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Crisi di coppia


Ospite IAZO

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Buongiorno a tutti. Come evincerete dal titolo, il consiglio/parere che chiederò riguarda una crisi di coppia.

Ho 30 anni, nel 2013 sono stato tradito e lasciato. Dopo qualche mese di difficoltà pensavo di aver superato il momento buio.

A ottobre 2016, come un fulmine a ciel sereno una ragazza è letteralmente piombata nella mia vita rendendola un turbinio di emozioni. All'inizio, come sempre tutto bene, si vola alto nel cielo più azzurro che esista e non c'è catastrofe che possa smuovere questa felicità incondizionata. Quella sensazione di aver trovato la ragazza giusta, di potersi dire tutto e superare qualsiasi ostacolo la vita possa porti davanti. Come tutte le storie insomma. Poi ci si conosce, si litiga, ma va tutto bene finché scopro che la mia paura di essere abbandonato prevale sulla mia lucidità. Cerco di tenerlo per me, di limitarmi, ma non sempre ci riesco. Sono insicuro, la mia ultima storia incombe ancora sulla mia felicità.

A febbraio accade l'impensabile: la mia ragazza è incinta. Di abortire non se ne parla nemmeno. Guardiamo avanti, insieme. Lo comunichiamo alle famiglie e amici più stretti: dai "E' troppo presto" ai "Non c'è mai un momento per queste cose". Le cose cambiano di molto. La gravidanza è presa con paranoia, paura di ogni cosa, complicazioni mentali alle quali le donne incinte possono cedere. Io le sto vicino come posso, cerco di capire che gli ormoni sono incontrollabili, ma non sono perfetto e nel momento in cui si sarebbe dovuta costruire la coppia, avrei avuto bisogno di qualche attenzione, tutti i pensieri sono assorbiti da questa nuova vita. E andrebbe bene, ma la gravidanza non è vissuta da lei con felicità. Lei mi accusa, dicendomi che ha bisogno di persone ottimiste, ma come faccio se la vedo sofferente in ogni momento? 

In questo clima, per forza di cose, inizia la convivenza. E' già difficile in una situazione normale, figuriamoci in un momento in cui magari ci si sente obbligati a stare insieme. Io ho l'impressione di essere l'unico che si impegna per tenere insieme la coppia e faccio di tutto per tenerlo per me. Ma quando lei mi accusa di farle mancare attenzioni, perché è gelosa della moglie del mio migliore amico (lui e lei mi han tirato fuori dalla palta nel momento buio del 2013), io perdo le staffe. Ho sputato quanto mi sono tenuto per tanto tempo: le critiche per una casa costruita da me con sacrificio, il fatto di sentirmi dire che sono noioso (perché mi addormento sul divano alle 10 di sera dopo una giornata di lavoro), di farle vivere più momenti infelici che contrario, questo suo continuo parlare delle sue storie passate (ha convissuto 6 anni e dopo la rottura ha vissuto qualche anno da libertina) che mi fa stare male ogni volta. Lei si mette a piangere, mi dice che non faccio altro che farla star male. Io la amo, ma le dico anche che sono pronto a lasciarla andare perché una relazione che fa star male non è sana. Le lascio anche la casa, di mia proprietà, per non crearle lo stress di un trasloco. E' dura capire cosa fare. Come capire se è giusto continuare o lasciarsi? Come capire se il momento è propedeutico ad una crescita di coppia o se la vita ci sta dicendo che non siamo fatti per stare insieme?

Vorrei capire qual è il miglior modo per starle vicino, perché dal non aver mai convissuto e pensato di avere un figlio sono passato all'esatto contrario. Sono contento per il bambino, voglio impegnarmi perché il mio desiderio è quello di una famiglia unita e felice ma come fare? Tante volte non riesco a capire come muovermi, se sbaglio o ho ragione. Sto cercando di essere forte ma veramente, sono spaesato. 

Cosa ne pensate?

 

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La nascita di un bambino è un ciclone che spesso sfascia le coppie o le fa crescere.

Prima di sposarsi o di convivere ma soprattutto prima di avere un figlio dovrebbero obbligare a fare dei test psicologici di compatibilità, per verificare obiettivi e vedute comuni ... ma purtroppo non esistono.

Quindi alle prima difficoltà qualcosa si rompe.

 

Ora stai facendo la cosa giusta e in questo periodo tutto è in fibrillazione: futura mamma, famiglie, ....

Non so se esista un manuale per gestire questo periodo. Basterebbe un libro contenente solo la frase "mantieni la calma e sii paziente".

Le donne sono sclerate e rompipalle normalmente, figurati in gravidanza.

 

 

Comunque aspettare la nascita è l'unica scelta saggia.

Il giorno della sua nascita, non vedrai solo l'amore, ma diventerai amore.

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