fra060714 0 Share Inserito: 11 luglio 2019 Premettendo che ho solo 18 anni mi ritrovo spesso a pensare agli ultimi anni passati delle superiori. Tra scherzi dei compagni e problemi esterni mi ritrovo troppe sere ormai a piangere, con la testa nascosta sotto il cuscino. È iniziato tutto in seconda superiore quando, a causa di un 5 in latino, sentii i miei parlare di quello che era successo e definirli "un ragazza insignificante": da quel momento la mia autostima è crollata e così la mia fiducia nelle persone. Ho iniziato a distaccarmi dai miei genitori deglutendo bocconi amari per le parole cje mi affibiavano (immatura, cretina, scema...). I problemi sono proseguiti e, nonostante ora la scuola vada bene, mi sono accorta do essere arrivata al limite: ho bisogno di parlare e di sfogarmi, eppure non posso e non riesco a farlo. Mi sento oppressa, su ogni minima cosa che faccio, ho sempre paura di sbagliare, di essere l'errore della famiglia, quella figlia che sarebbe meglio nascondere. Non riesco a parlarne con i miei, provare a spiegare loro come mi sento eppure non ce la faccio più. Neanche con mia sorella ho uno splendido rapporto e, sebbene lei voglia che io parli con lei, sento di non essere abbastanza coraggiosa per farlo. Mi vedo decisa per ogni cosa che dico, non mi sento mai abbastanza, e sentire le tue "amiche" affermare "mi ha rotto i c******i" non fa che farmi sentire ancora più sbagliata. Avrei solo bisogno di un abbraccio in più, un piccolo sorriso, o anche un semplice "credo in te, so che ce la farai" perché da sola non riesco. Non ho la fiducia in me stessa che vorrei avere e nemmenk il supporto dei miei che vedono costantemente mia sorella come la migliore, quella a cui dovrei tenere e che dovrei imitare. Io invece vorrei solo essere me stessa e ricevere più amore... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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