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Disabilità e solitudine


gioiastella

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Ciao a tutti.

Mi presento, sono Michela e ho 29 anni. Sono in carrozzina dalla nascita.

Vorrei raccontare la mia esperienza e mi piacerebbe capire se esiste un modo per uscire dalla mia situazione e vivere davvero....

Io non ho mai vissuto bene la mia disabilità. Bullismo ed emarginazione sono state alla base della mia vita scolastica in infanzia e adolescenza. Mi considero una persona molto sensibile, facilmente impressionabile, psicologicamente debole anche se dall'esterno posso dare l'idea di essere una "persona forte". Dopo il diploma al liceo, ho iniziato a vivere un periodo molto buio in cui questa mia debolezza interiore si è fatta particolarmente sentire. Dovevo affrontare la vita adulta e non mi sentivo pronta. La vita universitaria era un inferno, anche a causa del fatto che la mia scelta è stata fatta abbastanza "a caso" e non era esattamente la strada per me. Ben presto mi sono ritrovata dentro il tunnel della depressione e dell'anoressia nervosa.

Oggi, dopo quasi un decennio di battaglie contro me stessa, posso dire di essere quasi uscita da questo tunnel buio, in parte grazie alla psicoterapia, in parte grazie al fatto che ho iniziato a seguire delle passioni che avevo sempre trascurato (in particolare il canto). Eppure, non posso dire di essere felice. Mi ero illusa che stando meglio psicologicamente sarei riuscita a farmi degli amici, a vivere più intensamente, a fare esperienze. Invece non è stato così, e non riesco a capire dove ho sbagliato. Certo non sono esattamente un animale sociale, non amo i luoghi affollati, prima di uscire di casa mi faccio mille paranoie soprattutto legate alla presenza di barriere architettoniche (purtroppo sono paranoie ben fondate). Insomma uscire è un po' una fatica per me, ma non posso neanche dire di essere un riccio chiuso in sé stesso. La compagnia mi piace, se con le persone giuste e nei luoghi giusti. So aprirmi e donarmi agli altri. Mi sforzo di fare nuove esperienze e provare cose nuove, anche se non sempre i tentativi vanno a buon fine. Ma nonostante questo non sono riuscita a creare dei legami così forti con le persone da poterli chiamare "amici", nel vero senso della parola, di quelli con cui usciresti anche ogni sera, di quelli che ti cercano al bisogno e tu cerchi loro. La mia psicologa dà la colpa al fatto che alla mia età le persone non cercano amicizie, ma pensano più che altro a "sistemarsi" (convivenza, matrimonio, figli...). Ne parliamo spesso, ma lei non sembra avere molto altro da dirmi sull'argomento Io non so più dove sbattere la testa. Forse passo troppo tempo al pc, motivo per cui mi sono cancellata dai social network. Mi sento una conchiglia vuota e vorrei tanto creare delle relazioni solide, perché solo così penso che la vita sia degna di essere vissuta.

 

Spero di non essermi dilungata troppo e ringrazio chiunque vorrà leggere il mio post. 

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7 ore fa, gioiastella dice:

Ciao a tutti.

Mi presento, sono Michela e ho 29 anni. Sono in carrozzina dalla nascita.

Vorrei raccontare la mia esperienza e mi piacerebbe capire se esiste un modo per uscire dalla mia situazione e vivere davvero....

Io non ho mai vissuto bene la mia disabilità. Bullismo ed emarginazione sono state alla base della mia vita scolastica in infanzia e adolescenza. Mi considero una persona molto sensibile, facilmente impressionabile, psicologicamente debole anche se dall'esterno posso dare l'idea di essere una "persona forte". Dopo il diploma al liceo, ho iniziato a vivere un periodo molto buio in cui questa mia debolezza interiore si è fatta particolarmente sentire. Dovevo affrontare la vita adulta e non mi sentivo pronta. La vita universitaria era un inferno, anche a causa del fatto che la mia scelta è stata fatta abbastanza "a caso" e non era esattamente la strada per me. Ben presto mi sono ritrovata dentro il tunnel della depressione e dell'anoressia nervosa.

