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CRONACA - VITA QUOTIDIANA - COMMENTI e RIFLESSIONI........


nello

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certo.....però non dobbiamo mai rinunciare al maggiore buon senso...

e se non si aprono i ragazzi allora pensiamo noi a indicare i percorsi interiori ed a cercare i ragazzi

loro fuggono .....ne so qualcosa ho una figlia di 15 anni....

gli puoi solo dire che tu ci sei....sempre

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  • 1 month later...

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Top Posters In This Topic

MILANO - Quattrocentonovantacinque donne vittime della violenza in famiglia tra il 2000 e il 2005, nel nostro paese. Nell'88,6% dei casi si e' trattato di uomini che hanno ucciso la propria partner (o ex). E' quanto emerge dall'incontro tra Marisa Guarnieri, presidente della Casa delle Donne Maltrattate di Milano, e il ministro Barbara Pollastrini, insieme per la stesura del piano di opzione straordinario contro la violenza sulle donne. In Lombardia nello stesso quinquennio sono stati uccisi all'interno della coppia 74 donne e 11 uomini. Il primato spetta a Milano con 38 casi, seguono Brescia e Bergamo con 14 e 10. (Agr)

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Russia: bimba allevata da animali

Scoperta in stato di abbandono si comporta ed esprime come loro

(ANSA) - MOSCA, 27 MAG -La polizia ha scoperto a Cita', in Siberia orientale non lontano dalla Mongolia, una bimba di cinque anni allevata da cani e gatti.Peraltro, e' in grado di esprimersi solo come gli animali.Come riferito dalle autorita', Natasha - questo il nome della piccola paragonata a Mowgli, personaggio del libro della Giungla - mai e' uscita di casa ed e' stata rinvenuta in una casa in abbandono ove viveva con i genitori che non si sono mai occupati di lei.

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  • 2 months later...

2009-08-25 19:38

Marijuana su balcone, davanti ai Nas

Firenze, scoperti quando le piantine hanno superato parapetto

(ANSA) - FIRENZE, 25 AGO - Coltivavano sul terrazzo di casa sei piantine di marijuana, ma di fronte alla loro abitazione c'e' la sede dei Nas. Due cubani sono stati scoperti quando le piante, raggiunto il metro e mezzo, hanno superato l'altezza del parapetto. Ai carabinieri e' stato sufficiente attraversare la strada e bussare alla porta dei due 'coltivatori' che sono apparsi pure un po' sorpresi. Subito denunciati e per uno di loro, irregolare, sono scattate le pratiche per l'espulsione.

Brutta faccenda.

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Londra, 12 ago. (Ign) - Hanno un volto i responsabili della morte del piccolo Peter, soprannominato Baby P, vittima a 17 mesi di percosse e abusi. Hanno un volto e sono finiti in prima pagina su tutti i giornali - dopo il via libera di un giudice - i protagonisti della vicenda che ha sconvolto la Gran Bretagna.

Tracey Connelly, 28 anni, madre di Peter, il suo compagno Steven Barker, 33, e Jason Owen, 37, fratellastro di Steven, hanno sottoposto il piccolo a violenze e percosse con bruciature di sigarette e per questo sono stati condannati da 5 a 12 anni di reclusione.

Finora il tribunale aveva impedito di rivelare nomi e volti del trio, di cui fa parte anche la madre del piccolo. Secondo la stampa britannica, i due uomini avevano un passato violento; avevano picchiato la nonna per costringerla a cambiare il testamento, amavano torturare animali ed erano ossessionati dal Nazismo. Nel passato di Steven Barker, che ha ricevuto la condanna più pesante (12 anni), c'è anche una violenza nei confronti di una bambina di 2 anni, reato per il quale è stato già condannato.

___________________________________________________

La notizia è di qualche giorno fa, ma l'ho postata perchè mi ha colpito e solo ora ho visto questo thread.

A parte le torture al piccolo, che qui per fortuna non sono menzionate perchè si sta veramente male a leggerle, quello che mi ha colpito sono state le pene inflitte: 12 anni al suo assassino, 5 alla madre che è stata a guardare per 8 mesi il suo uomo che lo torturava e 3 al fratellastro che lo istigava.

Ci lamentiamo della giustizia italiana, ma evidentemente all'estero non sono messi meglio!

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ciao nello, erano belli i tempi di ciro ,del lettore di riviste ticinesi e tanti

altri personaggi intepretati da te in modo magistrale.

so' che hai avuto un bruttissimo periodo ma ti ricordero'

sempre come un'osso duro ma buono e giusto.

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  • 2 months later...

ciao nello, erano belli i tempi di ciro ,del lettore di riviste ticinesi e tanti

altri personaggi intepretati da te in modo magistrale.

so' che hai avuto un bruttissimo periodo ma ti ricordero'

sempre come un'osso duro ma buono e giusto.

CHI NON TICINA SI AVVICINA

COME VA VECCHIO PLEONASTA? (non ho detto pederasta) ma pleonasta

NON SONO MORTO : Non devi ricordarmi ma rispondermi.

Firmato : UGO DALLA VETTE RISORTO SOPRA LE NUVOLE

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ciao nello, erano belli i tempi di ciro ,del lettore di riviste ticinesi e tanti

altri personaggi intepretati da te in modo magistrale.

so' che hai avuto un bruttissimo periodo ma ti ricordero'

sempre come un'osso duro ma buono e giusto.

CHI NON TICINA SI AVVICINA

COME VA VECCHIO PLEONASTA? (non ho detto pederasta) ma pleonasta

NON SONO MORTO : Non devi ricordarmi ma rispondermi.

Firmato : UGO DALLA VETTE RISORTO SOPRA LE NUVOLE

si si nello pleonasta(spero che sia un complimento vecchio gufo) :icon_biggrin: ma nn pederastra.

tutto bene nello a parte il freddo che sta' per arrivare....grazie!!

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Caro Tex

Ti ringrazio dei bei pensieri.

Purtroppo la vita, a seguito della morte di mia moglie, mi ha dato una virata mio malgrado.

