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Condivido con voi un pensiero particolare


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Eppure il giorno prima era tutto normale.O forse non lo era,o forse non lo è mai stato o forse non lo è o forse non lo sarà mai.La depressione è un tormento dell’animo,violenta la voglia di vivere,stupra la normalità e l’equilibrio che anche se apparente ci consente di vivere nella falsità della nostra esistenza.Scopri tutta la tua vulnerabilità,cerchi e provi qualsiasi strada,isolamento,rabbia,ridicole manifestazioni di forza, Inutile,ti giri intorno e ti accorgi di un mondo che scorre in modo troppo veloce,è un fiume in piena,è vita ma tu sei impotente,osservi dalla riva,non hai più stimoli esistenziali,energia,voglia di combattere,sai che anche se ci provassi falliresti o non riusciresti comunque a rientrare in una realtà che ormai non ti appartiene più.E’ estremamente ingiusto,combatti dentro una battaglia impari,non paragonabile a nessuna altra condizione,combatti molto più di chiunque altro ti circondi ma stai scalciando contro un muro.Non cede e non ti risponde.

Esistono cure, certo psicoterapia e farmaci ma nulla possono contro un male sottile che è straordinariamente subdolo.Ti dà forza alla sera,ti annienta al mattino.Ti illude di avere tanta energia nelle fasi in cui non ne hai bisogno,te ne priva quando ne hai bisogno.Ti costringe e ti convince a rinunciare al sogno più grande che avevi nella tua vita,al lavoro che hai sempre desiderato,a quella carriera che avevi iniziato nel migliore dei modi,che è stata l’inizio e la fine di tutto,In qualche momento cerchi di autoconvincerti che forse non era il destino,ma in fondo sai che è l’unica cosa che volevi e vuoi è quella,ma non ne hai più le forze.Ricominciare?quante volte?quante?guardandoti intorno?con quale energia?con quale spirito?per quale motivo?per ricadere ed essere sbeffeggiato l’ennesima volta da lei?riandare verso la sconfitta?non è forse farla finita la dimostrazione più vera della propria forza?E’ l’unico atto su cui non potrà intervenire mai più il mostro,è liberazione da una ormai non vita, che scuoterà le anime, che ricorderà a tutti chi avevano accanto una persona straordinariamente innamorata della vita a tal punto da rifiutarne una apparente e qualcuno lassù mi suggerisce farà capire la mia presenza solo con la mia assenza.Si potrebbe ancora combattere ma quando vedi un muro troppo alto,è la morte la pace del cuore, la fine dell’ inquietudine di vivere.Che ricordo si lascia?Avrete sempre un’immagine falsata di me, non mi avete mai conosciuto, vi siete limitati alla superficie, avevate il mare e avete preferito l’onda al fondale, più difficile da capire.Non avete voluto conoscermi veramente o forse io non ve l’ho mai permesso,chissà.Ormai è tardi.

Sono stato più umano di chiunque altro,ho dato tanto forse a volte in silenzio,ho lasciato tanto,ho amato e creduto in umanità che s’è chiusa a riccio ed ormai è capace solo di vivere in una perenne e falsa competizione.Quella maledetta competizione che mi ha scavato la fossa.Amici,forse anche quelli più veri,che hanno finto di starci male,i migliori hanno per formalità simulato un aiuto che gli comportasse il minimo sforzo,i peggiori ci hanno goduto, i mediani sono rimasti indifferenti.Mi aspettavo di più?Sarò stato io il sognatore in un mondo dove ormai c’è un egoismo delle emozioni,dove vale il “ti aiuto se c’è un ritorno almeno emotivo per me”.Non sono mai stato così e non sarei stato pronto ad esserlo.

Mi dispiace solo per l’unica persona che anche se da pochi giorni forse mi aveva più di ogni altro capito,entrando in punta di piedi tra le macerie che ho dentro,Una persona speciale che mi ha regalato per la prima ed unica volta un assaggio di felicità pura mentre ero me stesso con tutte le mie fragilità e debolezze.Non ha cercato di stravolgermi, nella sua maschera di durezza di spirito,nella sua finta acidità,nel suo voler mostrarsi forte come semplice e innocente meccanismo di difesa mi ha fatto capire cosa voglia dire amare una persona.Mi ha inconsapevolmente, per le ore che ho trascorso con lui, allontanato dai tormenti interiori,ha rallentato il mondo che girava intorno a me,ha fermato quel senso di non appartenenza al mondo.Mi ci sono bastati pochi minuti di un freddo sabato di novembre in uno dei posti più strani per capire che era la persona giusta,quella che mi avrebbe fatto capire che la nostra vita ha ben poco di razionale,cerchiamo di comprimerla in schemi,pensiamo di dominare le nostre emozioni,ma quelle vere  travolgono in positivo o in negativo.Mi ero illuso potesse essere la medicina dell’animo,ma sono arrivato alla dimostrazione che quel mostro non ti lascia,ritorna e cainamente ti dà quegli attimi di tregua apparente in cui ti senti il più forte del mondo,gli altri ti vedono,sorridono,pensano tu stia bene ma basterebbe guardare negli occhi, nel  riflesso dell’animo e capirebbero che a breve ti ritroverai a combattere nauseato fino al punto in cui decidi di mettere un punto fermo alla tua esistenza e ritenere che sia ormai conclusa l’esperienza in questa realtà.

Assegnare le colpe? Sarebbe inutile e ferirebbe inutilmente,ma se ci tenete,di tutti e nessuno. Probabilmente però quell’ atto finale,il farla finita è il più coraggioso e costoso di tutti.E’quello che più desideri in alcuni momenti ma c’è una forza misteriosa che ancora ti trascina da questa parte.Forza che si alimenta di un qualcosa ma cosa?Paura della morte,ma potrebbe paradossalmente essere la fine dell’inquietudine di vivere ed ecco che ti trovi a contraddire te stesso,in un vortice estenuante,nauseante,incessante.Oppure voglia di vivere ancora,ma a tratti un' ora sì,l’ora successiva no.E’ proprio vero quello che dicono:se pensi di mettere fine alla tua esistenza non ci riuscirai e non lo farai mai ma nel momento in cui non ci penserai più, è più probabile che lo farai.Pensi a quella persona,forse l’unica per cui vale ancora la pena combattere ma ti assale un senso di colpa.L’unico che non è scappato e non ha cercato di usare quella fastidiosa compassione o pietismo nei tuoi confronti.Avrebbe senso cercare di fare leva su di lui?Cosa puoi promettergli,quale stabilità potresti garantirgli con una trottola impazzita nel cuore?Perchè fargli carico del tuo male di vivere?

Per quanto tempo potrebbe aspettarti?Non dovrebbe meritare serenità e non il tuo malessere di vita?

Blackout,buio assoluto ma intanto la vita intorno scorre e tu resti indietro.

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