse, almeno per il momento, perchè lui ora è solo e non voglio abbandonarlo al suo destino anche perchè ho paura di quello che potrebbe accadere se rimanesse completamente solo...

mi sento male anche per mia madre che, a causa di questa situazione, è depressa e non sa come reagire...

io vorrei dedicarmi di più all'università, cosa che in questo periodo non riesco a fare... sento che la mia mente pensa continuamente a questa situazione...

spero che si concluda il più presto possibile...

Link al commento
Condividi su altri siti

 

Buonasera a tutti,

Sono nuovo del forum, sono un ragazzo di 20 anni e ho deciso di iscrivermi perchè avrei bisogno di parlare con qualcuno di un problema in famiglia che mi fa senire a disagio e vorrei che qualcuno mi desse qualche parere o anche qualche parola di conforto perchè non ne parlo con nessuno più di tanto, né in famiglia né con amici.

Spero di essere nella sezione giuste del forum.

Premetto che forse non riuscirò a spiegare appieno la situazione ma devo provarci perchè altrimenti continuerò a tenermi tutto dentro.

Il problema, in particolare, riguarda mio fratello. Con mio fratello non sono mai riuscito a creare un rapporto particolarmente bello (ma neanche il contrario) per vari motivi, un po' per l'età (abbiamo 15 anni di differenza), un po' per quello che ha passato, non abbiamo mai avuto modo di creare un rapporto che dovrebbe esserci da fratello a fratello (se non in questi ultimi mesi). A mio parere è una persona molto intelligente ma purtroppo non altrettanto paziente, costante e perseverante e penso che la mancanza di queste caratteristiche, in parte, lo abbia svantaggiato molto durante la sua vita. Con il resto della mia famiglia (mia madre, mio padre e mia sorella) non è quasi mai andato d'accordo (senza parlare di quest'ultimo periodo che manca poco che alzi le mani a mia madre...). Da precisare, lui non è figlio di mio padre (tecnicamente, quindi, è il mio fratellastro) poiché mia madre divorziò con il primo marito quando mio fratello aveva più o meno 10 anni. Mio padre, forse inconsciamente, non lo ha mai visto come un suo figlio. Non lo ha mai sostenuto nelle varie vicende della sua vita, come avrebbe fatto con me e mia sorella. Inutile dire che questo abbia influito negativamente all' equilibrio mentale di mio fratello (infatti ha sofferto in alcuni periodi di depressione, e anche tutt'ora ne soffre, in alcuni momenti). Il suo vero padre è rimasto, dopo il divorzio, per qualche anno, in Italia e mio fratello è andato, durante l'adolescenza, per periodi di qualche mese, a trovarlo. Più tardi, il padre va a vivere in Brasile (dove vive tutt'ora). Mio fratello è andato a trovarlo, sempre per qualche mese, anche qui. Ma le cose non sono andate bene e mio fratello ha chiuso i contatti con suo padre da una decina d'anni. Ha avuto una figura paterna che lo ha deluso sempre di più per poi abbandonralo completamente. Il vero e proprio “declino” è iniziato alle superiori... dove ha iniziato a frequentare sempre di meno la scuola e iniziando a far uso di droghe leggere e di alcool. Fu bocciato il quarto anno al classico per poi completare gli studi al liceo psicopedagogico. Dopodichè è iniziato il periodo che ha inasprito sempre do più i rapporti in famiglia. Ha provato a fare l'università per poi abbandonarla. Trovava qualche lavoretto passeggero. Nel frattempo i miei genitori lo rimprovevavano perchè non si dava da fare, si faceva delle cattive amicizie, si chiudeva in se stesso diventando sempre più scontroso e intrattabile. Ha iniziato a frequentare i “rave”. Verso i trent'anni, dopo litigi e sfuriate varie è partito per Roma per cercare lavoro e provare a farsi una specie di vita... sembravano che le cose si stessero mettendo un po' a posto ma poi sono ritornate come prima, per poi ridursi alla triste e difficile situazione chè è adesso. Ometto alcune vicende per non dilungarmi eccessivamente. Tornato da Roma ha vissuto in un paese vicino al nostro, sostenuto economicamente da mia madre (mio padre non ne voleva sapere più da un bel po' di anni). Veniva raramente a casa per farsi dare i soldi da nostra madre, o glieli caricavo dalla postaepay. Ha vissuto in questo paese (era in affitto) per un anno per poi trasferirsi nella villetta di proprietà della mia famiglia, sempre vicino al nostro paese, dove vive tutt'ora. La villetta non è isolata, nel senso che ci sono altre villette vicine, ma che in inverno non sono abitate, se non che da poche famiglie. Quindi da settembre sta “vivendo” isolato qui, bevendo circa 5 lattine di birra al giorno, fumando marjuana e stando al computer tutto il giorno (per non parlare di quando, le prime settimane, non aveva internet o saltava la connessione per giorni, che chiamava mamma e dava sfogo a tutta la sua rabbia perchè non sapeva che farsene della sua vita, E' ARRIVATO A CHIEDERGLI DI ANDARE ALLA CLINICA IN SVIZZERA DELLA DOLCEMORTE... vi lascio immaginare che Natale e che inizio dell'università abbia passato...). Esce solo per fare la spesa e andare a prendere la droga (non droghe pesanti, parlo di marjuana). Io cerco di andarlo a trovare per quanto mi è possibile per fargli compagnia (non ha amici che lo vadano a trovare, le ultime persone che gli erano rimaste difficilmente si potevano definire amici...) togliendo tempo un po' allo studio, un po' agli amici, alla palestra e così via. Con me si comporta bene, parliamo tranquillamente, passiamo la maggior parte del tempo al computer (anche perchè non c'è molto altro da fare...) e mi fa piacere andarlo a trovare perchè con me parla, scherza, insomma si distrae un po'. Con mia madre, invece, non riesce quasi mai a intrattenere una normale conversazione. Le prime volte che andavamo a trovarlo, io e mia madre, il sabato o la domenica, alzava sempre la voce (con lei, con me non si arrabbia quasi mai), insultandola pesantemente, cercando sempre il modo di farla senitre male. Mia madre ha iniziato ad avere paura di lui. Mi chiede di non allontanarmi da lei quando siamo con lui, perchè ha paura che la possa aggredire. Io cerco di fare il possibile. La situazione mi mette molto a disagio. Tuttavia mia madre è riuscita a convincerlo ad andare al SERT per trovare una soluzione. Ma ho paura che questo non cambierà molto la situazione e inizio a pensare al peggio... ho riassunto molto la situazione... cercherò di spiegare meglio alcune vicende nei prossimi aggiornamenti che farò (non ce la faccio a scrivere tutto in un unico intervento, mi dilungherei troppo e tra due settimane ho un esonero di diritto privato quindi non posso rubare troppo tempo allo studio).