Ora sarò un poco più presente considerando che di fatto svolgo 3 lavori ovvero mi sono fatto carico di tutto ciò che faceva e conduceva la mia povera moglie oltre ad occuparmi sempre dei miei affari.

In america dovete patire il freddo anche Voi.....non basta essere capitalisti.......

pleonasta significa : colui che dice in più...per me è un complimento scherzoso che solo agli amici che stimo mi sento di affibiare.

Un abbraccio senza bacio.

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ciao....

poeta in bicicletta....

aspettiamo le tue poesie, saggie, dure ma sempre oneste...

ciao gilardengo.....

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ciao....

poeta in bicicletta....

aspettiamo le tue poesie, saggie, dure ma sempre oneste...

ciao gilardengo.....

Caro mio,

in senso affettivo e non in senso rimproverativo

ti ringrazio del bentornato

Ieri in bici ho fatto un giro duro ma bello

nelle difficoltà brumose delle colline lacustri di Lugano

a sentirci

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Caro Tex

Ti ringrazio dei bei pensieri.

Purtroppo la vita, a seguito della morte di mia moglie, mi ha dato una virata mio malgrado.

Ora sarò un poco più presente considerando che di fatto svolgo 3 lavori ovvero mi sono fatto carico di tutto ciò che faceva e conduceva la mia povera moglie oltre ad occuparmi sempre dei miei affari.

In america dovete patire il freddo anche Voi.....non basta essere capitalisti.......

pleonasta significa : colui che dice in più...per me è un complimento scherzoso che solo agli amici che stimo mi sento di affibiare.

Un abbraccio senza bacio.

sembri un tipo forte e deciso....

dai forza! :icon_surprised:

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UN FUNGO ANTI CANCRO

Il maitake (termine giapponese che significa "fungo danzante") è da tempo parte integrante sia della medicina tradizionale che della cucina orientale.

A livello alimentare, il maitake è un componente del quartetto fungino fondamentale per i cucinieri del Giappone (shiitake, shimeji e enoki). Secondo alcuni, è addirittura il primo dei 4 tanto da meritare il titolo di "Re dei funghi".

Per gli antichi erboristi, sia nipponici che cinesi, il fungo era alleato della salute, in grado di potenziare il sistema immunitario.

Ora, tale alimento (noto in Italia con il nome di Grifola Frondosa) è sotto osservazione scientifica. Il fungo ha infatti dimostrato di poter diminuire i tumori del 75%.

A sostenerlo, uno studio del New York Medical Centre, diretto dal dottor Sensuke Konno e pubblicato dal "British Journal of Urology".

La squadra del dottor Konno ha lavorato con alcuni pazienti, tutti malati di cancro alla vescica o alla prostata. Tali soggetti sono stati trattati con un mix formato da un estratto di maitake ed una proteina anti-cancro, interferone alfa, in basse dosi. I ricercatori hanno così notato come il composto fosse in grado di ridurre sensibilmente (75%) la crescita delle cellule tumorali.

Per i medici, tale fatto è dovuto alla capacità del duo estratto di Maitake-interferone alfa di attivare un enzima controlla la crescita delle cellule tumorali. Soddisfatto il dottor Konno, che ritiene la scoperta "Molto importante", in quanto "Non solo migliora l'efficacia del trattamento, ma anche la qualità' della vita dei pazienti, riducendo la dose di terapie convenzionali in maniera significativa".

Matteo Clerici

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Difendersi dall’influenza comprando latte e yogurt

mercoledì, 2 dicembre 2009, 18:15 Consumi, News 248 views Commenta :

L’influenza fa paura e così tra un medicinale, un disinfettante e una mascherina cambia anche il carrello della spesa e ci si rifugia in alimenti ad alto valore salutistico come probiotici, latte e yogurt. A rivelarlo e’ una ricerca di The Nielsen Company i cui risultati sono stati resi noti dall’associazione italiana lattiero casearia Assolatte.

Gli italiani dunque hanno comprato piu’ probiotici al cucchiaio (+9,8% in volume rispetto all’ottobre 2008) e probiotici da bere (+5,1%), confermando un trend positivo che prosegue da anni. Sono però aumentate anche le vendite di yogurt (+5,1%) e latte fresco confezionato (+3,9%), due prodotti che in ottobre hanno messo a segno un’accelerazione rispetto al trend dei primi 10 mesi del 2009.

A beneficiare dell’allarme virus sono però anche frutta e verdura fresche confezionate, mele, pomodori e agrumi confezionati, che registrano tassi di crescita a volume compresi tra il 4,9 e il 14,3% e che da sempre gli italiani considerano, a ragione, preziosi per la salute.

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Fisco/ Evaso 11 mln euro? Ciclista Bettini: mi scappa da ridere

"E' una cifra un po' alta, non saprei dove andare a prenderli"

Paolo Bettini, due volte campione del mondo di ciclismo e medaglia d'oro olimpica, avrebbe evaso il fisco per 11 milioni di euro, secondo un'indagine condotta dalla Guardia di finanza di Livorno. L'atleta toscano però si difende: "Mi scappa da ridere". E si sfoga parlando al Corriere della Sera online: "E' un anno, più o meno, che ho questo accertamento in corso. La cifra che circola mi fa sorridere perché mi sembra un po' alta, diciamo così. I finanzieri fanno il loro lavoro ed è giusto così. Chiarirò tutto nelle sedi opportune". E insiste:"Undici milioni davvero non saprei dove andarli a prendere". Le accuse a carico dell'atleta sono di dichiarazione infedele e omessa presentazione della dichiarazione dei redditi. Bettini aveva trasferito a Montecarlo, nel Principato di Monaco, la propria residenza, ma di fatto i suoi interessi economici restavano in Italia, dove ha delle partecipazioni in società e alcuni immobili, ma soprattutto la sua famiglia. In particolare il campione di ciclismo avrebbe trasferito dal 2003 la sua residenza all'estero per godere della fiscalità di vantaggio offerta dal sistema fiscale del Principato di Monaco. L'indagine è in corso da circa un anno, con la collaborazione dell'Agenzia delle entrate, che, assieme alla Gdf, sta monitorando le posizioni di altri soggetti che hanno trasferito la residenza all'estero. uca

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  • 2 weeks later...

