Difficoltà relazionali

[Ospite Rad]

Non so se qualcuno possa effettivamente aiutarmi, non so più a  chi rivolgermi dato che la maggior parte dei miei amici stretti quando provo ad aprirmi riguardo a questo argomento mi dicono che sono pazzo e che mi faccio troppi problemi. Premetto che effettivamente sono una persona abbastanza malata di perfezionismo in quasi tutto quello che faccio, per cui la loro reazione non è così strana come potrebbe sembrare.

Dunque, devo dire le cose come stanno, non credo di essere una persona antipatica, non credo di essere una persona che da fastidio agli altri, un paio di amici stretti me li ritrovo.

Di questi amici uno è anche il ragazzo di cui ho una cotta (  sono gay e lo è anche lui). Io ammiro tantissimo questo mio amico  per la sua capacità di relazionarsi con gli altri, riesce a fare il modo, senza fare sforzo, che tutti si interessino di lui, che tutti lo contattino, che tutti vogliano stare con lui. Questo è ovviamente anche l'effetto che fa a me, amplificato ovviamente dall'interesse. 

Ora per qualche strana ragione a me ignota lui è l'unica persona, credo, che non si annoia a trascorrere tanto tempo con me, anzi credo di essere  una delle persone con cui preferisca stare maggiormente.

Il problema è che questa cosa funziona per lui ma non con gli altri, ovvero con gli altri che conosco non riesco ad avere i rapporti d'amicizia che vorrei.

Il problema essenzialmente si dirama in più situazioni, di gruppo, in tre o nelle conversazioni a tu per tu.

Comincio dal problema in gruppo: spesso quando gli altri parlano scherzano dicendo stronzate tra di loro io ho difficoltà a inserirmi e dire le mie stronzate. Non so perché ma è come se le mie stronzate fossero meno divertenti. Non è un problema che ho sempre, ultimamente le cose stanno andando abbastanza meglio, diciamo che lo ho il 50 % delle volte circa. Altro problema/ sensazione che ho, gli atri preferiscono scherzare con altri, piuttosto che con me.

Il problema nelle conversazioni in tre è essenzialmente circa quello detto sopra, ovvero, gli altri due che parlano e io che provo a intervenire con risultati tra il mediocre e il discreto, ma non al livello che vorrei ( per la maggior parte del discorso vengo messo in disparte).

A tu per tu è la situazione peggiore, perché  a volte ho la sensazione che ciò che dico sia reputato dall'altro poco interessante.

Ora la cosa assurda è che io non sono una persona stupida, affatto, ho un'intelligenza superiore alla media ( garantisco che con gli altri non sono arrogante, lo scrivo solo per completezza d'informazione)

Insomma il punto è che eccetto per il mio amico gay e una mia amica stretta non ho molti altri amici, non mi sento quasi con nessuno. Il problema non è di simpatia, perchè le stronzate che dico sono abbastanza sicuro siano simpatiche, è come se gli altri si trovassero a disagio o non avessero molta voglia di parlare con me. Non capisco perché. Ovviamente in genere c'è sempre qualcuno a cui si sta antipatici, non si può stare simpatici a tutti, ma nel mio caso mi sembrano più di quelli a cui sto simpatico.

é come se non riuscissi a creare quella sorta di empatia o legame per cui gli altri sono spinti a parlare con te di qualcosa. é un concetto molto strano, comunque ho 21 anni, per cui a breve mi metterò l'anima in pace per non esserci riuscito.

P.s. ho scritto questo post all'1:35 di notte e non ho nessuna voglia di ricontrollarlo, non giudicate l'italiano e gli errori grammaticali per favore.