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Relazione tra azione e pensiero


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Voglio farti un dono davvero importante. Tutti lo possono usare. Anche se all'inizio può sembrare leggermente macchinoso, col tempo si rivela insostituibile, importante per la nostra interiorità quanto lo è il respiro per la vita del corpo.

Eccolo: VFI, cioè Vero-Falso-Ignoro.

Come si usa? E' molto semplice. Si va dentro il caos che si ha dentro, e man mano che affiora qualcosa alla mente ci ricordiamo di avere tre "cestini":

1) Vero

2) Falso

3) Ignoro

Bene, ascoltando se stessi (quindi interrogandosi e rispondendosi) si decide se l'oggetto della nostra mente in quel momento va in un cestino o nell'altro.

Risultato, un immenso ordine, che alla fine produce e libera immensa energia.

Sono certo che prima o poi apprezzerai questo dono. Forse il più grande e pratico in questo momento, per quanto potrai vedere e verificare.

Ciao

Vito

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Top Posters In This Topic

 

4 minuti fa, vito.iacono dice:

Voglio farti un dono davvero importante. Tutti lo possono usare. Anche se all'inizio può sembrare leggermente macchinoso, col tempo si rivela insostituibile, importante per la nostra interiorità quanto lo è il respiro per la vita de corpo.

Eccolo: VFI, cioè vero-Falso-Ignoro.

Come si usa? E' molto semplice. Si va dentro il caos che si ha dentro, e man mano che affiora qualcosa alla mente ci ricordiamo di avere tre "cestini":

1) Vero

2) Falso

3) Ignoro

Bene, ascoltando se stessi (quindi interrogandosi e rispondendosi) si decide se l'oggetto della nostra mente in quel momento va in un cestino o nell'altro.

Risultato, un immenso ordine, che alla fine produce e libera immensa energia.

Sono certo che prima o poi apprezzerai questo dono. Forse il più grande e pratico in questo momento, per quanto potrai vedere e verificare.

Ciao

Vito

Guarda che me l'hai già detto altre volte. Perdonami se sono di nuovo diretto, quello che vedo, ma che puoi vedere anche tu rileggendo quello che scrivi non è solo una critica costruttiva. Non ti sto dicendo quello che devi o dovresti fare come mi stai continuamente dicendo tu. Sto solo cercando di farti notare le tue contraddizioni, le tue digressioni, le tue distorsioni, il tuo doppio legame nei discorsi, la tua forte proiezione e tante altre cose che non dico perchè ti spingerebbero ancora di più sulle difensive. 

E' normale sentirsi offesi, non ha senso che ti dica di non sentirti offeso. Ti sto solo indicando quello che vedo ed il fatto di rimanere anonimo è un vantaggio perchè io non sono nessuno per far si che il mio giudizio abbia un peso per te o ti possa ferire. Sicuramente tu sai cos'è una critica costruttiva, anche io te la sto chiedendo. Se vuoi farmi delle critiche costruttive mi farà solo piacere. Nel senso che posso sentirmi ferito, ma so che imparo qualcosa di più e sfrutto questa sofferenza per comprendere, qui sta il "piacere". Non certo il godimento.

Io sto criticando le tue parole, ma tu mi stai accusando. C'è un'enorme differenza. La critica la puoi osservare anche tu, l'accusa non lascia spazio, è conclusiva.

Con questo non voglio dire che non dovresti farlo o nuovamente criticare se è giusto o sbagliato, ti dico quello che sento e che vedo perchè mi piacerebbe di più una critica da parte tua che un'accusa. Con una critica puoi aiutarmi ad evolvere o a capire.

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2 minuti fa, Pincopallino5 dice:

 mi piacerebbe di più una critica da parte tua che un'accusa. Con una critica puoi aiutarmi ad evolvere o a capire.

Io ti mostro quello che vedo. Lascio a te il compito e la libertà di giudicare. Vuoi intenderlo come accusa o come critica? E' affar tuo; nel senso che usi la tua "vista" e il tuo "giudizio".

Io non ti dico che cosa devi pensare, non ti dò dei Comandamenti, non dò ordini, né minaccio... semplicemente esprimo e mostro ciò che ritengo opportuno nella situazione nella quale siamo.

Vuoi delle critiche? Beh, sono più che sicuro che te le puoi fare da solo, sempre che lo voglia. Attento al tranello: alcuni vogliono delle critiche ma non le voglio; e per questo restano bloccati.