Qualcuno si trova in una situazione del genere?

Sto cercando di fare il possibile per non far peggiorare le cose, perchè in famiglia, oltre me e mia madre, ignorano il problema.

Vi prego di darmi qualche consiglio su COME DEVO COMPORTARMI O SE POSSO RIVOLGERMI AD UNA STRUTTURA.

Certamente che il comportamento del suo patrinio ed una madre sottomessa e debole nn abbia giovato a tuo fratello.

Nn so che consigli darti ma so che tuo fratello ne approfitta ed esplora come comportarsi propio per il suo passato.

deve incominciare tutto daccapo, trovarsi e crearsi un' arte lavorativa , sara' forse l'unica cosa che col tempo

lo salverebbe dal baratro. I genitori muoiono, i fratelli si creano le loro famiglie ed anche loro o voi vi scoccerete.

Cmq, nel frattempo stagli vicino.

Saluti

Link al commento
Condividi su altri siti

 

Certamente che il comportamento del suo patrinio ed una madre sottomessa e debole nn abbia giovato a tuo fratello.

Nn so che consigli darti ma so che tuo fratello ne approfitta ed esplora come comportarsi propio per il suo passato.

deve incominciare tutto daccapo, trovarsi e crearsi un' arte lavorativa , sara' forse l'unica cosa che col tempo

lo salverebbe dal baratro. I genitori muoiono, i fratelli si creano le loro famiglie ed anche loro o voi vi scoccerete.

