Lino Panno 0 Share Inserito: 19 aprile 2017 Buongiorno, sono nuovo e sto leggendo del fenomeno della proiezione e vorrei capirne di più ma non essendo esperto faccio fatica a comprenderne le dinamiche. Parlando in termini poco tecnici è quella modalità inconscia di attribuire agli altri connotazioni che ci appartengono (esempio : io sono invidioso e vedo l'invidia negli altri e non in me). Però la cosa che mi sfugge è che 'detta così' qualsiasi caratteristica attribuiamo agli altri ... ci appartiene. Allora come differenziare ciò che è una proiezione del nostro io da quello che è una valutazione 'oggettiva' ? Sembra quasi un cane che si morde la coda. Io identifico un tratto che appartiene ad un altro ma in realtà quello stesso tratto non lo accetto e lo identifico negli altri. Non è semplicemente che quell'aspetto appartiene propriamente all'individuo e basta ? Grazie. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Pincopallino5 0 Share Inserita: 8 maggio 2017 Anche per me non è stato facile comprenderne a pieno il funzionamento. Ciò a cui ti riferisci è solo una parte, forse la meno "preoccupante". Quando ti trovi con una persona che fa una determinata cosa ed accusa te di averla fatta, anche quella è proiezione. Oppure l'atteggiamento tipico del paranoico che accusa di essere perseguitato invece è lui che perseguita. Riconoscerla su se stessi, può essere molto difficile, perché se non lo fosse non avresti questo problema. Chi usa il meccanismo della proiezione spesso usa altri metodi molto subdoli e secondo me perversi. Per esempio se discuti con un paranoico, cercherà in tutti i modi di farti perdere la pazienza poi ti accuserà di aver perso la pazienza e di essere aggressivo. Se gli dici che è stato lui a provocarti lo nega e ti farà notare che sei tu ad essere arrabbiato e che non è sua intenzione parlare con persone che si rivolgono in quel modo. E altre tecniche simili. Si dice che la proiezione sia dovuta ad un forte senso critico che si ha nei confronti di se stessi che è quasi impossibile da reggere, pertanto si attua questo meccanismo per scaricare su altri (anche oggetti) il proprio senso di colpa. E, come sopra, si può arrivare a far in modo di far compiere all'altro l'azione in questione in modo da confermare l'oggetto della propria proiezione ed alleggerirsi la coscienza. Chiaramente giudicare un'altra persona non è solo proiezione, se poi comincia a pensare che se stai giudicando allora forse stai proiettando e non puoi capire come essere obbiettivo, allora rischi di andare in paranoia :-) e si sa che i paranoici abusano della proiezione :-) Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Pincopallino5 0 Share Inserita: 8 maggio 2017 Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Lino Panno 0 Autore Share Inserita: 15 maggio 2017 Pensavo fosse più semplice. Non riesco a capire bene il funzionamento e come si applica nella vita di tutti i giorni. Poi non mi sembra solo un connotato tipico di un genere di individuo, ma si applica a tutti. Ho notato questo aspetto ad esempio in una persona che mi dava dell'invidioso: in realtà questa persona era invidiosa (non di me) e sembrava volesse 'scaricare' questo aspetto su di me attribuendomi questa caratteristica. Però al contempo potrei essere davvero invidioso in quanto vedo l'invidia in lui e in qualche modo lo faccio perchè non la accetto in me. Si sono paranoico ... , ma se tutti proiettiamo sugli altri , ci sarà qualcosa che è proprio come si vede.... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Pincopallino5 0 Share Inserita: 15 maggio 2017 Si, quella che hai citato è un esempio di proiezione. Se sei paranoico è difficile essere obbiettivi. :-) Non è detto che tutti proiettiamo sugli altri. Per esempio tu puoi essere consapevole di essere invidioso e proprio per questo noti l'invidia degli altri, magari più intesa della tua. Poi l'invidia è un tratto che va e viene, è un po' difficile etichettare una persona come invidiosa. Però posso indicare una persona come disordinata ed essere disordinato anche io. Oppure credere di essere una persona ordinata ed accusare gli altri di essere disordinati. I meccanismi che portano alla proiezione sono diversi, ma sostanzialmente è la necessità di scaricare sugli altri un peso che non si riesce a reggere su se stessi. Volendo prendere un esempio religioso, c'è il famoso racconto del fuscello nell'occhio degli altri e la trave nel proprio. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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