Vuoi dirmi che non sai farti delle critiche da solo? Non trovi argomenti per criticarti? O piuttosto non vuoi criticarti? Se non fai il possibile, perché pretendi di fare l'impossibile?

Ecco una domanda che potresti farti: tutto quello che hai letto e studiato di psicologia ti ha aiutato o danneggiato? E se sì, in quale misura? E dove saresti oggi se non avessi letto e studiato quelle cose? Ma hai bisogno di me, per farti queste domande?

Piuttosto, quando non puoi affrontare un prolema, perché non sei pronto, ed è come quando devi affrontare un nemico molto più potente di te, rinvia lo scontro, preparati, ed in futuro potrai affrontarlo. Accetta la crescita graduale... come il bambino che balbetta prima di diventare Cicerone, o quello che scarabocchia prima di diventare Leonardo.

Ovviamente, faccio queste considerazioni per mostrarti il mio pensiero. Tu reagirai come ritieni più adatto a te.

Ciao

Vito

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24 minuti fa, Pincopallino5 dice:

rileggendo quello che scrivi non è solo una critica costruttiva.

Fammi un esempio di critica costruttiva che potrei farti. Andiamo sul concreto. Così ci capiamo meglio.

Ciao

Vito

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8 minuti fa, vito.iacono dice:

Vuoi delle critiche? Beh, sono più che sicuro che te le puoi fare da solo, sempre che lo voglia. Attento al tranello: alcuni vogliono delle critiche ma non le voglio; e per questo restano bloccati.

Vuoi dirmi che non sai farti delle critiche da solo? Non trovi argomenti per criticarti? O piuttosto non vuoi criticarti? Se non fai il possibile, perché pretendi di fare l'impossibile?

E tu perchè non ci provi? Se mi avessi fatto una critica ed io ti avessi dimostrato che non la voglio, ok, parliamone, che problema c'è? Hai citato Socrate che utilizzava proprio la critica come strumento per il dialogo, tu perchè non vuoi applicare questo metodo che "decanti"? Sei consapevole delle tue digressioni?

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Adesso, Pincopallino5 dice:

E tu perchè non ci provi? Se mi avessi fatto una critica ed io ti avessi dimostrato che non la voglio, ok, parliamone, che problema c'è? Hai citato Socrate che utilizzava proprio la critica come strumento per il dialogo, tu perchè non vuoi applicare questo metodo che "decanti"? Sei consapevole delle tue digressioni?

Non sei capace di fare un esempio di critica costruttiva che potrei fare a te? Fammi UN SOLO ESEMPIO reale di quello che potrei dirti per fare una critica costruttiva.

Se non sei capace, mi chiedi come fai a capire se le mie critiche sono costruttive?

Ti ho fatto due domande, attendo due risposte.

Ciao

Vito

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Sei sicuro di sapere che cosa intendi per critica costruttiva?

Fammi tre esempi di critica costruttiva. Così capisco che cosa vuoi dire e che cosa vorresti da me.

Ciao

Vito

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Anzi, facciamo una cosa ancora più funzionale:

1) porta tre esempi di critiche costruttive

2) porta tre esempi di critiche non costruttive

Come vedi, un metodo semplice che ci permettere di andare avanti senza difficoltà, o con minore difficoltà.

Ciao

Vito

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9 minuti fa, vito.iacono dice:

Sei sicuro di sapere che cosa intendi per critica costruttiva?

Fammi tre esempi di critica costruttiva. Così capisco che cosa vuoi dire e che cosa vorresti da me.

Ciao

Vito

Ok, davo per scontato che sapessi di cosa stavo parlando, mio errore.

Per esempio ti sembra che sto divagando? ci sono contraddizioni in quello che dico? ci sono incongruenze? c'è un tentativo di raggiro? sto proiettando in te un mio problema?

Cose concrete di cui puoi spiegarmi i meccanismi, come lo faccio e come lo vedi tu. 

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21 minuti fa, Pincopallino5 dice:

Per esempio ti sembra che sto divagando? ci sono contraddizioni in quello che dico? ci sono incongruenze? c'è un tentativo di raggiro? sto proiettando in te un mio problema?

Vedi, se vuoi, te le puoi fare da solo queste domande. La mia critica è che tu non cerchi la risposta, altrimenti la troveresti da solo. Questa è la mia critica.

