Vi racconto la mia famiglia

[Unoacaso 0]

Buongiorno a tutti,

Mi sono iscritto a questo forum perché ci sono volte in cui si sente il bisogno di sfogarsi con qualcuno. Purtroppo questo non lo si può sempre fare con parenti o amici, vuoi per un motivo (diretti interessati) o vuoi per un altro (senso del pudore).

Mi rivolgo pertanto a Voi, scrivo qui con lo scopo principale di mettere nero su bianco quello che vorrei certe volte urlare a tutti.

Ho 30 anni, e per motivi di famiglia importanti, sono tornato a vivere con i miei da quando ne avevo 27 (dopo che ero uscito dal tetto famigliare all'età di 20). L'inizio del ritorno è stato traumatico, per tutta una serie di motivi che potete immaginarvi.

Ad ogni modo il problema qua è il rapporto che io ho con i miei genitori: conflittuale.

Purtroppo non ho mai avuto quel genere di genitori che ti sproni ad avere curiosità verso il mondo e il concetto di 'rischiare' per realizzare i propri sogni. Le parole di supporto e di incoraggiamento nella mia famiglia stanno a 0. Sin dalla tenerà età, quando si è immaturi e bisognosi certe volte di un sostegno morale e/o di qualcuno che ci rassicuri verso le decisioni importanti della vita, sono sempre arrivate parole di stroncatura verso qualsiasi slancio di sogno. Faccio un esempio tangibile, se vogliamo stupido ma da farvi capire: ho una passione incredibile per la cucina, l'arte pasticcera soprattutto, e tutte le volte che eseguo un dolce e lo offro a loro è SEMPRE una critica e una ricerca del pelo nell'uovo: se faccio una dolce obiettivamente buono, loro pongono l'accento o sul fatto che non sia di loro gusto seppur dicano 'buonino' o su una mancanza che non lo rende degno di venire detto semplicemente: "bravo hai fatto un ottimo dolce". Oppure: in giovane età espressi il desiderio di voler provare a fare 'psicologia' e Loro hanno distrutto minuziosamente questo mio progetto elencandomi e facendo luce al perché invece non avrei dovuto farla e seguire piuttosto le orme di mio padre (ambito economico), di cui a me sinceramente non interessa nulla.

Poi, ritornando al motivo per cui sono dovuto tornare in famiglia, mia mamma ha avuto un gravissimo incidente stradale che le ha comportato gravi conseguenze, tra le quali il fatto di non saper più ascoltare, un'accresciuta aggressività e la totale mancanza di affrontare un discorso (il danno fu cerebrale). Mio padre pertanto, di carattere vittimistico, si è annullato e cerca in tutti i modi di alleviare i dolori di sua moglie venendole incontro anche alle richieste più stupide. Vi faccio un esempio banale: in casa mia TUTTI i giorni si mangiano sempre e solo le stesse cose da 1 anno poiché è entrata in fissa con il cibo biologico e non si può comprare e mangiare nulla se non esce dal supermercato bio, di conseguenza se viene al ristorante non mangia e cose simili. Oppure accende il riscaldamento anche con un clima primaverivile poichè deve asciugare il bucato. Senza parlare del disturbo ossessivo compulsivo che ha nei confronti dell'igiene della casa, vi lascio solo immaginare in che condizioni io debba cucinare.. con Lei attenta a criticarmi per ogni mossa che faccio poiché 'sporco' non appena tocco qualsiasi cosa. Quando entro in cucina è già un 'oddio cosa devi fare, è proprio necessario? lo sai che a noi non piacciono certe cose'.

Ok potrei andare avanti con altri mille racconti sui generis.

Io sono conscio dei problemi di mia madre, posso capire anche mio padre nel volerla accontentare in tutto e nel fare questo sacrificando quello che lui ritiene essere l'anello forte della famiglia capace di assorbire ogni colpo.

Vi racconto l'ultima: entro in cucina stamane e mia madre si accingeva a fare le polpette.. io non le avevo detto nulla tengo a precisare, e Lei mi fa: 'le faccio io perchè tua sorella lo sai che l'ultima volta mi ha detto che non erano buone e che non sono piaciute? (riferendosi anche a suo marito)".

Fine dello sfogo.

Ognuno di noi ha le proprie fortune e le proprie sfortune, è vero, però mi rammarico sempre di non aver mai avuto dalla mia famiglia una parola di incoraggiamento.

Saluti