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Una madre assente


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Salve a tutti, ho 30 anni e sono la maggiore di tre sorelle.

Fin da bambine non ci siamo mai sentite "volute" da mia madre.

Alternava periodi passati interamente a letto ad altri di euforia, euforia che dipendeva dagli uomini con cui stava. Crescendo ho capito che la sua indifferenza era dovuta ad una sorta di depressione latente o qualcosa del genere.

Quando avevo 13 anni mio zio (suo fratello) chiese l'affidamento di me e delle mie sorelle in accordo con mia madre che poi purtroppo cambiò idea, siamo rimaste con lei. Non mi soffermo nel descrivere l'infanzia passata con una persona come mia madre.

Oggi ha 60 anni e si comporta come una ragazzina, inventa storie, storie che includono viaggi mai fatti ed un rapporto splendido con le figlie (cosa che non esiste).

Mia zio e sua moglie si occupano di lei, ho cercato negli anni di capire e di convincerla a seguire terapie che non ha mai voluto fare.

Siamo tutte indipendenti (io e lei mie sorelle), loro non la sopportano, io sono l'unica con cui riesce a non litigare. Provo molta rabbia nei suoi confronti, ma ho sempre paura di ferirla, che lei possa fare qualche pazzia (ha tentato di farsi del male più di una volta), se io dovessi vomitarle addosso tutto quello che ho dentro.

Non vuole mai passare tempo con noi, io e lei mie sorelle siamo persone fredde, non saprei come definirci, senza nessuna relazione sentimentale e quelle avute sono state difficili. Io ho deciso di star sola perché non sono in grado.

Questo sfogo credo sia dovuto alle solite vacanze di Natale passate con i miei zii mentre lei litiga con se stessa. Io vorrei sapere cosa ha.

T.

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anche se è una madre poco affidabile è sempre colei che vi ha messo al mondo:voi figlie vi siete realizzate?avete una famiglia,mariti,fligli,lavorate?sarebbe un errore non garantire alla vostra prole ciò che non avete avuto da vostra madre!adesso come sta?magari anche lei si porta dietro un fardello di traumi,errori,sofferenze causate da altri(genitori?)!non abbandonatela e con l'aiuto dello zio cercate magari di farle intraprendere un percorso psicoterapeutico.attendiamo notizie migliori!grazie x aver condiviso con noi i vostri problemi e buon anno!

rufuge

p.s. perché non cercate di coinvolgerla su psiconline?

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io e lei mie sorelle siamo persone fredde, non saprei come definirci, senza nessuna relazione sentimentale e quelle avute sono state difficili. Io ho deciso di star sola perché non sono in grado.

Ciao,

pensi che ciò sia stato causato dal comportamento di vostra madre?

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  • 1 month later...

voi figlie vi siete realizzate?avete una famiglia,mariti,fligli,lavorate?

Ti consiglio di rileggere il suo messaggio, poiché implicitamente risponde alla tua domanda.

Salve a tutti, ho 30 anni e sono la maggiore di tre sorelle.[...]

Ciao Tina.

Ho letto il tuo messaggio e, seppur con le dovute differenze, ritrovo molto della tua situazione in quello che è stato il rapporto con i miei genitori.

In termini tecnici penso si possano definite 'anafettivi', ossia persone che non sono in grado di manifestare pubblicamente il proprio amore verso i propri figli. Se mia madre mi leggesse ora si arrabbierebbe molto, in quanto Lei sostiene ovviamente il contrario: direbbe che seppur non abbia mai detto a parole un 'ti voglio bene' (et similia), ha sempre dimostrato nei fatti di volermene. Non rendendosi conto, e qua aggiungo io, che la sola cosa che negli anni sia riuscita a trasmettere è ansia e paura di vivere. Mai una parola di incoraggiamento, mai uno sprono nel provare a percorrere quelle strade che avrebbero potuto rendermi felice.. bensì sempre un 'tarpare le ali' adducendo a sue esperienze di racconti sentiti in giro.

Oggi ho 31 anni e nei confronti dei miei genitori, pur volendogli bene, nutro molto rancore. Non tutti purtroppo abbiamo la fortuna di aver giusti esempi di vita da seguire, e non tutti troviamo la forza interiore necessaria per vicariare in qualche altro modo questa nostra mancanza. Dopotutto nasciamo come scatole vuote e molto di quello che ci viene messo dentro è da parte dei nostri genitori, se questi sono stati manchevoli allora la nostra scatola rischierà di rimanere spoglia, ripercuotendosi sulla nostra vita in età adulta.

Pertanto io diffido sempre da chi dice: sono sempre i tuoi genitori, ti hanno messo al mondo loro, devi volergli bene. Sembra quasi che parlare con obiettività della propria famiglia sia una cosa non accettata dalla società, o che metta paura all'ascoltatore di successive ripercussioni gravi.

La verità è che nel mondo c'è chi nasce con la camicia e chi la camicia se la deve procurare, i primi sono sicuramente avvantaggiati mentre i secondi non è detto che la trovino per forza strada facendo.

Saluti

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