Andando nello specifico ti mostro il metodo per fare tutto da solo, purché tu lo voglia. Andiamo con ordine, ma il metodo è semplice davvero.

1) sto divagando?

risposta: chiediti che cosa intendi per divagazione, definiscila chiaramente, e controlla attentamente se divaghi. Come puoi farlo con gli altri puoi farlo con te stesso.

2) ci sono contraddizioni in quello che dico?

risposta: definisci chiaramente che cosa intendi per contraddiziione, e verifica se esiste nel tuo discorso. Come puoi farlo con gli altri puoi farlo con te stesso.

3) ci sono inconguenze?

risposta: definisci correttamente che cosa intendi per incongruenza, e verifica se si trova nel tuo discorso.Come puoi farlo per gli altri puoi farlo per te stesso.

4) c'è un tentivo di raggiro?

risposta: premesso che devi definire chiaramente che cosa intendi per raggiro, devo diriti io se vuoi raggirarmi? Non sei capace di capirlo da solo?

5) sto proiettando in te un mio problema?

risposta: in che modo si può proiettare in altri dei problemi propri? Una volta stabilito, non puoi verificare se lo fai nei miei confronti? Potresti anche chiederti quali secondo te sono i tuoi problemi, e magari chiederti come potresti affrontarli.

Adesso sei come in labirinto se non trovi l'uscita. Vuoi la critica costruttiva? Eccola: cerchi la soluzione in quello che conosci e non esplori quello che non conosci. Ti fidi di quello che credi di sapere e non verifichi la realtà della tua conoscenza, e anche la sostanza.

Vuoi un'altra critica? Dai molta importanza a quello che leggi, e molto meno a quello che pensi. Così diventi schiavo delle tue letture.

Hai detto che Socrate non si comporterebbe in un certo modo. Stai dando per scontato che conosci il comportamento di Socrate. Non ci trovi presunzione e contraddizione? Rileggi quello che TU hai scritto fino ad ora, e vedrai che mi darai ragione. Ma c'è anche da chiedersi se conosci bene il concetto di presunzione.

Altra critica? Usi delle parole senza conoscerne bene il significato. Quindi, stiamo parlando di superficialità.

Potremmo andare avanti, ma senza troppi risultati. Ecco perché preferisco il mio metodo; subito efficace, veloce, profondo. Fa un po' paura all'inizio, perchè mette immediatamente davanti alla realtà, ma col tempo diventa insostituibile. Il mio metodo ti modifica anche quando non te ne accorgi, perché non si basa sulla mente. Quello di comunicare la Verità attraverso le parole è una pura illusione. Ecco perché molti non capiscono niente e si credono dei geni, spesso incompresi. :-)

Ciao

Vito

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Hai mai pensato che il tuo metodo potrebbe avere una lacuna?

Per esempio:

1) sto divagando?

risposta: chiediti che cosa intendi per divagazione, definiscila chiaramente, e controlla attentamente se divaghi. Come puoi farlo con gli altri puoi farlo con te stesso.

Conclusione: non sto divagando punto.

Ho concluso che non sto divagando, non mi sono nemmeno confrontato, so di avere ragione e vado avanti. E così via. Certo, vai a chiedere ad un narcisista se è narcisista. Lui sicuramente non lo è, sa bene cos'è un narcisista e la cosa non la riguarda. Eppure, abbiamo tutti dei tratti narcisisti.

Certo, il tuo è un metodo semplicissimo, peccato che funziona raramente, solo quando azzecchi la conclusione giusta.

 

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5 ore fa, Pincopallino5 dice:

Hai mai pensato che il tuo metodo potrebbe avere una lacuna?

...

Certo, il tuo è un metodo semplicissimo, peccato che funziona raramente, solo quando azzecchi la conclusione giusta.

Se pensi che io debba o possa risolvere tutti i problemi del mondo, o che io debba possedere una bacchetta magica... non condivido.

Se mi chiedi "Vito, sei perfetto?", la mia risposta è "No".

Mi chiedo "istante per istante" se la strada che faccio è giusta. Uso istante per istante il VFI. Cerco di demolire ogni cosa per ricostruirla meglio.

Se il narcisista non vuole riconoscere il suo narcisismo non è mio compito fargli cambiare idea. Io faccio il possibile, dopodiché lo lascio al suo destino. Non ho la vocazione della balia che bada a tutti. Ti porto un esempio: se vedo che hai sete, ti mostro un bicchiere d'acqua dicendo che può dissetarti; se non puoi capirlo o non vuoi, t'arrangi. Non mi strappo i capelli.

