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sempre solo..da sempre..


gran79

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Buongiorno a tutti.Mi sono appena iscritto,facendo una ricerca su internet.

Il perchè è presto detto:sto male..come mai prima d'ora,o meglio come una ventina di anni fa (ho quasi 38 anni),dopo un periodo,l'adolescenza e giovinezza,dove sono stato praticamente rintanato nella mia solitudine,inadeguatezza,tristezza..non so se definirla depressione;non ne ho mai parlato con nessuno;periodo che credevo fosse finito ed ora,di colpo si è ripresentato.

Come da titolo,sono una persona chiusa di carattere,faccio molta fatica a relazionarmi con le persone e fare amicizia,è sempre stato così,fin da bambino.Sempre solo,sempre il terrore di avvicinarmi agli altri,mi sentivo "diverso",anche se in realtà non ne avevo motivo.Con il tempo la situazione non è migliorata,anzi è peggiorata.Le scuole medie,le superiori,anni da incubo.Quello che per la maggior parte dei ragazzi era normale,una pizza al sabato sera con gli amici,una festa di compleanno,avere coetanei intorno..semplicemente passare le ore a scuola a parlare,confidarsi,fare le prime esperienze..per me semplicemente non esisteva.Mi sentivo diverso,come se quelle cose per me fossero off limits.Alle superiori ero una mummia..poi logicamente preso di scherno..ma facevo tutto io.La colpa alla fine,me ne sto rendendo conto,all'80% è stata mia (anche se il tipo di persone che mi trovavo davanti non aiutavano di certo).

Insomma è stato cosi',dovessi sfogliare l'album sei ricordi,completamente vuoto sarebbe..Poi la situazione,un giorno,miglioro' o almeno credevo.Nel 2006 il primo lavoro serio,mi sono un po'svegliato;incredibilmente quel lavoro mi ha fatto uscire dalla mia tana,ho avuto qualche esperienza con l'altro sesso,ho frequentato altra gente;poca roba per i "normali",ma abbastanza per me..con il tempo poi mi sono costruito una sorta di muro ed andando avanti la solitudine non mi pesava poi tanto..anzi..consideravo gli altri inutili,io non avevo problemi;quel malessere maledetto,quella depressione nel vedere gli altri felici,non mi toccava piu'.Lavoro,lavoro..ho pensato solo a quello,il mio atteggiamento,chiariamoci,con le persone non è stato comunque positivo..molto spesso esageravo nelle reazioni,cose che faccio anche oggi..insomma non ho imparato comunque nulla di vita sociale.Semplicemente reagivo!anziche'deprimermi.

So che la sto facendo lunga ma è per cercare di chiarire il piu'possibile la mia situazione.Giungo al punto:Di punto in bianco,è da circa una decina di giorni che sto di nuovo male..come non mi sentivo da piu'di 20 anni,a livello adolescenziale!Adesso realizzo che a 38 anni non ho amici,la gente con me non lega ed anzi..e da un po'che tutto ciò che tocco rompo!i rapporti con le persone,quelle volte che instauro qualcosa..alla fine finisce male..litigo,la gente mi odia e mi toglie il saluto.L'ennesima è stata proprio quella che mi ha fatto ripiombare in questa situazione.Una amica mi ha consigliato di andare da uno psichiatra psicoterapeuta ed ho preso coraggio,mettendo da parte l'arroganza e convincendomi che il problema non sono gli altri..ma io..

Ciò che mi servirebbe ora è confidarmi con qualcuno..se qualche persona sta passando quello che sto passando io,se può capirmi..se ha risolto..mi farebbe piacere ascoltare le vostre storie.

Vi ringrazio in anticipo

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  • 3 years later...

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E ovviamente non ti ha risposto nessuno in 3 anni. Ti rispondo io, che da 6 vivo lo stesso inferno, anche se spero che tu ne sia uscito.

