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Blocchi psicologici nei rapporti sessuali


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Buongiorno,

mi trovo a scrivere in questo forum chiedendo un parere su una condizione che mi pesa ormai da tempo.

Sono una ragazza di 30 anni, con una situazione sociale molto gratificante dal punto di vista delle amicizie, del lavoro e della famiglia. Sono molto socievole, di aspetto discreto (tranne una magrezza un po' evidente che a volte mi crea qualche insicurezza se penso di dover mostrare il mio corpo) ma in generale non ho mai avuto problemi nel relazionarmi con la persone.

Il problema nasce però quando devo relazionarmi con l'altro sesso, non dal punto di vista amicale, dove non ho alcuna difficoltà, ma dal punto di vista del rapporto di coppia. Nonostante siano stati parecchi i ragazzi che negli anni mi hanno dimostrato interesse, non ho mai avuto una relazione seria. In altre parole, non ho mai avuto un rapporto sessuale. Da sempre tendo ad escludere a priori qualsiasi tipo di possibilità, a volte perché frenata dall'aspetto fisico a volte da aspetti caratteriali.

Per la prima volta, 4 anni fa, mi sono innamorata di un ragazzo ma, anche in quell'occasione, l'idea di avere un contatto intimo con lui, che fossero baci o un rapporto sessuale, mi metteva molto in difficoltà.

Un giono ha preso lui l'iniziativa baciandomi e, dopo quell'occasione, mi sono sentita notevolmente più sciolta. Dopo soli 3 mesi di frequentazione però, lui si è dovuto trasferire per lavoro e ha preferito chiudere il rapporto. Quell'esperienza mi ha lasciato destabilizzata per molto tempo e mi ha cambiata profondamente.

Un paio di anni dopo ho conosciuto un altro ragazzo al quale mi sono legata molto e per il quale sentivo profondo affetto e attrazione, ma anche in quel caso l'idea del contatto fisico più intimo mi creava un blocco tale da non riuscire ad avviare poi una relazione vera e propria.

Da qualche mese ho conosciuto un collega con il quale sento una buonissima intesa anche mentale. A differenza di molti ragazzi, lui non mi ha mai trasmesso l'ansia di chi ha fretta di concludere ed è per questo che ci siamo visti spesso ultimamente e non ho avvertito il bisogno della fuga. Quando sono con lui percepisco che, da parte mia, c'è fisicamente una forte attrazione, ma quando ieri ha dimostrato di volermi baciare, ho cominciato via via a chiudermi, tentando di cambiare discorso.

Forse il punto è proprio questo, riesco ad essere abbastanza sciolta finché non sento che dall'altra parte ci si aspetta qualcosa da me. Quando interviene quella sensazione, la testa si riempie istantaneamente di paranoie focalizzandosi su qualsiasi difetto fisico dell'altra persona, su quanto impacciato potrebbe essere il contatto in un bacio, ecc, ecc.

Poi, passato quel momento, torna la tranquillità e, generalmente, anche l'attrazione. E in seguito, esasperata la persona in questione da questi alti e bassi inspiegabili, la faccio fuggire ed è lì che mi pento per tutti questi blocchi che non riesco a controllare.

Ringrazio in anticipo se vorrete darmi un parere in merito.

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  • 1 month later...

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Ahi ahi, non deve essere facile portare il peso di questa cosa per così tanto tempo. Anch'io non ho un rapporto molto sciolto con la sessualità, e quindi ne comprendo il disagio. Nel mio caso specifico, nonostante alcuni miei blocchi, ho avuto la fortuna/sfortuna di trovare donne particolarmente disinibile che hanno svolto quasi una terapia d'urto.
Mi fa piacere leggere che questo tuo disagio non abbia creato una voragine tale da destabilizzare anche altri aspetti della tua vita (lavorativa, familiare e relazionale con amici), non è difficile infatti trovare casi in cui questo blocco porti a disturbi ancora più pervasivi e psichicamente dolorosi.

Ti pongo un paio di domande per cercare di capire meglio:
- Dietro a questo blocco sessuale, non potrebbe nascondersi una paura ad impegnarsi emotivamente e seriamente con una persona, e che questo tuo problema possa costituire una sorta di difesa per sventare questa eventualità? Se si escludono altri genere di problemi fisici che possono provocare grande vergogna ed imbarazzo, o anche del dolore fisico, tutto fa supporre che il rapporto sessuale tu lo viva, più o meno inconsciamente, come se fosse un SI pronunciato davanti all'altare in presenza del sacerdote. Potrebbe essere così ?
- In tutti questi anni hai sempre cercato la via di fuga. L'accumulo di dispiacere non ti ha mai portato a compiere qualche scelta più decisa? Non so, magari fare un tentativo con ancora più determinazione, o magari cercare l'aiuto di una sessuologa?

 

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