Adesso, per esempio, io affermo, convinto: per me hai tanta spazzatura che ti ingombra la mente, e che non ti permette di sentire la tua profondità. Bene, se tu non lo credi o non lo vuoi accettare... sono affari tuoi. Hai capito? Io ti vedo pieno di contraddizioni? Bene, so che se non le vedi ci sono due motivi possibili: o non vuoi o non ne sei capace. E allora? Beh, pazienza: quando sarà il tuo momento capirai. Non mi strappo di certo i capelli.

Tu ti chiami Pincopallino5 e io Vito Iacono, con tanto di numero telefonico ecc. Eppure mi dici che chi ha paura di manifestarsi sono io. Basterebbe questo per dirti: ma che razza di logica usa il tuo cervello?

Certo, tu puoi continuare a negare. Ma lo sai che danni produci a te stesso prendendoti per i fondelli in questo modo? Ecco, che lo sappia o no, tu stai ingannando te stesso. Forse non è il momento di capirlo, ancora; un giorno, però, quel momento potrebbe venire.

Io non devo convincere nessuno, non devo creare una religione, un partito politico, un movimento culturale, un esercito, una setta ecc. ecc. Io esprimo solo me stesso. L'ultima cosa che potrei volere è di convincere qualcuno. Nel tuo caso, se credi di essere sulla via giusta, non devi fare altro che proseguire. Tanto sarà la vita a darti le lezioni che ti servono. Se hai sete e non vuoi bere, nessun problema. Prima o poi, ti decidi a bere o muori di sete. :-).

La convinzione parte dall'interno. Nessuno ti può convincere e tu non puoi convincere nessuno. Per "convincere" hanno sempre usato la forza. In realtà  come impedire ad un ladro di rubare. Resta ladro anche se non sta rubando: aspetta solo l'occasione.

Ciao

Vito

 

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Pensi di avere protetto la tua dignità come persona perché ti sei scelto il nome Pincopallino5. E' vero, gli altri non sanno chi sei, ma tu sì. E resti quello che sei.

In realtà proprio in quel momento hai dichiarato a te stesso quanto poco ti consideri!

Non sarebbe il caso che ci riflettessi su? Oh certo, saprai trovare delle giustificazioni. Ma valide solo ai tuoi occhi. Agli occhi degli altri (e della tua interiorità) le cose appaiono diverse. Insomma, ti stai sostanzialmente schierando contro la tua coscienza, contro il tuo "Spirito".

Sai che cosa vuol dire? Che il primo nemico di te stesso sei proprio tu.

Stai tranquillo: non intendo convincerti. A me non serve. Io ne sono già convinto, e tu non ne senti il bisogno (ancora).

Ciao

Vito

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1 ora fa, Pincopallino5 dice:

Certo, il tuo è un metodo semplicissimo, peccato che funziona raramente, solo quando azzecchi la conclusione giusta.

Con te sta funzionando benissimo, anche se non te ne rendi conto. Vedi, io non sto trattando con la tua mente, ma con la tua anima. Così tu non mi ascolti, ma essa sì!

Questa è la forza della Luce, caro Pincopallino5.

Per la cronaca, questo metodo ha funzionato con tanti altri, a partire da quel documento: http://vitoiacono21.blogspot.it/2012/05/normal-0-14-false-false-false-it-x-none.html .

Ciao

Vito

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1 ora fa, Pincopallino5 dice:

Ho concluso che non sto divagando, non mi sono nemmeno confrontato, so di avere ragione e vado avanti. E così via.

E secondo te chi riceve più danni da questo comportamento: tu o io?

Ti sembra davvero geniale, il tuo comportamento? E come dire "sono uno stupido, ma voglio restarlo".

Ciao

Vito

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Ti voglio citare una delle più belle frasi di mio padre, che mi ha colpito per la limpidezza ed il contenuto di Verità.

Ci sono tre categorie di persone:

1) i geni. Son quelli che capiscono le cose quando nessuno gliele spiega.

2) gli intelligenti. Son quelli che capiscono le cose quando gliele spiegano nel modo giusto.

3) gli idioti. Son quelli che non capiscono le cose neanche quando gliele spiegano in tutti i modi.

