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Gay non attratto dai gay?


Gabri

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Salve, mi chiamo Gabriele e sono un ragazzo di 33 anni, omosessuale convinto, per niente attratto dal genere femminile. 

Ho una grossa difficoltà che mi toglie praticamente la serenità. Sono gay ma non mi piacciono i gay. 

Mi spiego meglio. Ho 33 anni e di ambienti gay ne ho visti molti e purtroppo ho sempre notato che ogni persona omosessuale, chi più chi meno, ha atteggiamenti o modo di fare femminili (cosa che posso riscontrare anche su me stesso). Anche chi ha atteggiamenti mascolini noto con molta delusione che poi ha atteggiamenti mentali, un modo di porsi molto più vicino a una donna eterosessuale che ad un uomo eterosessuale. Pensavo che fossero soltanto stereotipi e di conseguenza all'inizio mi convincevo che fossero soltanto dicerie, luoghi comuni, ma poi  l'esperienza mi hanno fatto ricredere. Mi ha dato la convinzione che in realtà poi non sono tanto stereotipi e a peggiorare la cosa è stato l'ultimo studio scientifico sulle persone gay pubblicato su vari siti e giornali "il cervello delle persone gay simile a quello delle donne". Una doccia fredda, in pratica è come se avessi trovato conferma anche nella scienza! 

Il punto è che un maschio gay lo reputo "donna mal riuscita" e un uomo bisessuale un "maschio difettoso" (nei maschi bisessuali invece ho potuto riscontrare che nella stragrande maggioranza dei casi sono indistinguibili dai maschi etero, ma questo non basta a cancellargli, secondo il mio punto di vista, la colpa di essere per "metà gay" e di conseguenza "donne mal riuscite"). In pratica è come se associassi oramai l'omosessualità alla femminilità e la cosa mi fa sessualmente orrore, in quanto, ripeto non mi piacciono le donne. ll mio modo di pensare sarà pure sbagliato o drastico, ma se tecnicamente non ne sono attratto? E' come dire a un maschio etero di sforzarsi a farsi piacere gli uomini! La stessissima cosa. 

Questa cosa mi porta a non cercarmi maschi gay dunque e mi sono ritrovato molto spesso nella condizione di dover vivere la mia sessualità in maniera del tutto originale, travestendomi da donna. Grazie al cielo ho un viso molto delicato e sono magrolino con un bel sedere a mandolino e con un po' di trucco, una parrucca al naturale ho avuto ottimi risultati, riuscendo ad uscire con maschi etero al 100% in veste di "donna trans". Anzi, visto che sono presente in vari siti di annunci, sono diventato addirittura una delle "travestite" più famose del web, di sicuro almeno di quelle della mia regione. inutile dire che mi è sfuggita di mano la situazione ma che mi è anche piaciuta tantissimo.

Etero al 100% perchè cercavano la femminilità di una "transessuale" (quello che ero ai loro occhi, mentre per me tutta quella roba addosso mi metteva solo a disagio e dopo l'atto sessuale non vedevo l'ora di levarmi tutto di dosso). Cercavano una femminilità "trasgressiva", non toccandomi neanche nelle parti intime ma prestando interesse solo al lato B appunto. Ad ogni incontro inutile dire che mi scocciava non poco prepararmi e truccarmi per 3 - 4 ore di fila. La preparazione e la trasformazione non è cosa semplice infatti.

Questa cosa ha appagato e appaga molto la mia sessualità e sono riuscito finalmente ad andare a letto con bei ragazzi eterosessuali, il mio ideale di maschio che mi è sempre piaciuto.

Ora però ho l'esigenza di crearmi una storia seria e di conseguenza essendo una "donna ad ore" non posso mica pretendere che un uomo etero possa essere interessato a me sotto questo punto di vista?

Non provo proprio interesse in qualsiasi maschio che abbia anche o peggio ancora esclusivamente interesse verso il genere maschile e mi sento praticamente in trappola. 
Impossibilitato di farmi una vita, mi sento condannato alla solitudine o quantomeno a non avere una serenità ed un equilibrio personale. Potrei anche accettare di rimanere single, ma quello che mi manca è la serenità. 

Ho pensato di adottare anche misure drastiche chiedendo il permesso di diventare donna e farla finita con questa storia, ma mi è stato rifiutato perchè mi è stato detto chiaramente che il sesso va diviso dalla disforia di genere. Devo cambiare atteggiamento circa il fatto come vivo la mia sessualità e da cosa sono attratto. Ma sembra facile!