Comunque quando pensavi che la gente intorno a te fosse inutile molto probabilmente avevi ragione. Anche internet non serve a nulla. Sono 6 anni che cerco, che vago, cambio lavori dopo lavori e scrivo frasi impossibili su google tipo "sono solo", "non ho amici", "sono invisibile al mondo" ecc ecc...e risolvo sempre con forum che danno consigli patetici tipo "frequenta un corso di salsa e merengue" o "fai volontariato e salva vite umane": in tutti i casi la colpa è sempre nostra. Quindi purtroppo non ho consigli da darti, oltre a dirti che molto probabilmente sia io che te siamo circondati da persone che fanno schifo come noi ma sono molto più fortunate. Questa è l'unica conclusione a cui sono giunto. D'altra parte tutti quelli che predicano di essere "aperti ed empatici" a noi individui "burberi e chiusi" non mi sembrano campioni di apertura dato che, in fondo, se loro fossero tanto aperti pure noi avremmo delle amicizie. È comoda fare gli splendidi con gli splendidi e non socializzare con chi parla meno. Ma come possiamo dargli torto: ormai la gente è evangelizzata dai talk show e dalla logica da supermercato. Le persone si scelgono come se scegliessero un pomodoro o una zucchina al banco della frutta: "hai un bel profilino insta o face?", "hai un cagnolino, un gattino o una bella foto di te in costume con case colorate di Lerici in sfondo?" allora ok, l'importante è "sorridere sempre" e avere tanti euro in tasca. Già, perché ad aggiungere problemi su problemi c'è anche il fatto che viviamo in una nazione in bancarotta, e ogni anno che passa la gente pensa sempre più alla sopravvivenza. Purtroppo è finito il tempo della comprensione e dell'empatia (se mai è esistito) e quelli come me (e forse te) devono rassegnarsi a vivere con la consapevolezza che agli altri non frega niente di nessuno e che le loro "relazioni" sono quasi completamente costruite sul più becero egoismo e utilitarismo.

Meraviglie della nostra stupenda epoca. 

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  • 2 weeks later...

ciao Gran 79e Nico 84, 

Io stessa cosa.Sono introversa parlo poco. Riesco ad aprire e a scherzare un poco al bar in compagnia solo se bevo un Junior Tonic o un buon bicchiere di vino e. frequento fondamentale una sola amica che è depressa, almeno quanto me o forse più di me.  Ho cambiato tante compagnie di amici e diversi lavori pensando sempre che quelle persone non mi capissero. C'è da dire che ho avuto un infanzia molto difficile.Non sono stata trattata bene da bambina. Sono uscita con diversi ragazzi in gioventù e uomini in età successiva, ma solo uno è stato capace di soddisfarmi veramente, ma l'ho capito tardi dopo averlo lasciato. Quella semplicità era la felicità. Così sono rimasta single e ancora lo sono. In questi giorni mi capitato di rendermi conto che penso sempre ad un ragazzo di 21 che si sfoga sui social e parla della sua buia infanzia e adolescenza. io ho 48 anni quasi.Non so come uscire da questa follia.  Un abbraccio.

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  • 10 months later...

Capisco bene anch'io come ci si sente.

Ho sempre avuto l'impressione che alla fine tutto sarebbe andato bene e che le cose si sarebbero sistemate da sole, che avrei avuto amici, una casa, un lavoro e un bella vita indipendente dove poter fare corsi e recuperare quello che a scuola non sono riuscito a fare. 

Solo ora mi rendo conto di quanto fossi ottimista e superficiale, anzi, è più probabile che io mondo mi riservi il destino dei miei zii, ovvero tutto il contrario di quello che volevo. La verità è che viviamo in un mondo a nessuno frega un xxxx di niente, ormai lavorare 8 ore per 5 giorni a settimana è diventato un lusso e gli stipendi solo lontani dai 1500 euro medi. 

So che tutto questo non c'entra con il tema solitudine ( problema che riguarda anche me) ma quello che voglio arrivare è che alla fine, forse, non è destino che diventiamo felici. Conosco gente ( indirettamente) che fanno una vita che rasenta il disumano: lavorare tutti i giorni per 365 giorni l'anno, con problemi fisici e economici. In tutto questo io mi chiedo: ma perché mi lamento ?

È vero, sono solo. Non ho amici, mai baciato una ragazza e faccio un lavoro di merda, odio i miei parenti quasi da averne paura e tra poco festeggerò 25 anni e lo farò da solo, in camera, con la consapevolezza che non mi faranno gli auguri neanche su facebook perché non ho nessuno neppure lì.