Ciao

Vito

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Per cercare di rimanere concentrati su un punto ed iniziare e finire un tema, quel tuo metodo del vero falso e ignoro, ti sembra davvero un metodo valido ed infallibile? Da cosa ha origine? Pensi che tra i tanti geni e pensatori nessuno ci avrebbe mai pensato? Sarebbe applicabile anche a se stesso?

Vorrei approfondire questa tua tecnica e mi farebbe piacere se mi aiutassi a fare luce su questi dubbi che ti ho esposto.

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16 ore fa, Pincopallino5 dice:

Per cercare di rimanere concentrati su un punto ed iniziare e finire un tema, quel tuo metodo del vero falso e ignoro, ti sembra davvero un metodo valido ed infallibile? Da cosa ha origine? Pensi che tra i tanti geni e pensatori nessuno ci avrebbe mai pensato? Sarebbe applicabile anche a se stesso?

Vorrei approfondire questa tua tecnica e mi farebbe piacere se mi aiutassi a fare luce su questi dubbi che ti ho esposto.

"Per cercare di rimanere concentrati su un punto ed iniziare e finire un tema, quel tuo metodo del vero falso e ignoro, ti sembra davvero un metodo valido ed infallibile?"

Talvolta per concentrarsi su un punto occorre tener conto anche di altre cose. Pensa ad un albero, che non si concentra su un ramo o su una foglia ma cresce armoniosamente in tutte le sue parti. Lo stesso l'essere umano, nel corpo e nell'interiorità. Se non fosse così potrebbe diventare un mostro, sproporzionato; qualche volta, succede, come sappiamo bene. Non per niente usiamo anche il concetto di armonia.

Se il metodo sia valido e infallibile? Io lo trovo valido e non mi ha mai deluso. Il giorno che mi apparirà non più valido ne prenderò umilmente atto. Non escludo che altri possano dimostrare il contrario. Spero, quando lo facessero, di avere la capacità di capirne la dimostrazione. Se sia valido o meno per te lo dovrai decidere tu. Se tu bevi un bicchiere d'acqua sarai tu a capire se ti toglie la sete. Noi siamo giudici di quanto ci succede ed è intorno a noi. Non devo essere certo io a dirti se hai ancora sete o ti sei dissetato.

"Da cosa ha origine? Pensi che tra i tanti geni e pensatori nessuno ci avrebbe mai pensato?"

Ha origine da una profonda ricerca interiore. Tante cose si manifestano senza che possiamo prevederle, ma sicuramente quando è il loro momento. Perché non ci hanno pensato geni e pensatori? Devi chiederlo a loro; oppure cerca tu la risposta, finché ti apparirà. Comunque, vorresti dire che geni e pensatori hanno già scoperto tutto? Quindi secondo te non ci sarebbe nient'altro da scoprire? Beh, io penso che la stessa domanda la potresti fare in tutti quei casi nei quali qualcuno ha scoperto qualcosa di nuovo (che la terra non è piatta, che la terra non è al centro dell'universo ecc.). Comunque ti capisco, i pregiudizi la fanno da padrone. Qualcuno dibatte ancora se esista Dio e se il primo uomo lo ha fatto personalmente con il fango e la donna dalla sua costola.

"Sarebbe applicabile anche a se stesso? "

Beh, personalmente lo trovo applicabilissimo a tutto, soprattutto a se stesso. Basta saperlo usare e produce un sacco di ordine interiore. In sostanza fa piazza pulita di tanta spazzatura. Sapessi quanta gente confonde i tre cestini, e per esempio considera Vero ciò che solo Immagina! Se ti guardi dentro, dopo un po' impari a distinguere Vero, Falso e Ignoro. Dopo averli distinti puoi affermarli o negarli. Certo, negare a te stesso quello che vedi dentro di te è proprio il massimo! :-) Aggiungo che considero Vero l'individuo che afferma ciò che "vede" e Falso l'individuo che lo nega.

Poi, sai, le parole vanno e vengono, ma quello che resta è la realtà. Molti, purtroppo, vivono di parole, e quindi non possono descrivere la realtà... come puoi descrivere ciò che non vedi?

Ciao

Vito

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Per come la penso io, ora mi sento di affrontare l'argomento in maniera molto più chiara rispetto ai precedenti confronti e ti ringrazio per lo sforzo.