Oggi, dopo quasi un decennio di battaglie contro me stessa, posso dire di essere quasi uscita da questo tunnel buio, in parte grazie alla psicoterapia, in parte grazie al fatto che ho iniziato a seguire delle passioni che avevo sempre trascurato (in particolare il canto). Eppure, non posso dire di essere felice. Mi ero illusa che stando meglio psicologicamente sarei riuscita a farmi degli amici, a vivere più intensamente, a fare esperienze. Invece non è stato così, e non riesco a capire dove ho sbagliato. Certo non sono esattamente un animale sociale, non amo i luoghi affollati, prima di uscire di casa mi faccio mille paranoie soprattutto legate alla presenza di barriere architettoniche (purtroppo sono paranoie ben fondate). Insomma uscire è un po' una fatica per me, ma non posso neanche dire di essere un riccio chiuso in sé stesso. La compagnia mi piace, se con le persone giuste e nei luoghi giusti. So aprirmi e donarmi agli altri. Mi sforzo di fare nuove esperienze e provare cose nuove, anche se non sempre i tentativi vanno a buon fine. Ma nonostante questo non sono riuscita a creare dei legami così forti con le persone da poterli chiamare "amici", nel vero senso della parola, di quelli con cui usciresti anche ogni sera, di quelli che ti cercano al bisogno e tu cerchi loro. La mia psicologa dà la colpa al fatto che alla mia età le persone non cercano amicizie, ma pensano più che altro a "sistemarsi" (convivenza, matrimonio, figli...). Ne parliamo spesso, ma lei non sembra avere molto altro da dirmi sull'argomento Io non so più dove sbattere la testa. Forse passo troppo tempo al pc, motivo per cui mi sono cancellata dai social network. Mi sento una conchiglia vuota e vorrei tanto creare delle relazioni solide, perché solo così penso che la vita sia degna di essere vissuta.

 

Spero di non essermi dilungata troppo e ringrazio chiunque vorrà leggere il mio post. 

Ciao Michela, non sono uno psicologo, sono solo un ragazzo di 21 anni e da quello che so, la debolezza che risenti ora potrebbe essere causata dal bullismo che hai ricevuto, innanzi tutto, come hai reagito ad esso? Sei scappata da ciò? Lo hai accettato? Sono cose molto importanti per la formazione di una persona.
Posso dirti che come me se ho capito sei una persona molto, molto sensibile. Quella sensibilità può essere usata anche come arma molto forte, nell'arte o anche nel capire certe persone che non verrebbero mai e poi mai capite dalla società che c'è ora.
Anche io dovrei sdrogarmi dai social in teoria... ma non riesco mai perchè trovo solo persone orribili quando cerco di trovare nuove persone, che non potranno capirmi nemmeno tra anni luce. Rimango sempre con i miei pochi amici lontani, che hanno sempre compreso il mio dolore, però dopo 8 anni la solitudine si fa sentire, e sto cercando di trovare nuove persone... ma ancora, non ci sono riuscito.

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  • 4 weeks later...

Leggendo la tua storia ho subito trovato empatia con ciò che dici. Anch'io sono stata vittima di bullismo per molti anni a iniziare da quando ne avevo 9. So benissimo cosa si prova. Ci si sente inferiori, diversi, emarginati per come siamo, per l' aspetto esteriore, ma nessuno si sofferma ad analizzare ciò che abbiamo dentro. Questa cosa pesa ancora oggi su di me, non so se è così anche per te, ma a me ricapita spesso di ripensare a quei periodi e a rimanerci male nonostate siano passati anni da quegli episodi. E ogni volta che ci penso vorrei capire dove ho sbagliato e vorrei tanto tornare indietro per essere più forte e più matura per affrontare questa cosa... Anch' io non riesco a farmi degli amici per il mio carattere. Perché anche se credo di essere una persona matura per la mia età, dopo tutto quello che mi è successo anche in famiglia; ho sempre dei comportamenti scherzosi, ironici e autoironici che possono apparire agli altri come dei conportamenti infantili. Questo mio comportamento è legato al fatto che mi sento a disagio e cerco di apparire in tutti i modi per una persona che in realtà non sono. Una persona forte che non ha sentimenti. Ma in realtà proprio come te sono molto sensibile, mi sta a cuore la felicità altrui e cerco sempre di non fare del male a nessuno, ma anzi di dare una mano a chi è in difficoltà. Ma che nonostante ciò, nonostate la mia disponibilità verso gli altri sono sempre stata trattata male, tuttora vengo trattata male, e persone che reputavo essere mie amiche mi hanno più volte detto che mi schifano e come se non bastasse mi hanno detto anche "guardati intorno quante amiche hai", per farmi capire che neanche loro lo sono... Anche se la tua psichiatra dice che le persone della tua età non cercano di creare un rapporto d' amicizia, questo è vero, com'è vero anche che ormai non credo che l' amicizia esisti. L' essere umano é sempre egoista e pensa sempre e solo ad avere dei vantaggi personali. E visto dall' altra parte persone "problematiche" come noi, che soffrono di ansia di depressione... non portano nessun vantaggio. Per questo non troviamo amici o persone con cui confidarsi, perché è molto molto raro trovare oggi persone sincere, persone che possono capirci e che possano amarci.

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