Siamo persone infelici ma stiamo meglio di molti altri e quindi è per questo che ci teniamo tutto dentro. Vorrei andare da uno psicologo ma il lavoro non mi lascia tempo, vorrei conoscere una ragazza ma tutti i siti di incontri sono stronzate spilla soldi, vorrei incontrare amici ma non saprei da dove iniziare.

Forse siamo troppo fragili come persone per questo mondo. Continuiamo a pensare che un giorno tutto andrà bene, ma io ho smesso di crederci. In poche parole: non siamo fatti per questo mondo e dovremo incassare il colpo.

È un po' come dire: " ma io non voglio lavorare 5 ore al giorno per 3 volte a settimana, è troppo duro"....... Chi glielo dice che dovrà lavorare almeno il doppio solo per uno stipendio normale e continuare per 43 anni ? 

Io ho paura del futuro ma non possiamo fare altro che andare avanti e incassare il colpo.

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Ciao a tutti voi, scrivo solo qualche riga colma di comprensione e di incoraggiamento: CORAGGIO, la vita va avanti, la sola alternativa è il suicidio, cosa vogliamo fare?? Cerchiamo di tirare avanti prendendoci le poche e piccole cose buone (che succedono a tutti), godiamocele, spremiamole fino in fondo😉

Se proprio occorre, il tempo per andare da uno psicoterapeuta si trova, in fondo sono 45 minuti un paio di volte al mese, ma spesso può aiutare anche parlare con qualche amico virtuale: dietro l'anonimato ci si può sfogare e confidare, essere se stessi al 100%, e questo è già un piccolo aiuto, l'ho provato su di me. Se qualcuno volesse contattarmi, può scrivermi un messaggio privato!

Ciao🙂

Elisa💖

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  • 4 months later...

Ciao ragazzi,ho letto le vostre storie e vorrei porvi un consiglio basato sulla esperienza personale. Io non mi sono mai sentito solo, ho sempre avuto una vita piena di persone fino a quando non mi e successo un grande lutto 10 anni fa che mi ha portato  a isolarmi. Ora i periodi di solitudine totale si alternano ma comunque ragazzi/e la situazione attuale e un po una merda ma tutto dipende dalla vostra attitudine. Dipende tutto da come guardate le cose, tutto qui. Dovete farvi un esame di coscienza e riconoscere quali solo quelle voci dentro di voi che vi fanno soffrire e che vi fanno sentire meno degli altri. Quelle voci che vi fanno dire guarda questi che felici che sono, guarda che bella famiglia, guarda che sicuri di loro ecc. Dovete prendere consapevolezza della loro esistenza e considerarle come cose esterne che non vi appartengono. Sono solo voci . Non identificano voi. Sono solo un impedimento a ciò che vorreste essere. Solo così sarete liberi. A me aiuta schernirle,  le ho identificate come le voci dello spacca palle e lo prendo in giro, tipo per me i giorni più duri sono il week end quindi penso, ecco arriva il week end, lo spacca palle farà gli straordinari e a volte mi spunta il sorriso. E ricordatevi che le risposte per voi stessi stanno dentro a voi stessi, non ve le danno gli altri, invece di pensare a quanto siete soli e tristi usate quelle energie per avere consapevolezza di queste voci! E uscite ragazzi. Dovete uscire! Per me e difficile uscire la sera ecc e quindi lo sport mi salva la vita. Guardate il sito del cai se siete interessati alla.montagna, ci potete conoscere molte persone e stare nella natura, oppure a boxe per sfogarsi! Oppure fate un corso di lingua se vi piace l idea, insomma.qualsiasi cosa che vi dia la possibilità di conoscere persone in una situazione non stressante come potrebbe esserlo uscire a caso e parlare con sconosciuti. Se vi chiudete in casa a deprimervi cosa pensate possa cambiare? Le cose non cambiano se non cambiate voi, non arriverà mai il giorno che la vita cambia così d improvviso. Ve la dovete guadagnare, dunque rimboccatevi le maniche e battetevi per voi stessi, se non lo fate voi non lo farà nessuna! Dai ragazzi che ce la facciamo.

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