Questa cosa per un po' l'ho vissuta come un gioco ed è effettivamente un gioco, ma poi? Se voglio,  ripeto, come sta succedendo, crearmi una storia chi o cosa dovrei cercare visto che il maschio gay non mi attira, ripeto, minimamente? E' più forte di me.

In verità ho avuto esperienze sessuali con maschi gay e sono riuscito ad avere anche rapporti da attivo, ma non mi sento mai appagato sessualmente, mai. E' come se mi stessi "accontentando" di questi "mezzi uomini come me". 

Condannato a non avere dunque mai una storia o quantomeno a non avere mai una sessualità appagante (eccetto trasformarmi in una donna ad ore)?

Il travestimento mi diverte, lo reputo un gioco, ma una volta scomparsa "Gabriela", Gabriele è tenuto fuori sia dalla vita sessuale ed amorosa.

La cosa per anni l'ho trascurata e solo dopo ho capito che in realtà costituiva un grosso problema per la mia serenità ed il mio equilibrio interiore. Ho paura di cadere in depressione.


Grazie. 

Gabriele. 
 

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Cosa saresti? Un omosessuale "convinto"?
Che assurdità è mai questa? Ah, già, scordavo che pure io ci sono cascato. Non ieri, ma nel 1988 o giù di lì. Ero convinto di una disfunzione erettile che in realtà non era tale. Andare dal medico non mi servì a capire che erano storie, le mie. Avevo paura che non avrei potuto mostrarmi ad una ragazza. Ma come avrei vissuto senza sesso? Potevo sempre "scoprire" di essere gay, infatti "scoprii" o mi autoconvisi di esserlo e praticai la mia nuova sessualità con gioia: avevo trovato me stesso.
Tutto il processo di ri-condizionamento mi prese non più di due anni, durante i quali (senza accorgermi?) continuavo a comportarmi anche da eterosessuale, pagando le donne. Ero un "gay con scappatelle etero". Non ero ancora capace di maneggiare il concetto di bisessualità (ero all'antica).
Il mio vero problema era relazionarmi con le persone. Problema che non avrei mai risolto.
Mi era impossibile dire cosa sento e cosa desidero. Mi era impossibile pure chiedermelo e saperlo.
Dovetti rinunciare all'idea di essere gay: non lo ero. Paradossalmente: vissi quel secondo "cambio" come un fallimento. Come se pensarmi gay mi desse qualcosa che pensarmi etero invece non mi dava.
Son dovuti passare molti, molti anni per prendere le distanze da quella confusione iniziale e scoprire che non mi fregava proprio nulla di sapere "cosa sono".
L'unica certezza che ho (anche se poggia solo sull'intuito) è che io ho sempre avuto altri problemi di crescita, la sessualità dei 20 anni ne risentiva indirettamente. Probabilmente era la sessualità della prima infanzia ad essere stata "contagiata". Di certo mia madre, psicotica com'era stata.

 

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  • 11 months later...

Ben è strano e assurdo il tuo discorso....anch'io ho un po di difficoltà nell approcciarmi ai gay, per gli stessi tuoi motivi...molto gay sia mentalmente che molte volte esteticamente....ma io potrei anche permetterselo...a differenza tua sono totalmente duomo...sia esteticamente che mentalmente...molte volte mi viene chiesto se sono sicuro di essere gay...perché ripeto...sono maschiobal 100%...quindi diciamo che essendo diverso dal classico ragazzo gay in qualche modo posso anche permettermi di cercare un mio "simile" ovvero un ragazzo gay ma totalmente uomo. Detto questo tu ti travesti da donna ma non per scopare con etero...ma perche in fondo ti senti donna....io non potrei mai indossare parrucca trucchi e quant altro....mi sentirei a disagio..non sono donna...e cmq secondo il tuo discorso "un bsx è mezzo etero o mezzo gay" t informò che un etero non scoperebbe mai con un gay travestito eh 😉 un po bsx ce anche lui...ti condiglierei uno psicologo...magari saprebbe consigliarti

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  • 2 months later...

Io sono un ragazzo di 29 anni, bisessuale. 

Attualmente ho una relazione stabile con un ragazzo da due anni, prima della quale ho avuto tre relazioni di più di un anno con delle ragazze e un'altra sola relazione con un ragazzo (di un anno circa), ma ne ho frequentato parecchi per qualche mese.