Cmq, nel frattempo stagli vicino.

Saluti

Certamente che il comportamento del suo patrinio ed una madre sottomessa e debole nn abbia giovato a tuo fratello.

Nn so che consigli darti ma so che tuo fratello ne approfitta ed esplora come comportarsi propio per il suo passato.

deve incominciare tutto daccapo, trovarsi e crearsi un' arte lavorativa , sara' forse l'unica cosa che col tempo

lo salverebbe dal baratro. I genitori muoiono, i fratelli si creano le loro famiglie ed anche loro o voi vi scoccerete.

Cmq, nel frattempo stagli vicino.

Saluti

Grazie per la risposta, farò il possibile

Link al commento
Condividi su altri siti

 
  • 1 month later...

Buonasera a tutti,

spero che abbiate passato delle serene vacanze di Pasqua e che vi abbiano giovato in qualche modo XD.

Io non posso lamentarmi... sono state relativamente tranquille... sono riuscito a distrarmi un po'.

Con mio fratello la situazione si era calmata... stava andando a tutte le sedute settimanali al sert prima di sapere a che comunità sarebbe stato assegnato. Sarebbe dovuto partire la settimana tra il 25 aprile e il 1 maggio.

MA,

una ragazza con cui si teneva in contatto tramite facebook, proprio in quella settimana in cui doveva fare il colloquio con alcune persone della comunità a cui è stato assegnato, dal lazio è scesa in puglia per poi ritornare a casa sua nel lazio con mio fratello per passare le vacanze di Pasqua...

è finita che il primo maggio, verso le 10 di sera, sono andato a prenderlo dalla stazione di Bari completamente ubriaco di vodka per riaccompagnarlo alla casa. Lei l'aveva cacciato dalle 2 del pomeriggio...

Sono stato con lui fino alle 5 di mattina, con l'intento di farlo calmare e fargli smaltire l'alcool.

Pochi giorni dopo l'accaduto, mentre io continuavo ad andarlo a trovare per fargli compagnia (che a me pesa in particolare per il fatto che ho da studiare... non per il fatto di stare in sua compagnia), lui si offende con me accusandomi che io, aiutato dai miei amici, lo abbia preso in giro con contatti anonimi dal suo blog (non abbiamo una conversazione diretta, me lo comunica tramite facebook). Il giorno dopo mi contatta e mi dice che non è arrabbiato COMPLETAMENTE con me, però mi dice che è meglio se per un periodo non abbiamo contatti. Io nel frattempo vado a fargli la ricarica dalla postaepay, gli ricarico il cellulare ecc Tutto con i soldi di mia madre...

oggi va al sert e gli dicono che gli faranno sapere quando dovrà partire. Mio fratello chiama mia madre per comunicargli ciò, e poi sbotta iniziando ad insultarla. Mia madre ha paura che venga a casa. Dice che se viene non gli aprirebbe la porta. Io spero che ciò non avvenga. Se ciò avvenisse nella migliore delle ipotesi mio fratello verrebbe rinchiuso per qualche giorno in galera, senza che nessuno fosse stato ammazzato.

Infine, io ho da preparare degli esami per l'università.

Link al commento
Condividi su altri siti

 

Unisciti alla conversazione

Adesso puoi postare e registrarti più tardi. Se hai un account, registrati adesso per inserire messaggi con il tuo account.

Ospite
Rispondi

×   Incolla come testo formattato.   Incolla invece come testo normale

  Sono permesse un massimo di 75 faccine.

×   Il tuo link è stato inserito automaticamente.   Visualizza invece come link

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato.   Editor trasparente

×   Non puoi incollare le immagini direttamente. Carica o inserisci immagini dall'URL.

  • Navigazione recente   0 utenti

    • Non ci sono utenti registrati da visualizzare in questa pagina.
×
×
  • Crea nuovo/a...

Informazione importante

Navigando questo sito accetti le nostre politiche di Politica sulla Privacy.