SickSeven 0 Share Inserito: 1 gennaio 2020 Mi trovo in bicicletta sulla salita del Ponte Ferroviario che porta alla Cittadina in cui sono nata. Pendenza su per giù 30°. La Bicicletta è un Mountain Bike pesantissima con un Unica Marcia, quella più dura per le lunghe distanze o le discese. Poco alla volta si crea un ingorgo, le auto, tutte in doppia corsia, iniziano a rallentare fino a procedere a singhiozzo. La Auto, sono talmente ravvicinate le une con le altre in maniera non ordinata che non c'è spazio per passare, ed io, unica in Bici, non posso permettermi di fermarmi del tutto, perché non sarei più in grado di ripartire. Allora mi stacco dalla sella in modo da spostare tutto il peso sui pedali, per fare forza, ma è sempre più difficile ripartire. A un certo punto, tento l'impossibile, e con un gesto tecnico decisamente azzardato, prendo la rincorsa e con la massima spinta mi stacco da terra un attimo prima di crashare con il posteriore di un auto portando via la bici con me. Non sono come, ma riesco a elevarmi al suolo, passando sopra le auto. Man mano che mi sforzo di mantenere la concentrazione per andare sù in aria, mi giro a guardare in basso le auto sotto di me. Con la panoramica più ampia riesco a vedere un ingorgo di proporzioni Bibliche. Mentre tengo stretta a me la bicicletta con le gambe (la bicicletta non vola, sono io che volo tenendo la bicicletta) alzo il Dito Medio verso gli Automobilisti in segno di Sfregio, quindi, non Soddisfatta, alzo anche anche quello dell'altra mano. E Ciao a Tutti! Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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