Ora nasce l’idea di un «Berlusconi day» in piazza

Nel day after dell’agguato a Berlusconi, già si muovono i sostenitori del premier. E per i mesi a venire già si pensa a un «B day» in aperta contrapposizione contro la recente manifestazione organizzata dalla sinistra il 5 dicembre dall’inequivocabile titolo di «No-B day».

Ebbene il popolo azzurro pensa già a una grande mobilitazione di piazza per far sentire alto il sostegno al premier. La proposta è arrivata dal presidente dei deputati pdl Fabrizio Cicchitto e dal sindaco di Roma, Gianni Alemanno. A loro si sono subito aggiunti Mario Valducci e Daniele Capezzone rispettivamente presidente dei club della libertà e portavoce del Pdl. Una grande sfilata, dunque, ma la data è ancora incerta. Sicuramente non sarà a gennaio perché è troppo presto e fa troppo freddo, più probabile febbraio; chissà, forse il 13 o il 20, due sabati. C’è tempo per pensarci e per decidere. L’idea di una manifestazione pro-Cav era stata già pensata qualche mese fa per far sentire la voce dei contrari alla «persecuzione giudiziaria» e agli attacchi dei media. L’idea di organizzarla parallelamente al «popolo viola» della sinistra è rientrata per motivi di sicurezza. A questo punto non è sbagliato credere a una manifestazione «contro tutte le violenze» da tenersi in avvio della campagna elettorale per le Regionali.

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Medvedev ammette aumento xenofobia

Ha chiesto di inasprire le pene per combattere il fenomeno

09 dicembre, 17:16

(ANSA) - MOSCA, 9 DIC - Il presidente russo Dmitri Medvedev ha ammesso un aumento della xenofobia in Russia, negli ultimi anni, e ha chiesto pene 'severe'.'Io ritengo che i sentimenti xenofobi si siano rafforzati negli ultimi anni - ha detto Medvedev oggi a un Forum dei media - E tali umori si sono consolidati non solo in Russia. Tutti devono rispondere per i sentimenti xenofobi e le punizioni devono essere varie, da una tirata di orecchi, fino a una responsabilita' penale severa', ha detto il presidente.

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Un medico giapponese, Hideo Yamanaka, direttore della Toranomon-Hibiya Clinic, propone un nuovo e piacevole metodo per perdere qualche chilo di troppo: la masturbazione, limitandosi però a parlare di quella maschile.

Yamanaka arriva a definire il suo “metodo” la “dieta della masturbazione”. La tesi proposta dal medico giapponese è che l’eiaculazione attiva il metabolismo di base dei muscoli e ci consente di bruciare calorie, riducendo il grasso sottocutaneo.

Se è vero che la masturbazione può essere praticata più frequentemente, non necessitando di una partner, è anche vero che il medico giapponese precisa che non è sufficiente una ordinaria “pratica solitaria”, ma bisogna mettersi un po’ più d’impegno per ottenere dei benefici in termini di chili persi: in media occorre che una persona, di giovane età, si dedichi alla masturbazione per almeno 100 volte al mese, una media di ben 3 volte al giorno per godere dell’effetto dimagrante.

Non basta: oltre a mantenere questa media invidiabile, non bisogna essere superficiali nel portare a termine questa particolare forma di fitness, definita dal medico con il termine giapponese "Onani-bics", che deriva dalla figura mitica di Onan, che fu distrutta per rovesciare il suo seme sulla terra. Yamanaka precisa, infatti, che la masturbazione deve durare almeno 15 minuti, per raggiungere il giusto livello di sforzo aerobico, in modo da poter sfruttare a pieno i benefici dell’esercizio.

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Ipocrisia e conformismo sono una coppia assai prolifica.

Adesso, molti si travestono da colombe, per combattere, dicono, il clima d'odio.

Per un anno circa, hanno massacrato Berlusconi a colpi di insulti, diffamazioni, calunnie, intrusioni nella vita privata e nessuno degli attuali pacieri - Mussolini li chiamerebbe panciafichisti - s'era accorto della semina di veleni. Altri dicono di desiderare la pace interna al Pdl e son gli stessi che, dopo aver biascicato duro contro governo, maggioranza e palazzo Chigi, rivendicarono il diritto al dibattito franco ed aperto, perché il partito «non è una caserma». L'agognata dialettica democratica, in realtà, prese spesso la foggia di «fuoco amico» contro il Cavaliere ed altri dirigenti del popolo della libertà. Basterà citare cosa è stato detto e fatto ai danni di Nicola Cosentino, indicato a grandissima maggioranza dei nostri eletti in Campania come il candidato ideale per governare la Regione. E, in aggiunta, si rifletta sulle critiche contro il capogruppo alla Camera, Fabrizio Cicchitto, il quale ha tre torti imperdonabili: è politico di lungo corso; è uno studioso di vaglia; è un laico d'annata, tutt'altro che laicista e soprattutto non a giorni alterni. La sensazione è che i convertiti al panciafichismo, esterni ed interni, interpretino il bon ton della politica e dell'informazione nel senso che i «falchi» ravveduti debbano tenere ben fermo Silvio, mentre gli altri provocano, picchiano verbalmente o fanno dispettucci, come quello di incontrarsi, nel giorno meno adatto, con la sorgente di tutto l'odio versus Berlusconi. Se i berlusconiani reagiscono, allora sono additati come responsabili - estremisti che non sono altro -, financo dell' aggressione di piazza Navona o del tentativo di omicidio di piazza Duomo. Coloro che istigano al «tirannicidio» o che cuciono addirittura scampoli di trombati, tromboni o falliti, per dar vita al nuovo Cln, finalizzato nientemeno che a liberare l'Italia dal berlusconismo, sinonimo di fascismo, loro no, non aizzano. Riguardo al «fuoco amico», c'è chi giura sulla lealtà tipica di un certo dna politico e, tuttavia, Benito, memore del 25 luglio 1943, sul punto avrebbe parecchio da obbiettare. Senza scomodare Ben, basterebbe sentire Sandro Saccucci, vittima dell'antifascismo militante, scaricato, ipso facto, pur essendo, se spazio e tempo sussistono, manifestamente innocente, dal suo Msi. Condannato in primo grado per omicidio, Saccucci, in verità, nel momento del delitto si trovava a quasi cento chilometri dal luogo della tragedia. I missini lo sapevano, però non fecero quadrato, anzi. Ho citato più volte Mussolini non per vezzo retorico, bensì per un paradosso che si staglia nitido dentro la pattuglia proveniente da An, dove i mussoliniani non pentiti sono fin qui risultati assai più leali, lucidi ed affidabili degli improvvisati antifascisti della venticinquesima ora. Qualcuno penserà che io sia un falco berlusconiano, mentre preferisco nuotare e fare il pesce sentinella, che non lascia passare niente, ma proprio niente, a quanti graziati e miracolati dal Cavaliere studiano giorno e notte come mettere in dificoltà il presidente Berlusconi.

