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ansia e vomito prima di andare a lavoro


grely21

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Buongiorno a tutti!
Sento la necessità di scrivere su questo forum e condividere un enorme problema che mi affligge da quest'estate.
Da poco più di 2 anni lavoro in un'azienda, la verità è che non mi sono mai trovata un granchè bene perchè trattasi di un'azienda padronale dove i capi non hanno empatia e ti trattano come un oggetto, cercano di risparmiare su tutto, nessuna formazione anche se il mio contratto la prevede, niente di niente. In questi 2 anni sono comunque riuscita a tenere botta in qualche modo. Durante il covid mi hanno lasciata in cassa integrazione per alcuni mesi durante i quali sono stata a casa. Lì per lì mi era sembrato di reagire bene anche al lockdown, ma in realtà non è stato facile, vivo lontano dalla mia famiglia in un appartamento condiviso con altre persone. Durante il periodo di cig ho cercato sempre io di contattare i datori di lavoro per avere notizie, loro invece non mi hanno quasi mai contattata. Mi hanno poi richiamata quest'estate per lavorare meno ore durante le quali dovevo fare il mio e anche il lavoro di un collega che loro avevano lasciato in cig. Tutto era sempre urgente ed una volta ho commesso un errore. Appena il mio capo che in quel momento non era in azienda vede il mio errore, mi manda una mail con in copia il suo socio rimproverandomi dell'errore, io lo chiamo per scusarmi e mi sento dire cose non belle, che non sa se può più fidarsi di me etc... io seppur mortificata da quanto è successo, credo che la situazione sia finita lì. Invece nei giorni a seguire noto un accanimento nei miei confronti, con battutine, controllo su quello che faccio, mancanza di fiducia etc.... io inizio a stare male, mi sento perennemente sotto esame, sento che loro non si fidano....in quei giorni devo finire dei progetti prima della chiusura aziendale e quindi mi sale l'ansia a mille. Inizio a stare male ed a somatizzare, la mattina prima di andare a lavoro ho ansia forte e conati di vomito, a lavoro sono perennemente in ansia perchè non mi sento di poter lavorare in tranquillità, ma tutto è veloce, urgente....Dopo il periodo estivo le cose non vanno meglio, una volta vengo sgridata dal mio capo per un'altra cosa, quindi percepisco un clima di controllo su di me e vado di nuovo in ansia. Il risultato è che da settembre ogni mattina ho conati di vomito, attacchi pesanti di ansia, non riesco ad essere lucida a lavoro perchè non mi sento serena. Finora ho tentato di resistere ma adesso non ce la faccio più, sento che sono arrivata al limite e non riesco a stare calma. Ho paura di non saper fare le cose, vivo nel terrore di fare errori, anche dati dalla fretta che loro mi mettono e poi dover sorbire la loro rabbia nei miei confronti. Io so che il mio capo non si fida di me perchè ho saputo da un collega che quando io non c'ero, gli ha chiesto informazioni su come mi vedeva a lavoro, come gli sembravo. Ma a me direttamente non è mai stato detto niente. E' come se quello che è successo quest'estate avesse spento un interruttore dentro di me , avesse fatto leva sulla mia già presente mancanza di autostima e sulle mie insicurezze di fondo. Fatto sta che non so cosa fare, da una parte vorrei andarmene, dall'altra questo è un periodo davvero difficile per cercare altro. Io credo che l'ambiente di lavoro abbia un'influenza negativa su di me , ma che anche io abbia dei problemi di ansia, mancanza di autostima non risolti che magari ci sarebbero anche in un altro ipotetico lavoro. Il weekend invece, che sono a casa, sto bene, riesco a fare colazione, tutti gli altri giorni lavorativi no, vado a lavoro digiuna. Inoltre sto iniziando a somatizzare con colite, mal di testa, mal di schiena, ho paura di peggiorare il mio stato di salute. A lavoro non ho motivazione perchè un ambiente limitato e limitante. A volte penso di aver sbagliato tutto, magari questa non è la mia strada, non so, ho molta confusione in testa. Vorrei precisare che soffro da sempre di ansia, a 19 anni ebbi una forte manifestazione di ansia con vomito forte e nausea nel mio primo giorno di università. Da quel momento ho sofferto per alcuni anni di questo problema tra alti e bassi, infatti andai anche da uno psicologo. Poi ho fatto esperienze di studio e di lavoro e sono stata meglio fino appunto a questi episodi che vi ho raccontato. Vorrei un vostro parere o consiglio perchè non ce la faccio più, sento di stare rovinando la mia vita ma allo stesso tempo non so come muovermi.

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