Per tornare al tema, intendevo che questo metodo mi sembra così semplice ed ovvio che mi porta istintivamente a chiedermi come mai nessuno ci abbia mai pensato. E' un mio modo per cercare di essere sempre obbiettivo e non perdermi in false illusioni. Poi andando a fondo ciò che tu consideri un bene di questo metodo, il fato che faccia piazza pulita di tanta spazzatura, a me invece appare l'opposto. Decidere da soli con un metodo del genere cosa scartare e cosa tenere, per me è alquanto preoccupante. Per esperienza è meglio non dare mai per scontato e non trarre conclusioni definitive. Certo, come ti dicevo, dei punti fermi è importante averli, ma personalmente preferisco metterli in discussione. 

Per esemplificare, è un pò come mettere ordine nel caos quando non hai altro spazio, prima sposti le cose da una parte poi le selezioni, metti degli scaffali, li riempi con l'ordine che riesci a fare in quel momento, poi mano a mano che trovi cose nuove riorganizzi gli spazi. Non è una cosa che si può fare subito in un colpo.

Se dovessi applicare questo metodo a se stesso, non ne verrei fuori, mi fermerei al primo passaggio. esempio: questo metodo funziona? Vero Falso o ignoro? Come faccio ad essere sicuro di rispondere vero o falso? Risponderei "ignoro". E non potrei più andare avanti. 

Se mi chiedessi, sto offendendo qualcuno con le mie parole? Come faccio a saperlo? Pure se mi chiedessi se il fiore che sto vedendo è rosso. Potrei rispondere che convenzionalmente lo chiamiamo rosso, ma come faccio a sapere che gli altri vedono  il rosso come lo vedo io? E così via... Secondo me la vita è intrinseca di incertezze e dovremmo imparare a conviverci e anche farci trasportare dalle incertezze.

Certo se cominciassi a dire questa porta la chiudo e quest'altra la lascio aperta e non ci penso più, faccio sicuramente ordine e sto meglio che nel caos, ma mi sentirei comunque chiuso, incompleto e anche un po' ottuso. Poi, forse, anche questo fa parte delle nostre diversità. Il mondo, la natura o l'esistenza ha bisogno di diversità. Per mia natura diffido sempre molto da chi vuole categorizzare o standardizzare. Sono terminologie che secondo me contrastano con la natura dell'esistenza.

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1 ora fa, Pincopallino5 dice:

Per tornare al tema, intendevo che questo metodo mi sembra così semplice ed ovvio che mi porta istintivamente a chiedermi come mai nessuno ci abbia mai pensato.

Poi andando a fondo ciò che tu consideri un bene di questo metodo, il fato che faccia piazza pulita di tanta spazzatura, a me invece appare l'opposto. Decidere da soli con un metodo del genere cosa scartare e cosa tenere, per me è alquanto preoccupante.

Per esemplificare, è un pò come mettere ordine nel caos quando non hai altro spazio, prima sposti le cose da una parte poi le selezioni, metti degli scaffali, li riempi con l'ordine che riesci a fare in quel momento, poi mano a mano che trovi cose nuove riorganizzi gli spazi. Non è una cosa che si può fare subito in un colpo.

Se dovessi applicare questo metodo a se stesso, non ne verrei fuori, mi fermerei al primo passaggio. esempio: questo metodo funziona? Vero Falso o ignoro? Come faccio ad essere sicuro di rispondere vero o falso? Risponderei "ignoro". E non potrei più andare avanti.

Quando ci si vuole occupare profondamente di tutto contemporanemanete si finisce per non occuparsi di nulla. E' il concetto della concentrazione e della dispersione. Di esempi di gente che vuole risolvere un sacco di problemi e in realtà non risolve nulla sono pieni il mondo e la Storia. Ma certe cose ti appaiono chiare quando realmente conosci; quindi un buon punto di partenza è la conoscenza. La gente comunemente accumula informazioni e dati, ma non conosce. Per la verità non sa nemmeno che cosa sia la conoscenza. Molti buttano via dei veri tesori solo perché il senso comune li considera banalità. Si ha paura di dire "ignoro". Chi scopre la propria ignoranza non è fiero di averla scoperta, considerandolo il primo mattone della conoscenza, ma se ne vergogna e la nasconde. Ogni cosa ignorata nascosta diventa una bomba inesplosa... e prima o poi esploderà, combinando un sacco di disastri.