22/12/2009 FIRMATO : nonno fritz

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Premessa. La privatizzazione degli enti pubblici e la sistematica truffa dello Stato ai danni dei cittadini

Innanzitutto c'e' da premettere che la vecchia gestione dello Stato, centralizzata, aveva i suoi difetti innegabili, ma aveva anche molti pregi.

La trasformazione in Spa, quando non la privatizzazione complta, di enti statali che si e' avuta in questi ultimi anni non ha raggiunto l'obiettivo di rendere piu' efficienti gli apparati statali, ma ha invece aumentato l'inefficienza, aumentato le truffe ai danni dei cittadini, e aumentato lo sperpero dei soldi pubblici.

Ci avevano raccontato la favoletta che la privatizzazione, o la trasformazione in SPA, sarebbe servita a rendere piu' snelli e produttivi gli enti pubblici.

E noi, docenti e giuristi, ci eravamo cascati come deficienti. Qualche anno fa pubblicai un manuale di Diritto amministrativo dove, insieme alle altre pecore che belano, anche io ho scritto le consuete xxxxxxx sulla privatizzazione formale e sostanziale, sul modello di PA piu' efficiente, e stronzate varie.

Ora quando rileggo quelle pagine, mi sembrano scritte da un cerebroleso, anche se poi mi consolo quando vedo che le stesse puttanate sono scritte su tutti i manuali, senza distinzioni.

La verita' e' che ci hanno fottuti. La trasformazione in SPA e' stata una delle piu' grandi truffe mai perpetrate ai danni dei cittadini. Vediamo alcuni esempi.

La truffa Telecom

Il passaggio da Sip a Telecom ha aumentato i costi delle bollette; aumentato l'inefficienza, e aumentato le truffe. Migliaia sono i cittadini che si sono visti arrivare bollette farlocche, cambi di tariffe non richiesti, ecc.

Siccome poi lo Stato ha inventato quella meravigliosa tassa da 40 euro che bisogna pagare per poter fare ricorso, con la conciliazione obbligatoria, il meccanismo processuale per difendersi e' diventato impossibile da praticare, perlomeno quando si tratta di somme modeste.

Il risultato e' che Telecom e TIM incassano somme esorbitanti perche' rubando piccole somme il cittadino ha difficolta' a difendersi; siccome il meccanismo e' applicato a centinaia di migliaia di utenti, con questo sistema si realizzano guadagni illeciti per milioni di euro.

I sistemi escogitati sono tanti. Dai famigerati numeri con prefisso 144, alle ricariche per internet che terminano alla mezzanotte del 30 esimo giorno senza possibilita' di ricaricare in anticipo (cosi l'utente si scorda la scadenza e spende un capitale), alle carte vacanze che danno diritto a chiamare 500 minuti gratis (ma non ti dicono che allo scadere dei 500 minuti paghi una tariffa enormemente superiore e quindi va a finire che paghi un salasso senza accorgertene); poi abbiamo le bollette gonfiate, i cordless e i telefoni inviati a chi non ne ha fatto richiesta con l'addebito in bolletta; la fantasia degli amministratori dell'azienda e' senza limiti. Uno dei sistemi migliori poi e' quello di dare in appalto a una ditta privata esterna la vendita di alcuni servizi truffa in modo che poi il truffato non possa rivalersi su TIM ma debba far causa alla ditta di servizi (che o ha cessato di operare, oppure e' introvabile perche' l'utente non riesce a ritrovare il numero).

E che dire di quella genialata dello scatto alla risposta? Cosi se sei in una zona con scarsa copertura in cui la linea salta dopo pochi secondi e devi richiamare dieci volte, paghi dieci scatti senza motivo.

Telecom e TIM sono state condannate piu' volte a pagare milioni di euro, ad esempio 2,4 milioni di euro per le truffe dialer, 6,5 milioni di euro per le truffe mediante sms che comunicavano che esistevano messaggi nella segreteria telefonica mai attivata dall'utente; ma i soldi incassati con queste truffe superano immensamente le multe che hanno dovuto sborsare.

La truffa Equitalia

Fantastico anche il meccanismo di trasformazione in SPA di Equitalia, con le conseguenti leggi per riscuotere i tributi.

Che fa Equitalia? Manda cartelle pazze a migliaia di cittadini.

Su 1000 cittadini che ricevono tasse arretrate senza giustificazione, 200 pagano senza fiatare; magari sono risparmiatori che hanno da parte qualche decina di migliaia di euro e per evitare noie e il costo di un avvocato pagano e zitti.