In questo momento sono felice. E sinceramente non ho mai riscontrato il discorso che tu fai sui gay, secondo il quale avrebbero sempre alcuni atteggiamenti o modi di fare femminili. Anzi, noto che ci sono spesso delle differenze sostanziali tra i ragazzi e le ragazze e per questo, per quanto sia sessualmente attratto dalle ragazze, alla fine emotivamente e a livello di relazione forse mi trovo meglio con un ragazzo, anche se tutto dipende dalle singole persone. Ma il mio ragazzo attuale è la persona con cui sono stato più in sintonia di sempre.

Ma non vuol dire nulla, molte ragazze hanno delle caratteristiche più comuni allo stereotipo del genere maschile.

Ho capito che tutte le caratteristiche (dai maschi non piangono e sono "forti" fino ai maschi che non puliscono la casa e non sanno usare la lavatrice) sono solamente dei costrutti sociali ripetuti ma che non sono una prerogativa di un solo genere. 

Forse non ti accetti completamente e vivi un binarismo di genere che attribuisce delle categorie molto stereotipate? Sono comunque schemi figli di un certo machismo/maschilismo che rappresenta anche le radici dell'omofobia.

È pieno di ragazzi gay che rispondono perfettamente ai canoni che la gente attribuisce alle categorie di "virile" e "maschile", i ragazzi con cui sono stato lo erano tutti. Magari sì, alcuni avevano qualche caratteristica che li poteva far riconoscere come gay, ma non è per motivi innati.

Devo dire che, sarà un caso, ma nella mia vita mi sono imbattuto più in ragazzi virili che in ragazzi effeminati. E a me neppure interessa se una persona è "virile". Certamente non mi trovo eccitato da un ragazzo che si traveste da donna (ma è un gusto) però se ha dei gesti "da gay" o ascolti Lady Gaga non me frega nulla, non è quello che conta nell'attrazione sessuale.

Da medico posso dirti che questi studi "cervello dei gay come quelli delle donne" sono cavolate colossali con un impact factor nullo. Lessi quello studio ed era a dir poco ridicolo e non considerato dalla comunità scientifica, se non da qualche giornaletto per niente vicino alla scienza.

Secondo me questa tua attrazione per i veri uomini etero, unici "virili" è appunto figlia di schemi dogmatici che hanno poi riflesso il tuo immaginario erotico. Io frequento quasi soltanto eterosessuali, quasi tutti i miei amici lo sono e gran parte sono meno "virili" dei ragazzi gay con cui sono stato o del mio attuale ragazzo. Ti dico chi sono i miei due migliori amici, con cui abbiamo una comunicazione profondissima, senza filtri. Uno fa il cantante, apparentemente è maschile. Ma ogni volta che litiga con la sua ragazza lui piange, anche se è una cosa da nulla. Si sfoga sempre con me, si deprime e si butta in un letto. È affettuosissimo, molto emotivo e anche se è un metallaro ascolta spesso Madonna ed è andato a vederla a un concerto 7-8 anni fa. E quando fa i suoi concerti si trucca con un po' di eyeliner. L'altro mio carissimo amico è un ricercatore di storia, con una vocina non molto maschile, magrolino (alto 170 per un peso di 50 kg) e facilmente irritabile, sta anche lui con una ragazza ed è eterosessuale, sempre stato con ragazze in tutta la sua vita. Il mio ragazzo inizialmente pensava fosse gay ahah

Ti potrei fare anche altri esempi di ragazzi etero che tu probabilmente non sentiresti abbastanza virili. Ma anche il concetto di virilità è qualcosa che dovresti decostruire.

Questa visione delle cose è tutta nella tua testa, ma comunque è frutto di schemi che non vengono da te. Anche il discorso che fai dei bisex, che percepisci più virili dei gay, ma mezzo gay e quindi poco attraenti, è abbastanza distorto.

Non sei transessuale, sei cisgender, un po' effeminato ma ti riconosci nel genere maschile.

Ti stai costruendo una recita dove tu fai recitare all'altro la parte dell'eterosessuale iper virile (che oltre a essere una recita è, come dico, anche un modo viziato e distorto di vedere la realtà) senza conoscere l'altra persona oltre il sesso o una breve frequentazione.

Ti consiglio di andare da una psicologa e di confrontarti con lei. Di questo passo, non sarai mai felice.

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  • 2 years later...

Ciao Gabry, io penso che questione di tempo e troverai la persona giusta x te, anche con le caratteristiche che cerchi. Hai un animo sensibile e un carattere che ti fa dire le cose chiaramente senza giri di parole.

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