"Per tornare al tema, intendevo che questo metodo mi sembra così semplice ed ovvio che mi porta istintivamente a chiedermi come mai nessuno ci abbia mai pensato"

Beh, questo ti può fare intuire anche un'altra cosa: quanto sia stupida ancora adesso l'umanità! Il mondo nel quale vivi, sinceramente, lo consideri basato sull'intelligenza o sull'idiozia? Domanda troppo diretta? Io direi più che lecita. Non so quale sia la tua visione del mondo, ma io ne una ben chiara; costruita faticosamente, ma ben chiara.

"Poi andando a fondo ciò che tu consideri un bene di questo metodo, il fato che faccia piazza pulita di tanta spazzatura, a me invece appare l'opposto. Decidere da soli con un metodo del genere cosa scartare e cosa tenere, per me è alquanto preoccupante."

Io vedo esattamente il contrario. Invece rifletti su un'altra cosa: tutto lo spazio dedicato a cose inutili lo sottrai alle cose utili; lo stesso vale per le energie, le risorse ecc. Più le impegni in cose inutili e meno te ne resta per le utili. Vale sempre: nella conoscenza, nella politica, nell'economia, nelle religioni, nell'arte ecc. ecc. Molti hanno il cervello e la mente talmente pieno di inutilità che non ci sta dentro più niente.

Il tuo caos è generato proprio dal fatto che non hai ancora percepito quanto appena detto. E non riesci a farlo proprio perché non ti decidi a tagliare i tuoi rami secchi. Essi rubano energia a quelli vivi.

"Se dovessi applicare questo metodo a se stesso, non ne verrei fuori, mi fermerei al primo passaggio. esempio: questo metodo funziona? Vero Falso o ignoro? Come faccio ad essere sicuro di rispondere vero o falso? Risponderei "ignoro". E non potrei più andare avanti."

Altra illusione che ti blocca. Tu vuoi le certezze a tutti i costi, anche quando sai di ignorare. Come dire "Preferisco immaginare di essere saggio piuttosto che riconoscere di essere stolto". Che cosa pensi di costruire su un metodo del genere?

In questo modo tutto quello che costruisci ha una sola cosa certa: che è traballante, e basta un soffio di vento (o un Vito qualsiasi) per spazzare via tutto. Il vero non te lo può distruggere nessuno, il Falso te lo può distruggere chiunque. A te la scelta. Puoi iluderti di essere sapiente o sapere di essere ignorante. Qui ci sta bene Socrate; e non mi sto riferendo al "conosci te stesso", questa volta, ma all'altra non meno famosa.

Quando davvero applicherai il VFI ti accorgerai di non perdere nulla, e vedrai venire le cose a te, da sole, invece di doverle inseguire, senza mai raggiungerle. Sembra un miracolo, lo so; ma le cose stanno proprio così. E posso garantire che la Legge Universale non l'inventata io. Io posso solo ubbidire ad essa, se sono intelligente; e se no, lo devo fare lo stesso. Chi potrebbe mai sottrarsi?!

Ciao

Vito

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E' difficile essere intelligenti? Una bella domanda, vero?

Ebbene, per rispondere non serve altro che usare Vero-Falso-Ignoro.

Al momento opportuno la risposta apparirà da sola. Tu adesso non puoi avere un'idea di quanto e come cambierebbe la tua vita. D'altra parte, potresti mai ammirare il panorama dall'alto dell'Everest, se non ti trovassi sull'alto dell'Everest?

La tua visione delle cose cambia man mano che cambi posizione. Se sei fermo avrai sempre la stessa visione. Se altri hanno una visione diversa dalla tua è perché occupano una posizine diversa dalla tua.

Ciao

Vito

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L'albero della conoscenza è dentro di noi, e spesso siamo proprio noi a bloccarne la crescita. Siamo talmente distratti dalle cose esterne da trascurare noi stessi.

Può essere considerata intelligente questa scelta?

Ciao

Vito

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Non concordo per i motivi che ti ho detto in precedenza, oltretutto lo trovo un metodo anche molto pericoloso. Secondo me, e non solo secondo me, l'esistenza stessa è un flusso, un fluire verso diverse direzioni. A volte è importante ragionare, a volte meno ed a volte occorre ascoltare il proprio istinto e le proprie sensazioni. Trovare un equilibrio e detenere la conoscenza di ciò che è giusto e sbagliato credo non sia un beneficio dell'essere umano. Ragionare in quel modo porta sicuramente da qualche parte, come tutti i percorsi, ma io preferisco cercare di farmi guidare dal "flusso" piuttosto che dal mio ego. Per esperienza il mio ego mi ha sempre guidato solo verso "guai" o comunque situazioni difficili. Ed anche qui non sono l'unico a vederla allo stesso modo, questo non significa che sia giusto in assoluto, si può vivere la vita che si vuole. Avendole provate entrambe preferisco questa. 