Una buona parte protesta e spesso ottiene una consistente riduzione della somma da pagare, e quindi si accontenta di pagare la riduzione, felice di poter evitare un contenzioso sborsando "solo" poche centinaia di euro anziche' le migliaia che erano state richieste all'inizio. Tempo fa vennero mandate ad alcuni pensionati delle cartelle per trentamila euro, adducendo un errore nel calcolo della liquidazione. Molti pagarono; chi ando' a protestare si vide immediatamente ridurre a 500 euro la cartella originaria (quindi molti pagarono, felici di cavarsela con una somma inferiore); solo chi ha impugnato la cartella e' riuscito a non pagare nulla.

Un sistema che ha fruttato ad Equitalia milioni di euro.

Una parte delle cartelle finisce invece in tribunale; il contribuente vince la causa, ma a conti fatti, nel complesso dell'operazione, Equitalia ci guadagna sempre somme esorbitanti.

In molte zone d'Italia poi Equitalia ha pignorato centinaia di case, auto, e beni dei contribuenti; contribuenti che spesso sono addirittura all'oscuro della richiesta di pagamento.

Vengono recapitate tasse arretrate per essere proprietari di immobili mai pesseduti; per aver esercitato mestieri mai fatti; o aver esercitato la professione in periodi in cui le persone erano disoccupate, o addirittura...in carcere.

In pratica con questo meccanismo Equitalia si assicura un enorme flusso di capitali, che sono illeciti perche' si tratta di somme non dovute, ma trattandosi di una societa' privata nessun amministratore rischia alcunche'.

La guardia di finanza e alcune procure hanno spesso iniziato indagini, ma esse non portano ne' porteranno mai ad alcun risultato, perche' il reato ipotizzato (la truffa) e' troppo blando e i tempi di prescrizione sono troppo brevi.

Peraltro Equitalia ha il completo appoggio dei politici al governo, perche' le leggi in vigore consentono ad Equitalia di espropriare immobili di qualsiasi cittadino anche a fronte di tasse arretrate per 5000 euro, con un procedimento rapidissimo e fuori da ogni regola di logica giuridica che ha come conseguenza il fatto che spesso al cittadino viene venduto l'immobile, anche quando poi il tribunale da' tardivamente torto ad Equitalia.

Su un giornale ho letto di un tizio di Salerno, tale Nunzio Birra, cui e' stata espropriata e venduta la casa per un credito (non dimostrato) di 15.000 euro; la casa (che valeva 400.000 euro) e' stata acquistata all'asta per 56 mila euro, dopodiche' la societa' che aveva acquistato la casa ha proposto al Birra di riacquistarla per 200.000 euro. Una truffa colossale. Ed e' una truffa di Stato.

Nella sola provincia di Napoli gli immobili ipotecati sono 200.000. E spesso sono ipotecati a persone che ignorano di avere la casa ipotecata, e lo scoprono solo al momento in cui questa viene messa in vendita.

Un altro metodo geniale e' quello di inviare mini cartelle da 10-20 euro. Cosi il contribuente paga e zitto, perche' e' impossibile ricostruire la correttezza delle somma. A me ad esempio arrivano ogni anno tasse arretrate di 40-50 euro...per un professionista (le cui tasse si determinano con un calcolo complicato che tiene conto di tutte le fatture in entrata e in uscita, le detrazioni, ecc... e' impossibile rifare tutti i conti e sapere se quelle 40 euro sono giuste o meno; d'altronde sono sicuro che e' impossibile che ad Equitalia qualcuno ogni anno rifaccia i calcoli delle tasse che mi riguardano. Ma l'unica strada e' pagare, e rassegnarsi alla truffa.

Il meccanismo giuridico che sta alla base delle leggi che regolano il rapporto tra Equitalia e cittadini e' previsto dal Dl 203/2005, nonche' dal Dlg 112/1999, e 46/2009, oltre che dal DPR 602/73 e dalle varie norme in materia di contenzioso tributario; anche se e' complicato da descrivere in un articolo, penso che possa essere riassunto efficacemente e in modo molto chiaro nella famosa frase che il Marchese del Grillo disse nel film omonimo: "Io (Equitalia) sono io, e voi non siete un xxxx".

Il problema e' che dal punto di vista giuridico dovrebbero finire in galera tutti i politici che hanno votato le leggi che hanno permesso questo stato di cose, perche' si tratta di una truffa immensa, ideata dai politici e perpetrata con la complicita' di amministratori, magistratura, informazione.

Le truffe Enel

Per non parlare delle bollette della luce. La luce e' un bene essenziale, perche' senza di essa nelle nostre cose e negli uffici non funziona piu' nulla, PC, TV, frigorifero, in alcuni casi i riscaldamenti e addirittura, nelle case di campagna che non sono collegate all'acquedotto, la mancanza dell'elettricita' determina l'impossibilita' di usare l'acqua.

Nelle aziende e negli esercizi commerciali mancanza di elettricita' equivale al blocco dei macchinari.

Ecco quindi che se arriva una bolletta caricata abusivamente di poche centinaia di euro conviene pagare subito, per evitare il blocco della corrente.

Mentre i costi di una causa civile e del ricorso ad un avvocato scoraggia normalmente i cittadini dal fare ricorso.

Questo e' il risultato della privatizzazione in Italia; di quella privatizzazione che ci avevano presentato come la soluzione del problema all'inefficienza statale, e che invece si e' rivelata essere uno degli indizi rivelatori della fine del nostro sistema democratico, perche' la magistratura e la polizia sono troppo inefficienti e/o corrotte per poter intervenire con efficacia su un sistema cosi capillare.

A parte il fatto che il nostro sistema penale e' totalmente sfornito anche teoricamente di mezzi giuridici, perche' le pene previste per i reati di questo tipo sono gia' ridicole in partenza.

La trasformazione delle Forze Armate in SPA

La trasformazione delle FFAA in SPA si inserisce nel quadro generale delle privatizzazioni. Qui pero' ci sono conseguenze ulteriori e vantaggi diversi (per il governo).

