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Arrabbiata


Gazza

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Ciao a tutti,

vorrei raccontarvi un fatto in sé abbastanza insignificante, ma che mi ha provocato una reazione che nemmeno io mi aspettavo. 

Tre giorni fa mio zio è passato a farci visita e ci ha comunicato, tutto contento, che mio cugino tra qualche tempo comincerà una terapia messa a punto di recente che gli permetterà con buone probabilità di guarire del tutto dall'epatite da cui è affetto da anni. 

Anche se comprendo la felicità di mio zio (quale padre non sarebbe contento per il figlio a una notizia del genere?) io ho dovuto fare finta di congratularmi con lui, ma in verità avrei voluto dirgli che non è giusto. Che un delinquente come mio cugino, tossicodipendente da anni (per questo ha l'epatite), arrestato varie volte per furto con scasso e detenuto meno di 2 anni fa per traffico di stupefacenti, non merita affatto di guarire. Tanto in ogni caso continuerà a buttare via la sua vita come sta facendo da ormai più di 15 anni. 

 Avrei voluto dirgli che se c'è una persona che merita di sentirsi dire che potrà guarire ed essere normale, quella sono io e non lui. Io al contrario di lui non sono mai finita in prigione, al massimo ho preso qualche multa. Io mio sono impegnata, ho studiato e mi sono laureata con profitto nonostante le oggettive difficoltà che comporta la mia patologia. Lui invece nonostante sia normale a malapena ha ottenuto la licenza media. 

Io non potrò mai avere nessuno accanto, resterò sempre sola perché non sono normale e non posso avere figli. Lui invece anche se è uno sbandato ha sempre qualche ragazza che nell'illusione di poterlo cambiare si mette con lui e ci va a vivere assieme. Almeno fino a quando non si stufa di essere picchiata (perché quando mio cugino è in astinenza diventa anche molto violento).  

Sono davvero molto arrabbiata sono arrivata anche a piangere per la frustrazione. 

Non posso credere che a lui sia data questa possibilità di guarire. Vi sembrerò cattiva ma credo che meriti piuttosto di morire di cirrosi. 

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Il 28/10/2016 at 14:51, Gazza dice:

vorrei raccontarvi un fatto in sé abbastanza insignificante, ma che mi ha provocato una reazione che nemmeno io mi aspettavo. 

La rabbia è vista come un'emozione negativa ma non credo lo sia di per se, dipende da come la gestiamo. 

E' normale provare rabbia davanti ad un'ingiustizia che sentiamo di aver avuto e, per esperienza, ti posso dire che l'unico modo per evitare che la rabbia ci renda veramente cattivi (il più delle volte poi con persone che non c'entrano nulla) è quello di tirarla fuori al momento giusto, cioè quando si manifesta.

Forse tuo zio avrebbe capito, forse no, ma ti saresti tolta un peso dal cuore (e magari un cugino dalle scatole...)

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1 ora fa, Lis dice:

Forse tuo zio avrebbe capito, forse no, ma ti saresti tolta un peso dal cuore (e magari un cugino dalle scatole...)

Sono convinta anche io che la rabbia non sia un'emozione negativa, anzi credo che a volte vada espressa, come una valvola di sfogo: se non la usassimo rischieremmo di implodere.

Se non ho detto nulla a mio zio è perché allo stesso tempo mi rendo perfettamente conto anche dell'inutilità di avercela con mio cugino. Alla fine della fiera per quanta rabbia io possa provare la vita di mio cugino è totalmernte estranea alla mia. E la mia situazione comunque non cambia, che mio cugino sia un delinquente o una brava persona.

Ed è proprio questo che mi preoccupa: il fatto che io provi rabbia nei confronti di persone che in fondo solo solo capri espiatori. 

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15 ore fa, Gazza dice:

Ed è proprio questo che mi preoccupa: il fatto che io provi rabbia nei confronti di persone che in fondo solo solo capri espiatori. 

Credo che questo dipenda dall'impossibilità oggettiva di trovare un "colpevole" per la situazione nella quale ti trovi ma, visto l'esame introspettivo che sei riuscita a fare, non penso che arriveresti mai a farti condizionare più di tanto dalla tua rabbia.

 

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Il 4/11/2016 at 09:01, Lis dice:

Credo che questo dipenda dall'impossibilità oggettiva di trovare un "colpevole" per la situazione nella quale ti trovi ma, visto l'esame introspettivo che sei riuscita a fare, non penso che arriveresti mai a farti condizionare più di tanto dalla tua rabbia.

Invece purtroppo la rabbia mi rovina ogni giorno la vita. A parte questo, hai ragione. Ho assolutamente bisogno di trovare un motivo, una ragione per la quale questa situazione sia capitata a me e non ad altri. Non accetto che mi si dica che non c'è una ragione.

E ho bisogno assolutamente di trovare un colpevole. Non mi si venga a dire che non è colpa di nessuno perché non è vero.

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