Proprio per questo non concordo nemmeno sul considerare l'umanità "stupida". Certo, l'umanità ha ancora tanta strada da fare, ma sta facendo quello che deve fare in questo momento. Chi siamo noi, parte dell'umanità, per giudicarla "stupida"? Sicuramente ad ogni passo di consapevolezza appare molto infantile ed arretrata, ma io la vedo indaffarata a trovare delle soluzioni. Credo che l'umanità sia così come deve essere ed ognuno di noi dovrebbe pensare alla propria crescita personale che se sarà utile per l'umanità o meno non dovrebbe essere una cosa che ci riguarda. Una vita secondo me è già troppo breve per poter arrivare alla sua realizzazione, pensare di occuparmi dell'umanità quando non sono nemmeno in grado di occuparmi di me stesso mi sembra quantomeno presuntuoso da parte mia. L'umanità si realizzerà quando sarà il momento come tutto nell'esistenza.

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Ti chiedevi perché geni e pensatori del passato non hanno pensato a un metodo così semplice come il Vero-Falso-Ignoro? Beh, forse hanno fatto l'errore che hai fatto tu fino a questo momento: lo  hanno ritenuto troppo banale, e cercavano soluzioni più complesse. Invece la Vera sempicità è il frutto più dolce del cammino completo. Arriva a dstinazione, quando è il tuo momento, e capirai che cosa intendo dire.

Sai, per una forma di pregiudizio, molti considerano importanti solo le cose che non capiscono. E meno le capiscono e più le considerano importanti... così non vedono quelle veramente imporatnti che sono già alla loro portata. Risultato? Bloccano il loro cammino, ed il loro spirito resta frustrato.

Ciao

Vito

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1 minuto fa, vito.iacono dice:

Ti chiedevi perché geni e pensatori del passato non hanno pensato a un metodo così semplice come il Vero-Falso-Ignoro? Beh, forse hanno fatto l'errore che hai fatto tu fino a questo momento: lo  hanno ritenuto troppo banale, e cercavano soluzioni più complesse. Invece la Vera sempicità è il frutto più dolce del cammino completo. Arriva a dstinazione, quando è il tuo momento, e capirai che cosa intendo dire.

Sai, per una forma di pregiudizio, molti considerano importanti solo le cose che non capiscono. E meno le capiscono e più le considerano importanti... così non vedono quelle veramente imporatnti che sono già alla loro portata. Risultato? Bloccano il loro cammino, ed il loro spirito resta frustrato.

Ciao

Vito

Per arrivare ad una conclusione di questo ragionamento, mi chiedo: questo metodo dove dovrebbe portare?

Io credo che la vita non sia solo avere ragione o torto o ignorare. Secondo me questo metodo è stato applicato da chi poi si è perso nei meandri di un mondo di fantasia che si è creato da solo. Solitamente un percorso del genere porta a distaccarsi dalla realtà considerando per vero ed insindacabile ciò che si è dedotto dai propri ragionamenti.

Mentre la vita è fatta di confronto, la realtà è quella che è con tutte le sue contraddizioni. Tante cose possono piacerci o non piacerci e tante le dobbiamo accettare. Cambiare quello che possiamo cambiare, accettare ciò che non possiamo cambiare ma fondamentale avere la saggezza per comprenderne la differenza. Non ritenendo di avere tale saggezza, solitamente opto per accettare ciò che non posso cambiare. E più mi guardo intorno più mi rendo conto che molti dei problemi ce li creiamo perchè vogliamo interferire su ciò che non ci piace piuttosto che lasciare andare le cose e vedere dove ci portano.

Come puoi capire siamo su due realtà differenti, tu segui un percorso che porta a trovare le risposte e definire ciò che è vero o falso, giusto o sbagliato, io invece sto cercando di fare su di me il lavoro opposto, sto cercando di smettere di cercare delle risposte, di giudicare e di categorizzare. Trovo molto più beneficio con la resa e seguendo il flusso che l'altro metodo. Il bello della diversità dell'umanità, ciò che funziona per uno non è detto che funzioni per l'altro.  

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