Ovviamente in un primo tempo restera' tutto identico a prima e non cambiera' nulla. La difesa continuera' a restare ufficialmente pubblica, e la veste di SPA consentira' solo una maggiore facilita' nel truffare in alcuni settori. Piano piano, pero', sulla falsariga di quello che e' successo ad esempio con Telecom o con Banca d'Italia (in cui di pubblico non e' rimasto nulla, tranne il nomen iuris) si ampliera' l'area dei settori della difesa interessati dalla privatizzazione e la truffa diventera' globale, fino ad arrivare al seguente risultato:

- eliminazione del reato di corruzione e concussione:

Se un amministratore pubblico prende una tangente per favorire qualcuno, ricorre il reato di corruzione; se l'amministratore minaccia Tizio di non dargli un suo diritto se costui non paga una tangente, il reato e' quello di concussione.

Se lo stesso comportamento e' posto in essere dall'amministratore di una societa' privata NON esiste alcun reato.

Stessa cosa vale per il reato di abuso di ufficio.

In altre parole, privatizzando le FFAA gli amministratori potranno affidare le commesse a chi pare loro, senza rischiare alcunche' dal punto di vista penale. Verranno acquistati miliardi di materiale inefficiente, pagandolo dieci volte il loro valore? Non sara' reato. Nessuno verra' punito.

- eliminazione del meccanismo della gara pubblica:

Attualmente gli enti pubblici, per stipulare contratti di qualsiasi tipo, in teoria devono ricorrere al meccanismo dell'evidenza pubblica. Il meccanismo dell'evidenza pubblica (sempre in teoria) garantisce che il contratto sia stipulato con imparzialita' ed efficienza al miglior offerente.

Truccare una gara poi, anche se e' una cosa che succede spesso, e' comunque un reato.

Nel momento in cui le FFAA verranno privatizzate, invece, scomparira' gradualmente il meccanismo dell'asta pubblica e gli amministratori potranno fare quello che gli pare.

Ovviamente cio' non avverra' subito; inizialmente si dira' che, nonostante la veste di societa' per azioni, le FFAA sono comunque tenute a rispettare le leggi di diritto pubblico per i contratti; ma gradatamente si arrivera' alla scomparsa del meccanismo.

- eliminazione del controllo della Corte di Conti:

Tutti gli enti pubblici passano attraverso il controllo della Corte dei Conti e devono inviare periodicamente i loro bilanci a questo organo.

Si tratta di un controllo imperfetto, blando, spesso viziato dalla corruzione dei giudici della Corte, ma comunque esiste. E in teoria, se i giudici venissero veramente scelti per merito, se veramente applicassero le leggi, garantirebbe la legalita' nell'amministrazione.

Privatizzando le FFAA scomparira' gradatamente anche il controllo della Corte dei Conti.

Altri meccanismi negativi li ha sottolineati Fabio Piselli nel suo blog: gli amministratori, manco a dirlo, acquisteranno beni e servizi da aziende di proprieta' di loro parenti; potranno decidere i settori e i reparti dove investire o disinvestire. Inoltre (cito testualmente dal blog di Fabio):

"il pericolo grande lo vivremo in Italia, ove avremo dei carabinieri sempre meno liberi, dei soldati sempre piu' presenti in strada, dei soggetti che se fino a ieri rispondevano allo Stato (noi) d'ora in poi risponderanno al consiglio d'amministrazione (loro) scelto tout court dal ministro stesso e dai suoi accoliti

non ho sindromi complottistiche, ma ho l'esperienza necessaria per dire che tutto questo non mi piace affatto, il nostro paese non e' l'America, e' troppo piccolo per consegnare il sistema Difesa in mano a dei privati privilegiati sui quali ignoriamo ogni cosa, se non che proverranno da ambienti destrorsi o paramilitari, oppure scopriremo che il mafioso affitta le microspie ai carabinieri, e questo e' gia' avvenuto e fortunatamente scoperto, grazie anche ai consulenti privati

meditate gente meditate perche' a quanto pare dove non si riforma si privatizza... "

Nei secoli passati il sovrano depredava al suddito quasi tutto. E i soldati erano al servizio del re per mantenere il potere costituito.

Oggi la situazione non e' diversa. E' solo diventato piu' sofisticato il metodo per rubare; e' cambiata la forma cioe', ma la sostanza e' sempre la stessa.

Lo stato ruba e depreda il cittadino fino che puo'; e i soldati saranno in modo sempre piu' evidente al soldo dei potenti, anziche' dei cittadini.

Per qualche decennio dopo il 1945 ci eravamo illusi di essere una democrazia e che il popolo contasse qualcosa, con i meravigliosi concetti dello stato sociale e della sovranita' popolare.

Oggi l'illusione e' finita.

La sostanza della legge che regola tutto il meccanismo delle privatizzazioni e' questa, e non lascia dubbi: io sono lo Stato, e voi cittadini non siete un xxxx.

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  • 2 weeks later...

Arrestato il comandante dei vigili del fuoco di BARI tangenti sulle certificazioni anticendio

LEGGETE CHE PO PO DI STRONZATE GLI CONTESTANO I GIUDICI...VERAMENTE STRONZATE

Giovanni Micunco ai domiciliari su ordine del gip Michele Parisi. E' accusato di peculato e concussione ambientale

Il comandante dei vigili del fuoco di Bari, Giovanni Micunco, è stato arrestato questa mattina dai militari della guardia di Finanza, su ordine del gip Michele Parisi. Insieme a Micunco, che si trova ai domiciliari, sono finiti in manette anche due funzionari Giuseppe Cippone e Rocco Mercurio. Per tutti l'accusa è di peculato e di concussione ambientale.

L'inchiesta condotta dal pm Francesca Pirrelli, riguarda tangenti sulle certificazioni anticendio. Ci sono la fornitura di un albero di Natale e dei relativi addobbi, il pagamento di una cena, la richiesta di assunzione di una conoscente presso il colosso svedese Ikea, dal quale ottenne anche la fornitura gratuita di 20 poltrone, e il trasloco di masserizie da un alloggio di servizio alla sua abitazione privata tra gli episodi concussivi contestati al comandante dei vigili del fuoco di Bari, Giovanni Micunco, posto stamani agli arresti domiciliari per tre episodi di concussione, due falsi e due truffe.

I fatti risalgono al periodo compreso tra il 2005 e il 2007 e riguardano le presunte pressioni che Micunco avrebbe esercitato sugli imprenditori che avevano chiesto ai vigili del fuoco il rilascio della certificazione di prevenzione incendi, atto indispensabile per poter esercitare l'attivita' d'impresa. Assieme a Micunco sono ai 'domiciliari' il funzionario dei vigili del fuoco addetto all'ufficio prevenzione incendi, Luigi Cippone, e il dipendente dell'Istituto superiore prevenzione e sicurezza sul lavoro (Ispesl) Rocco Mercurio.

I tre sono anche accusati di falso ''in concorso tra loro piu' altri da identificare'' in relazione a una pratica chiamata 'Area Bersaglio' presentata (il 21 marzo 2007) ai vigili del fuoco dalla 'Dec spa' del gruppo edile barese De Gennaro e favorevolmente istruita il 3 aprile 2007 da Cippone e quindi inviata al Comune di Bari che l'ha giudicata incompleta di un elaborato grafico. Al fine di scongiurare il rigetto della pratica - secondo l'accusa - i tre indagati hanno prodotto l'elaborato mancante attestando falsamente le date di ricezione e le planimetrie. Rocco Mercurio e' collaboratore di fatto dello studio tecnico ingegneristico di impianti sicurezza di Bari di Rocco Luciano Uva, professionista che e' indagato a piede libero per falso. Nell'inchiesta sono indagati anche i funzionari della Regione Puglia Michele Di Leone e Giuseppe Bellomo (per falso e truffa) per aver concorso con Micunco nell'indurre in errore la Regione Puglia e per far liquidare al comandante dei vigili del fuoco le indennita' chilometriche (due da 10,80 euro ciascuna e una da 13.50 euro) spettanti ai membri di commissione per i collaudi e la verifica di impianti di distribuzione carburanti.

Nel compiere la frode - secondo l'accusa - i funzionari regionali si sono basati sul falso presupposto che Micunco utilizzava nelle missioni l'auto privata anziche' quella di servizio. Tra gli altri indagati anche il vigile del fuoco Raffaele Speranza (per truffa) per aver concorso con Micunco nel far controllare la caldaia dell'alloggio del comandante facendo fatturare la spesa (di 216 euro) come intervento sull'impianto centralizzato del comando vigili.

Assieme a Mercurio sono indagati per concussione anche i dipendenti dell'Ispesl Antonio De Musso, Domenico Amato e Salvatore Sollazzo, per aver costretto il responsabile della societa' Liquigas di Bari e Foggia ad alimentare un sistema di frode che consisteva nel rilasciare ai dipendenti della Liquigas il punzone con il timbro dell'istituto per far figurare i collaudi (due anziche' uno, con relativo raddoppio delle spese di missione) di un rilevante numero di bombole vuote di gas, collaudi in realta' mai eseguiti dal responsabile Liquigas.

Cippone e' infine accusato di aver alimentato una prassi concussiva che prevedeva la dazione di danaro e di altre utilita' a fronte di una preventiva consulenza nell'attivita' anticendio: in questo modo avrebbe incassato dal 2002 al 2007 almeno 12.000 euro, oltre ad un cestino con funghi e latticini del valore di 50 euro.

(08 gennaio 2010)

Ma vi sembrano reati? o accanimenti!

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Cna: edilizia e impianti, i numeri fotografano il tracollo

CNA: “I dati del 2009 confermano tutti i timori. Ma ci sono ancora imprese che reggono l’urto e vanno sostenute al fine di tutelare l’occupazione”. da CNAChe tracollo! Attesa con timore e annunciata già da tempo, è arrivata, confermata dai dati sulla movimentazione dell’Albo artigiani della provincia di Ancona, la notizia del collasso del settore edilizia. Accompagnato da quello degli impiantisti. “In sostanza – dice Stefano Sargentoni, vice direttore Cna provincia Ancona – l’edilizia ha chiuso l’anno 2009 con un saldo pari a –28 dato da 297 nuove imprese e 325 cancellazioni. Gli impiantisti hanno chiuso a –43 derivante da 49 iscrizioni e 92 cancellazioni”.

“Era esattamente ciò che sapevamo sarebbe accaduto – commenta Giuseppe Maddaloni, responsabile dell’Unione Cna Impianti della provincia di Ancona – la crisi edilizia ha portato in fondo al baratro anche il settore impiantisti che nel corso dell’anno precedente si era retto grazie alle ristrutturazioni. Fermate anche quelle, la situazione è chiara: non si costruisce, non si ristruttura, non c’è lavoro per gli impiantisti, pertanto le imprese che chiudono non vengono rimpiazzate da nuove aperture”. La grave difficoltà che sta investendo il comparto dell’impiantistica ha portato la Cna Unione Impianti a chiedere a livello nazionale la costituzione di un tavolo di lavoro che possa confrontarsi con il Ministero dell’industria. Lo stallo prima, e la caduta poi, di edilizia e impianti sono indicatori molto significativi dello stato della crisi: le sorti della nostra economia si sono sempre rette soprattutto su questi che, andando in blocco, rischiano di far peggiorare una situazione già critica.

“Anche i numeri dell’Istat – aggiunge Sargentoni – fotografano una realtà grave e preoccupante raccontando con dolorosa precisione la portata vera della crisi. Non oso pensare a cosa sarebbe successo se gli artigiani e le piccole imprese non avessero comunque fatto argine. A fronte di settori che danno chiari segnali negativi, infatti, oltre all’edilizia e agli impiantisti ci sono anche la meccanica e il tessile-abbigliamento-calzature, ce ne sono altri che invece continuano a reggere, come gli alimentari o i servizi alla persona. Ma queste imprese non possono fare tutto da sole. Azioni concrete e di grande portata vanno messe in campo senza indugi per rilanciare l’economia e salvare l’occupazione”.

Per quanto riguarda la situazione nelle zone territoriali della provincia, colpisce il –50 della zona di Senigallia che però è anche una delle zone più corpose in quanto conta parecchi comuni. Nella zona Sud il saldo tra nuove imprese e imprese cessate è pari a –31; nella zona di Jesi a –29; nella zona di Fabriano a –9 e nella zona di Ancona a –6. In quest’ultima area, colpisce il –10 di Falconara, un comune ormai alle prese con diverse problematiche. In linea generale, la Cna ricorda che per la prima volta dopo anni, l’Albo delle imprese artigiane della provincia di Ancona ha perso posizioni: le imprese sono scese a quota 12.339 (erano 12.466 nel 2008) e che il peggio, numericamente parlando, potrebbe ancora venire in quanto i dati delle cancellazioni verranno conteggiati nella loro globalità in questi primi mesi del 2010.

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Genova, studente universitario si suicida: non era in regola con gli esami

Tragedia di sangue a Genova. Uno studente di 23 anni si è suicidato dalla finestra del quarto piano, nel quartiere di Pegli. Il movente? Forse il dispiacere di aver mentito ai suoi genitori circa la sua presunta laurea. Sul fatto indagano i carabinieri di Arenzano.

L’episodio si è verificato questa mattina alle 7.30. Il ragazzo, originario di Cuneo, si era trasferito a Pegli dalla nonna per poter frequentare la facoltà d’architettura. Ma proprio questa mattina aveva raccontato ai suoi familiari che gli studi erano giunti al termine: nel pomeriggio avrebbe finalmente discusso la tesi.

In realtà, da quel traguardo era assai distante e lui lo sapeva bene. Sul suo libretto erano registrati solo 5 esami: ben pochi rispetto a quelli previsti per coronare il sogno dei suoi genitori. E chissà, forse per questo motivo, forse per un po’ di vergogna, avrà deciso di farla finita. Così, una volta svegliato, ha tentato prima di tagliarsi le vene e poi la gola con alcune lamette riempiendo il bagno di sangue. Infine, per completare “l’opera” si è gettato dalla finestra della sua camera.

Purtroppo a cadere nel tranello dei “rimorsi” non è stato l’unico. Tra i casi più recenti spicca quello del 29 ottobre 2009: uno studente di 25 anni di Ascoli Piceno, che studiava a Roma, si è suicidato lanciandosi sui binari della metropolitana. Ai familiari aveva raccontato di una laurea ormai in vista, ma aveva superato pochi esami.

Sempre lo scorso anno, il 17 luglio, un altro suicidio: una 23enne si è impiccata a Siena, dove era iscritta alla facoltà di Scienze politiche. Anche lei, ai genitori, aveva detto che quel giorno si sarebbe laureata, in realtà era molto lontana dal quel traguardo.

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REGGIO CALABRIA : trovata auto con esplosivo tipico messaggio di sfida della 'ndrangheta

■ Reggio, un arresto per auto con esplosivo

Grasso: si rafforza pista intimidazione

Approfondimenti

■ Mistero sul ritrovamento dell'auto

■ Mafia, riaperta l'indagine sul figlio di Vito Ciancimino

REGGIO CALABRIA (22 gennaio) - Un messaggio di sfida e di prepotenza finalizzato ad una pressione psicologica nei confronti dei magistrati, ma anche un segnale di vitalità per tutti gli 'ndranghetisti sparsi in Italia. È questa la chiave di lettura che dà lo storico della 'ndrangheta Enzo Ciconte sul ritrovamento, ieri a Reggio Calabria, dell'automobile con esplosivo e armi.

Ciconte, profondo conoscitore della criminalità organizzata calabrese ed autore del primo libro sulla storia della 'ndrangheta e dell'ultimo in ordine di tempo «Australian 'ndrangheta», avanza due ipotesi. La prima è quella di un segnale lanciato ai magistrati ed allo Stato, mentre la seconda è quella relativa alla possibilità che qualche 'ndrina reggina voglia mettersi in mostra per sancire la sua supremazia sulle altre. «Rispetto allo scenario che si è venuto a creare - afferma Ciconte - con la bomba esplosa due settimane fa davanti all'ufficio della Procura Generale di Reggio Calabria e l'auto con l'esplosivo trovata ieri, si può chiaramente intuire che la 'ndrangheta sta lanciando un segnale contro i magistrati e lo Stato più in generale».

Con questo ennesimo segnale la 'ndrangheta ha voluto lanciare un messaggio a tutti per «dire che 'ci siamo e continuiamo a comandare noì. Quelli che hanno messo l'automobile sapevano benissimo che sarebbe stata trovata in tempo utile. Hanno voluto far trovare l'auto ed è chiaro che è un messaggio di sfida, di sfregio e di prepotenza perchè hanno compiuto questa azione nonostante la presenza massiccia di polizia e carabinieri che erano a Reggio Calabria per la visita del Presidente della Repubblica. C'è una 'ndrangheta che inizia a marcare il territorio in modo più aperto e visibile rispetto al passato».

Ciconte, invece, non crede all'ipotesi secondo la quale le cosche radicate in altre zone della Calabria, in particolare quelle di Gioia Tauro, vogliano imporre una loro supremazia rispetto a quelle reggine. «Non credo che si possa rivedere in Calabria - prosegue - una sfida tipicamente siciliana come quella dei corleonesi contro i palermitani. Ed è per questo che tenderei ad escludere l'ipotesi che le cosche di Gioia Tauro stiano cercando di imporre una loro supremazia su quelle reggine. Allo stato attuale non credo che ci sia nessuno capace di lanciare un'opa, per così dire, sulle famiglie reggine. È probabile invece che ci sia qualche famiglia reggina che vuole farsi sentire più degli altri». «Rispetto a questo scenario - conclude Ciconte - propendo però per la prima ipotesi, quella della sfida. L'episodio di ieri è importante anche per lanciare un messaggio alle cosche che stanno fuori dalla Calabria. È un messaggio di vitalità per tutti gli 'ndranghetisti che stanno in giro per l'Italia in modo da riaffermare un concetto: 'siamo ancora vivi e ve lo facciamo vederè».

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